giovedì 31 marzo 2011

PREDATOR

Gheddafi, Finmeccanica, petrolio, acqua e Dinaro...
Marcello Pamio - 30 marzo 2011

Gheddafi e la Francia
Per circa 3 anni il presidente sionista francese, Nicolas Sarkozy, si è occupato personalmente, assieme al suo staff, di due colossali affari con la Libia: la vendita di una intera flotta aerea da combattimento e un mega investimento per costruire centrali atomiche a Tripoli e dintorni. Tutto ovviamente di marca francese! Stiamo parlando di affari da centinaia di miliardi di euro.
Questi contratti nessuno di noi ovviamente li ha visti, né tantomeno Sarkò.
Di volta in volta infatti il dittatore libico ha sostituito le aziende francesi con aziende russe e anche italiane, facendo schiumare dalla rabbia il presidente francese.
Ecco perché a fine novembre scorso, il presidente francese inizia una controffensiva mediatica verso Gheddafi.
Casualmente, proprio in quei giorni, arriva a Parigi con tutta la famiglia, uno degli uomini più vicini al colonnello libico, Nouri Mesmari, capo del protocollo di Gheddafi.
Mesmari chiedendo asilo politico per sé e la famiglia è diventato, da allora, il più prezioso collaboratore di Sarkò, svelando segreti militari ed economici della Libia…
A guerra iniziata, sempre casualmente, il primo obiettivo dei caccia francesi è stata la flotta aerea libica, composta da 20 aerei tutti russi (Mig21-23 e Sukhol22), come pure da 40 elicotteri, sempre di produzione russa...

Gheddafi e l’oro
Dopo che la Cina ha annunciato il conio dello Yuan d’oro si sono alzate strane voci sul sistema aureo del Medio Oriente.
Non a caso il principale iniziatore e fautore del pagamento senza dollari né euro è stato proprio Gheddafi, il quale ha fatto appello al mondo arabo per adottare una valuta unica: il dinaro d’oro!
Il colonnello libico ha anche proposto di creare uno Sato Africano Unito che conti 200 milioni di persone!
Questo ovviamente non s’ha da fare e infatti secondo il sionista Sarkò: “i libici hanno attaccato la sicurezza finanziaria del genere umano”!
Gheddafi in pratica ha deciso di ripetere i tentativi del generale francese De Gaulle, di abbandonare l’uso della carta igienica americana, chiamata dollaro, e tornare all’oro.
Verso la metà degli anni 60 infatti il generale De Gaulle con l’aiuto di un influente monetarista francese, Jacques Rueff, denunciò la pericolosa egemonia del dollaro, proponendo per questo il ritorno all’oro come mezzo di regolazione delle transizioni internazionali (abbandonò anche la NATO).
Molto probabilmente Gheddafi stava attaccando il principale potere della moderna democrazia sionista: il sistema bancario internazionale!

Gheddafi e l’oro nero
Secondo le ultime ricerche, la Libia risulta avere un capitale incalcolabile di greggio e gas.
Non solo, il petrolio che possiede è di ottima qualità perché raffinarlo costa pochissimo, cosa questa rarissima in natura. Stiamo parlando di circa 44 miliardi di barili.[1]
Inoltre la Libia, a differenza degli altri paesi africani non è indebitata con la Banca Mondiale o con il Fondo Monetario Internazionale, quindi Gheddafi può dettare le condizioni e non subirle.
Il petrolio della Libia finirà nelle mani dell’inglese British Petroleum (che dopo il disastro ambientale non naviga in buone acque), della francese Total e dell’americana Chevron.
L’italiana ENI è fuori! L’Eni infatti perde le concessioni a favore della BP, Chevron e Total.

Gheddafi e l’oro blu
La Libia, oltre all’oro nero e al gas è ricchissima di acqua, l’oro blu.
Sotto i piedi di Gheddafi, sembra esservi un mare grande quanto la Germania, una riserva blu grande almeno 35.000 chilometri cubi.[2]

Gheddafi & Unicredit
La Central Bank of Libya, ha in portafoglio il 4,99% delle azioni dell’Unicredit e insieme alla Libyan Investment Authority – che detiene il 2,59% di Finmeccanica di cui è il secondo azionista - ha raggiunto il 7,58% del capitale di Unicredit[3]
Per tanto oggi, la Libia è il primo azionista di Unicredit![4]

Gheddafi & Finmeccanica
Non tutti sono al corrente che Finmeccanica è una delle principali aziende mondiali che si aggiudica ogni anno miliardi in commesse con i vari governi occidentali.
Nel 2007 il Pentagono, sede della Difesa statunitense, ha commissionato a Finmeccanica la fornitura del valore di 6 miliardi di dollari per la costruzione di 145 velivoli per l’esercito e l’aeronautica.[5] Nel quinquennio 2011-2016 sempre Finmeccanica si è aggiudicata un contratto del valore di circa 570 milioni di sterline con il Ministero della Difesa Britannico.[6]
Dal 2008, dopo l’acquisizione dell’americana Drs, Finmeccanica è uno dei principali fornitori del Pentagono[7] e dal 2009 Gheddafi è entrato nel gioco acquistando le azioni di Finmeccanica.
Gli Stati Uniti d’America sono molto preoccupati per questa pesantissima ingerenza libica nei loro sporchi affari economici e guerrafondai!

