martedì 30 agosto 2011

"KOSMOKRATOR"


Volgendoci verso la tradizione iranica, scopriremo che i diversi testi zoroastriani, compreso il Bundahishn, affermano che la storia del mondo ebbe inizio 9.000 anni prima della venuta del suo grande profeta, Zoroastro, nel 558 a.C., data tradizionalmente accettata.

Ciò la fa risalire al 9588 a.C. In quel tempo, secondo quanto asserisce un testo le divinità dualistiche di quel credo, Ahura Mazda e Angra Mainyu, nacquero dal "fuoco nel cielo" e dalle "acque della terra", ancora una volta criptici riferimenti al fuoco e alle inondazioni dell'Età del Leone.



Le divinità gemelle combattono per la supremazia sul cielo e sulla terra, una battaglia che si risolve solamente quando Zoroastro sconfigge i Magi, adoratori dei daeva. Da allora, lo "Spirito Buono", Ahura Mazda, ha sempre regnato supremo.

Ciò significherebbe che gli dèi-sovrani iranici giunsero nella loro mitica terra natale, la Airyana Vaejah, intorno al 9.588 a.C.? Approssimandola di alcuni secoli, questa data era notevolmente vicino alla finestra temporale in cui la cultura egizia degli anziani si sarebbe dissolta.



Visto che lo Airyana Vaejah è stato identificato con gli altipiani curdi, potrebbe essere questa tradizione indicare l'arrivo nella regione di quegli stessi anziani che diedero poi vita alla cultura dei Vigilanti? Secondo la mitologia iranica, le forze dualistiche di Ahura Mazda e di Angra Mainyu naquero da un essere supremo chiamato Zurvan, simbolo del "tempo infinito".

Nel culto romano del dio Mithra, sviluppatosi da fonti primarie iraniche, il concetto di "tempo infinito" veniva simboleggiato da una divinità con la testa di leone. Le statue che ritraggono questa figura leonina mostrano i dodici segni dello zodiaco sul petto e un serpente che si attorciglia sulla sommità  della sua criniera.



Anche se la divinità non viene mai identificata con un nome (pur essendo occasionalmente legata a Eone o Aion, un dio gnostico del tempo), gli studiosi del mitraismo lo descrivono come un Kosmokrator, l'intelligenza che controlla il fenomeno della precessione.

Trovare un Kosmokrator dalla testa di leone, le cui origini risalgono a una tradizione che vedeva la storia del mondo iniziare nel 9588 a.C. durante l'Età del Leone era cosa impossibile da ignorare. E' possibile che, sebbene il ciclo processionale fosse perfettamente compreso nella cultura egizia degli anziani, le culture successive che ereditarono quella tradizione non riuscissero  a comprenderne la meccanica? 



Quindi, invece di capire che il Leone lasciava il posto al Cancro, che lo lasciava ai Gemelli e quindi al Toro, il simbolo del felino divenne l'unico Kosmokrator o guardiano del tempo infinito, più o meno nello stesso modo in cui la Grande Sfinge divenne un segnale del tempo precessionale nella piana di Giza

Ringraziamenti alla Signora Lavinia Pallotta,  Direttore del mensile "XTIME", per la gentile concessione di aver autorizzato la pubblicazione di questo stralcio del mensile di agosto 2011.

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