"ANTICO! CONTO DEGLI ANNI AB URBE CONDITA
Questo conteggi del tempo cominciò a partire dall'anno che si ritiene 753 a.C.. Ma più avanti ci viene detto che tale data fu fissata, per la prima volta, solo nel presunto I° secolo dal romano Varrone. Cioè 700 (!) anni dopo che, secondo quanto scrive Scaligero, fu fondata Roma.
Il conteggio degli anni ab Urbe condita si conclude nel presunto III° secolo d.C. e più precisamente nel decennio 250-260. E' il periodo delle guerre civili a Roma, fatte risalire alla metà del III° secolo d.C.
Blair comunica: << Una gra parte delle conache cessa di indicare gli anni (in questo periodo; N.d.A) a partire dalla fondazione di Roma>>. Ricordiamo che l'identificazione dell'Urbe con la città italiana di Roma è solo un'ipotesi degli storici.
In realtà Urbe (Città) all'inizio veniva chiamata la "Nuova Roma" sul Bosforo e solo dopo, nel XIV secolo, così cominciarono a chiamare l'Orda-Rus' (si veda Nacalo Ordynsko) Rusi (l0inizio della Rus' dell'Orda). Si ritiene che l'Urbe (Città) fosse stata fondata intorno al 300 d.C. e benedetta nel 330 d.C.
Inb questo modo, persino nel contesto della cronologia scaligeriana, la sostituzione della Roma italiana con quella sul Bosforo porta a uno slittamento di mille anni delle date, calcolate in certi annali ab Urbe condita. A questo tipo di testi si riferisce, per esempio, la nota storia di Tito Livio.E' curioso notare che nella cronologia scaligeriana il conteggio degli anni ab Urbe condita si interrompe proprio sulla congiuntura dei due imperi-diplicati, il secondo impero romano e il terzo impero romano.
IL CALCOLO DEGLI ANNI A PARTIRE DALLA NASCITA DI GESÙ-CRISTO
La storia scaligeriana sostiene che questo calcolo degli anni probabilmente cominciò a entrare in uso PER LA PRIMA VOLTA nel 747 d.C. cioè dopo 700 anni dopo la morte di Gesù nel I° secolo secondo Scaligero, e duecento anni dopo i calcoli di Dionigi il Piccolo, che visse, come si presume, nel VI secolo d.C. e che PER LA PRIMA VOLTA calcoloò la data della crocifissione di Cristo.
Più avanti si ripete il quadro a noi già noto degli oblii e dei ripristini delle ere. Ci viene detto che, dopo la PRIMA menzione dell'era a partire dalla nascita di Cristo in un documento ufficiale del 742 d.C., quest'era NUOVAMENTE CADE IN DISUSO E NUOVAMENTE RITORNA A ESSERE MENZIONATA RARAMENTE GIA' SOLO NEL x SECOLO d.C. E SOLO a partire DAL 1431 (cioè dal quinbdicesimo secolo!; N.d.A.) com,icia a essere REGOLARMENTE indicata nei messaggi papali, ma anche in questo caso con l'indicazione, in parallelo, del calcolo degli anni a partire "dalla creazione del mondo".
E assai degno di nota il fatto che, negli annali laici, l'era che viene fatta iniziare dalla nascita di Cristo compare in tempi ancora piuù tardi. Gli storici comunicano che in Germania, essa fi stabilita solo nel XVI° secolo, in Francia anche e anche nella Rus' solo nel 1700, superata dall'Inghilterra, che registra quest'era ancora più taredi, nel 1752.
In questo modo, persino in base alla cronologia scaligeriana, solo a partire dal XV° secolo si puà parlare dell'uso più o meno regolare dell'era che prende inizio con la nascita di Cristo (avvenuta secondo i nostri calcoli, nel 1152). Le assai rare "menzioni" precedenti a questo periodo in documenti fatti risalire a un'epoca anteriore ai secoli X-XI° d.C. risultano essere, di conseguenza, il risultato della dupplicazione degli annali e dell'operazione del loro allontanamento nel profondo passato.
Ne risulta che le menzioni reali medievali di questa era nei documenti dei secoli VII-XVII° sono comparse in veste "fantasma" nei presunti VI e VIII° secolo. Guardando questi fantasmi, gli storici hanno cominciato a costruire delle teorie complesse, per esempio, quella su Dionigi il Piccolo, presumibilmente vissuto nel VI° secolo d.C. Tuttavia, come si diceva sopra di "Dionigi il Piccolo del VI° secolo" risulta solo essere un riflesso fantasma di Dionigi Petavius (cioè IL PICCOLO=PETIT), vissuto nei secoli XVI_XVII° d.C.
Emerge così che Dionigi Petavius = Dionigi il Piccolo, colui che per primo calcolò giustamnente la data della crocifissione di Cristo, circa 550 anni prima di se stesso. E come adesso sappiamo, aveva assolutamte ragione, perché, portando in giù dalla metà del XVII° secolo (Petavius morì nel 1652) 550 anni, capitiamo proprio nel XII° secolo, cioè quando, secondo la nostra ricostruzione (negli anni 1152-1185), veramente vissse e fu cricifisso Andronico-Cristo.
Dunque, vediamo nella storia scaligeriana i due principali conteggi "antichi" degli anni, quello secondo le Olimpiadi e quello a partire dalla fondazione dell'Urbe, si sono conclusi come minimo 500 anni prima della prima e dell'unica menzione ufficiale dell'era di Gesù Cristo in un documento fatto risalire al 742, la cui datazione, come abbiamo detto, è assai dubbia.
"L'ANTICO" CONTEGGIO DEGLI ANNI A PARTIRE DALLA CREAZIONE DEL MONDO
Si ritiene che quest'era sia strettamente legata alla Bibbia e perciò dipenda pienamente dalla datazione degli ebenti biblici. Siccome questi eventi, in base ai risultati dell'applicazione dei nuovi metodi di datazione, risalgono al Medioevo, ne risulta che anche questo conteggio degli anni abbia un'origine medievale o addirittura risalenti al tardo Medioevo. Secondo la nostra ricostruzione esso cominciò non prima del XII° secolo d.C.
Prossimamente la seconda parte: "CONTO DEGLI ANNI SECONDO L'EGIRA" legato alla datazione del Corano
Tratto sul finire della lettura del Libro: "400 ANNI D'INGANNI"
pg: 309-310
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