Unione Europea ed Influencers Pro Euro Milione di Euro per Addestrare i Funzionari a Fare i Troll di D. Billi
La UE ha deciso di addestrare degli eurotroll per impedire la diffusione di 'sentimenti anti euro'. Così l'anno prossimo voteremo secondo prescrizione.
Beh che dire, preparatevi: tra qualche mese ogni volta che qualcuno su
Internet, Facebook o Twitter si azzarderà a menzionare certe parole
chiave, vedrà l'assalto dei troll pronti ad azzannarlo.
Scrivere 'uscire dall'euro', 'MES', 'fiscal compact', 'ritorno alla
lira' o altre parole ad alto rischio di critica attirerà subito gli
esperti del caso, quelli bravissimi a sfottere, deridere, insinuare,
insomma a buttare tutto in caciara. Troll professionisti.
Continua QUI
Crisi alimentare? Tornerà utile, per costringerci ad accettare gli OGM
- Debora Billi -
L’Europa ha bisogno di una bella crisi alimentare, così
finalmente si deciderà a comprare le nostre biotecnologie. Parole di un
consigliere di Hillary Clinton.
Jack Bobo, il consigliere capo di Hillary Clinton per quanto riguarda
le biotecnologie, durante una recente conferenza a Londra ha affermato che che la moratoria dell’Unione Europea sulle coltivazioni OGM è stata un vero disastro per il commercio.
Ha anche incoraggiato i Paesi europei a prendere le decisioni
riguardanti la tecnologia basandosi sulla scienza e non sulla politica.
Quando gli è stato poi chiesto cosa servirebbe perché i Paesi come la Francia cambino la loro posizione negativa verso gli OGM, ha rispostoTemo che servirà una crisi. Succederà solo quando tutti vedranno e sentiranno la sofferenza di non avere la biotecnologia, e allora la richiederanno
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
Articolo pubblicato QUI
Lo Statista ENRICO MATTEI, assassinato dai servizi segreti italiani con un attentato il 27 ottobre 1962 |
MONETA E PETROLIO: MATTEI, KENNEDY E MORO
di Gianni Lannes
A Prodi e Monti nel 2011 e per tutto il 2012 ho
dedicato molteplici approfondimenti. Ai due, ora dedico ancora qualche riflessione.
Do you remember?
Correva l’anno 1999 e Romano Prodi (dipendente della multinazionale mafiosa Goldman
Sachs ed affiliato all’organizzazione
segreta Bilderberg Group) dichiarava
urbi et orbi, a reti unificate:
«Con l’euro
lavoreremo un giorno in meno, guadagnando come se lavorassimo un giorno in più».
E così promettendo, pur di favorire i suoi padroni anglo-americani, ingannò e
danneggiò il popolo italiano, non più sovrano.
Nel video postato di seguito, il factotum dell’Iri
(regalò per un piatto di lenticchie l’Italsider al clan Riva invece di avviare
una doverosa bonifica di Taranto da parte dello Stato). Al prof già chiamato “mortadella”,
assurto alle cronache nel 1978 per la seduta spiritica su Moro, è scappato un
lapsus significativo:
«La Germania
grazie all'Euro è la nazione di gran lunga più potente d'Europa».
Anche al suo collega Monti Mario (dipendente Goldman Sachs & Moody’s, già presidente della Commissione Trilaterale d’Europa: un’associazione massonica) è sfuggita una battuta rivelatoria:
Anche al suo collega Monti Mario (dipendente Goldman Sachs & Moody’s, già presidente della Commissione Trilaterale d’Europa: un’associazione massonica) è sfuggita una battuta rivelatoria:
«L'euro è il
più riuscito prodotto di esportazione della Germania».
Continua QUI
IL MAGNA MAGNA DI BEPPE GRILLO
di Gianni Lannes
Signore e signori, ecco la "democrazia" a Cinque Stellette del fustigatore altrui. Rigoroso con gli altri, indulgente esclusivamente con se stesso. Grillo presidente, suo nipote Enrico vicepresidente ed Enrico Maria Nadasi segretario. Altro che “uno vale uno”. E’ uno slogan buono per prendere in giro il popolo italiano. Alla faccia di quei fessi che hanno votato il Movimento 5 Stelle e di quei boccaloni che lo adorano e non fiatano. Altro che democrazia, giustizia e legalità. Tutto di sua proprietà: Beppe Grillo, il nipote Enrico Grillo ed il commercialista Enrico Maria Nadasi. Di seguito: presidente, vicepresidente e segretario. Elezioni interne? Non pervenute. Un congresso? Primarie? Quando mai. Conta adulare le masse per estorcere - bonariamente - consenso elettorale. Il resto viene automaticante. Basta aver predispoto il meccanismo congeniale. Allora, tutto regolare?
