Gli attivisti che si adoperano contro le operazioni comunemente conosciute come ‘scie chimiche’ sono di varia estrazione. Provengono da zone diverse del paese, soprattutto dagli estremi di esso: coste e zone montuose. Evidentemente da queste parti dello stivale le attività di irrorazione risultano esser più visibili. Molti di loro, ma non tutti, associano il fenomeno ‘scie’ con le emissioni di radio onde del progetto HAARP.
Molti sono sicuri sugli scopi di queste operazioni clandestine ed affermano che siano sistemi d’arma climatica. Altri di loro invece sono sicuri che questa nuvola metallica serva soprattutto a propagare radio-onde allo scopo di effettuare un controllo mentale di massa. Altri invece non sono sicuri di nulla. Una parte di loro, per così dire, sono cripto-ufologi, ossia sono sicuri dell’interferenza aliena in queste operazioni ma preferiscono non palesare la loro convinzione. Alla Manifestazione di ieri, solo uno striscione urlava: ‘Piero Angela, noi sappiamo…’ ed alla fine del testo compariva, inquietante, una faccia di un ‘grigio’. Una parte degli attivisti teme queste interpretazioni per paura di cadere nel ridicolo e stigmatizza questi interventi. A parte questi distinguo però possiamo dire che un movimento esiste! Esiste cioè una piccolissima fetta della popolazione italiana che è pronta a scendere in piazza, in modo totalmente pacifico, per protestare affinché cessino tali irrorazioni o, perlomeno, perché se ne possano conoscere scopi e composizione.
Il movimento dialoga con le sue varie componenti che giungono da ‘luoghi’ diversi e tradizionalmente distanti dell’attivismo politico, anzi, alcuni non sono proprio attivisti politici e questo fa ben sperare. Alla Manifestazione di ieri, a cui dedicheremo uno spazio apposito, c’erano un centinaio di persone, forse qualcosa di più, una trentina di poliziotti e carabinieri, allietati da musica classica intercalata dalle parole degli autori del blog cieliliberi e da un intervento telefonico di Rosario Marcianò. Mai manifestazione è stata più serena e rispettosa delle esigenze della città, in effetti si è trattato di un piccolo sit-in e di una occasione di incontro tra blogger e persone unite dall’incredulità e dal risentimento per essere sottoposti a tali fumigazioni e per protestare contro il clima di colposo silenzio delle autorità sul tema. Un evento positivo in cui è stata rappresentata tutta l’Italia delle persone accorte, ancora e stranamente non totalmente decerebrate. Evviva! Alla prossima ragazzi e grazie a tutti. P.S. A breve alcune foto dell’evento e maggiori dettagli.
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