CETA, una riunione segreta in Canada decide cosa mangeremo
nell’UE
Al via il comitato che, fuori dal controllo democratico, é
chiamato a stabilire quali alimenti canadesi possono essere importati nell’UE
perché offrono un livello di sicurezza equivalente a quello europeo
Lontano da occhi indiscreti, al di fuori dal controllo
democratico, i burocrati dell’Unione Europea e del Canada iniziano oggi a
riempire una pagina lasciata volutamente in bianco al momento dell’entrata in vigore del trattato commerciale CETA fra UE e
Canada. I contenuti del CETA possono essere esplorati a partire da questo link.
La pagina da riempire conterrà i criteri per stabilire se
gli alimenti canadesi offrono un livello di sicurezza conforme agli standard
europei, e se quindi possono essere importati nell’UE. In sostanza si tratta di
decidere come gestire all’interno del CETA gli OGM e la carne agli ormoni consumati in Canada, nonché le colture canadesi trattate
con pesticidi non ammessi nell’UE e che pressoché inevitabilmente ne contengono
i residui.
Il “CETA SPS Joint Management Commitee” e l’ordine del
giorno della sua riunione
La riunione di oggi fra Canada ed UE é stata rivelata dalla coalizione Stop TTIP Italia, che
pubblica un documento segreto: l’ordine del giorno per il 26 e 27
marzo del “CETA SPS Joint Management Commitee”, la sottocommissione sulla
gestione delle misure sanitarie e fitosanitarie (l’acronimo SPS sta per
“Sanitary and Phyto Sanitary”) che fa capo al CETA Joint Committee. Quest’ultima
é la commissione formata da burocrati che sovrintende all’applicazione del trattato CETA e che
può anche modificarne determinati contenuti.
Non sono noti i nomi di coloro che fanno parte di
commissione e sottocommissione. Non é possibile chiedere conto a chicchessia di
ciò che verrà detto e fatto.
Riempire una pagina lasciata volutamente in bianco dal
trattato CETA
Al quarto punto dell’ordine del giorno della riunione, che
si tiene ad Ottawa, figura l’allegato 5-D del trattato CETA, ossia quello
lasciato in bianco: le linee guida per stabilire e riconoscere l’equivalenza
fra le misure sanitarie e fitosanitarie di Canada ed UE, e dunque degli
alimenti made in Canada e made in UE.
Le “misure sanitarie e fitosanitarie” riguardano ad esempio
i pesticidi: ma non solo. Infatti il CETA “incorpora” e riconosce le misure sanitarie e fitosanitarie
del WTO, in base alle quali in passato il Canada ed altri paesi hanno
vittoriosamente sfidato le norme europee contro l’importazione di OGM e di carne
agli ormoni. Dunque il “CETA SPS Joint Management Commitee” che si riunisce ad
Ottawa ha voce in capitolo anche su questi alimenti.
Pesticidi. I residui del Picoxystrobin, ammesso in Canada ma
non nell’UE
Vari altri punti all’ordine del giorno riguardano i
pesticidi. Il Canada ha chiesto di parlare del Picoxystrobin, un funghicida ammesso in Canada ma recentemente vietato nell’UE anche perché non le é stato possibile
stabilire se esiste – e quale é – la quantità massima di residui che possono
essere ingeriti senza rischi insieme ai cibi che li contengono.
La riunione di Ottawa, si può ragionevolmente supporre,
discuterà se il cibo canadese con residui di Picoxystrobin offre un livello di
sicurezza conforme alle norme UE nonostante il fatto che il Picoxystrobin
sia vietato dalla UE, e se dunque grazie al CETA il cibo con residui di
Picoxystrobin può essere importato nell’UE.
I rappresentanti dell’UE si impunteranno su: Picoxystrobin
no, grazie? Non é affatto detto. Se l’UE si muovesse in quest’ottica, ben altre
parole sarebbero scritte nel CETA e l’allegato 5-D non sarebbe stato lasciato
in bianco.
In questa prospettiva vanno lette le ripetute assicurazioni dell’UE secondo le quali “tutte le importazioni dal Canada dovranno essere conformi
alla regolamentazione e alle disposizioni dell’UE”. Il problema è appunto
costituito dai criteri in base ai quali stabilire l’equivalenza delle norme, e
dunque la conformità degli alimenti.
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