Conclusione
Dopo tutto questo, viene da sé, che il colonnello non poteva rimanere nel suo trono d’orato per molto tempo ancora.
A questo punto è importante non farsi confondere le idee dalla propaganda vergognosa del Regime mediatico: in Libia non c’entrano nulla le sommosse popolari, i movimenti o le rivolte.
La Libia NON è la Tunisia, NON è il Marocco o l’Egitto!
L’intervento criminale guerrafondaio di Francia, Inghilterra Usa e Italia era in programma da tempo e non dopo le recenti sommosse radiocomandate.
I motivi sono assai diversi, ma il filo conduttore è sempre lo stesso: interessi economici!
Da una parte Gheddafi ha commesso il grosso errore di ficcare il naso negli affari sporchi anglostatunitensi mediante Finmeccanica, dall’altra il colonnello nel corso degli ultimi anni si è fatto alcuni potenti nemici tra cui Israele, Usa, Francia e Inghilterra.
Non si può scardinare il sistema monetario internazionale senza pagarne conseguenze pesantissime.
Ultimo ma non per importanza, la Libia possiede allettanti e ricchi giacimenti (petrolio di ottima qualità, gas, acqua dolce e perfino uranio nel sahara libico). Tutto questo, per gli squali e gli avvoltoi mascherati da banchieri internazionali, è grasso che cola.
Ricordiamo che i banchieri internazionale sono gli unici che guadagnano miliardi di dollari da guerre, carestie, disastri naturali e artificiali, attentati, terremoti.

Per approfondimenti:
La Libia viene bombardata perché Gheddafi vuole introdurre il Dinaro d’oro?” http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8108
Ma quale Gheddafi, Sarkò ha dichiarato guerra all’Italia”, Franco Bechis, fbechis.blogspot.com

[1] “Breve analisi sulle motivazioni della guerra e il probabile dopo Gheddafi”, http://www.agoravox.it/Breve-analisi-sulle-motivazioni.html
[2] “Libia, acqua dolce sotterranea grande come la Germania”, Paolo della Sala, “Il Secolo XIX” del 25 marzo 2011
[3] “Unicredit, Finmeccanica, i capitali libici e le armi italiane” di Giorgio Beretta, Unimondo
[4] “Gheddafi entra in Finmeccanica”, “La Repubblica”, 22 gennaio 2011
[5] “Finmeccanica: commessa dal Pentagono per 6 miliardi di dollari”, www.corrispondenti.net/index.php?id=18983
[6] “Finmeccanica si aggiudica commessa da 570 milioni di sterline”, http://www.investireoggi.it/news/finmeccanica-si-aggiudica-commessa-da-570-mln-di-sterline/
[7] “Gheddafi entra in Finmeccanica i libici al 2%, gli USA in allarme” http://www.dirittiglobali.it

NAIF


"Naif" (Ingenuo)
 
Ho raccolto questo piccolo fiore, l’ho preso senza esitazioni senza indugi, prima che il tempo lo appassisca, temo che il giorno finisca, temo il chiudersi dei tuoi petali nell’avvicinarsi della notte, temo di non odorare più il tuo inebriante profumo, temo che sia solo un sogno, temo la tempesta e bramo la quiete, quella quiete che solo nell’azzurro cielo dei tuoi occhi posso trovare.
 
In punta di piedi ho camminato nel verde prato della tua vita, senza indugi ti sei fatta amare piccolo fiore,
del tuo profumo hai inondato il mio cuore, dei tuoi cromatici colori hai illuminato il mio cammino.

Voglio solo te, soltanto te semplicemente te, unicamente te, per sempre te … respiro di vita, te piccolo e prezioso dono, allo schiudersi dei tuoi petali …
ogni mattino ti voglio sempre a me vicino.

"Precisazioni Tecniche sulle Scie Anomale"

Scie chimiche 

(parla l'esperto meteo dell'Aeronautica Militare Domenico Azzone)



SCHIAVI DEGLI DEI

ANIMA E COSCIENZA

mercoledì 30 marzo 2011

Martin Jacques: Comprendere il decollo della Cina

Confucio
Il mondo sta cambiando ad una velocità notevole nel 2025, da proiezioni della Goldman Sachs, ci suggeriscono che l'economia cinese sarà quasi della stessa dimensione di quella Americana, per il 2050 le proiezioni dicono che l'economia Cinese, sarà il doppio di quella Americana, e che quella Indiana sarà quasi come quella americana.

Dovremmo tenere a mente che queste proiezioni sono state redatte prima della crisi finanziaria occidentale.
Un paio di settimane fa, stavo osservando le proiezioni più aggiornate della BNP Paribas di quando la Cina avrebbe avuto un'economia più grande di quella degli Stati Uniti.
La Goldman Sachs ha stimato per il 2027, le proiezioni post crisi sono per il 2020, si tratta solo di un decennio. La Cina cambierà il mondo su due aspetti fondamentali, prima di tutto, la Cina è un enorme paese in via di sviluppo con una popolazione di 1,3 miliardi di persone,  che è andata aumentando per più di 30 anni di circa il 10% all'anno.

Nell'arco di un decennio,  avrà la più grande economia del mondo.  Durante l'era moderna, non è mai successo  che la più grande economia mondiale fosse quella di un paese in via di sviluppo, piuttosto che un paese sviluppato.

In secondo luogo, per la prima volta nell'era moderna il paese dominante nel mondo ... quello che penso la Cina diventerà ... non sarà un paese occidentale e con radici culturali molto, ma molto diverse.
Sono consapevole del fatto che vi sia una certa convinzione nell'occidente che mentre i paesi si modernizzano, contemporaneamente si occidentalizzano. Si tratta di un'illusione. Che la modernità sia solo un prodotto di competizione, mercato e tecnologia, è un presupposto.

