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Una mela al giorno toglie il medico di torno, diminuisce rischio infarto
Una mela al giorno toglie il medico di torno, diminuisce rischio infarto
Ancora una volta, i nostri nonni avevano ragione: una mela (o una pera) al giorno toglie il medico di torno. Se non altro, aiuta a visitare meno frequentemente il proprio cardiologo di fiducia.
In un recente studio pubblicato sulla rivista Stroke: Journal of the American Heart Association, un gruppo di ricercatori olandesi ha scoperto che frutta e verdura a polpa bianca contribuiscono a diminuire le possibilità di avere un attacco di cuore.
Studi precedenti avevano già stabilito che consumare frutta e verdura fosse d'aiuto per il cuore, ma la ricerca degli scienziati olandesi voleva esaminare la relazione tra il colore della polpa e la diminuzione del rischio di infarti.
Il gruppo di test era composto da 20.069 adulti dell'età media i 41 anni, e che non presentavano disturbi cardiovascolari. Nell'arco di 10 anni, i soggetti sono stati seguiti nelle loro abitudini alimentari, allo scopo di formulare una statistica sulla relazione tra consumo di frutta e verdura e problemi di cuore.
Il cibo è stato classificato in quattro gruppi in base al colore: verde (cavolo, lattuga, verdure a foglie scure), arancione/giallo (agrumi e carote), rosso/viole (verdure rosse) e bianco (principalmente mele e pere).
Durante 10 anni sono stati registrati 233 infarti. L'assunzione di frutta verde, arancione/gialla o rossa/viola non sembra essere legata ad una particolare diminuzione dell'incidenza di attacchi di cuore, ma la frutta a polpa bianca sembra aver contribuito a diminuire gli episodi cardiaci del 52% rispetto ai soggetti che non ne avevano consumata.
Ad ogni 25 grammi in più di frutta e verdura a polpa bianca assunti al giorno è stata associata una riduzione del 9% del rischio di infarto.
"Per prevenire l'infarto, potrebbe essere utile consumare quantità considerevoli di frutta e verdura bianche" spiega Linda M Oude Griep, autrice dello studio e ricercatrice della Wageningen Uninversity. "Ad esempio, mangiare una mela al giorno è un modo facile per incrementare l'assunzione di frutta a polpa bianca. In ogni caso, altri gruppi di colore potrebbero proteggere da altre malattie croniche".
Mele e pere contengono quercetina, un flavoniode vegetale dalle innumerevoli proprietà benefiche, alcune delle quali non ancora ben comprese. La American Cancer Society sostiene che la quercetina "sia stata promossa per la sua efficacia nel trattare una vasta gamma di malattie, incluso il cancro. Alcuni risultati preliminari di laboratorio sembrano promettenti, anche se non c'è alcuna prova clinica affidabile che la quercetina possa prevenire o curare in cancro negli esseri umani".
La quercetina ha di certo proprietà anti-infiammatorie: allevia i sintomi delle pollinosi, allergie scatenate dal polline delle piante. Sembra anche possa ridurre la pressione sanguigna negli ipertesi e nei soggetti obesi, e inibire parzialmente la produzione di cellule adipose.
La scoperta dell'associazione tra frutta e verdura a polpa bianca e la riduzione del rischio di infarto deve ora essere confermata da ulteriori ricerche. "Potrebbe essere troppo presto per consigliare ai pazienti di cambiare le loro abitudini alimentari basandosi soltanto su questi risultati" dice Oude Griep. "La riduzione dei casi di infarto osservata nell'esperimento potrebbe essere anche dovuta ad uno stile di vita più sano in individui che hanno una dieta ricca di frutta o verdura".
An apple or pear a day may keep strokes away
In un recente studio pubblicato sulla rivista Stroke: Journal of the American Heart Association, un gruppo di ricercatori olandesi ha scoperto che frutta e verdura a polpa bianca contribuiscono a diminuire le possibilità di avere un attacco di cuore.
Studi precedenti avevano già stabilito che consumare frutta e verdura fosse d'aiuto per il cuore, ma la ricerca degli scienziati olandesi voleva esaminare la relazione tra il colore della polpa e la diminuzione del rischio di infarti.
Il gruppo di test era composto da 20.069 adulti dell'età media i 41 anni, e che non presentavano disturbi cardiovascolari. Nell'arco di 10 anni, i soggetti sono stati seguiti nelle loro abitudini alimentari, allo scopo di formulare una statistica sulla relazione tra consumo di frutta e verdura e problemi di cuore.
Il cibo è stato classificato in quattro gruppi in base al colore: verde (cavolo, lattuga, verdure a foglie scure), arancione/giallo (agrumi e carote), rosso/viole (verdure rosse) e bianco (principalmente mele e pere).
Durante 10 anni sono stati registrati 233 infarti. L'assunzione di frutta verde, arancione/gialla o rossa/viola non sembra essere legata ad una particolare diminuzione dell'incidenza di attacchi di cuore, ma la frutta a polpa bianca sembra aver contribuito a diminuire gli episodi cardiaci del 52% rispetto ai soggetti che non ne avevano consumata.
Ad ogni 25 grammi in più di frutta e verdura a polpa bianca assunti al giorno è stata associata una riduzione del 9% del rischio di infarto.
"Per prevenire l'infarto, potrebbe essere utile consumare quantità considerevoli di frutta e verdura bianche" spiega Linda M Oude Griep, autrice dello studio e ricercatrice della Wageningen Uninversity. "Ad esempio, mangiare una mela al giorno è un modo facile per incrementare l'assunzione di frutta a polpa bianca. In ogni caso, altri gruppi di colore potrebbero proteggere da altre malattie croniche".
Mele e pere contengono quercetina, un flavoniode vegetale dalle innumerevoli proprietà benefiche, alcune delle quali non ancora ben comprese. La American Cancer Society sostiene che la quercetina "sia stata promossa per la sua efficacia nel trattare una vasta gamma di malattie, incluso il cancro. Alcuni risultati preliminari di laboratorio sembrano promettenti, anche se non c'è alcuna prova clinica affidabile che la quercetina possa prevenire o curare in cancro negli esseri umani".
La quercetina ha di certo proprietà anti-infiammatorie: allevia i sintomi delle pollinosi, allergie scatenate dal polline delle piante. Sembra anche possa ridurre la pressione sanguigna negli ipertesi e nei soggetti obesi, e inibire parzialmente la produzione di cellule adipose.
La scoperta dell'associazione tra frutta e verdura a polpa bianca e la riduzione del rischio di infarto deve ora essere confermata da ulteriori ricerche. "Potrebbe essere troppo presto per consigliare ai pazienti di cambiare le loro abitudini alimentari basandosi soltanto su questi risultati" dice Oude Griep. "La riduzione dei casi di infarto osservata nell'esperimento potrebbe essere anche dovuta ad uno stile di vita più sano in individui che hanno una dieta ricca di frutta o verdura".
An apple or pear a day may keep strokes away
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