Flottiglie di sonde robotiche aliene starebbero già osservando il nostro Sistema Solare
Flotte
di sonde robotiche spaziali provenienti da civiltà aliene potrebbero
già essere arrivate nel nostro Sistema Solare! Detta così, sembra la
trama di un romanzo fantascientifico o l'affermazione di un 'fuffaro'
appassionato di Ufo.
Le sonde, infatti, per esplorare tutta la nostra galassia in 10 milioni di anni, avrebbero bisogno di viaggiare al 10% della velocità della luce. Per ottenere tali velocità, le navicelle robotiche potrebbero usare l'effetto fionda garantito dalla gravità delle stelle.
“Sonde interstellari possono effettuare manovre 'fionda' intorno alle stelle che visitano, ottenendo la spinta necessaria per continuare l'esplorazione”, scrivono i ricercatori. D'altra parte, le nostre stesse sonde Voyager hanno usato una tecnica simile, utilizzando i grandi pianeti del Sistema Solare, ma la gravità di una stella garantirebbe una spinta molto più grande.
La domanda è, se sono qui, perché non le abbiamo ancora viste? I due ricercatori ipotizzano che le sonde possano essere state programmate in modo da non arrivare in grande numero, dato che “potrebbe essere interpretato come ostile, causando il panico”.
Altri scienziati, convinti che le sonde potrebbero già essere qui, hanno fornito spiegazioni alternative. “Manufatti extraterrestri potrebbero già essere nel nostro Sistema Solare a nostra insaputa, semplicemente perché non abbiamo ancora cercato abbastanza”, scrive Jacob Haqq del Rock Ethics Institute in un documento del 2011. “L'esplorazione del Sistema Solare è sufficientemente incompleta da non poter escludere la possibilità che artefatti non terrestri siano presenti e ci stiano osservando”.
Ducan Forgan, inoltre, cita l'esperto della Nasa Robert Freitas, che già nel 1983 aveva suggerito che eventuali sonde nel nostro Sistema Solare potrebbero essere state progettate per non essere rilevate, utilizzando tecnologie ben al di là di quelle a nostra disposizione.
“La sonda potrebbe mimetizzarsi impostandosi in una condizione non rilevabile dalla civiltà che viene esplorata”, spiega Forgan a Yahoo! Notizie. “E' da escludere anche la possibilità che le sonde abbiano smesso di funzionare o si siano rotte. Chi ha progettato le sonde deve essere un ingegnere altamente qualificato, dotando le sonde della capacità di autoripararsi, a causa delle grandi distanze e i tempi necessari per compiere l'intera missione”.
Solitamente, quando proiettiamo la nostra immaginazione nel futuro dell'esplorazione spaziale, ci viene in mente il classico metodo alla 'Star Trek', dove un capitano coraggioso e il suo equipaggio, a bordo di una nave stellare a curvatura, esplorano la galassia in cerca di nuovi mondi e nuove civiltà.
Tuttavia, il metodo più efficace per esplorare lo spazio potrebbe essere molto meno romantico: l'invio di sonde di Von Neumann in tutta la galassia. La 'Macchina di Von Neumann' è un costrutto artificiale che è teoricamente capace in modo autonomo di produrre migliaia copie di se stesso usando materiali grezzi presi dall'ambiente.
Eventuali sonde aliene progettate secondo il principio di Von Neumann, potrebbero tranquillamente riprodursi utilizzando le polveri interstellari, ma anche i depositi naturali di ferro, nichel, ecc... degli asteroidi incontrati durante la navigazione.
Se una sonda aliena di Von Neumann trovasse un pianeta con la vita nascente, o con una civiltà agli albori del suo sviluppo, potrebbe rimanere inerte per migliaia o milioni di anni, aspettandone in silenzio l'evoluzione.
Un ipotesi del genere è stata proposta dal fisico Paul Davies, dell'Università di Adelaide, secondo il quale una sonda di Von Neumann potrebbe esistere attualmente sulla nostra Luna, arrivata in un passato remoto e in attesa di attivazione.
