Non solo ombre, ma anche spirali di luce, si diffondono tutt’intorno, come le stelle di una nebulosa, e camminando non ti accorgi il passare delle ore, guardi la luna argentea, sembra che ti voglia parlare, no, noo! E’ solo il suo sorriso che ti ha rapito, lei, la luna gode di quella luce impropria che prende dal sole nascosto.
Come è lunga la notte, ancora un battito e il campanile rintocca la terza ora, le ombre si allungano, le stelle ti mandano i suoi strali, gli ultimi bagliori che arrivano agli occhi di stelle ormai morte da millenni che hanno attraversato l’universo per giungere al tuo iride, iride pieno di quella rugiada che per effetto ottico le raddoppia.
E cammino nella notte fonda, senza una meta per una strada buia sempre uguale, le ombre del passato ti assalgono, non ti lasciano scampo, sembrano sussurrarti, non è più, non è più, e allora ti svegli, ma sei sveglio e la realtà devastante ti porta in un profondo limbo dove la materia è così compatta, un buco nero dal quale non ti trai.
Non solo ombre, ma spirali di luce vado cercando, e la luna argentea, facendo capolino dietro una timida nuvola, ti sorride…
Ciao Wlady,
RispondiEliminauna poesia profonda. La Luna ruba come dici, la luce del sole. Una luce disturbante come il neon.
Ciao Puntozero, grazie per l'apprezzamento.
RispondiEliminaPiù che rubare la luna è opportunista, si avvale della luce solare per presunzione nel voler credersi una stella, illuminando le notti esaltando i nostri sogni.
Una poesia che ho scritto tempo fa in un cattivo momento...
Ciao e grazie