Non lo è; poiché è influenzata allo stesso modo dalla storia e dalla cultura. La Cina non è come l'Occidente e non diventerà come l'Occidente. Rimarrà, nei suoi aspetti più fondamentali, molto diversa. Il grande quesito, qui, diventa ovvio; come diamo senso alla Cina?  come diamo senso alla Cina? Il problema che abbiamo oggi in occidente, in linea di massima, è quello dell'approccio convenzionale che vede tutto attraverso una mentalità occidentale, attraverso idee occidentali. Non possiamo farlo. Vorrei proporvi, ora, tre elementi base per comprendere quello che è la Cina -- tanto per iniziare. Il primo è, che la 
 Dinastia Qin
Cina non è un vero e proprio stato-nazione. Ok, si è fatta chiamare così negli ultimi cento anni. Eppure, chiunque sappia qualcosa sulla Cina sa che è molto più antica di così. L'aspetto della Cina con la vittoria della dinastia Qin nel 221 A.C., alla fine del periodo delle guerre -- la nascita della Cina moderna. La si può confrontare con i confini della Cina moderna. O con quelli della successiva dinastia Han, sempre 2000 anni fa. Si può vedere come già allora occupi la maggior parte dei territori conosciuti come la Cina Orientale, dove vivevano la maggior parte dei Cinesi e dove vivono tuttora.
Dinastia Han
La cosa più straordinaria di tutto ciò è che quello che da alla Cina il suo senso, quello che da ai cinesi il senso di essere cinesi non scaturisce dagli ultimi cent'anni né tantomeno dal periodo dello stato-nazione, com'è accaduto in occidente, ma dal periodo, se vogliamo metterla così, dello stato-civilizzazione. Sto pensando, per esempio, a usanze come l'adorazione ancestrale, a una concezione di stato molto peculiare, a una concezione di stato molto peculiare, alle relazioni sociali come le "guanxi", ai valori del 

Confucianesimo e così via. Tutte queste cose hanno origine durante il periodo dello stato-civilizzazione. La Cina, a differenza degli stati occidentali e della maggior parte degli Stati nel mondo, è plasmata dal proprio senso di civiltà, dalla propria esistenza come stato-civilizzazione, piuttosto che come stato-nazione. C'è un'altra cosa da aggiungervi ed è questa: Di certo sappiamo che la Cina è grande e immensa, sia demograficamente che geograficamente, con una popolazione di 1,3 miliardi di persone. Quello di cui spesso non siamo tanto consapevoli è che la Cina è estremamente diversa e molto pluralistica, e per molti aspetti molto decentralizzata. Non è possibile controllare un posto di una tale portata semplicemente da Pechino, anche se la pensiamo così. Non è mai stato così.
 
Quindi questa è la Cina, uno stato-civilizzazione, piuttosto che uno stato-nazione. Cosa vuol dire? Credo che abbia molte profonde implicazioni. Vi faccio due esempi. Il primo è che il valore politico più importante per i Cinesi è l'unità, è la conservazione della civiltà Cinese.
 
Lo sappiamo tutti com'è andata 2000 anni fa in Europa: crollo, la scissione del Sacro Romano Impero. Si è diviso ed è rimasto tale da allora. La Cina, nell'arco dello stesso periodo di tempo, si è spinta esattamente nella direzione opposta, tentando dolorosamente di tenere insieme questa enorme civiltà, questo stato-civilizzazione. Il secondo è forse più prosaico e si tratta di Hong Kong. Vi ricordate la restituzione di Hong Kong alla Cina da parte della Gran Bretagna nel 1997? Forse vi ricorderete qual era la proposta costituzionale cinese. Uno stato, due sistemi. Potrei scommettere che pochi nell'Occidente ci avevano creduto. "E' solo uno specchietto per le allodole. Quando la Cina metterà mano su Hong Kong, non sarà così." Dopo 13 anni, i sistemi politico e legale di Hong Kong sono tanto diversi quanto lo erano nel 1997. Avevamo torto. Ma perché? Avevamo torto perché ragionavamo, naturalmente, in termini di stato-nazione. Pensate all'unificazione della Germania, nel 1990.
 
Cos'è successo? Fondamentalmente, l'Est è stato inglobato dall'Ovest. Una nazione, un sistema. Questa è la mentalità dello stato-nazione. Ma non si può governare un Paese come la Cina, uno stato-civilizzazione, sulla concezione di una civiltà, un sistema. Non funziona. Quindi la reazione della Cina alla questione Hong Kong -- come lo sarà anche per la questione Taiwan -- è stata del tutto naturale: una civiltà, diversi sistemi.

Permettetemi di offrirvi un altro elemento base per tentare di capire la Cina -- forse uno non molto rassicurante. I Cinesi hanno una concezione di razza molto ma molto differente dalla maggior parte degli altri Paesi. Sapete, dei 1,3 miliardi di Cinesi il 90% crede di appartenere alla stessa razza, gli Han. Questo fatto è completamente differente dalla maggior parte dei Paesi più popolati nel mondo. India, Stati Uniti, Indonesia, Brasile -- tutti questi Paesi sono multirazziali. I cinesi non si sentono tali, la Cina è multirazziale solo marginalmente. E la domanda è, come mai? Credo che la domanda si debba nuovamente ricercare nello stato-civilizzazione. Una storia di almeno 2.000 anni, una storia di conquista, occupazione, assorbimenti, assimilazioni e così via, a portato al processo con cui, nel tempo, questa concezione degli Han è emersa -- naturalmente, nutrita da un crescente e potente senso di identità culturale.

Ora il grande vantaggio di questa esperienza storica è stato che, senza gli Han, la Cina non avrebbe mai potuto stare insieme. L'identità degli Han è stata il cemento Il grande svantaggio è che gli Han hanno una concezione molto limitata delle differenze culturali. Credono veramente nella loro superiorità, e sono irrispettosi nei confronti di chi non lo è. Da qui il loro atteggiamento, per esempio, nei confronti degli Uyghurs o dei Tibetani. O lasciatemi dare il terzo blocco base, lo stato Cinese. La relazione tra lo stato e la società Cinese è molto diversa da quella Occidentale.

Noi in Occidente per la maggior parte sembra che pensiamo -- almeno in questi ultimi giorni che l'autorità e la legittimità dello Stato è in funzione della Democrazia. Il problema di questa proporzione è che lo stato Cinese gode di maggiore legittimità e più autorità tra i Cinesi di quello che succede in un qualunque paese Occidentale. E il motivo è che -- in realtà, ci sono due motivi, credo. E ovviamente non ha niente a che fare con la democrazia, perché secondo i nostri criteri i Cinesi di certo non hanno una democrazia. E la ragione è che, in primo luogo, perché lo stato Cinese ha un significato molto particolare come rappresentante, come corpo e guardia della civiltà Cinese, dello stato-civilizzazione. Questo è il livello a cui arriva la Cina a un ruolo quasi spirituale.