Ecco il vero atto di fondazione: lo statuto del M5S a gestione familiare, il documento chiave per ottenere i rimborsi elettorali, ovvero milioni di euro degli ignari contribuenti. Altro che “Non Statuto”: un classico specchietto per le allodole. Così, mentre in pubblica piazza sbandierano il non statuto, sepolto nel cassetto nascondono l'atto notarile. Alla faccia della trasparenza. Uno statuto grazie al quale il Movimento ha diritto ai rimborsi elettorali, ai quali poi rinuncerà come più volte è stato dichiarato a parole.
L’atto costitutivo del Movimento Cinque Stelle, è stato redatto nello studio di un notaio a Cogoleto, e registrato a Genova durante la campagna elettorale, prima che decollasse lo “tsunami tour”. Chi l’avrebbe immaginato? Soltanto complottisti e dietrologi? Assolutamente no: basta scavare, visto il soggetto attaccato alle palanche e considerato i precedenti del referendum nel 2008.
Dunque corre il 18 dicembre 2012, le elezioni incombono e Grillo Giuseppe Piero, da zelante ragioniere fa i suoi calcoli a mano libera. L'obiettiovop non dichiarato? Banale: intascare soldoni pubblici (legalmente s’intende!). Altrimenti perché questa segretezza? Si sarà detto: meglio darsi una struttura, un forma che assomigli a un partito, così da poter presentare proprie liste e maturare il diritto ai finanziamenti pubblici.
di Gianni Lannes
Signore e signori, ecco la "democrazia" a Cinque Stellette del fustigatore altrui. Rigoroso con gli altri, indulgente esclusivamente con se stesso. Grillo presidente, suo nipote Enrico vicepresidente ed Enrico Maria Nadasi segretario. Altro che “uno vale uno”. E’ uno slogan buono per prendere in giro il popolo italiano. Alla faccia di quei fessi che hanno votato il Movimento 5 Stelle e di quei boccaloni che lo adorano e non fiatano. Altro che democrazia, giustizia e legalità. Tutto di sua proprietà: Beppe Grillo, il nipote Enrico Grillo ed il commercialista Enrico Maria Nadasi. Di seguito: presidente, vicepresidente e segretario. Elezioni interne? Non pervenute. Un congresso? Primarie? Quando mai. Conta adulare le masse per estorcere - bonariamente - consenso elettorale. Il resto viene automaticante. Basta aver predispoto il meccanismo congeniale. Allora, tutto regolare?
Ecco il vero atto di fondazione: lo statuto del M5S a gestione familiare, il documento chiave per ottenere i rimborsi elettorali, ovvero milioni di euro degli ignari contribuenti. Altro che “Non Statuto”: un classico specchietto per le allodole. Così, mentre in pubblica piazza sbandierano il non statuto, sepolto nel cassetto nascondono l'atto notarile. Alla faccia della trasparenza. Uno statuto grazie al quale il Movimento ha diritto ai rimborsi elettorali, ai quali poi rinuncerà come più volte è stato dichiarato a parole.
L’atto costitutivo del Movimento Cinque Stelle, è stato redatto nello studio di un notaio a Cogoleto, e registrato a Genova durante la campagna elettorale, prima che decollasse lo “tsunami tour”. Chi l’avrebbe immaginato? Soltanto complottisti e dietrologi? Assolutamente no: basta scavare, visto il soggetto attaccato alle palanche e considerato i precedenti del referendum nel 2008.
Dunque corre il 18 dicembre 2012, le elezioni incombono e Grillo Giuseppe Piero, da zelante ragioniere fa i suoi calcoli a mano libera. L'obiettiovop non dichiarato? Banale: intascare soldoni pubblici (legalmente s’intende!). Altrimenti perché questa segretezza? Si sarà detto: meglio darsi una struttura, un forma che assomigli a un partito, così da poter presentare proprie liste e maturare il diritto ai finanziamenti pubblici.
Nota di:
Gianni Lannes3/13/2013
Nontempo
smentite. Invito chiunque, anche e soprattutto i più diffidenti a
verificare quanto scritto e pubblcato in questo diario internautico. Non
sono depositario dela verità, non devo fare proseliti, non devo fondare
un partito, ma i fatti sono incontrovertibili. Grillo ha ingannato
milioni di persone per sete di soldoni! SVEGLIA!!!
Continua QUI
La domanda da un milione di dollari (2)
Leggi qui la prima
Con questo articolo possiamo aprire la discussione sulle risposte date da diversi utenti alla mia "domanda da un milione di dollari": "Presumendo che tu abbia smesso da tempo di votare perché convinto che il sistema sia marcio, o comunque non sia sanabile dall'interno, che cosa proponi di fare - sul fronte sociale, politico, istituzionale, o qualunque altra cosa - per arrivare a vivere in un paese migliore di questo?"
