Per chiunque: Tutto
quello che dovete sapere di economia
per vivere bene. In una botta sola.
Non sto scherzando. Se capirete quello che sto per scrivere,
non avrete bisogno di capire altro di economia. Faccio questo perché so
benissimo che le vostre vite sono già troppo difficili per chiedervi di
studiare l’economia. Ma dall’altra parte se non capite l’economia siete
fregati, vi mangiano anche le tasche, e sta succedendo. E allora ecco un
compromesso, e se lo capite siete già salvi.
Capire la cosa n. 1. Lo
Stato che tassa è, in linea di principio, un tiranno.
Seguite questa storia. C’è un’isola, ci vivono 1000 persone,
che hanno tutte un lavoro. Pesca, caccia, cucinare, riparare, fare capanne e
barche, decidere le regole, coltivare cose, fare vestiti ecc. Disoccupati zero,
tutti hanno da fare. Arriva una nave con i cannoni, coi soldati, con un
capitano. Sbarcano e dicono agli isolani: “Vi
paghiamo 10 dei nostri soldi al
giorno se lavorate per noi”. Gli isolani: “No, grazie. Non c’interessa, abbiamo già i nostri lavori, ciao”. Il
capitano: “Ah, no? Allora: se ciascuno di
voi isolani non ci paga 2 dei nostri
soldi al giorno di tasse, noi vi bombardiamo le capanne e le bruciamo tutte”.
Di colpo gli isolani sono costretti a trovare i 2 soldi del capitano al giorno,
cioè a lavorare per lui anche se non
ne avevano bisogno, se no sono nei guai. Devono lavorare per lui perché quei soldi li ha solo il capitano.
Cioè di colpo gli isolani sono tutti
disoccupati, perché coi loro lavori di prima non guadagnano i soldi del
capitano che ora sono vitali. Il capitano, con la forza, ha imposto agli
isolani la sua moneta, e c’è riuscito imponendo
una tassa in quella moneta, che, se non pagata, mette gli isolani in grossi
guai. Le tasse e il potere costringono gli isolani ora a lavorare per il
capitano.
Lo Stato è il capitano. Solo lo Stato ha la moneta, cioè
solo lui la può emettere. Lo Stato tassa tutti i cittadini, e li costringe a
pagare le tasse per legge solo con la
sua moneta. Quindi lo Stato costringe i cittadini a lavorare per la sua
moneta, cioè per lui. Se i cittadini non lavorano per la moneta dello Stato,
essi sono di fatto disoccupati, perché qualsiasi altro lavoro facciano - che
sia pagato in patate, stoffa, vino, legna, o con la moneta fatta dal signor
Tino - non gli permette di pagare le tasse imposte dallo Stato nella sua
esclusiva moneta, e vanno nei guai.
Quindi devono per forza abbandonare il
lavoro pagato in patate o con la moneta del signor Tino e cercare un lavoro
pagato con la moneta dello Stato. In tutto ciò lo Stato è tiranno, perché a causa delle tasse che lui impone, nessun
cittadino di fatto può lavorare pagato in qualcos’altro, e siccome alla fine
tutti i cittadini devono pagare le tasse, tutti accettano in pagamento per
qualsiasi cosa solo la moneta dello Stato.
Capire la cosa n. 2. Lo
Stato, come monopolista della moneta,
non ha solo il diritto di tassarci,
ma ha
anche il dovere di darci i soldi che ci servono a star bene.
Il punto chiave è questo: lo Stato è il padrone della
moneta, come il capitano, solo lui la emette.
Noi cittadini la guadagniamo e la usiamo. Quindi lo Stato è il monopolista della moneta, significa che
solo lui la produce e nessun altro. Ok?
Allora: lo Stato produce la moneta e ce la dà - lo fa con la spesa pubblica. Poi lo Stato si
riprende quella moneta – lo fa con le tasse.
Quindi è elementare che se lo Stato decide di tassarci 20 monete, come minimo
ci deve prima aver dato 20 monete, ok? Se no come fa a riprendersele?
Ma se lo Stato dà ai cittadini con la spesa pubblica 20
monete, ma poi se le riprende tutte e 20
con le tasse, noi che non possiamo creare la moneta con cosa mangiamo? Con
cosa compriamo casa? Con cosa ci paga il nostro titolare? Con cosa manteniamo i
figli? Con cosa ci curiamo? Come facciamo a risparmiare? Cioè: se lo Stato fa
il pareggio di bilancio (spesa
pubblica = 20 monete, tasse = 20 monete) a noi non rimane neppure un centesimo
per vivere. Ma peggio: il cittadino a quel punto potrebbe dire “ok caro Stato, tu fai il pareggio di bilancio, mi lasci zero
soldi, e allora per vivere io vado a lavorare anche per la moneta del signor
Tino, che me ne dà di più”. Eh no! lo Stato te lo impedisce, primo perché
nessun signor Tino può stampare moneta, secondo perché già tutti noi lavoriamo
tutto il giorno per guadagnare la moneta dello Stato e non ci rimane il tempo. Lo
Stato qui è evidentemente tiranno. Allora…
Noi cittadini accettiamo la regola dello Stato per cui: tutti
lavoriamo per la sua moneta, che solo lui puoi emettere (Stato = monopolista della moneta), e tutti gli paghiamo
le tasse con la sua moneta.