E la seconda ragione è perché, mentre in Europa e Nord America, il potere di stato viene continuamente sfidato -- intendo nella tradizione Europea, storicamente contro la chiesa, contro altri settori dell'artistocrazia, contro i commercianti e così via -- per 1.000 anni, il potere dello stato Cinese non è mai stato messo alla prova. Non ha mai avuto seri rivali. Quindi potete vedere che il modo in cui il potere in Cina è stato costruito è molto diverso dalla nostra esperienza nella storia Occidentale. Il risultato, comunque, è che i Cinesi hanno una visione diversa dello stato.

Dove noi tendiamo a vederlo come un intruso, uno straniero, certamente un organo i cui poteri vanno limitati o definiti o costretti, i Cinesi non vedono per niente lo stato in questo modo. I Cinesi vedono lo stato come una persona stretta -- in realtà non solo come una persona stretta, come un membro della famiglia -- non solo come un membro della famiglia, ma come il capo famiglia, il patriarca della famiglia. Questa è la visione Cinese dello stato -- molto, molto diversa dalla nostra. E' incorporata nella società in un modo diverso da quello che succede in Occidente.

E vorrei suggerirvi che quello con cui abbiamo a che fare qui, nel contesto Cinese, è una specie di nuovo paradigma, che è diverso da qualunque altra cosa a cui abbiamo pensato nel passato. Dovete sapere che la Cina crede nel mercato e nello stato. Voglio dire, Adam Smith, già scriveva alla fine del 18esimo secolo, "Il mercato Cinese è più grande e più sviluppato e più sofisticato di qualunque altro in Europa." E, eccetto nel periodo di Mao" è rimasto più o meno così da allora. Ma si combina con uno stato estremamente forte e pervasivo. In Cina lo stato è ovunque. Voglio dire, controlla le aziende, molte sono ancora in mano pubblica. Le aziende private, anche grandi, come Lenovo, dipendono in molti modi dal patronato dello stato. Gli obiettivi economici e così via sono fissati dallo stato. E lo stato, ovviamente, la sua autorità pervade molte altre aree -- abbiamo familiarità con -- con una cosa come la politica del figlio unico. Non solo, è una tradizione statale molto antica, una tradizione molto antica di concezione statale. Voglio dire, se volete un'illustrazione di tutto questo, la
Canale del V° secolo a.C che collega  
Pechino con Hangzhou e Shangai
Grande Muraglia ne è un esempio. Il Gran Canale, che è stato costruito in primo luogo nel quinto secolo A.C. ed è stato infine completato nel settimo secolo. Scorre per 1.794 chilometri, collegando Pechino con Hangzhou con Shangai. Quindi c'è una lunga storia di progetti infrastrutturali statali in Cina, che suppongo aiuti a spiegare quello che vediamo oggi, che è qualcosa come la Diga delle Tre Gole e molte altre espressioni ei compiti dello stato in Cina.

Quindi qui abbiamo tre blocchi base per cercare di capire quanto è diversa la Cina -- lo stato-civilizzazione, la nozione di razza e la natura dello stato e la sua relazione con la società.
E ancora insistiamo, in linea di massima, nel pensare che possiamo capire la Cina semplicemente basandoci sull'esperienza Occidentale, guardando con gli occhi da Occidentali, utilizzando concezioni Occidentali. Se volete sapere perché infallibilmente interpretiamo la Cina nel modo sbagliato --  le nostre predizioni su cosa succederà in Cina non sono corrette -- questo è il motivo.

Sfortunatamente credo, devo dire che credo che l'atteggiamento verso la Cina è quella di una mentalità da 'piccolo Occidentale'. E' quasi arrogante. E' arrogante nel senso che pensiamo di essere migliori, e quindi abbiamo la misura universale. E in secondo luogo, è da ignoranti. CI rifiutiamo di affrontare il problema della differenza.

Sapete, c'è un passaggio molto interessante in un libro di Paul Cohen, lo storico Americano. E Paul Cohen sostiene che il pensiero Occidentale è probabilmente il più cosmopolita di tutte le culture. Ma non lo è. In molti modi, è il più parrocchiale, perché per 200 anni, l'Occidente è stato così dominante in tutto il mondo che non è stato realmente necessario capire le altre culture, altre civilizzazioni.

Perché, in fin dei conti, potrebbe, se necessario, ottenere tutto con la forza. Mentre quelle culture -- virtualmente il resto del mondo, di fatto -- che è stato in una posizione molto più debole, rispetto all'Occidente, è stato costretto a capire l'Occidente, a causa della presenza dell'Occidente in queste società. E quindi, sono di conseguenza, più cosmopoliti rispetto all'Occidente in molti modi. Voglio dire, prendete la questione dell'Estremo Oriente. Estremo Oriente: Giappone, Corea, Cina, ecc... -- un terzo della popolazione mondiale vive lì, ora la regione del mondo economicamente più grande. E ora vi dirò, la gente dell'Estremo Oriente, è molto più preparata sull'Occidente di quanto lo sia l'Occidente sull'Estremo Oriente. Ho paura che questo punto sia particolarmente appropriato, oggi. Perché cosa sta succedendo? Ritornando a Goldman Sachs. Quello che succede è che, molto rapidamente in termini storici, il mondo è guidato e formato, non dagli storici paesi più sviluppati, ma dai paesi in via di sviluppo. Abbiamo visto che in termini di G20 -- che rapidamente stanno scalzando il G7, o il G8.

