Tampone rapido: 30 minuti per un esito inaffidabile
Marcello Pamio
Dopo aver descritto nel precedente articolo RealStar®, il kit per il SARS-CoV-2 prodotto dalla società tedesca Altona Diagnostics, adesso è la volta di un test ultrarapido.
Abbiamo visto che nella descrizione del primo tampone basato sulla PCR è riportato a chiare lettere l’utilizzo: “For research use only (RUO)! Not for use in diagnostic procedures”,
quindi si consiglia l’utilizzo SOLO per la ricerca e NON PER PROCEDURE
DIAGNOSTICHE, scopo per il quale viene invece utilizzato...
Vediamo ora il test Xpert® Xpress SARS-CoV-2, sviluppato da Cepheid.
Si
tratta di un test molecolare automatizzato per la rilevazione
qualitativa di SARS-CoV-2, che sfrutta anch’esso la reazione a catena
della polimerasi in tempo reale (RT-PCR).
Questo test infatti può fornire un rilevamento rapido in appena 30 minuti, vero e proprio grasso che cola per Luca Zaia, il governatore del Veneto che ha il pallino (e forse non solo quello) per i tamponi.
Ma vediamo cosa dice il foglietto illustrativo dell’Xpress:
“I risultati positivi sono indicativi della presenza di RNA del SARS-CoV-2; ciò nonostante, per determinare lo stato di paziente infetto è necessaria la correlazione clinica con l’anamnesi e con altri dati diagnostici del paziente stesso”.
I produttori
avvertono che anche in caso di positività per determinare lo stato di
salute del paziente è necessaria l’anamnesi completa e altri dati
diagnostici.
Quindi scusate ma a cosa serve il tampone?
“I risultati positivi non escludono la presenza di infezioni batteriche o di infezioni concomitanti da altri virus. L’agente rilevato potrebbe non essere la causa concreta della malattia”.
Un
tampone positivo potrebbe essere dovuto a semplici infezioni batteriche
o virali che nulla c’entrano con il SARS-CoV-2. Questo rischio è
conosciuto dai medici che eseguono il tampone?
Pertanto una persona con una banalissima infezione potrebbe risultare falsamente positiva.
“I risultati negativi non escludono un’eventuale infezione da SARS-CoV-2. I risultati negativi devono essere accompagnati da osservazioni cliniche, anamnesi del paziente e informazioni epidemiologiche”.
Addirittura la negatività del tampone
non indica la sicurezza perché non esclude l’infezione da SARS-CoV-2.
Quindi ripetiamo tutti assieme: a cosa serve il tampone?
Infine nel capitolo della Specificità analitica:
“I primer e le sonde E non sono specifici per SARS-CoV-2 e rilevano il coronavirus SARS sia umano sia dei pipistrelli”.
Qui
siamo alla follia perché la ditta produttrice afferma che il test
rivela non solo il SARS-CoV-2 ma anche il SARS umano e quello dei
pipistrelli. Come faranno allora a separare e distinguere le varie
infezioni? Ovviamente non lo faranno perché lo scopo è avere risultati
positivi!
Fonte: https://disinformazione.it/
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OCEANO BERLINO: LA VERITÀ OLTRE I MEDIA
| SPECIALE TG BYOBLU24 | 31 agosto 2020
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