Confronto di due lunghi flussi di biografie reali
Nella storia secondo la versione di Scaligero sono diffusi prestiti e stereotipi usati, per esempio, nella descrizione dei regnanti. Si ritiene che i cronisti a volte attribuissero ai governanti loro contemporanei delle qualità o delle imprese difatti appartenenti ad altri regnanti, morti da tempo.
La storia scaligeriana ci assicura che questo tipo di strana attrazione per i "vecchi tempi", cui soccombevano i cronisti, fosse ampiamente diffusa e cioè che, non sapendo presumibilmente nulla di fondato sulla vita dei re loro contemporanei, i cronisti si sarebbero arrangiati molto semplicemente, caricando i loro re di "biografie altisonanti", di fatto relative a grandi governanti morti da tempo e su cui sapevano molto di più che non dei loro stessi contemporanei.
Il fatto è già di per se strano. E' probabile che casi del genere fossero effettivamente avvenuti, ma è altrettanto probabile che essi fossero una rarità, non una norma. Le ricerche hanno dimostrato che questo strano "effetto scaligeriano" è degno di attenzione, giacché esso lascia intravedere qualcosa di più serio che non un banale "amore dei cronisti verso stereotipi letterari".
Per l'individuazione e lo studio di questi stereotipi, ripetizioni e duplicati, si è introdotto il concetto di QUESTIONARI-CODICE o BIOGRAFIA FORMALIZZATA. Premesso che un certo governante concreto, venendo descritto negli annali, acquista con ciò stesso "un'agiografia storico-annalistica" che potrebbe anche non aver nulla a che vedere con la sua reale biografia e che parrabbe avere tutte le caratteristiche della leggenda.
Non si vuole qui discutere quanto esattamente la biografia annalistica di un re rifletta la realtà, tanto più che questa realtà passata oggi non ci è più nota e per questo è improbabile che si possano ripristinare le autentiche biografie di personaggi antichi. E del resto non ne abbiamo bisogno.
Il fine è un altro, più precisamente cercare di condividere, tra la moltitudine di testi biografici, quelli tra essi che descrivono di fatto UNA STESSA PERSONA, ma che essendo stati scritti da persone diverse non sono stati riconosciuti dai più tardi cronisti e Cronologisti medievali come biografie di uno stesso personaggio e per questo motivo sono stati da essi collocati in settori diversi del "manuale scaligeriano di storia", E persino in epoche storiche diverse, come se si trattasse di biografie di persone completamente diverse.
E' così che un personaggio concreto, alla fine, si è "moltiplicato" (ma solo sulla carta!) e a dato origine a una serie DI SUE IMMAGINI RIFLESSE FANTASMA.
Sulla base dello studio di un gran numero di biografie storiche abbiamo elaborato un database, una tabella, denominata questionario-codice (QC). Il "questionario" riordina gerarchicamente i fatti della "biografia" a misura della diminuzione delle varianti relativamente alle valutazioni soggettive dei cronisti. Il QC è costituito da 34 punti, ognuno dei quali contiene a sua volta i sotto-punti.
Dalla lettura del libro: "Quattrocento Anni di Inganni"
p.217-218-219-220-221.
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