Congresso Glaxo nella biblioteca del Senato
Autore
Marcello Pamio
Pensavo ad una fake.
Non trovavo nessuna fonte, per così dire ufficiale (oltre al sito formiche.net,
nome tutto un programma) che lo confermasse. Proprio per fugare ogni dubbio ho
scritto più volte, ovviamente inutilmente, alla segreteria della Biblioteca del
Senato, ma forse i parassiti pagati da noi avevano cose più importanti che
rispondere, come andare a fare la spesa al mercato.
Ma purtroppo è accaduto: il 9 ottobre si è tenuto alla Biblioteca del Senato, «Sala degli Atti Parlamentari» a Roma, la conferenza internazionale dal titolo: «Global Health: l’Italia driver di best practice» («Salute globale: l’Italia è la migliore guida nella pratica»).
L’iniziativa è organizzata da «Formiche» in collaborazione
con GSK, la tristemente nota
GlaxoSmithKline.
Scopo dell’incontro: sottolineare il ruolo strategico che ha l’Italia sui temi di salute globale, scontato dire in ambito vaccinale!
Scopo dell’incontro: sottolineare il ruolo strategico che ha l’Italia sui temi di salute globale, scontato dire in ambito vaccinale!
Ospiti prestigiosiTra gli ospiti il professor David Salisbury, Associate
Fellow Global Health Security presso nientepopodimeno che la famosa «Chatham
House» del RIIA (Royal Institute of
International Affairs) di Londra.
Pochissimi avranno mai sentito nominare Chatam House e ancor meno il RIIA, ma
si tratta del nucleo centrale del controllo globale. Esattamente come il CFR
(Coucil on Foreign Relations) è il governo ombra statunitense,
così il RIIA è il governo ombra di Sua Maestà.
Se sono arrivati a scomodare simili pezzi da novanta, il significato è uno
solo: l’affaire “vaccini” è per loro importantissimo. Non a caso, per
dare il massimo dell’autorevolezza sono andati a farlo all’interno delle
Istituzioni pubbliche: il Senato.
I lavori dovevano essere aperti dal presidente della Commissione Igiene e
Sanità al Senato, Pierpaolo Sileri, ma nel suo sito ha
smentito immediatamente la sua partecipazione.
Mentre era presente Emanuela Del Re, del ministero degli
Affari Esteri, Michele Geraci sottosegretario allo
sviluppo economico, Roberto Arditti direttore editoriale di Formiche,
Greg French, ambasciatore d’Australia a Roma, Rino
Rappuoli (Chief Scientist & Head of External Research and
Development di GSK Vaccines), cioè un ricercatore di
punta della GSK, e non poteva mancare l’immarcescibile Walter Ricciardi,
direttore dell’Istituto Superiore di Sanità (Member of The Executive Board
presso la World
Health Organization) e Allan Saul
(direttore GSK Vaccines Institute for Global Health).[1]
Merita una citazione a parte l’ex attore Walter Ricciardi, il quale, forse
immedesimandosi un po’ troppo nel pinocchietto toscano, ha fatto una
tristissima uscita. Ha dichiarato che «nelle democrazie sono i cittadini
che esprimono i governi, ma dobbiamo tenere presente che l’80% della
popolazione non conosce un’altra lingua, non viaggia, e non sa». Poi la
stoccata al governo: «chi ha questo approccio esprime persone che hanno
questo approccio».
Infine nell’ambito vaccinale ha detto che sono
loro (cioè gli scienziati, la Scienza quella non democratica) che devono far
conoscere la realtà, e come? Cambiando lo storytelling perché «sulle persone
a razionalità limitata quello attuale non basta»[2]. Chiaro? Per
l’ex collega di Mario Merola, l’80% degli italiani sono persone a razionalità
limitata, cioè un branco di mentecatti ignoranti che ha votato dei politici
dello stesso livello evolutivo.
Capiamoci: questo è il Direttore della salute degli italiani!
Conclusione
Un congresso della GSK tenuto nelle sale del Senato, in un momento storico
delicatissimo come quello attuale è un segnale scandalosamente deprimente.
Oramai alla decenza non c’è più alcun limite: d’altronde dovremmo essere temprati, visto che negli ultimi anni abbiamo assistito alle cose più indicibili per un paese che si professa democratico.
Oramai alla decenza non c’è più alcun limite: d’altronde dovremmo essere temprati, visto che negli ultimi anni abbiamo assistito alle cose più indicibili per un paese che si professa democratico.
Il 7 ottobre 2014, il più grande statista delle ultime due Repubbliche, al
secolo Matteo Renzi, ha invitato a Palazzo Chigi
nientepopodimenoché i big della farmaceutica, per l’esattezza i CEO di Bayer,
Bristol-Meyer, Squibb, Eli Lilly, Glaxo, Johnson & Johnson, Merck, Novartis
e Roche.
Il 7 giugno 2017 alla conferenza stampa in cui è stato ufficializzato il decreto-legge Lorenzin poi convertito nella legge 119, ha parlato e presentato il Piano vaccinale il dottor Raniero Guerra, «Direttore generale della Prevenzione sanitaria».
Il 7 giugno 2017 alla conferenza stampa in cui è stato ufficializzato il decreto-legge Lorenzin poi convertito nella legge 119, ha parlato e presentato il Piano vaccinale il dottor Raniero Guerra, «Direttore generale della Prevenzione sanitaria».
Peccato che Guerra è stato Consigliere d’Amministrazione della «Fondazione
Glaxo-Smith Kline»…
[2] «Pur di attaccare la Lega sui migranti,
Ricciardi si rimangia l’allarme salute», Francesco Bonazzi, La Verità, 11
ottobre 2018
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