Fukushima, a 7 anni dallo tsunami e dalla catastrofe nucleare ancora 30 mila in “casette” provvisori
11 marzo 2018, di Domenico Coviello
Il Giappone si ferma per
ricordare le vittime del triplice incidente – sisma, tsunami e
catastrofe nucleare – che ha colpito la nazione l’11 marzo del 2011,
sette anni fa. Alla cerimonia organizzata al Teatro nazionale di Tokyo
sono stati presenti il principe Akishino e la consorte Kiko, assieme al
premier Shinzo Abe.
18 MILA VITTIME, 470 MILA SFOLLATI
Secondo quanto riporta il sito web
dell’Ansa, alle 14:46 (le 6:46 in Italia), l’ora esatta della scossa di
magnitudo 9, è stato osservato un minuto di silenzio. Le cerimonie di
commemorazione si sono susseguite fin dall’alba nelle tre prefetture di Fukushima, Miyagi e Iwate.
L’Agenzia nazionale di polizia ha stimato almeno 18mila vittime, tra morti e dispersi, a causa dell’impatto dell’onda dello tsunami,
responsabile per la devastazione di gran parte della costa nord-est
nella regione del Tohoku; altre 3.600 persone sono decedute per cause
collegate alla catastrofe. Il numero degli sfollati è passato dai 470
mila – all’indomani dell’incidente di sette anni fa – agli attuali
74mila.
L’ALLARME DI GREENPEACE
Alla fine di gennaio di quest’anno erano ancora 29.600 le persone che vivevano in residenze provvisorie delle
tre prefetture, la metà dei quali, 13.500 cittadini, abitano ancora nei
complessi di prefabbricati adibiti a centri di accoglienza. Secondo le
ultime rilevazioni di Greenpeace Japan, a inizio marzo il livello delle radiazioni nelle aree intorno all’impianto – dove gli ordini di evacuazione sono stati da poco rimossi – erano di tre volte superiore agli obiettivi del governo.
30 ANNI PER RIMUOVERE LE SCORIE
In base alle previsioni dell’esecutivo occorreranno almeno 30 anni per rimuovere le scorie del magma nucleare all’interno dei reattori, mentre i costi per la demolizione della centrale, incluse le spese di bonifica del territorio, sono stimate intorno ai 160 miliardi di euro.
IL 75% DEI GIAPPONESI NON VUOLE PIU’ CENTRALI NUCLEARI
Attualmente solo tre dei 45 reattori nucleari di cui dispone il paese dispone sono in funzione,
ma il governo conservatore preme per un riavvio delle centrali con
maggiore sollecitudine nel rispetto di standard di sicurezza più
elevati. Nell’ultimo sondaggio dell’Asahi Shimbun (uno dei più
autorevoli quotidiani del Giappone) e la televisione locale di
Fukushima, solo l’11% dei giapponesi si dichiara favorevole alla
riapertura degli impianti, contro il 75% di opinione contraria.
La bomba, le banche e l’inaccettabile corsa all’oro nucleare
Soldi e riarmo. Finanziamenti
al rinnovamento degli arsenali atomici e profitti generati dalla
minaccia di una distruzione di massa. «Don’t Bank on the Bomb», un
rapporto della ong Pax diffuso da Ican
LEGGI QUI
LE CENTRALI NUCLEARI NEL MONDO SONO 450
In
data 27 novembre 2016, 450 centrali nucleari sono in funzione in 31
paesi con una potenza netta elettrica installata di circa 392 GW. 60
centrali nucleari, con una capacità installata di 60 GW, sono in fase di
costruzione in 16 differenti paesi.
DOCUMENTARIO
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