Hanno gentilmente atteso la fine della prima quarantena e poi, al segnale convenuto, hanno scatenato l'inferno.
Mi riferisco alle armate della Santissima Inquisizione moderna, le medesime che dal XV secolo hanno “punito, incarcerato e corretto” tutte le persone affette da “perversione eretica”.
Hanno
preso il “diavolo” come scusante ma lo scopo era redimere tutti quelli
che uscivano dalla “normalità”, dal pensiero unico, dal paradigma
dell'epoca...
Sono passati molti secoli da allora e le strategie
adottate si sono ovviamente aggiornate e adattate camaleonticamente al
periodo.
Innanzitutto gli spietati inquisitori hanno abbandonato il
nero per il più consono camice bianco, e le torture sono state
soppiantate dal rogo mediatico e professionale. Oggi infatti, nella
società dell'immagine, preferiscono screditare, sputtanare,
ridicolizzare, e se riguarda un medico sospendere e/o radiare.
A proposito di medici, l'ultimo a finire sotto il Malleus Maleficarum (Martello delle Streghe) è stato il dottor Ennio Caggiano, un bravo e simpaticissimo medico di famiglia della provincia di Venezia.
Ecco cosa riporta la lettera giunta per Pec a Caggiano in data 25 maggio 2020.
“Perviene a questa Azienda una segnalazione, sottoscritta da alcuni medici di medicina generale, con la quale si denunciano comportamenti deontologicamente poco accettabili, posti da Lei in essere, nel suo profilo Facebook”.
Le accuse dei delatori con lo stetoscopio al collo sono pesantissime:
il dottor Caggiano ha avuto la pessima idea di scrivere qualche post su
Facebook, ma vi rendete conto?
Veniamo a conoscenza quindi che un
medico non può godere dell'articolo 21 della Costituzione, quello della
“libertà di espressione”. Ma la chicca arriva dopo poche righe:
“Le ricordo che Lei opera come Medico di Medicina Generale, e che la Medicina Generale è il primo punto di contatto fra il cittadino/paziente il SSN e come tale è il comportamento del medico curante, a cui il paziente si riferisce con fiducia, può ingenerare allarme, in particolar modo in settori delicati come il campo vaccinazioni in cui l'investimento della sanità pubblica è preponderante, fino ad indurre il paziente alla perdita della fiducia e credibilità nei servizi sanitari”
Finalmente si arriva al tema del contendere: i vaccini sono un dogma! Punto.
Non
si possono toccare pena la segnalazione/richiamo/radiazione da parte
dell'ordine. Capito? Eresia da estirpare con ogni mezzo.
I vaccini,
lo dicono loro, sono l'investimento della sanità pubblica preponderante,
quindi anche per questo motivo non si possono mettere in discussione.
La
parte finale però fa comprendere qual è la vera paura per questi
ciarlatani: la perdita di fiducia e credibilità nei servizi sanitari,
cioè nelle loro cure chimiche deleterie e nei loro sistemi
pseusopreventivi chiamati screening.
La colpa è del dottor Caggiano o del dottor Roberto Gava o del dottor Paolo Rossaro
(questi ultimi medici radiati dagli ordini) se le persone si stanno
allontanando sempre più da una medicina protocollare/difensiva, una
medicina rigida e impagliata, totalmente fagocitata dalle industrie
della chimica e farmaceutica?
La colpa è del dottor Caggiano se oggi
le persone, nonostante la medicina basata sulle evidenze, continuano ad
ammalarsi e a morire più di prima? Ricordo solo che in Italia oltre 500
persone muoiono ogni giorno per cancro (o per le terapie!).
Questo
ennesimo caso mostra sempre di più la vera natura dell'ordine dei
medici, che da organizzazione di tutela della categoria dalle
aggressioni esterne (malpractice) è diventata un vero e proprio
organismo di inquisizione con il compito di punire il pensiero non
allineato.
E' arrivato il momento di una legittima, sacrosanta e
forte reazione da parte di tutta la classe medica perché qui di mezzo
non c'è il dottor Caggiano, ma l'autonomia e la libertà in Scienza e
Coscienza di un medico! Si dovrebbero tirare fuori le palle e far
sentire il proprio pensiero in modo coeso, anche perché non potranno
mica radiarli tutti quanti?
Si deve prendere atto che sta cambiando
il paradigma su certe terapie e trattamenti, per cui non è più possibile
avere un unico pensiero allineato e unanime.
Basta con l'Inquisizione!
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