Le atrocità del Califfo
Al-Mossad: occhio alle menzogne
Maurizio Blondet, 6 Settembre 2014
Maurizio Blondet, 6 Settembre 2014
«Strage in Iraq, uccisi
500 yazidi. Donne e bambini sepolti vivi». Sui media, i titoli sono riprodotti
con lo stampino. «300 donne ridotte schiave sessuali» dal Califfo, decine di
migliaia di yazidi e cristiani un fuga, i bravi peshmerga (tanto amati da
Israele) che aprono un corridoio umanitario. Tutto vero e terribile (così ci
assicurano gli inviati speciali). Tanta tragedia ha almeno un vantaggio: ha
fatto sparire le atrocità israeliane su Gaza, le immagini di morte e distruzione
ebraiche. Continua QUI
Scivolano
nel grottesco i tentativi di presentare Assad come “complice” dei
famigerati miliziani dell’ISIS, ultimo “brand” delle tante bande che da
anni insanguinano la Siria. La dichiarazione di Renzi e degli altri Capi
di governo al Summit NATO nel Galles – <<Il regime di Assad ha
contribuito all’emergere dell’Isis in Siria e alla sua espansione al di
là di questo paese>> – fa testo, ma gli innumerevoli editoriali di
sedicenti “esperti in terrorismo” (basti vedere qui e qui) che
supportano questa bufala non sono da meno. Il tutto basato su due
“prove”: 1) Assad avrebbe lasciato i “ribelli sbranarsi tra loro
favorendo così, oggettivamente, il predominio dell’Isis: 2) Assad
avrebbe liberato dalle sue prigioni terroristi poi confluiti nell’Isis. -
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Scivolano nel grottesco i tentativi di presentare Assad come “complice” dei famigerati miliziani dell’ISIS, ultimo “brand” delle tante bande che da anni insanguinano la Siria. La dichiarazione di Renzi e degli altri Capi di governo al Summit NATO nel Galles – <<Il regime di Assad ha contribuito all’emergere dell’Isis in Siria e alla sua espansione al di là di questo paese>> – fa testo, ma gli innumerevoli editoriali di sedicenti “esperti in terrorismo” (basti vedere qui e qui) che supportano questa bufala non sono da meno. Il tutto basato su due “prove”: 1) Assad avrebbe lasciato i “ribelli sbranarsi tra loro favorendo così, oggettivamente, il predominio dell’Isis: 2) Assad avrebbe liberato dalle sue prigioni terroristi poi confluiti nell’Isis. Continuia QUI
La drammatica e apparentemente inarrestabile ascesa dell’Isis ha
riportato l’attenzione mediatica sul martoriato Iraq, caduto nel
dimenticatoio dopo il ritiro delle truppe americane. I mezzi di
informazione sono prodighi di informazioni nel descrivere le atrocità
del Califfato, ma reticenti nel raccontare chi siano i suoi membri e
quale sia la sua origine. Lo Stato Islamico di Iraq e Siria (questo il
nome completo) non è una forza apparsa improvvisamente dal nulla, ma il
figlio diretto delle politiche dell’imperialismo americano in Medio
Oriente che ha le sue radici nel conflitto siriano e nel caos dell’Iraq
post-Saddam, ricorda Riccardo Maggioni, secondo cui per capire meglio
qual è il ruolo dell’Isis occorre fare un salto indietro di almeno
trent’anni, dal momento che l’islamismo politico «è l’alleato oggettivo
dell’imperialismo americano nel Medio Oriente» a partire dai lontani
anni ‘80, quand’era il pretesto perfetto per consentire agli Usa di intervenire per aiutare i “buoni” e punire i “cattivi”. Continua QUI
Isis: avanzi di quali galere?
Non c'è nessuna prova che l'uomo
ucciso nel 2011 fosse bin Laden, mentre esistono forti indicazioni che
lo sceicco saudita sia morto già nell'inverno del 2001. (Tutti i commenti QUI)
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