Interoperability for Microwave Access
Wimax-Worldwide
Super High Frequency
La nostra epoca è stata definita l’era dell’informatica, l’era di internet; non c’è informazione che non viaggi nella rete, tutti hanno a disposizione la conoscenza a portata di mano. Ma è proprio così? Non sempre, in realtà nel mare dei bit viaggia la nave della disinformazione, cioè quell’insieme di mezze verità, messe lì apposta alla portata di tutti, perché tutti ne facciano la loro verità assoluta all’insaputa di se stessi. A questo si può aggiungere il mistero, cioè quell’insieme di mezze verità, la cui conoscenza deriva dagli effetti sulla gente, ma le cui origini sono sconosciute.
Molti di questi fenomeni che ci circondano, come le scie chimiche(CHEMTRAIL), avvengono attraverso mezzi dei governi, in particolare attraverso aerei senza codici di identificazione, quindi è logico pensare che chi ha in mano le redini dei governi non può non saper ciò che avviene nel proprio territorio nazionale. In qualche modo questo fenomeno è collegato a quello degli Ufo, che è stato oggetto degli studi e delle ricerche di Jean-Pierre Petit, astrofisico ed ex direttore del CNRF (centro di ricerca nazionale francese) di Marsiglia. Questo scienziato ha effettuato molti studi sulle applicazioni alternative della magnetofluidodinamica, cioè quella branca della scienza dedita allo studio del plasma e della superconduttività.
Molti di questi fenomeni che ci circondano, come le scie chimiche(CHEMTRAIL), avvengono attraverso mezzi dei governi, in particolare attraverso aerei senza codici di identificazione, quindi è logico pensare che chi ha in mano le redini dei governi non può non saper ciò che avviene nel proprio territorio nazionale. In qualche modo questo fenomeno è collegato a quello degli Ufo, che è stato oggetto degli studi e delle ricerche di Jean-Pierre Petit, astrofisico ed ex direttore del CNRF (centro di ricerca nazionale francese) di Marsiglia. Questo scienziato ha effettuato molti studi sulle applicazioni alternative della magnetofluidodinamica, cioè quella branca della scienza dedita allo studio del plasma e della superconduttività.
Petit ha utilizzato le sue conoscenze per sviluppare un nuovo tipo di velivoli ed in particolare il loro sistema propulsivo basato proprio su questa branca scientifica. Il principio base della magnetofluidodinamica non ha difficoltà estreme, molto semplicemente, incrociando campi elettrici e campi magnetici su fluidi conduttori, all’interno dei fluidi stessi vengono generate forze “non di contatto”, dette forze di Laplace. Queste forze permettono di anticipare le forze di contatto che verrebbero sviluppate dall’urto dello scafo con il fluido stesso, modellandole, direzionandole ed equilibrandole.
L’applicazione diventa immediata in un fluido come l’acqua, fortemente conduttivo, il quale permetterebbe la propulsione a navi e sommergibili senza l’utilizzo dell’elica, ed a velocità decisamente maggiori delle attuali. Poiché materiali e fluidi propriamente detti “isolanti” in realtà non esistono, ma esistono più o meno conduttivi, questo sistema propulsivo nell’aria sarebbe fattibile, ma solo con ingente dispendio di risorse energetiche, dato che la scarsa conduttività, porterebbe a dover utilizzare movimenti di carica tipici del fulmine, cioè con gli stessi valori di potenza e tensione. Per ovviare a questa problematica la nave viene dotata di un sistema in grado di generare un sottile strato di ionizzazione, aumentando quindi le proprietà conduttive dell’aria circostante, permettendo quindi a questo velivolo discoidale, o meglio, questo “elicottero elettromagnetico”, di mantenersi in volo statico di auto-sostentazione e di accelerare impetuosamente fino a raggiungere velocità pari a diverse volte quelle del suono; non solo, la modellazione del fluido intorno alla nave fa si che il movimento avvenga senza rumore e generazione di linee di Mach con conseguente “bang sonico”.