E ci sono due conseguenze. Primo, l'Occidente sta perdendo rapidamente la sua influenza sul mondo. C'era un'illustrazione lampante di questa situazione un anno fa -- Copenaghen, la conferenza sul cambio climatico. L'Europa non era al tavolo negoziale finale. Quand'è successo l'ultima volta? credo che sia stato più o meno 200 anni fa. Ed è quello che capiterà in futuro. E la seconda implicazione è che il mondo inevitabilmente, come conseguenza, ci diventa sempre meno familiare, perché sarà basato su culture ed esperienze e storie che non ci sono familiari, o di cui non siamo pratici.
E alla fine, ho paura -- prendete l'Europa, l'America è leggermente diversa -- ma gli Europei devo dire, sono largamente ignoranti, sono ignari del modo in cui sta cambiando il mondo.
Stazione per treni ad alta velocità
Alcune persone -- ho un amico Inglese in Cina, e dice, "Il continente è un sonnambulo, vive in un limbo." Beh, forse è vero, forse è un'esagerazione. Ma c'è un altro problema che va di pari passo -- che l'Europa è sempre meno in contatto con il mondo -- ed è una specie di perdita del senso del futuro. Voglio dire, l'Europa una volta, certo, guidava il futuro basandosi sulla fiducia. Prendete il 19° secolo per esempio. Ma questo, sfortunatamente, non è più vero. Se volete sentire il futuro, se volete provare il futuro, provate la Cina -- c'è il vecchio Confucio. Ci sono  stazioni ferroviarie che non sembrano nemmeno stazioni, la stazione di Guangzhou, ha dei treni ad alta velocità che si muovono in tutta la Cina con reti ferroviarie più grandi di qualsiasi paese del mondo e presto ne avrà una più grande di tutto il resto del mondo messo insieme.
 Bus che viaggia su rotaia capienza 2000 persone

In un sobborglo di Pechino viaggia un autobus gigante, al piano superiore porta circa 2.000 persone. Viaggia su rotaia su una strada suburbana, e le macchine viaggiano sotto. E viaggia alla velocità di circa 160 km/h.
Ecco come si muoveranno le cose, perché la Cina ha un problema specifico, che è diverso da quell'Europeo e diverso da quello degli Stati Uniti. La Cina ha una popolazione enorme e poco spazio. Quindi questa è una soluzione a una situazione laddove la Cina avrà molte, molte, molte città che superano 20 milioni di abitanti.
Ok, come vorrei finire? Beh, quale dovrebbe essere il nostro atteggiamento verso il mondo che vediamo svilupparsi rapidamente di fronte a noi? Credo che ci saranno cose positive e cose negative. Ma sostengo, prima di tutto, una fotografia positiva per il mondo. Per 200 anni, il mondo è stato essenzialmente governato da una piccola parte della popolazione umana. Questo è quello che ha rappresentato l'Europa e il Nord America.
L'arrivo di paesi come la Cina e l'India -- 38 per cento della popolazione mondiale in due -- e altri come l'Indonesia e il Brasile e così via, rappresentano la parte più importante di un singolo atto di democrazia negli ultimi 200 anni. Civilizzazioni e culture, che sono state ignorate, senza una voce, che non abbiamo ascoltato, che non erano conosciute, avranno un destino diverso nel rappresentare il mondo. Come Umanisti, dobbiamo dare il benvenuto, sicuramente, a questa trasformazione.
E dovremo imparare qualcosa sulle civilizzazioni.
Guardate il paragone con la nave di Colombo (Caravella) 
con una nave del 1492 Cinese.

http://www.ted.com/talks/view/id/1059

sabato 26 marzo 2011

Ib.ru.um il nippuriano

Abramo (secondo la Bibbia, in origine il suo nome Abram, "Padre Amato" oppure "Amato dal Padre"): Primo patriarca ebreo al quale si attribuisce la religione monoteistica, la fede in un solo Dio, che la Bibbia chiama "Yahweh".Secondo la Genesi, Dio stipulò con lui un patto per garantire alla sua discendenza le terre tra il fiume d'Egitto (un fiume che scorre in inverno nella penisola del Sinai) e il fiume Eufrate, nella Mesopotamia settentrionale.
Questo patto era la ricompensa per la sua incrollabile fede nell'unico Dio per aver portato a termine il compito citato nel capito 14 della Genesi, Guerre dei re.
In guerre atomiche degli dèi (di Zecharia Sitchin) ha messo in relazione questi eventi a quelli descritti nelle tavolette conosciute come i Testi di Khedorla' omer, e ha sincronizzato il momento storico e gli spostamenti di Abramo con le cronologie di Mesopotamia ed Egitto, giungendo alla conclusione che Abramo era nato nel 2123 a.C. a Nippur (Ne.Ibru), centro religioso di Sumer: ecco perché nella Bibbia ebraica viene identificato come Ibri - "un nippuriano"; secondo Zecharia Sirchin ilsuo nome in numero era Ib.ru.um. 
Obbedendo all'ordine di Dio, Abramo si trasferì a Ur, capitale di Sumer, insieme a suo padre, il sacerdote Terah; in seguito si spostò ad Haram (nell'odierna Turchia) e infine a Canaan ( ora Israele). ZS ha dimostrato che quelle migrazioni coincisero con gli eventi riportati nei testi sumeri e babilonese, di epoca successiva. 
Tutti quei documenti narrano anche la Guerra dei re, quando Abramo difese il Porto spaziale situato nella penisola de Sinai. Dopo l'attacco con armi nucleari al Porto spaziale (la distruzione di Sodoma e Gomorra  citata nella Bibbia) e la conseguente fine di Sumer, il nome di Abramo venne cambiato nell' Abrhaam semitico; quello di sua moglie Sarai a Sarah (Sara). 
I due ebbero un figlio, Isacco. Abramo e Sara vennero sepolti ad Hebron. Vedi Guerra dei re Harran, Nippur, patriarchi Porto spaziale, Testi di Khedorla'omer, Ur.     

venerdì 25 marzo 2011

PRIMAVERA MILANESE


Milano è tutto un cantiere
stanno allestendo le piste ciclabili, per i pm10 che inquinano.





