La Flottiglia per Gaza: una lettura in chiave 5GW
Ricevo da Anna Dossena [3/9, 12:12] e pubblico:
Il termine "guerra di quinta generazione" fu utilizzato per la prima volta nel 2003 da Robert Steele. L'anno successivo, Lind criticò il concetto, sostenendo che la quarta generazione non si fosse ancora pienamente concretizzata.[4]
Nel 2008, il termine fu utilizzato da Terry Terriff,[5] che presentò le lettere di ricina del 2003 come un potenziale esempio, ma affermò di non essere del tutto sicuro che si trattasse di un attacco di quinta generazione, affermando che "potremmo non riconoscerlo mentre si risolve intorno a noi. Oppure potremmo considerare diversi futuri alternativi e considerarli ciascuno come di quinta generazione".[5] Terriff sosteneva che, sebbene la guerra di quinta generazione consenta a "individui dotati di superpoteri" di fare dichiarazioni politiche attraverso il terrorismo, essi non hanno il potere politico per vedere effettivamente soddisfatte le loro richieste.[6] https://en.wikipedia.org/wiki/Fifth-generation_warfare
Post 1 – La Flottiglia come Arma Narrativa
Quando
parliamo di “flottiglia per Gaza” pensiamo subito a navi cariche di
aiuti, volontari e attivisti che cercano di portare soccorso a una
popolazione sotto assedio. Ma in realtà siamo davanti a qualcosa di
molto più sofisticato.
Questa
operazione rientra pienamente nella logica della Guerra di Quinta
Generazione (5GW): un tipo di conflitto che non mira tanto a conquistare
territori con carri armati, quanto a conquistare percezioni, emozioni e
coscienze collettive.
La
5GW è la guerra dei simboli, delle immagini e delle narrazioni. È
invisibile perché non si manifesta con battaglie frontali, ma con
“eventi” costruiti per produrre effetti psicologici e politici su larga
scala.
Ecco perché
l’invio di una flottiglia non è mai neutrale. Non si tratta solo di
portare aiuti: si tratta di costruire un frame mediatico globale. Da una
parte Israele, dipinto come potenza militare che blocca e opprime.
Dall’altra “eroici civili” che affrontano il mare pur di aiutare i
palestinesi.
Chi
controlla questo racconto? Una fitta rete di ONG legate alla galassia
sorosiana, finanziate da fondazioni che operano su scala transnazionale.
Non agiscono in base a emergenze umanitarie “neutre”, ma scelgono i
teatri d’azione in base a obiettivi geopolitici.
Domanda: se lo scopo fosse davvero solo aiutare Gaza, perché mettere a rischio civili in un’operazione apertamente provocatoria?
La risposta la vedremo nel prossimo post: la provocazione calcolata.
Post 2 – La Provocazione Calcolata
Il
ministro israeliano ha dichiarato che i passeggeri della flottiglia
potrebbero essere trattati come terroristi. Un’affermazione che a molti è
sembrata folle, ma che in realtà rientra perfettamente nella logica di
questa guerra invisibile.
In
5GW, il tuo avversario non cerca di vincerti sul campo, ma di spingerti
a reagire in modo eccessivo. Il vero obiettivo non è lo scontro navale,
ma l’immagine che di quello scontro farà il giro del mondo.
Pensiamo a cosa succede se Israele ferma la flottiglia con la forza:
- telecamere puntate, video virali, titoli a effetto: “Pacifisti disarmati contro esercito armato fino ai denti”
- piazze che si riempiono di manifestazioni pro-Palestina
- ONU e ONG che aumentano la pressione diplomatica.
Tutto questo accade indipendentemente dal carico effettivo delle navi. Che ci siano viveri, medicine o altro, non importa.
In altre parole, la flottiglia è un’esca.
Nel prossimo post vedremo chi sono davvero i protagonisti di questa operazione: gli attivisti come armi narrative.
Post 3 – Gli Attivisti come armi narrative nella Matrix
A
bordo della flottiglia non viaggiano solo pacchi di viveri e medicine.
Ci sono soprattutto esseri umani trasformati in simboli viventi,
inneschi emotivi programmati per parlare al cuore delle masse. Questi
attivisti vengono proposti come eroi, come martiri, come volti puri che
sfidano il “mostro armato” per amore di un popolo oppresso. Ma se
guardiamo oltre la superficie, scopriamo che sono in realtà pedine della
Matrix.
Il meccanismo è
sottile ma potente: il controllo spirituale delle persone non avviene
attraverso catene visibili, ma attraverso le emozioni. Prima si
suscitano emozioni collettive — indignazione, compassione, rabbia, senso
di colpa — e poi, in modo automatico, si generano i pensieri coerenti
con quelle emozioni. Così, milioni di individui finiscono per aderire a
una narrativa che non hanno scelto, ma che è stata imposta dall’alto.