L’applicazione diventa immediata in un fluido come l’acqua, fortemente conduttivo, il quale permetterebbe la propulsione a navi e sommergibili senza l’utilizzo dell’elica, ed a velocità decisamente maggiori delle attuali. Poiché materiali e fluidi propriamente detti “isolanti” in realtà non esistono, ma esistono più o meno conduttivi, questo sistema propulsivo nell’aria sarebbe fattibile, ma solo con ingente dispendio di risorse energetiche, dato che la scarsa conduttività, porterebbe a dover utilizzare movimenti di carica tipici del fulmine, cioè con gli stessi valori di potenza e tensione. Per ovviare a questa problematica la nave viene dotata di un sistema in grado di generare un sottile strato di ionizzazione, aumentando quindi le proprietà conduttive dell’aria circostante, permettendo quindi a questo velivolo discoidale, o meglio, questo “elicottero elettromagnetico”, di mantenersi in volo statico di auto-sostentazione e di accelerare impetuosamente fino a raggiungere velocità pari a diverse volte quelle del suono; non solo, la modellazione del fluido intorno alla nave fa si che il movimento avvenga senza rumore e generazione di linee di Mach con conseguente “bang sonico”.
Ciò che ci interessa particolarmente ai fini della comprensione dei collegamenti con i “misteri” che avvolgono la nostra esistenza è proprio il metodo con cui viene generato questo sottile strato di ionizzazione, perché come vedremo più avanti troverà riscontro in applicazioni che apparentemente esulano da questo argomento, come sistemi di comunicazione digitale. Attraverso piccoli fori sullo scafo vengono iniettati all’esterno della nave, sali metallici, la cui composizione è indicata in particolare come sale di cesio, ma comunque non restrittiva per data tecnologia, e comunque variabile in concomitanza di migliorie tecnologiche. Questi sali vengono bombardati da radiazioni elettromagnetiche con frequenze di almeno 3 GHz, cioè nel campo delle microonde, inducendo un elevato grado di ionizzazione e trasformando l’aria circostante in plasma, dando al velivolo il tipico aspetto di oggetto volante non identificato, che la cui “disinformazione” gli attribuisce un origine extra-terrestre.
Tra i sistemi di comunicazione sviluppati per raggiungere questo scopo, fortemente voluti da colossi internazionali come la Intel, vi è il WiMax. E' costituito da apparati di antenne la cui concentrazione è in continua ascesa, e la cui dinamica di distribuzione è insensata. Wimax l’acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access ed è destinato a divenire il nuovo accesso a banda larga per eccellenza. Caratteristiche di questo sistema sono la frequenza di operatività compresa tra i 2 GHz e gli 11 GHz e la notevole distanza raggiungibile misurabile intorno hai 50 Km.
Nonostante le notevoli distanze raggiungibili la concentrazione di queste antenne è talmente elevata da registrare distanze l’una dall’altra di soli 200m.
Un consorzio di aziende ha sperimentato il sistema, rilevando la massima efficienza utilizzando bande basate su portanti di 2 GHz, ciononostante i filtri applicati ai sistemi di antenne vengono progettati forzatamente perché lavorino ad almeno 3 GHz. In altre parole invece di utilizzare frequenze facenti parte della classe UHF (Ultra High Frequency – dai 0.3 GHz ai 3 GHz), adibita alle trasmissioni televisive e della telefonia cellulare, si utilizzano frequenze della classe SHF (Super High Frequency – dai 3 GHZ ai 30 GHz), adibita alle trasmissioni radar e satellitari:
Nonostante le notevoli distanze raggiungibili la concentrazione di queste antenne è talmente elevata da registrare distanze l’una dall’altra di soli 200m.
Un consorzio di aziende ha sperimentato il sistema, rilevando la massima efficienza utilizzando bande basate su portanti di 2 GHz, ciononostante i filtri applicati ai sistemi di antenne vengono progettati forzatamente perché lavorino ad almeno 3 GHz. In altre parole invece di utilizzare frequenze facenti parte della classe UHF (Ultra High Frequency – dai 0.3 GHz ai 3 GHz), adibita alle trasmissioni televisive e della telefonia cellulare, si utilizzano frequenze della classe SHF (Super High Frequency – dai 3 GHZ ai 30 GHz), adibita alle trasmissioni radar e satellitari:
La conseguenza di questa operazione ha portato alla richiesta di rendere libere frequenze militari, e a regolamentare il sistema, cosa che sarebbe dovuta accadere entro la fine del 2006, ma fino ad ora senza esito. In conclusione al momento attuale sono operativi sistemi d’antenne WiMax, in concentrazione eccessiva, non regolamentati, messe in opera attraverso investimenti civili dei comuni, ma operanti esclusivamente su frequenze ad uso militare dai 3 GHz.