                                                       Poveri ciclisti destinati a respirare un'aria piena di inquinamenti ancora peggiori degli stessi pm10, nanoparticelle che si annidano nel sistema immunitario.
Gli inquinatori si sono fatti furbi hanno inventato modi diversi per spargere gli aerosol senza fare scie, in special modo alla notte e alla mattina presto il rombo degli aerei a bassa quota si sente distintamente anche con le persiane chiuse.




C'è ancora gente che esce alla mattina presto a fare footing
ignari di quello che respirano.








Alzare gli occhi al cielo non costa niente, 
fatevi delle domande e datevi delle risposte
se siete capaci, e chiedetevi perché il sole da molto tempo è offuscato da una coltre lattiginosa
e chi è responsabile di tutto ciò...

ADULTA UMANITA'

Sono in molti che vorrebbero la società futura basta sulla massoneria, nella convinzione che conceda illuminazione spirituale e sociologica ai suoi membri: ossia, con pochissime eccezioni, ai maschi. le idee massoniche sulle donne sono decisamente arretrate, oscurantiste e nel migliore di casi paternalistiche.

Ancora una volta ci troviamo di fronte alla possibilità che la nostra società venga rifatta a immagine del predominio maschile, perpetuando così molte delle tendenze meno lodevoli della storia dell'Occidente e nei fatti ostacolando l'avvento di un autentico progresso spirituale, che-se vogliamo prendere minimamente sul serio l'antico sapere egizio-deve sempre basarsi sull'equilibrio di opposti e uguali come principi maschile e femminile.
Risulta un insulto che la religione dell'antico Egitto sia stata cinicamente sfruttata dai cospiratori, specialmente ciò che impegnava, sopratutto, era la necessità dell'equilibrio: luce e ombra, maschile e femminile, come è semplificato dalla coppia della dea buona Iside e dalla sua sorella oscura Nefti e da Iside il suo consorte Osiride. Anche se i suoi fedeli potevano avere i propri favoriti, gli dèi stessi erano visti su un piano di assoluta parità, mantenendo eternamente il divino equilibrio.
Tutto ciò è stato ignorato da quelli che si sono appropriati della religione eliopolitana, riconfermandola per un mercato di massa e usando con irriverenza gli dèi come marchi per il loro nuovi prodotti spazzatura. I nomi potranno essere gli stessi, ma questa Iside non è che una nuova etichetta che nasconde gli stessi annosi e profondamente pericolosi atteggiamenti patriarcali.

Non si nega che l'umanità debba affrontare enormi problemi, dei quali è in larga misura responsabile. Ma proprio perché dobbiamo prendere delle decisioni non possiamo abdicare alla nostra responsabilità e consegnare la nostra autonomia, individuale e collettiva, a quelli che si fanno avanti recando messaggi di divinità spaziali (new age), ma che sono manovrati da cinici burattinai di cricche governative e di agenzie militari spionistiche.
Rinunciare al nostro potere, ne siamo convinti, significa mancare l'obbiettivo di esseri umani. Gli extraterrestri ricevono l'intero merito di tutti i successi della civilizzazione umana, ma scaricano su di noi la responsabilità dei fallimenti. Altrimenti perché dovrebbero venire in nostro soccorso, a bordo delle loro astronavi? Anche se all'inizio la razza umana era inferiore a loro, possiamo dire di averli superati, certamente nelle questioni fondamentali  di morale: almeno noi oggi in linea di principio conosciamo la differenza tra il bene e il male, tra l'unità e la divisione - o almeno dovremmo, ormai. 

Se fosse vero che la terra è stata colonizzata da abitanti delle stelle, sicuramente ora è il momento di rivendicare la nostra indipendenza, non accoglierli ammaliati e ignoranti come membri di un galattico cargo cult che ricevono i piloti di aerei carichi di merci.

Forse non c'è tempo migliore di questo per capire che tutti gli uomini e donne sono eroi divini dotati di potenzialità pressoché illimitate. E se un messaggio c'è, per il Nuovo Millennio in corso, è che per l'umanità l'ora di diventare adulta è scoccata da tempo.

Tratto dalle mie letture: "Il Complotto Stargate"

mercoledì 23 marzo 2011

"ANIMA-KARMA"


                                                       ANIMA
La nostra anima è imprigionata nel corpo, diceva il Maestro, formulando questa regola col celebre adagio: «Sôma Sêma», «il corpo è una tomba». Nel corpo, l’anima lotta costantemente contro le nostre tendenze inferiori. L’essere umano è dunque duplice, è al tempo stesso materia e spirito. Ognuno di questi elementi ha la propria originalità e la propria natura caratteristica. 

L’anima è composta da una particella di etere caldo e da una di etere freddo; una di esse è eterna. La nostra anima si nutre di sangue, e persino quelle dei morti ne bramano ancora la vitalità: è così che si spiegano i fenomeni di ossessione, di vampirismo, le apparizioni ed i fantasmi che certe persone hanno potuto percepire. L’anima è legata al corpo dai bronchi, non dal cervello, ed entra in noi col primo atto di respirazione, abbandonandoci all’ultimo respiro. Di notte, acquisisce un’espansione maggiore, e durante il sonno non si può spostare fino a distanze considerevoli. E’ in questo modo che vengono spiegati i fenomeni di telepatia, di chiaroveggenza e di premonizione.

La vita umana partecipa del calore universale ed è in risonanza col sole, portatore di vita; come la pioggia discende dal cielo, entra in terra e poi risale verso il sole, per l’evaporazione del mare, allo stesso modo le anime discendono dal cielo, entrano nella prigione della carne e risalgono verso il Sole al momento della morte. Gli occhi sono le porte del Sole: essi hanno in sé un elemento igneo ed emettono raggi che vanno a cogliere l’oggetto esterno. Ciò spiega le immagini degli specchi. La visione è possibile solo attraverso l’acqua e l’aria, che sono fredde. La nostra voce è formata dall’etere freddo e invisibile.