Il
conflitto israelo-palestinese diventa quindi una gigantesca macchina di
manipolazione: Israele e Hamas come poli opposti, “male e bene” in
eterna collisione, messi in scena affinché le masse scivolino dentro il
dualismo programmato. Una realtà semplificata — oppressore e oppresso,
buono e cattivo — che però non lascia spazio a una vera comprensione.
Gli
attivisti, dunque, sono usati come armi narrative non solo per colpire
Israele sul piano mediatico, ma soprattutto per mantenere miliardi di
persone agganciate al “reality” globale: Sterminio a Gaza. Uno
spettacolo di sangue che alimenta la Matrix e impedisce la caduta dei
veli.
La Matrix si nutre della tua energia emotiva e spirituale.
Il
punto è che il vero campo di battaglia non è né a Gaza né in Israele: è
dentro la tua mente. E ogni volta che reagisci con indignazione, paura o
odio, stai già giocando nel loro campo.
Ma
chi trae vantaggio ultimo da questa destabilizzazione globale? Qui
arriviamo al cuore della 5GW spirituale: la sincronizzazione delle crisi
come strumenti di controllo.
Post 4 – Dalla 5GW al Controllo Spirituale
La
flottiglia per Gaza non è solo un episodio politico. È l’ennesima
sceneggiata globale scritta da forze oscure che operano in profondità
per mantenere l’umanità agganciata al meccanismo duale del bene contro
il male.
In termini di
5GW, la crisi è costruita per polarizzare le masse. Ma in termini
spirituali, questa polarizzazione è il vero bottino. Perché ogni volta
che miliardi di persone si schierano, giudicano, odiano, piangono, si
indignano, emettono energia psichica e vibrazionale che viene raccolta e
utilizzata. Queste forze di dominio antico radicate nel Medio Oriente,
prosperano esattamente su queste basse vibrazioni.
Lo schema è chiaro:
- Crei un’emergenza di sangue (Gaza).
- La trasformi in spettacolo emotivo (flottiglia, attivisti, immagini virali).
- Induci milioni di persone a vivere dentro il teatro “Israele male/Hamas bene” o viceversa.
- Raccogli l’energia prodotta da quel vortice di emozioni contrapposte.
Questo
è il controllo emozionale. Non si limita a dominare i corpi o le
istituzioni, ma incatena le anime dentro la Matrix della dualità.
Come
se ne esce? Non cadendo nella trappola, non infilando la testa negli
scenari prefabbricati bene/male che vengono proposti come unici
possibili. La realtà è molto più complessa della divisione in opposti.
La
5GW è dunque un reality globale costruito per impedirti di vedere
oltre. Ogni emergenza è progettata per mantenere lo status quo, non per
cambiarlo. Gaza, come la pandemia, come altre crisi sincronizzate,
funziona come un campo energetico: non serve vincere o perdere sul
terreno, basta mantenere miliardi di coscienze intrappolate dentro
l’illusione.
Conclusione:
la flottiglia non è una nave, è un portale emotivo. Serve a farti
vibrare sulle frequenze basse del dolore, della paura e della rabbia.
Serve a mantenerti nella Matrix. Il cerchio si chiude proprio così: non
controllando i governi, ma controllando te.
TheGreatAwakening
Ottima analisi , ciao Wld.
RispondiEliminaDualismo del dividi et imp...abbiamo visto a ferragosto l incontro Usa Russia in Alaska , dove probabilmente si son divisi le sfere di inflenza e poco dopo l incontro con baci e abbracci del Sco in Cina, creando un anti Usa ma probabilmente farlocco.
Sono più o meno tutti in accordo ma creano nei pensieri dei criceti una divisione e un cane di Pavlov , infatti si pensa ma..l altro giorno Putin e Donald si abbracciavano e adesso...
Abilissimi strateghi abbiamo di fronte !
La realtà è comunque che a Gaza hanno spianato tutto cosi come in Ucraina , dove la mafia loro ed il loro fittizio presidente ci hanno rubato milioni e milioni con la scusa del cattivone russo.
In Russia tra l altro pare comandi Lavrove non più Putin che ha fatto il suo corso.
Europa spacciata e vedremo nelle prossime settimane la Francia crollare.
Monete virtuali per mantenerci comunque schiavetti idioti.
Il teatro va avanti e speriamo di non farci troppo male
Salutoni Wld
Roberto Slaviero
Ciao Doc, questo commento è da incorniciare, credo sia la tua prima volta che commenti nel blog.
RispondiEliminaCome sempre Doc, sei un grande, sia nei tuoi articoli, che nei commenti.
Grazie della tua disamina, e della graditissima presenza tra queste pagine.
Ciao wlady.
Netanyahu e Zelensky rappresentano due tragedie alimentate da due pazzi in piena catarsi da "cupio dissolvi" al solo scopo di mantenersi al potere . . . . ma nessuno farà una flottilla di SUV a Kiev.
RispondiEliminaL' Anomalia