TUTTO CONFLUISCE – IL SATANISMO ENKITA
Il Satanismo Enkita si può considerare come una moneta, composta di due facce visibili indipendentemente, ma entrambe necessarie perchè la moneta esista. Così questa dottrina (mi si passi il termine improprio) esiste in due versioni strettamente correlate, non antitetiche ma complementari, una fideistica e una razionalista/umanista.
Com’ é possibile? Accettato che il Satana a cui ci si riferisce é Enki o uno dei suoi familiari o un loro miscuglio, l'atteggiamento fideistico si manifesta nel culto di questi personaggi (da alcuni ritenuti ancora esistenti, da altri no), mentre l'atteggiamento razionalista si manifesta nell' esaltazione delle caratteristiche e dei princìpi che girano intorno a queste quattro figure.
Mentre il Satanista Enkita di stampo fideistico adora Enki (e si chiamerà Enkita) o Marduk (e si chiamerà magari Mardukita) etc, il Satanista Enkita di stampo razionalista umanista tenderà a riconoscere le caratteristiche e gli atti di questi personaggi e farle proprie, basando la propria vita, chi più chi meno, su queste caratteristiche.
Il Satanismo Enkita trova le sue prime basi nel gruppo conosciuto come Joy of Satan (2002), il primo a riconoscere in Satana la figura del dio sumero Ea. Questo gruppo, di stampo fideista, riconosce in Satana/Ea una vera entità spirituale da venerare e definisce il Satanismo come una religione che: “Ha preceduto il Cristianesimo di migliaia di anni, ed é basato sulla totale trasformazione dell'Anima”.
Ma lo spiritualismo della JOS é di stampo a sua volta razionalista, cioè induce il credente a porre tutto in discussione, ad analizzare razionalmente. La JOS afferma che ciò che l'uomo reputa spirituale o super-naturale sono solo fenomeni scientifici che la scienza non sa ancora spiegare.
Simile nello stampo fideistico, ma differente per organizzazione e pensiero, é il gruppo Enki/Ea della Church of the Elders (2007), di stampo Acquariano. Qui il Satanismo Enkita si impregna di New Age, perde quasi completamente il suo lato ritualistico per divenire pura filosofia fideistica, e pur se nel loro sito é presente una sezione dedicata ai rituali, essi sono solo omaggi alla entità che venerano, e non rituali magici per raggiungere chissà quale obiettivo.
La parte razionalista del Satanismo Enkita é rappresentata principalmente dal Temple of Enki dell'eclettico Joshua Crispino, il quale conduce una campagna
di informazione storico-mitologica al di fuori del discorso religioso.
di informazione storico-mitologica al di fuori del discorso religioso.
E in effetti il Satanismo Enkita di stampo Razionalista si prefigura più che altro come una corrente di informazione, non religiosa, che mira alla diffusione della vera identità e delle opere del personaggio Enki e della sua dinastia. In questo senso si muove la Comunità Enkita Italiana (2010), la quale vanta al suo interno un gruppo variegato per fede e cultura coeso dal riconoscimento di Enki come Padre dell' umanità. La CEI non si definisce un gruppo Satanista
Enkita ma un gruppo Enkita di divulgazione.
Buona parte del Satanismo Enkita deriva dalla diffusione della mitologia mesopotamica, e dagli studi sulle origini delle religioni mediorientali precedenti quella ebraica; oggetto di studio e fonte di questa visione sono i molti trattati di studiosi come Clay, Leick, King, Millard, Pynches e altri, ma anche libri e trattati di divulgazione mitologica e scientifica come quelli di Zecharia Sitchin, Michael Tellinger, dell' antropologo Sasha Lessin, e altri.
E quindi ultimamente il Satanismo Enkita entra nel mondo dell'Ufologia e della Teoria degli Antichi Astronauti divulgata negli anni '60 e '70 da Erich Von Daeniken e Zecharia Sitchin. Non tutti gli esponenti di Satanismo Enkita però sposano l’aspetto ufologico – extraterrestre, limitandosi - nella maggior parte dei casi - ad accettare e sostenere il discorso mitologico e riconoscere il lavoro degli studiosi sopra menzionati come lavori di divulgazione prettamente storica – mitologica.
In che rapporti sono tra loro queste correnti? Come si comportano i vari gruppi? Tendono a isolarsi? A collaborare? Ad uno sguardo superficiale sembrerebbe che, almeno a livello mediatico nelle loro comunità su Internet, essi tendono a inglobarsi l' un l' altro, o meglio a creare spazi virtuali comunitari che accolgano, almeno in teoria, le varie correnti, basandosi non su ciò che li divide ma su ciò che hanno in comune, i concetti di base comuni a tutte le forme di Satanismo.
È per questo che esistono comunità che si definiscono genericamente Sataniste pur se create o gestite magari per la maggioranza da esponenti di una specifica corrente. L'USI italiana (Unione Satanisti Italiani), per esempio, dichiara il suo intento di unire i satanisti di ogni frangia, pur se fondata e gestita da personaggi marcatamente spiritualisti.
Al suo interno vi sono numerosi satanisti razionalisti, ma non é riconosciuta come rappresentativa dal maggior gruppo italiano di Satanismo Razionalista, i Bambini di Satana di Marco Dimitri e Andrea Pasciutta. Il Pasciutta spiega così l'atteggiamento dei BdS verso le altre frange: “Per tradizione il presidente fondatore Marco Dimitri ha scelto di non avere collaborazioni attive con altri gruppi allo scopo di mantenere puro il nostro ideale. Abbiamo svolto iniziative pubbliche con altre realtà (in talk show, conferenze e programmi vari) ma è stato solo dettato da esigenze degli organizzatori.
Preferiamo comunque presentarci noi senza altre correnti esterne per fornire una possibilità di scelta serena.". A livello internazionale, anche il Satanic Conclave of Great Britain si é dato un nome generico, ma tra le sue policy riporta chiaramente il proprio intento di segregazione quando dichiara che "Bisogna essere un satanista teista o un demonolatra per unirsi al Conclave". Parimenti settaria é la visione dell' atipico caso di Satanismo distribuito, la Modern Church of Satan, dichiaratamente razionalista e riservata solo a
razionalisti.
L'unico caso in cui sembra esserci una reale parità tra le varie correnti sembra attualmente essere il Satanic International Network, che costituisce in effetti il più ampio forum e database di gruppi satanisti del mondo, nel quale é possibile trovare i collegamenti virtuali con non meno di 100 rappresentanti del Satanismo in ogni zona del globo.
Di fatto però le comunità sataniste risultano essere molto isolate, settarie, con scarse collaborazioni reciproche, a dispetto dell'immagine collaborativa o
aperta che alcune di esse cercano di dare.
di Alessandro Demontis da pagina 115 a pagina 120
http://gizidda.altervista.org/site.html
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