“Il fatto che non abbiamo ancora visto sonde di questo tipo non significa che la nostra galassia sia un luogo solitario”, avverte Forgan. “E' difficile credere che civiltà capaci di tale tecnologia non siano esistite negli ultimi milioni di anni”.
Ma c'è un'altra cosa da considerare: il mese scorso, il Mufon, (Mutual UFO Network), ha ricevuto più di 600 segnalazioni di avvistamento UFO solo negli Stati Uniti. Anche se il 95% potrebbero essere dei falsi o degli errori, rimangono almeno 30 avvistamenti senza spiegazione.
Forse Fegan e Nicholson dovrebbero considerare che alcuni di questi oggetti non identificati potrebbero essere le sonde aliene che stanno cercando.
Di cosa si tratta? Un corpo celeste di passaggio? Un satellite posizionato molto al di là delle tradizionali orbite geostazionarie? Oppure, come ritiene Waring, si tratta della prova che astronavi aliene stanno volando nel nostro Sistema Solare?
La seconda segnalazione è fornita dalla versione americana dell'Huffington Post. Le immagini mostrano un singolare fenomeno luminescente che, con il passare del tempo, sembra cambiare la propria forma. Anche in questo caso è difficile stabilire di cosa si tratti.
Waring non ha dubbi: l'oggetto ripreso da SOHO non è altro che una gigantesca nave madre aliena in volo nel nostro Sistema Solare. Secondo le sue considerazioni, se l'oggetto si trovasse nelle immediate vicinanze del Sole, sarebbe grande almeno 4 o 5 volte le dimensioni della Terra. Il che sembra alquanto inverosimile.
Più realistico il fatto che l'oggetto si sia trovato nelle vicinanze della sonda, il che fa supporre a Waring che possa essere lungo dai 5 ai 7 chilometri. Ovviamente, si tratta solo di supposizioni. Al momento non ci sono comunicazioni ufficiali sul forum della SOHO.
L'oggetto ha tutte le caratteristiche tipiche di quello che appare ai nostri occhi come un uccello, o un grosso velivolo. Secondo Waring, quello che vediamo non è la prova dell'esistenza degli alieni, dato che ormai non ce ne sarebbe più bisogno. Egli crede che sia l'occasione per osservarli chiaramente per poterli salutare di persona! Questo è il link con l'immagine originale della SOHO.
La seconda segnalazione giunge dall'Australia ed è stata ripresa da
Drew Ryan, ex militare in congedo. Ryan ha catturato l'oggetto il 2
luglio scorso, riprendendo un video nel quale è possibile vedere come
l'UFO cambi dimensione e colore rapidamente.
“Ho visto molte cose inspiegabili nei cieli della Central Coast. Recentemente sono riuscito a riprendere una grande sfera luminosa ferma sull'Empire Bay”, racconta Ryan al Daily Telegraph.
“La sfera ha cambiato colore più volte, fino a quando non è diventata arancione, per poi muoversi lentamente attraverso il cielo e librarsi sulla città costiera di Woy Woy”.
Si tratta, invece, dell'ipotesi avanzata da un autorevole studio pubblicato sull'International Journal of Astrobiology
da Duncan Forgan e Arwen Nichols, due matematici dell'Università di
Edimburgo. Secondo i due ricercatori, in un remoto passato, civiltà
aliene potrebbero aver lanciato sonde robotiche nello spazio, allo
stesso modo in cui gli umani hanno spedito la Voyager dalla Terra.
Attenzione però, si tratterebbe di manufatti altamente tecnologici, capaci di occultare la loro presenza e di autoreplicarsi, cioè in grado di produrre nuove versioni di se stesse utilizzando gas e polveri interstellari incontrate durante la navigazione cosmica.
“Possiamo concludere che una flotta di sonde autoreplicanti può esplorare l'intera galassia in un tempo sufficientemente breve, in periodo di tempo inferiore all'età della Terra”, spiegano i ricercatori.
Attenzione però, si tratterebbe di manufatti altamente tecnologici, capaci di occultare la loro presenza e di autoreplicarsi, cioè in grado di produrre nuove versioni di se stesse utilizzando gas e polveri interstellari incontrate durante la navigazione cosmica.