Possiamo notare, a questo punto, che esiste un vero filo conduttore tra gli "ufo", il "Wimax" e le "scie chimiche".
Quello che possiamo ipotizzare è in realtà un esempio di come opera chi detiene il potere, e cioè quello di combinare più sistemi tecnologici, operanti singolarmente come sistemi di natura conosciuta, creando così un sistema alternativo.
Possiamo notare, a questo punto, che esiste un vero filo conduttore tra gli "ufo", il "Wimax" e le "scie chimiche".
Quello che possiamo ipotizzare è in realtà un esempio di come opera chi detiene il potere, e cioè quello di combinare più sistemi tecnologici, operanti singolarmente come sistemi di natura conosciuta, creando così un sistema alternativo.
Le scie chimiche rilasciano in atmosfera sali metallici di varia tipologia, mentre il sistema WiMax produce onde elettromagnetiche della stessa frequenza utilizzata dai velivoli magneto-fluido dinamici. In altre parole viene utilizzato un sistema preesiste, messo in opera per il sistema HAARP, per generare dei corridoi elettromagnetici. Se si pensa che la caratteristica fondamentale delle microonde è quella di trasferire energia su lunghe distanze tutto questo diventa più di una coincidenza.
La motivazione di utilizzare un sistema esterno per la generazione del campo di ionizzazione, è presto detta: l’efficienza. Le bobine ed i circuiti elettrici, vengono disposti in modo radiale lungo il velivolo, e la loro maggiore vicinanza porta a poter utilizzare una minore quantità di energia a parità di prestazioni.
La motivazione di utilizzare un sistema esterno per la generazione del campo di ionizzazione, è presto detta: l’efficienza. Le bobine ed i circuiti elettrici, vengono disposti in modo radiale lungo il velivolo, e la loro maggiore vicinanza porta a poter utilizzare una minore quantità di energia a parità di prestazioni.
La presenza dei fori sullo scafo della nave va a scapito di quest’efficienza allontanandoli. Inoltre questo sistema esterno ha come logica conseguenza, di non costringere il velivolo a trasportare ingenti quantità di sali metallici necessari per il sistema propulsivo. A tutto questo può aggiungersi i filamenti noti come “capelli d’angelo”;la loro presenza è stata riscontrata successivamente a molti avvistamenti sin dagli anni 50, e allo stesso modo in seguito ad un intensa attività di aerei che rilasciavano le scie chimiche. Le analisi hanno sempre riscontrato composti di natura nanotecnologica, ossia hanno una struttura intelligente che è in grado di ricevere e trasmettere informazioni o onde elettromagnetiche, potendo così penetrare all'interno dell'organismo dei singoli esseri viventi.
E’ ormai noto ai più, che esiste un Nuovo Ordine Mondiale, cioè il tentativo da parte di entità sovranazionali di acquisire il potere assoluto e di creare quello che è stato definito il computer globale, in modo di elevarsi al pari di un dio.
E’ ormai noto ai più, che esiste un Nuovo Ordine Mondiale, cioè il tentativo da parte di entità sovranazionali di acquisire il potere assoluto e di creare quello che è stato definito il computer globale, in modo di elevarsi al pari di un dio.
Caratteristica dell’Ordine, è di strutturarsi nei più alti vertici come una piramide se ciò è vero, tutto quello che ci viene nascosto, per asservire il sistema, a scapito della salute e della libertà della gente comune, non è un insieme di misteri, ma un unico grande mistero. Con questo, vogliamo semplicemente dire, per usare una metafora, che il mondo è una scacchiera ed ogni mistero non è altro che il movimento di un pezzo sulla scacchiera. E' facile allora dedurre che ogni evento non è isolato, ma è in qualche modo collegato, attraverso almeno uno dei parametri che lo caratterizzano, ad un altro evento.
Per riuscire a trovare un possibile filo conduttore e fare una selezione delle tante informazioni che abbiamo a disposizione, si potrebbe isolare gli elementi in comune e trovare un eventuale collegamento.
Per riuscire a trovare un possibile filo conduttore e fare una selezione delle tante informazioni che abbiamo a disposizione, si potrebbe isolare gli elementi in comune e trovare un eventuale collegamento.
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