                                                  KARMA
Una legge divina di assoluta giustizia regge il mondo. È la legge del Karman, definita anche legge di Causalità. Ogni atto è un anello in una catena infinita di cause e di effetti, nella quale ogni effetto diventa una causa ed ogni causa è stata un effetto. In altre parole, ogni atto produce un effetto che si manifesterà in futuro. Ad ogni azione deriva una reazione uguale e contraria: della stessa intensità che ritorna verso l’autore dell’opera. Pensieri, parole ed azioni sono i responsabili dei debiti karmici. Il risultato karmico non è una ricompensa od una punizione, ma un effetto inerente all’azione medesima. Non è, quindi, una legge morale, bensì una conseguenza inevitabile.

Tratta dal mio vecchio blog  (wordpress.com) del 26 agosto 2008

lunedì 21 marzo 2011

GILGAMESH THE KING

 

"Di colui che vide ogni cosa", è il primo verso del poema epico di Gilgamesh, grazie ai cataloghi trovati nella biblioteca di Assurbanipal, si può riferire all‘Autore che lo ha scritto, Sin-leqi-unnini, chiamato il poeta esorcista, (2700 a.C.) e consigliere del re di Uruk "Gilgamesh"

Gilgamesh, figlio di una dea e di un mortale uomo, era alla ricerca della vita eterna; non voglio qui entrare nel poema che conosco molto bene ma solo un riferimento alla vita stessa che è stata negata a Gilgamesh e a tutto il genere umano.

Utnapishtim, "il lontano", il Noè Biblico (che per grazia degli dèi fu concessa la
vita eterna) incontro per ordine degli dèi Gilgamesh avventuriero, sovrano di Uruk, giudice dell’oltretomba, fratello di Ishtar dea dell’amore, ecc. le parole del Noè biblico furono precise:

"Non cercare la vita eterna perché agli esseri umani non è stata concessa, godi dei doni della terra, lavati ogni giorno con acqua fresca, indossa vesti pulite, gioisci dei piaceri della tua compagna, e porta per mano il figlio frutto dell’unione del tuo accoppiamento, e sappi che dopo la vita terrena non vi sarà più Nulla…già il Nulla" …

Voglio riportare qui sotto alcune considerazioni fatte nelle mie ricerche:

"L’umanità conta i suoi giorni e qualunque cosa faccia è vento. Nessuno può oltrepassare i limiti della vita, e si sa dall’etimologia che limite è in corrispondenza biunivoca con necessità. La necessità (ananke) non è una divinità vera e propria, quanto piuttosto il riconoscimento di una forza cosmica superiore alle cose, superiore allo stesso destino di uomini e dèi (fato = Namtar in Mesopotamia, la Moira in Grecia, poi personificata in tre entità: Atropo che fila, Cloto che avvolge e Lachesi che recide il filo della vita umana).

Il Nulla … sarà questa la nostra sorte?
Cui prodest? ("a chi giova?"), quale è il senso della vita?

®wld

sabato 19 marzo 2011

GLI DEI RITORNERANNO?

 
Come procederemmo se gli dèi si riprendessero il controllo della Terra? Arriveranno in masse su flotte di dischi volanti, oppure informeranno del loro arrivo tramite la Routers? E come convinceranno le popolazioni scettiche di essere quello che diranno di essere? Chiunque allora potrà farsi avanti di essere Gesù o Yhaweh.

Sarebbe poco utile per gli dèi presentarsi immediatamente alle masse. La notizia del loro ritorno verrebbe fatta anzitutto filtrare negli ambienti opportuni e solo alcuni capi delle nazioni potrebbero inizialmente avvicinarli. Tutto potrebbe sembrare come sempre, ma cambierebbero gli obiettivi politici. Potremmo intuire la loro presenza a motivo di avvenimenti inesplicabili, nei mutamenti delle politiche governative o in atti di guerra altrimenti poco logici, e forse anche in un incremento nella segretezza di stato.

Pian piano le loro attività mascherate aprirebbero la via alla loro presenza evidente, ma solo quando fosse arrivato il momento giusto. Dovremmo stare attenti alla manipolazione di avvenimenti per rendere più agevole il passaggio del potere agli dèi. il procedimento migliore sarebbe quello di portare di portare la Terra a un momento di crisi che vedrebbe poi l'intervento degli dèi come salvatori.
Potremmo dunque attenderci un decadimento nell'ordine sociale e una sempre più eccentuata delusione delle istituzioni che ora reggono il genere umano: governi, religioni, industrie. Poi, quando le masse fossero sufficientemente frustrate, disperate e vulnerabili, verrebbero riunite al nuovo grido di un nuovo ordine mondiale retto dagli dèi.

Dobbiamo dunque temere oppure sperare il ritorno degli dèi? Le attività del governo americano paiono indicare una precisa preoccupazione. Nel 1966 il Pentagono annunciò un progetto, sponsorizzato dall'Aviazione Militare degli Stati Uniti, per salvare il mondo mediante uno spiegamento di missili in grado di intercettare degli "asteroidi" nello spazio profondo.
Gli esponenti politi hanno dichiarato di voler delle leggi che costringerebbero gli Stati Uniti a predisporre entro il 2003 d.C questo sistema difensivo missilistico (oggi già attivo) a cui è stato dato il nome in codice "Clementine2". Come mai tutta questa improvvisa fretta? Fa parte di quel medesimo programma segreto che tenta di collocare telescopi indicibilmente sensibili nello spazio profondo?

