Riedizione della cortina fumogena dell'informazione
Quella che viene definita industria delle comunicazioni è in realtà formata da ciechi (i giornalisti) che guidano altri ciechi (i lettori e gli spettatori). David Icke dice: "La mia esperienza come giornalista e come bersaglio dei giornalisti, mi ha mostrato molto chiaramente quanto poche cellule celebrali siano necessarie per fare quel lavoro.
Ogni giorno nelle stazioni televisive di tutto il mondo i vari giornalisti e corrispondenti forniscono al loro pubblico la versione ufficiale dei fatti che stanno riferendo. Fonti vicino alla Casa Bianca riferiscono questo... il primo ministro dice quello... l'FBI sostiene quest'altro..." Devid Icke prosegue dicendo: in tutta la mia carriera di giornalista non ricordo una sola conversazione in una redazione che non riflettesse la versione ufficiale della vita e del mondo. La maggior parte dei giornalisti non sono dei manipolatori, sono semplicemente completamente disinformati e spesso incredibilmente arroganti. Credono che se qualcosa d'importante succedesse davvero loro dovrebbero esserne al corrente in quanto "giornalisti". In realtà sono gli ultimi a sapere le cose.
L'arroganza e l'ingenuità, quel connubio tipico di così tanti giornalisti, è emblematico e altamente distruttivo: Aggiungeteci una buona dose di chiusura mentale e avrete il quadro completo della situazione.
David Icke prosegue: Un intervistatore della BBC mi ha detto in tutta serietà che non dovremmo preoccuparci dei membri della Frammassoneria più di quanto ci preoccupiamo dei membri della squadra locale di squash. E non sto scherzando. Io ho fornito a molti giornalisti importanti rivelazioni di ciò che sta realmente succedendo ma loro o le hanno liquidate senza neanche esaminare le prove o le hanno messe in ridicolo, sempre senza curarsi delle prove
Nei primi mesi del 1997 ricordo di aver incontrato un tizio a los Angeles che si chiamava Taylor, o qualcosa del genere. Lavorava per il giornale londinese "The Observer". Gli parlai delle pratiche pedofile di George Bush e dei suoi narcotraffici. Mi offrii di metterlo in contatto con alcune delle persone che avevano subito abusi da parte di Bush. Ma cosa ha fatto questo "giornalista"? Se ne è andato ed ha scritto un articolo in cui mi attaccava pesantemente e diceva anche che i miei occhi sembravano iniettati di sangue.
La cosa non mi sorprende affatto visto che ero reduce da un tour di conferenze durato due mesi, che aveva toccato l'Australia, la Nuova Zelanda e gli Stati Uniti. Ma come può uno soffermarsi sulla condizione degli occhi di una persona quando gli è stata offerta, come lui stesso la definì, "la notizia del secolo"? Può farlo solo se è un giornalista.
Come dice un vecchio detto: "Non riuscirai a corrompere o a manipolare il grande giornalista inglese, ma visto quello che fa senza essere corrotto, non c'è nessuna ragione di farlo". Naturalmente anche tra i giornalisti ci sono eccezioni e delle persone rispettabili, ma sono davvero rare e provate a chiedere loro cosa succede quando tentano di scrivere la storia come è realmente.
I giornalisti si adeguano alle posizioni ufficiali e scrivono e decantano la versione ufficiale della vita. Sono i "galoppini" di quelli che occupano i vertici della piramide. Alla sommità ci sono i banchieri che forniscono i soldi necessari ad acquistare i gruppi mediatici. Questi banchieri controllano anche le maggiori industrie e organizzazioni aziendali e i giornali, le televisioni e le radio non possono sopravvivere senza i proventi messi a disposizione da queste persone in cambio della pubblicità.
La minaccia i bloccare la pubblicità ha fatto si che molte rivelazioni finissero nel cestino. Sotto i banchieri e gli industriali ci sono i "baroni" dei media, i Mardoch, i Black, gli O'Reily e i Packer. Questi si sottomettono agli ordini dei finaziatori e dei pubblicitari e nominano i direttori delle loro testate solo coloro che garantiscono loro che la stessa linea politica appaia sui giornali e nei canali televisivi giorno dopo giorno.
Il direttore sceglie i giornalisti che devono uniformarsi allo stesso orientamento che a lui è stato imposto. Il giornalista risponde al direttore del giornale, il direttore del giornale risponde all'editore, e l'editore risponde alle banche e alle multinazionali-cioè alla Confraternita.
Queste sono quelle che chiamano "notizie". Siamo portati a credere che grandi personalità dell'editoria come Mardock, Packer, e Ted Turner si detestino l'un l'altro. Forse è così, o forse si tratta solo di una cortina fumogena, ma la cosa non ha importanza. Chiunque di loro sia a capo di una qualche organizzazione, attuerà sempre la solita politica, perciò alla Confraternita non interessa minimamente quale tra i suoi burattini possiede un giornale perché la sua politica sarà sempre portata avanti.
Non sono questi "baroni" ad esercitare veramente il controllo. Essi non sono che gli uomini di fiducia, tutto qui.
Seconda parte
Pensate a Ted Turner, il membro del Consiglio nelle relazioni estere che si pensava dovesse appropriarsi del sistema con il suo network di notizie via cavo (CNN). Egli vendette il suo canale alla Time Warner, una delle più grosse compagnie della Confraternita, e la CNN sciorina le posizioni ufficiali ora dopo ora.
Quando qualcuno decide onestamente di mettere su un canale televisivo o un giornale per rivelare la verità, o non riesce ad avere la pubblicità o finanziamenti, o i suoi corsi azionari vengono messi in crisi dalle inimmaginabili somme di denaro che le banche, e le multinazionali e le compagnie di assicurazione della Confraternita spostano ogni giorno. Ciò espone queste aziende mediatiche a una conquista ostile. I tre canali televisivi degli Stati Uniti, la CBS, la ABC e la NBC sono controllati da membri della Tavola Rotonda, così come lo sono il Washington Post, il Los Angeles Times, il New York Times, il Wall Street Journal, e molti altri. La stessa cosa succede in tutti i paesi.
Tratto dalle mie letture:
"Il Segreto più Nascosto" di David Icke pag: 340-341-342-343
http://ningishzidda.altervista.org/
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