Ma visto che noi non
la possiamo creare né andarcene a cercare un’altra, e visto che noi
dobbiamo però anche mangiare, abitare, curarci, risparmiare e mantenere i
figli, lo Stato non ci può solo dare la
moneta sufficiente per pagare le tasse, cioè non può e non deve fare il pareggio di bilancio (spende 20 e ci
tassa 20). Lo Stato, che è il monopolista della moneta, deve anche darcene a sufficienza per vivere e stare bene, e lo deve
fare in questo modo:
A) dandoci più soldi di quelli che ci prende
in tasse. Cioè lo Stato deve fare il deficit di bilancio (spende 30 e ci tassa 20 così ci rimangono
10 monete per vivere e per risparmiare).
B) facendo sì come prima cosa che tutti noi
possiamo trovare un lavoro per pagargli le tasse (cioè crei la piena
occupazione), visto che ci costringe a pagarle (se no è tiranno due volte, perché costringe tutti a pagare le tasse ma
non fa trovare a tutti i posti di lavoro nella sua moneta per pagarle).
Se non fa questo, cioè se non ci lascia abbastanza denaro
(spesa a deficit dello Stato) e non ci offre abbastanza lavoro per tutti, lo
Stato, che è il monopolista della moneta, è un TIRANNO. Ma peggio.
Ci costringe a quel punto, col pareggio di bilancio, ad andare a cercare i soldi per vivere, per
lavorare e per mantenere i figli in due posti precisi:
A) nelle
banche, facendo debiti (ecco perché nell’Italia dei pareggi di bilancio
l’indebitamento privato sta crescendo vertiginosamente)
B) andando
a pescare nei nostri risparmi, o facendoci svendere le case o l’oro di famiglia
(ecco perché il risparmio italiano è crollato ora come mai prima)
Conclusione: se tu cittadino Marco o tu cittadina Laura avete
compreso quanto sopra, avete compreso tutto quello che vi serve sapere in
economia per rivendicare da elettori il vostro diritto a vivere dignitosamente
in uno Stato che non sia tiranno. E’ un diritto che è persino garantito da due
articoli della nostra Costituzione:
Articolo 4: La Repubblica riconosce a tutti i
cittadini il diritto al lavoro e promuove
le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Articolo 36: Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione in ogni caso
sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
Promuovere le condizioni per far vivere tutti in modo dignitoso
e per far lavorare tutti, significa precisamente uno Stato che faccia il deficit di bilancio, e NON il pareggio
di bilancio. E non vi fate spaventare da quelli che in tv o sui giornali
dicono che i deficit sono un disastro pubblico. Usate la vostra testa: l’Italia
ha fatto deficit di bilancio dal 1948 fino all’arrivo dell’euro, ed era fra i 7
Paesi più ricchi del mondo, precisamente per le ragioni dette sopra. Poi ha sposato,
con Monti, il pareggio di bilancio, e oggi siamo sprofondati fra i ‘Maiali’ (PIIGS)
d’Europa, svergognati, umiliati. Francia e Germania, che erano grandi potenze
economiche, hanno voluto anche loro rincorrere i pareggi di bilancio, e oggi
stanno lentamente crollando, come scritto sui maggiori quotidiani economici.
L’America e il Giappone, invece, continuano a fare deficit su deficit, e sono
ancora le due più grandi potenze economiche mondiali. Pensate: gli Stati Uniti
non smettono di fare deficit dal 1837. Sono mai falliti?
Usate la vostra testa. Due meno due fa? (zero in tasca a noi
cittadini). Quattro meno due fa? (due in tasca a noi cittadini). Meglio il pareggio
di bilancio o il deficit? Cioè:
LO
STATO E’ IL
MONOPOLISTA DELLA MONETA*, SOLAMENTE LUI LA PUO’ CREARE. NON PUO’ SOLO
SPENDERE
20 PER NOI E TASSARCI 20. A NOI COSA RIMANE? NOI NON POSSIAMO CREARLA.
LO STATO DEVE ANCHE DARCENE ABBASTANZA PER VIVERE NEL BENESSERE. LO
DICE LA COSTITUZIONE ITALIANA. SE NO, E' UN TIRANNO.
*
(nel caso dell’Eurozona lo Stato è la Banca Centrale Europea, per il resto il
ragionamento rimane identico)
divulgazione della MEMMT, che è Mosler Economics MMT for Public
Purpose http://memmt.info/site/
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