Nel difficile tempo che si prospetta davanti a noi, molti potrebbero essere tentati di attendere, semplicemente, il ritorno dei nostri antichi dèi. Sarebbe un atteggiamento assai pericoloso, giacché quel ritorno non è affatto certo e non possiamo sperare solo negli dèi per salvare il nostro pianeta da tutti i suoi problemi. Inoltre, molti di noi vedranno nel periodo che sta aprendosi l'opportunità di ristabilire la fede in un Dio spirituale, in un Creatore che può finanche aver creato Lui gli dèi che hanno creato noi. Ma qualunque siano le nostre interiori convinzioni religiose, è meglio tenere gli occhi aperti su ciò che si svilupperà sia sulla Terra sia nello spazio. 
Può ben essere che il genere umano stia per incontrare i propri creatori: un appuntamento che rappresenta il più grande segreto scientifico dell'epoca moderna.

mercoledì 16 marzo 2011

IL BAPHOMET E SUMER

di Alessandro Demontis 

Dopo la puntata dela trasmissione “Mistero” del 1 Marzo 2011, con il servizio di Adam Kadmon sul Baphomet, mi son sentito rivolgere due richieste di chiarimento su alcune cose che Kadmon, forse volendo fare un discorso narrativo e ampio, non ha spiegato adeguatamente. Prendo lo spunto da queste domande per chiarire l’ argomento Baphomet.

Il Baphomet, simbolo rappresentante una figura cornuta, seduta, dal viso di capra, era una sorta di ‘idolo’ che si ritiene venerato dai templari. In realtà quella dei templari non era una venerazione, ma un modo di incarnare alcune loro conoscenze in un simbolo. Insomma il Baphomet è un disegno che racchiude tantissime nozioni, legate tutte all’ origine di Dio nella sua accezione di ‘onnisciente’.

Questa origine, come ho discusso molte volte (per esempio nell' articolo 'La nascita di Yahweh '), rimanda senza ombra di dubbio a Sumer, e i templari, vivendo in medioriente, dovevano averlo scoperto e voluto rendere testimonianza di questa scoperta in una maniera ‘codificata’ da tramandare all’ interno dell’ Ordine.
Scelsero la figura di un dio caprino dando il primo indizio: una divinità pagana del medioriente.

A questa figura, però, associarono tutti gli elementi che rimandano a coloro che furono i ‘donatori della Sapienza’, le divinità di Sumer, e due di esse in particolare: Enki e Ningishzidda. Infatti il termine Baphomet significa ‘Battesimo di Sapienza’.
Quali sono questi elementi?

-La luna
-Le corna
-Le ali
-Il protocaduceo (i due serpenti intrecciati a un bastone)
-Il pentacolo

Per capire bene il discorso questi elementi non si possono analizzare singolarmente, se ne perderebbe la visione di insieme, allora paragoniamo il Baphomet alle fonti mediorientali, precisamente SUMERE, che questo ‘idolo’ vuole omaggiare.

Il protocaduceo era il simbolo con cui veniva rappresentato Ningishzidda, il ‘mago degli dei’, lo ‘psicopompo’ che aveva le chiavi del ‘mondo di sotto’. Ningishzidda nella mitologia sumera era una sorta di scienziato associato alla Luna, all’ astrologia, alla medicina, ma anche alla progettazione di templi e al loro orientamento.


Un vaso rinvenuto a Lagash, risalente a circa il 2160 a.C., mostra appunto questo suo sigillo.

La Luna era il simbolo premevo del dio Enki, successivamente passò a rappresentare il dio Nanna / Suen. Enki era il padre di Ningishzidda, ed era anche lui rappresentato dai serpenti. Infatti, nel sigillo che lo mostra mentre comunica a Ziusudra dell’ imminente diluvio, egli viene rappresentato con torso e testa umani, ma con corpo di serpente. E sopra di lui sta una Luna, esattamente come nel sigillo che ho usato per la mia immagine esplicativa.

Le Corna erano il segno distintivo degli dei di Sumer, così come le Ali, che venivano mostrate sia nella schiena di figure umane sia nella schiena degli animali che ‘rappresentavano’ gli dei sumeri (es: Ninurta rappresentato da un’ aquila).

Se ciò non fosse abbastanza, il Pentacolo è la chiave che rimanda a Sumer. Infatti nell’ antica Sumer (3100 – 2800 a.C.) la stella a 5 punte era un glifo che si leggeva UB / UP e significava ‘Angolo’. Non è il significato (fuori dal contesto) a rimandare a Sumer, ma il suo stesso utilizzo.
 
Ora osserviamo le scritte sulle braccia del Baphomet: ‘Solve’ e ‘Coagola’. Sono i principi chiave dell’ Alchimia, l’ antica Chimica. Bene chi era il ‘sapiente ’ per gli alchimisti? Hermes Trismegistus. Quale era il suo simbolo? Il caduceo. Ma chi era Hermes Trismegistus? Era la versione greca di Ningishzidda, derivante dalla sua personificazione egiziana (Thot). Così come l’ altrettanto venerato Asclepio non era altro che Enki.

I templari dunque, nel creare il Baphomet, ci hanno voluto tramandare questo messaggio: Tutta la conoscenza viene da Sumer, da due divinità in particolare: Enki e Ningishzidda

martedì 15 marzo 2011

Enki e l’ordine mondiale – e la battaglia continua ancora oggi

COSA ACCADE NEI NOSTRI CIELI? - GIORGIO PATTERA

L’OZONO POTREBBE INDEBOLIRE UNO DEI PIÙ IMPORTANTI MECCANISMI DELLA TERRA

Una nuova classe globale che modella il nostro futuro comune in base ai propri interessi

Gli umani non sono sovrappopolati - Stiamo invecchiando e diminuendo

Li chiamano effetti collaterali - quando sapevano che sarebbe successo ... Essi sapevano che questo

E c'è chi ancora nega affermando che non siamo una colonia USA…

GUARDA IL CIELO! CHE COSA STANNO FACENDO?

Come osano? come osano fare questo? Questa deve essere la reazione dell’umanità.

Perché questa mancanza di interesse dei nostri cieli?

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