L'essere umano moderno conferisce straordinarie funzioni e poteri alla scienza, nello stesso modo in cui è successo con la magia
L'uomo non ha più alcun interesse ... è necessario sostituirlo con la materia. Marinetti
La parola scienza significa "conoscenza". Non è insignificante che oggi la cosiddetta scienza moderna abbia quasi un monopolio su ciò che la società determina come "conoscenza", o su ciò che consideriamo reale, che nel nostro tempo è quasi sinonimo di ciò che è utile e può essere trasformato in tipo di beneficio materiale. Sembra che sia solo la conoscenza, è solo reale e solo ciò che è scientifico vale, cioè, ciò che è verificabile, quantificabile, ripetibile e apparentemente oggettivo. Tuttavia, la parola scienza ha un'etologia che la collega a una radice indoeuropea che significa "separato" o "tagliato"; root che appare nel termine "split". Ciò è illustrativo, perché la conoscenza scientifica, senza mettere in discussione il suo enorme potere e valore, è solo un tipo di conoscenza, limitata alla segmentazione di parti per lo studio all'interno di certe condizioni controllate che consentono, per così dire, di isolare un cosa dell'universo, per analizzarlo al punto da poterlo sfruttare.
https://pijamasurf.com/2019/01/la_magia_de_la_ciencia_como_la_ciencia_se_ha_convertido_en_la_gran_supersticion_de_nuestra_era/
Vaccini, Carpeoro ai pm: inquisite Burioni, il Patto è
illegale
di Gianfranco Pecoraro Carpeoro
Vaccini, associazione a delinquere: «Il reato è così grave
che non c’è bisogno di sporgere denuncia: qualunque Procura dalla Repubblica
può procedere d’ufficio». È un appello ai pm italiani, oltre che al presidente
Mattarella, quello che l’avvocato Gianfranco Pecoraro (in arte Carpeoro)
rivolge, in web-streaming
su YouTube con Fabio Frabetti di “Border Nights”, il 13 gennaio. Pietra dello
scandalo, il “patto per la
scienza” promosso dall’immunologo Roberto Burioni e sottoscritto da Beppe
Grillo, Matteo Renzi, Enrico Mentana, Carlo Calenda, Vittoria Brambilla e molti
altri. Secondo Carpeoro, dirigente del Movimento Roosevelt, la magistratura
deve intervenire: quel testo configura gravissime ipotesi di reato, fino
all’attentato alla Costituzione, dal momento che si propone di abolire la
libertà d’opinione e la libertà di ricerca scientifica, entrambe tutelate dalla
Carta costituzionale. Se mai diventasse legge, lo sciagurato “patto” proposto
da Burioni, secondo Carpeoro segnerebbe la fine della ricerca scientifica in
Italia: per questo, insiste, va fermato subito, per via giudiziaria, prima che
sia troppo tardi, in nome della democrazia e dello Stato di diritto.
«Se il potere si coagula attorno a questo patto – dice
Carpeoro – saremmo poi costretti a cambiare le leggi, cosa molto più difficile.
Ecco perché io chiamo tutti quanti alla mobilitazione per fermare il patto:
configura il reato, associativo, di attentato alla Costituzione». Carpeoro
punta il dito contro Burioni, professore ordinario di microbiologia e virologia
presso la facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Vita-Salute San
Raffaele di Milano. «Quella del San Raffaele – dice – è l’università dove
insegnava il professor Cacciari, che aveva come splendida studentessa la figlia
di Berlusconi. Un’università
ben frequentata: come assistente odontotecnica vi lavorava anche una bella
ragazza come Nicole Minetti». Ma, a parte le credenziali accademiche di
Burioni, Carpeoro si concentra sul testo del suo “patto”: “Tutte le forze
politiche italiane si impegnano a sostenere la scienza come valore universale
di progresso dell’umanità”. Aria fritta: c’è qualcuno che potrebbe non
impegnarsi a sostenere la scienza come valore universale? Valore che ovviamente
“non ha alcun colore politico”, avendo lo scopo di “aumentare la conoscenza
umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili”.
http://www.libreidee.org/2019/01/vaccini-carpeoro-ai-pm-inquisite-burioni-il-patto-e-illegale/
Di Marcello Pamio
Lui che si arroga il diritto di parlare solo con chi è sapiente.
Lui che non perde tempo con i somari del web.
Lui che offende tutti dall’alto del suo accademico scranno.
Ma questo scranno, grazie alle ricerche giornalistiche di Franco Bechis il direttore de «Il Tempo», sembra essere più o meno alto come la sedia del nano Dotto.
Per chi ancora non lo ha capito stiamo parlando del diversamente-umile Burioni.
Lui che non perde tempo con i somari del web.
Lui che offende tutti dall’alto del suo accademico scranno.
Ma questo scranno, grazie alle ricerche giornalistiche di Franco Bechis il direttore de «Il Tempo», sembra essere più o meno alto come la sedia del nano Dotto.
Per chi ancora non lo ha capito stiamo parlando del diversamente-umile Burioni.
Basta infatti leggere i verbali delle Commissioni di concorso universitario che hanno respinto le domande per una cattedra del dottor Roberto Burioni, giudicandolo «appena sufficiente».
La «Gazzetta Ufficiale» riporta la bocciatura della sua candidatura alla Sapienza di Roma, con le seguenti motivazioni: «il candidato presenta una produzione pur se di buon livello, piuttosto ripetitiva (…) lascia perplessi la sua attività didattica per la discontinuità delle sedi in cui si è svolta».
Le bocciature si sono ripetute anche in altre università d’Italia…
Eccolo qua l’incommensurabile genio, quello che si auto-osanna e auto-incensa come l’unico che ha il diritto di parlare di vaccini e di Scienza (con la esse maiuscola), quella non democratica.
A proposito di antidemocraticità, il Dotto ha preparato il «patto per la scienza», un testo estremamente pericoloso per le libertà del Paese.
Stiamo parlando di un rischio concreto per la libertà di cura, di pensiero, di espressione, di critica e di confronto scientifico. Insomma un patto col diavolo che preannuncia una dittatura ancor più serrata dell’attuale. Per fortuna al momento attuale le prestigiose firme messe in calce al vergognoso patto sono quelle di Roberto Burioni, Guido Silvestri, Riccardo Nencini, Matteo Renzi e Beppe Grillo.
Quindi il vuoto cosmico, ma l’appello va ai veri scienziati italiani (che ci sono), ai veri politici (se ancora ne esistono), ai veri comici (quelli ancora non venduti al Sistema), nella speranza che lascino franare nel vuoto questa pericolosissima deriva antidemocratica e antiliberale.
Infine, detto tra noi stiamo parlando di un documento presentato da Burioni, uno che, checché ne dica il suo ego, non ha i titoli accademici.
Uno che insegna al San Raffaele di Milano, l’università fondata da don Luigi Maria Verzè, la cui storia di scandali e misteri è sempre molto illuminante…
https://disinformazione.it/2019/01/12/burioni-e-il-pattocol-diavolo/
Beppe, ritira la tua firma!
di Massimo Mazzucco
di Massimo Mazzucco
https://www.luogocomune.net/LC/21-medicina-salute/5127-beppe,-ritira-la-tua-firma
®wld
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