Ho provato a raggruppare le risposte in una specie di arco che descriva, da sinistra verso destra, la maggiore o minore distanza a cui ciascuno si colloca rispetto al processo democratico. A sinistra quindi il rifiuto totale del sistema, verso destra i più possibilisti (anche se in realtà solo l'ultimo gruppo accetta a priori il principio di rappresentabilità).RASSEGNAZIONE
Con questo articolo possiamo aprire la discussione sulle risposte date da diversi utenti alla mia "domanda da un milione di dollari": "Presumendo che tu abbia smesso da tempo di votare perché convinto che il sistema sia marcio, o comunque non sia sanabile dall'interno, che cosa proponi di fare - sul fronte sociale, politico, istituzionale, o qualunque altra cosa - per arrivare a vivere in un paese migliore di questo?"
Ho provato a raggruppare le risposte in una specie di arco che descriva, da sinistra verso destra, la maggiore o minore distanza a cui ciascuno si colloca rispetto al processo democratico. A sinistra quindi il rifiuto totale del sistema, verso destra i più possibilisti (anche se in realtà solo l'ultimo gruppo accetta a priori il principio di rappresentabilità).RASSEGNAZIONE
Ho definito il primo gruppo con il termine "rassegnazione", poiché queste persone ritengono impossibile sconfiggere il sistema sia dall'esterno che dall'interno, e non vedono al momento soluzioni possibili:
- Secondo la mia visione, possono cambiare i partiti, i colori, le bandiere, ma dietro a tutto c'è qualcuno che muove le fila e alla fine le cose non cambiano in meglio.
- Questo mondo e' posseduto da una manciata di enormi multinazionali e grandi banche, che di noi fanno quel cazzo che gli pare. Il sistema e' blindato e autoprotetto dagli stessi individui che lo subiscono: cambiarlo e' un'impresa che rasenta l'impossibile. L'articolo è stato pubblicato QUI
Fonte: Achim Baqué / Fotolia
Irreversibile: una parola sconosciuta per la Terra, ma non per noi
di Vincenzo Zappalà,
Un gruppo di ricercatori americani e olandesi ha elaborato le immagini riprese dai satelliti GRACE della NASA e ha concluso che i ghiacciai del nord del Canada stanno scomparendo in modo IRREVERSIBILE. Ovviamente a causa del GW, anche se è fermo da 17 anni.
Come vedete, parlo anche di ricerche pro-GW. Mi permetto comunque di
fare qualche considerazione da planetologo (che sono) e non da
climatologo (che non sono). Qualcuno, magari, si sarà stufato delle mie
continue intrusioni in un campo
che sembra sfiorare soltanto l’astronomia. Tuttavia, i risvolti legati a
un pianeta (la Terra) mi sembrano più che sufficienti per non
trascurare questa problematica sicuramente di primaria importanza per i
media.
Una voce che informi e che discuta non mi sembra assolutamente
negativa. Al limite, può dare qualche spunto in più su cui riflettere
con la propria testa. Non impongo atti di fede (io), ma solo visioni un
po’ più sfaccettate e critiche. Uno dei valori aggiunti di questo sito è
forse anche questa libertà di pensiero.
A partire da dati della NASA,
i nostri studiosi hanno, come al solito, preparato un accurato modello
basato sulla caduta di neve e sulle caratteristiche atmosferiche, per
estrapolare i dati odierni verso il futuro.
Le conclusioni sono, come
spesso accade, piuttosto tragiche (per coloro a cui piace il freddo, ma
non certo per i canadesi che vedrebbero estendersi in modo incredibile
il loro territorio agricolo). Al momento, i ghiacciai sparsi nelle isole
canadesi hanno un estensione di 146 000 chilometri quadrati. Dal 2004
al 2011 (in piena stasi di GW come ormai ammesso anche dall’IPCC) i
ghiacciai canadesi hanno comunque perso 580 gigatonnellate (miliardi di
tonnellate) di ghiaccio.
Applicando il loro sofisticato modello è stato
previsto che nel 2100 l’artico sarà 6.5 gradi (?!) più caldo di adesso e
la perdita di ghiaccio arriverà a 144 gigatonnellate all’anno. In
parole più semplici, a fine secolo il Canada avrà perso il 18% della
massa dei suoi ghiacciai terrestri. La conclusione dei ricercatori è
però alquanto bizzarra o, almeno, poco comprensibile: questa perdita sarà irreversibile. Continua QUI