In Italia da oggi tutti i conti correnti sono monitorati dal fisco. Riflettiamo!
By Edoardo Capuano - Posted on 24 giugno 2013
L’idea di tenere sotto controllo i conti degli italiani, esprimere l’incapacità e la disperazione di una intera classe politica ormai, non all'altezza, persino di formare un governo commissionato dai propri elettori, classe, che nel disperato tentativo di conservare le proprie ricche poltrone, presa dal panico, è persino incapace di riflettere sulle proprie decisioni.
In queste condizioni, non ci vuole certo la sfera di cristallo per
prevedere il disastroso risultato che si manifesterà immediatamente. L’attuazione di questo dispotico provvedimento, non sarà accettato
dalla maggior parte degli italiani che vivono difficoltà economiche
senza precedenti, e, che ormai nel proprio DNA hanno sufficiente
anticorpi per difendersi da tali vessazioni che sapranno rimandare ai
mittenti, nei fatti, i molteplici diversificati risultati, produrranno
l’estinzione dei responsabili per autocombustione.
Infatti, persino i più cretini, hanno già intuito per ragioni meno
pesanti, che l’astensione dal voto è il sistema più pacifico e indolore
per disarcionare una politica che lavora per l’esclusivo proprio arricchimento, figuriamoci, cosa avverrà ora, a chi tenta di ficcare il naso nei propri risparmi, unica ancora di salvezza.
Questa mossa ottusa certamente non passerà, specialmente perché a
legiferare, è stata una classe politica di inquisiti quasi tutti per
reati gravissimi, lo sanno anche i bambini, politici che tentano di
distruggere persino la magistratura e le leggi dello stato di diritto
per continuare a delinquere, “politici” che giornalmente insultano i
magistrati, politici che giornalmente vengono scoperti per ruberie
inaudite, politici che giornalmente vanno in televisione a recitare
pietosi copioni che servono per ridere, femminucce che pur di non
perdere la poltroncina ci costringono ad ascoltare idiozie che offendono
anche la più umile intelligenza.
adesso che le risorse si sono esaurite, questi “signori” attaccano i
risparmi dei poveri cristi, i movimenti bancari, i loro piccoli affari e
quanto altro fa dello stato uno spione intollerabile, spione che con
questa scusa controlla automaticamente le banche, facendo passare
equitalia come il nemico cattivo, quasi che non si trattasse di una loro
invenzione.
Non tutti i mali vengono per nuocere, una nuova era inizia con questa
ottusa decisione, nel giro di pochi mesi questi geni si troveranno
sfaccendati e privi del solito maltolto.
Autore: Francesco Buffa Designer
Fino a quando abuserete della nostra pazienza? Tra Cicerone e Datagate...
di Piero Cammerinesi (corrispondente dagli USA di Coscienzeinrete Magazine e Altrainformazione)
Era l’8 novembre del 63 avanti Cristo e stava per andare in scena uno degli show più famosi della storia romana. Catilina, senatore romano, a sentir Sallustio ‘nato di stirpe nobile ma d'indole malvagia e corrotta’ aveva ordito una congiura per rovesciare la Repubblica romana ed estromettere il Senato.
Quella sera due congiurati, col pretesto di passare a casa sua per salutarlo, avrebbero dovuto uccidere il console Cicerone. Ma qualcosa andò storto e Cicerone si salvò. Nonostante
il fallimento della congiura, Catilina, con quella che oggi potremmo
chiamare una notevole ‘faccia di bronzo’ si presentò tranquillamente in
Senato, come nulla fosse. Nel silenzio generale Cicerone prese la parola
e pronunciò davanti ai senatori una delle più appassionate orazioni che
la storia ricordi, il cui incipit così suona:
Quousque
tandem abutere, Catilina, patientia nostra? Quamdiu etiam furor iste
tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?
Per chi non avesse più frequentato il latino dai tempi del liceo:
“Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza? Quanto a lungo ancora codesta tua follia si prenderà gioco di noi? Fino a che punto si spingerà la tua sfrenata audacia?".
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Inchiesta
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