Nam Nam.tar
Destino (Nam): mentre nelle lingue più moderne - e perciò nelle traduzioni moderne dei testi sumeri - "Destino" e "Fato" sono trattati alla stregua di sinonimi, si noti invece che i Sumeri operavano una netta distinzione tra i due: il Destino (Nam), che una volta determinato, non può più essere cambiato, e il Fato (Nam.tar) che, pur se vincolato dal Destino, si può modificare con il libero arbitrio, con il comportamento retto, con la preghiera, ecc.
Il destino predeterminato era proprio delle persone, dei re, delle nazioni, e degli dèi stessi, persino della Terra e degli altri Pianeti (il cui "destino" era l'orbita assegnata a ciascuno.
Ma, mentre la moralità dell'uomo era il suo destino, all'interno di questa ineluttabilità c'era il Fato: la rettitudine, l'osservanza dei comandamenti degli dèi potevano garantire una vita più lunga, più ricca in salute.
In questo modo I Sumeri introdussero nella vita e nel comportamento dell'uomo i concetti di libero arbitrio, libera scelta e moralità.
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