giovedì 1 settembre 2011

Quando Dio sposò sua madre


Nel trailer del libro “Oltre la mente di Dio, quando l’uomo creò Dio senza sapere di esserlo” (riportato a piè di pagina), affermiamo che Dio aveva un padre, una madre ed una moglie, ma abbiamo sottaciuto il fatto che quest’ultima era niente meno che sua madre.

Gli Assiri cercarono di concretizzare il primo tentativo di monoteismo del dio Ba’al, ma essendo questi un dio con una tradizione secolare, nonché uno dei maggiori per importanza nel Pantheon degli dei, risultò improponibile far traslitterare su di esso le caratteristiche di altre divinità. Il dio Ba’al era un’evoluzione di Ninurta - il figlio del dio Enlil – che fu contrapposto al dio Marduk – figlio del dio Enki –, che in Egitto evolverà nel dio Ra. Per sopperire al problema, si diede il dio Ba’al in sposa alla sua sorellastra Asherah, ed il figlio nato dalla loro unione fu chiamato Yaw/El, dove possiamo subito notare l’assonanza con il dio biblico Yahweh. Fu così fatto traslitterare, questa volta con successo, il tentativo di monoteismo dal dio Ba’al a Yahweh, tanto che ritroviamo in entrambi lo stesso epiteto di “Cavaliere delle nubi”.

Ma non solo, successivamente Asherah, madre di Yahweh, prenderà come sposa suo figlio, come evidenziato dalla prove paleografiche qui sotto riportate e come soprattutto è stato confermato in una nostra trasmissione televisiva da un famoso sacerdote ed esegeta di caratura internazionale, nonché preside di un famoso studio teologico e professore di numerose università nazionali ed internazionali, che si complimentò nella trasmissione televisiva per le nostre ricerche, facendo notare ai telespettatori che anche lui ed un altro sacerdote esperto di ebraico e di ugaritico stavano sui nostri stessi studi. Purtroppo la trasmissione in oggetto è stata eliminata dal circuito internet a causa di minacce di ritorsioni legali verso l’emittente televisiva, in quanto tale trasmissione avrebbe fatto crollare non solo la Chiesa, ma il dio delle tre maggiori religioni monoteistiche mondiali.


Le prove (tratte dal libro “Oltre la mente di Dio”):

Il dio fenicio Ba’al lo ritroviamo in un testo proveniente da Ugarit risalente al quattordicesimo secolo avanti Cristo in Cat 1:19 – 1: 42-43 dove si legge:


Come è possibile notare dalle tavolette ugaritiche, Ba.al è identificato con l’epiteto di “Cavaliere delle nubi”, lo stesso epiteto che, guarda caso, ritroviamo in Salmi 68: 5 attribuito al dio biblico Yahweh:


Questo epiteto di “Cavaliere delle nubi” è la prova che Yahweh sia la traslitterazione del dio Ba’al, tanto da fargli prendere per moglie la sua stessa madre Asherah.
Recentemente è stata rinvenuta una iscrizione paleo ebraica dell’VIII secolo a.C. nei pressi di Kuntillet ‘Ajrud dove si legge:



Oltre la Mente di Dio Francesca Stavrakopoulou, ricercatrice del dipartimento di Teologia e Religione all'università di Exeter, ha indagato la connessione tra Yahweh e Asherah, cercando di svelare i motivi per cui la divinità femminile sia scomparsa quasi completamente dalla narrazione biblica. "Forse lo conoscete come Yahweh, Allah o Dio. Ma su un solo punto concordano ebrei, musulmani e cristiani, i popoli delle tre grandi religioni abramitiche: c'è un solo Dio" dice Stavrakopoulou. "E' una figura solitaria, unica, creatore universale, non un Dio tra tanti...o forse è quello che ci piace credere. Dopo anni di ricerca specializzata nella storia e nella religione di Israele, sono giunta alla conclusione, che alcuni potrebbero giudicare scomoda, che Dio avesse una moglie".

Ma noi, come ricercatori, siamo andati oltre le ricerche della Stavrakopoulou e di altri, ricostruendo l’intera storia passata e dimostrando come Dio sia una evoluzione degli antichi dei sumeri, sulla cui figura sono stati fatte convergere le caratteristiche di quest’ultimi. Abbiamo inoltre riscritto l’intera storia del popolo ebraico dimostrando come in realtà i loro antenati erano i feroci invasori Hyksos e soprattutto come l’eroe biblico Mosè altri non era che il faraone eretico Akhenaton, che cercò di promuovere un nuovo tentativo di monoteismo sul dio Aton, traslitterato da Yahweh, come ci testimonia il “Grande inno ad Aton”, comparato con il Salmo 104 della Bibbia.

Concludiamo stigmatizzando l’incesto divino del dio da tutti adorato che prende per moglie sua madre, confermato inoltre da importanti esponenti della Chiesa, costretti poi a fare retromarcia per non far crollare la Chiesa e non far rimanere 5 miliardi di persone senza timori e senza Dio.
Quando l’uomo creò Dio senza sapere di esserlo

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