“Possiamo concludere che una flotta di sonde autoreplicanti può esplorare l'intera galassia in un tempo sufficientemente breve, in periodo di tempo inferiore all'età della Terra”, spiegano i ricercatori.
Le sonde, infatti, per esplorare tutta la nostra galassia in 10 milioni di anni, avrebbero bisogno di viaggiare al 10% della velocità della luce. Per ottenere tali velocità, le navicelle robotiche potrebbero usare l'effetto fionda garantito dalla gravità delle stelle.
“Sonde interstellari possono effettuare manovre 'fionda' intorno alle stelle che visitano, ottenendo la spinta necessaria per continuare l'esplorazione”, scrivono i ricercatori. D'altra parte, le nostre stesse sonde Voyager hanno usato una tecnica simile, utilizzando i grandi pianeti del Sistema Solare, ma la gravità di una stella garantirebbe una spinta molto più grande.
La domanda è, se sono qui, perché non le abbiamo ancora viste? I due ricercatori ipotizzano che le sonde possano essere state programmate in modo da non arrivare in grande numero, dato che “potrebbe essere interpretato come ostile, causando il panico”.
Altri scienziati, convinti che le sonde potrebbero già essere qui, hanno fornito spiegazioni alternative. “Manufatti extraterrestri potrebbero già essere nel nostro Sistema Solare a nostra insaputa, semplicemente perché non abbiamo ancora cercato abbastanza”, scrive Jacob Haqq del Rock Ethics Institute in un documento del 2011. “L'esplorazione del Sistema Solare è sufficientemente incompleta da non poter escludere la possibilità che artefatti non terrestri siano presenti e ci stiano osservando”.
Ducan Forgan, inoltre, cita l'esperto della Nasa Robert Freitas, che già nel 1983 aveva suggerito che eventuali sonde nel nostro Sistema Solare potrebbero essere state progettate per non essere rilevate, utilizzando tecnologie ben al di là di quelle a nostra disposizione.
“La sonda potrebbe mimetizzarsi impostandosi in una condizione non rilevabile dalla civiltà che viene esplorata”, spiega Forgan a Yahoo! Notizie. “E' da escludere anche la possibilità che le sonde abbiano smesso di funzionare o si siano rotte. Chi ha progettato le sonde deve essere un ingegnere altamente qualificato, dotando le sonde della capacità di autoripararsi, a causa delle grandi distanze e i tempi necessari per compiere l'intera missione”.
Le sonde di Von Neumann
Solitamente, quando proiettiamo la nostra immaginazione nel futuro dell'esplorazione spaziale, ci viene in mente il classico metodo alla 'Star Trek', dove un capitano coraggioso e il suo equipaggio, a bordo di una nave stellare a curvatura, esplorano la galassia in cerca di nuovi mondi e nuove civiltà.
Tuttavia, il metodo più efficace per esplorare lo spazio potrebbe essere molto meno romantico: l'invio di sonde di Von Neumann in tutta la galassia. La 'Macchina di Von Neumann' è un costrutto artificiale che è teoricamente capace in modo autonomo di produrre migliaia copie di se stesso usando materiali grezzi presi dall'ambiente.
Eventuali sonde aliene progettate secondo il principio di Von Neumann, potrebbero tranquillamente riprodursi utilizzando le polveri interstellari, ma anche i depositi naturali di ferro, nichel, ecc... degli asteroidi incontrati durante la navigazione.
Se una sonda aliena di Von Neumann trovasse un pianeta con la vita nascente, o con una civiltà agli albori del suo sviluppo, potrebbe rimanere inerte per migliaia o milioni di anni, aspettandone in silenzio l'evoluzione.
Un ipotesi del genere è stata proposta dal fisico Paul Davies, dell'Università di Adelaide, secondo il quale una sonda di Von Neumann potrebbe esistere attualmente sulla nostra Luna, arrivata in un passato remoto e in attesa di attivazione.
