La pietra della donna incinta
La pietra della donna gravida di Baalbek
-uno dei monoliti più grandi dell'antichità-
di Jorge Alvarez
12 Settembre 2016
dal Sito Web LaBrujulaVerde
traduzione di Nicoletta Marino
Versione originale in spagnolo
12 Settembre 2016
dal Sito Web LaBrujulaVerde
traduzione di Nicoletta Marino
Versione originale in spagnolo
Un monolite è un grande blocco di pietra in un solo pezzo.
Può essere di origine naturale, come nei casi di quello australiano di Ayers Rock o la Punta di Ifach spagnola, o frutto del lavoro umano, lavorato con una finalità concreta come sono tra gli esempi classici i menhir preistorici.
All'interno di questo secondo gruppo possiamo suddividerli secondo diverse motivazioni:
- religiosa (moais dell'Isola di Pasqua)
- decorativa (gli obelischi egiziani)
- architettonica (la cupola del Mausoleo di Teodorico a Ravenna)
- informativa (la Colonna Traiana) compreso a volte un significato sconosciuto (le sfere di Costa Rica)
Alcuni sono più grandi di altri, però se parliamo di misure dobbiamo porre l'attenzione al Libano dove è stato ritrovato uno dei più grandi costruito dall'Uomo dell'Antichità.
Si tratta di quello che curiosamente è chiamato la Pietra della Donna Gravida, che si trova nella cava di Baalbek.
Situata a circa 86 chilometri da Beirut, era una città di origine cananea dove i Fenici avevano costruito un santuario al dio Ba.al (da cui il nome).
Più tardi, durante l'occupazione greca, la città fu ribattezzata col nome di Heliopolis, sicuramente perché in tempi ellenistici Ba.al fu identificato con Helios, divinità solare.
Si tratta di quello che curiosamente è chiamato la Pietra della Donna Gravida, che si trova nella cava di Baalbek.
Situata a circa 86 chilometri da Beirut, era una città di origine cananea dove i Fenici avevano costruito un santuario al dio Ba.al (da cui il nome).
Più tardi, durante l'occupazione greca, la città fu ribattezzata col nome di Heliopolis, sicuramente perché in tempi ellenistici Ba.al fu identificato con Helios, divinità solare.
La Pietra della Donna incinta
agli inizi del XX secolo
Anche i Romani la conobbero così e ai tempi di Augusto sostituirono il culto con quello di Jupiter Heliopolitano conservando però il tempio.
Era stata apportata una modifica rispetto al tempio greco aggiungendo una grande piattaforma o patio di 88 metri di lunghezza e 48 di larghezza, utilizzando tre blocchi di pietra immensi di 750 tonnellate l'uno.
Un quarto blocco avrebbe dovuto essere aggiunto ma rimase abbandonato nella cava dove si stava tagliando.
Era stata apportata una modifica rispetto al tempio greco aggiungendo una grande piattaforma o patio di 88 metri di lunghezza e 48 di larghezza, utilizzando tre blocchi di pietra immensi di 750 tonnellate l'uno.
Un quarto blocco avrebbe dovuto essere aggiunto ma rimase abbandonato nella cava dove si stava tagliando.
Piano del complesso sacro di Baalbek,
con il tempio de Jupiter nella parte superiore
Questo blocco era destinato a continuare quel trilithon, una struttura tipo dolmen (due monoliti verticali che sostengono un terzo orizzontale come una T) che probabilmente circondava il perimetro del patio.
Non si trova nel posto esatto da dove fu estratto ma fu spostato anche se di un tratto abbastanza corto (ancora dentro la cava che si trova a meno di un chilometro dal tempio) come lo dimostra il fatto che non si trova affondato ma in una curiosa posizione obliqua.
Gli studi portati a termine nel 1996 da un gruppo dell'Università di Linz (Austria) hanno confermato le stime precedenti fatte dall'archeologo Jean-Pierre Adam e sono arrivate alla conclusione che misura 21,5 metri di longitudine per 4,8 di larghezza con una sezione quadrata di 4,2 metri di più, e si calcola che il suo peso sia tra 900 e 1.100 tonnellate.
Senza ombra di dubbio, una delle cose più curiose di questo monolito è il nome.
Gli Arabi lo chiamano Hadjar-el-Qoublé (Pietra del Sud) però tradizionalmente è conosciuto come la Pietra della Donna Gravida.
Perché? E' una bella domanda e come succede di solito con le denominazioni molto antiche, ci sono varie teorie al riguardo:
Non si trova nel posto esatto da dove fu estratto ma fu spostato anche se di un tratto abbastanza corto (ancora dentro la cava che si trova a meno di un chilometro dal tempio) come lo dimostra il fatto che non si trova affondato ma in una curiosa posizione obliqua.
Gli studi portati a termine nel 1996 da un gruppo dell'Università di Linz (Austria) hanno confermato le stime precedenti fatte dall'archeologo Jean-Pierre Adam e sono arrivate alla conclusione che misura 21,5 metri di longitudine per 4,8 di larghezza con una sezione quadrata di 4,2 metri di più, e si calcola che il suo peso sia tra 900 e 1.100 tonnellate.
Senza ombra di dubbio, una delle cose più curiose di questo monolito è il nome.
Gli Arabi lo chiamano Hadjar-el-Qoublé (Pietra del Sud) però tradizionalmente è conosciuto come la Pietra della Donna Gravida.
Perché? E' una bella domanda e come succede di solito con le denominazioni molto antiche, ci sono varie teorie al riguardo:
- la più semplice è che si riferisca a qualche credenza locale secondo la quale toccare la sua superficie avrebbe aumentato la fertilità, cosa che succede anche in altri luoghi.
- Però c'è anche una leggenda che parla di una misteriosa donna in stato di gravidanza che si offerse di muovere la pietra in cambio del mantenimento per se e per il futuro bambino.
- La terza è quella che dice che la grandezza del blocco era dovuta ai djinns (esseri della mitologia semita, una specie di geni che potevano essere sia maschili che femminili) che sarebbero stati in cinta.
Il secondo monolite ritrovato a Baalbek
Comunque sia, la Pietra della Donna Gravida non è la sola. Nel 1990 si è trovato un altro ciclopico blocco appena più piccolo (19,5 x 4,4 x 4,5 metri), anche se si crede che è più pesante (1.242 tonnellate). E alcuni anni fa, nel 2014, l'Istituto Tedesco di Archeologia scoperse un terzo blocco dalla dimensioni più grandi degli altri che è considerato il più Grande mai costruito dall'Uomo.
Misura di lunghezza qualcosa come 19,6 metri, però guadagna in larghezza (6 metri) e in sezione (5,5 metri), per cui il peso si aggirerà intorno alle 1.650 tonnellate.
Questi parametri sono oggi il suo vanto ma allora furono la sua condanna poiché si considerarono eccessivi per un trasporto con garanzie; in quel senso assomiglia e allo stesso tempo si differenzia dal famoso Obelisco Incompiuto di Luxor, abbandonato perché si era scheggiato.
Il terzo monolite trovato nel 2014
Il giacimento di Baalbek continua a essere scavato e studiato.
Nel 1984 fu inserito nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.
Nel 1984 fu inserito nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.
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