“Il fatto che non abbiamo ancora visto sonde di questo tipo non significa che la nostra galassia sia un luogo solitario”, avverte Forgan. “E' difficile credere che civiltà capaci di tale tecnologia non siano esistite negli ultimi milioni di anni”.
Ma c'è un'altra cosa da considerare: il mese scorso, il Mufon, (Mutual UFO Network), ha ricevuto più di 600 segnalazioni di avvistamento UFO solo negli Stati Uniti. Anche se il 95% potrebbero essere dei falsi o degli errori, rimangono almeno 30 avvistamenti senza spiegazione.
Forse Fegan e Nicholson dovrebbero considerare che alcuni di questi oggetti non identificati potrebbero essere le sonde aliene che stanno cercando.
Segnalazioni UFO:
gigantesco oggetto nei pressi del Sole e sfera di luce in Australia
Oggi vi proponiamo due segnalazioni UFO
davvero interessanti. La prima è riportata da Scott C. Waring,
cacciatore di anomalie astronomiche e curatore del sito ufosightingsdaily.com. Si tratta di un singolare fenomeno ripreso l'11 luglio 2013, alle ore 17.30, dalla sonda solare SOHO.
Spesso, i corpi celesti di passaggio nei pressi del sole ripresi da
SOHO assumono le forme più svariate, ma in questo caso, le immagini
sembrano mostrare una sorta di veicolo, con tanto di ali e timone
posteriore.Di cosa si tratta? Un corpo celeste di passaggio? Un satellite posizionato molto al di là delle tradizionali orbite geostazionarie? Oppure, come ritiene Waring, si tratta della prova che astronavi aliene stanno volando nel nostro Sistema Solare?
La seconda segnalazione è fornita dalla versione americana dell'Huffington Post. Le immagini mostrano un singolare fenomeno luminescente che, con il passare del tempo, sembra cambiare la propria forma. Anche in questo caso è difficile stabilire di cosa si tratti.
Waring non ha dubbi: l'oggetto ripreso da SOHO non è altro che una gigantesca nave madre aliena in volo nel nostro Sistema Solare. Secondo le sue considerazioni, se l'oggetto si trovasse nelle immediate vicinanze del Sole, sarebbe grande almeno 4 o 5 volte le dimensioni della Terra. Il che sembra alquanto inverosimile.
Più realistico il fatto che l'oggetto si sia trovato nelle vicinanze della sonda, il che fa supporre a Waring che possa essere lungo dai 5 ai 7 chilometri. Ovviamente, si tratta solo di supposizioni. Al momento non ci sono comunicazioni ufficiali sul forum della SOHO.
L'oggetto ha tutte le caratteristiche tipiche di quello che appare ai nostri occhi come un uccello, o un grosso velivolo. Secondo Waring, quello che vediamo non è la prova dell'esistenza degli alieni, dato che ormai non ce ne sarebbe più bisogno. Egli crede che sia l'occasione per osservarli chiaramente per poterli salutare di persona! Questo è il link con l'immagine originale della SOHO.
Sfera di luce in Australia
“Ho visto molte cose inspiegabili nei cieli della Central Coast. Recentemente sono riuscito a riprendere una grande sfera luminosa ferma sull'Empire Bay”, racconta Ryan al Daily Telegraph.
“La sfera ha cambiato colore più volte, fino a quando non è diventata arancione, per poi muoversi lentamente attraverso il cielo e librarsi sulla città costiera di Woy Woy”.
Ultimamente, sembrano in esponenziale aumento gli avvistamenti UFO, grazie al fatto che le persone sono fornite di telefoni in grado di registrare anche i video. Tuttavia, bisogna anche dire che sta crescendo l'uso di droni automatici da parte delle autorità civili e militari. Non è da escludere che alcuni video possano avere come protagonisti proprio i droni volanti.
Ma Ryan è convinto che l'oggetto da lui ripreso non sia così facilmente spiegabile: “Non ho alcun dubbio. Gli avvistamento negli ultimi tempi stanno crescendo. Sarebbe il caso che si indagasse di più su questi fenomeni. Come ex militare, posso dire di non aver mai visto nulla di simile”.
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