Il sistema educativo come strumento di controllo del pensiero
di Vicente Berenguer
03 Gennaio 2019
dal Sito Web Sott
traduzione di Nicoletta Marino
La società grigia nella quale viviamo, Società alienata, robotizzata. Chiunque vada un poco aldilà delle apparenze può percepirlo. Il sistema ha vinto, o almeno vince al momento. Il sistema ha annullato nelle persone la capacità di critica, la capacità di riflettere, e se non cambia nulla la società è perduta.
Perché? Questa è la domanda più basilare che uno può fare, però l'annichilire la riflessione a questo estremo che sentire oggi un "perché" diventa un compito complicato.
La società non fa domande, le persone non si interrogano, non vanno oltre, non esplorano possibilità e tantomeno le concepiscono nella loro mente:
accettano solo...
Ma niente è per caso e questo annichilirsi del pensiero viene da lontano, viene dal sistema educativo, iniziando certo dalla scuola.
Perché il sistema educativo così come è impiantato (così come lo hanno voluto) oltre ad essere lo strumento che dovrebbe dare cultura ai cittadini con i contenuti, è lo strumento con cui si annulla il pensiero, è la forma con cui si allontanano i bambini, gli adolescenti, gli adulti … dal pensiero, dalla critica, per portare tutti ad accettare quello che si dice loro, ad accettare le norme, ma non li si porta verso un processo di riflessione perché deve essere così…
Perché il sistema educativo così come è impiantato (così come lo hanno voluto) oltre ad essere lo strumento che dovrebbe dare cultura ai cittadini con i contenuti, è lo strumento con cui si annulla il pensiero, è la forma con cui si allontanano i bambini, gli adolescenti, gli adulti … dal pensiero, dalla critica, per portare tutti ad accettare quello che si dice loro, ad accettare le norme, ma non li si porta verso un processo di riflessione perché deve essere così…
Il sistema educativo così come è disegnato è uno dei principali strumenti del sistema dopo l'indottrinamento, dopo la rigidità mentale.
Non si fomenterà la critica, non si fomenterà la proposizione di soluzioni alternative, non si fomenterà la creatività.
Il bambino, l'adolescente o chicchessia deve trovare la soluzione che già esiste o la deve memorizare ma non deve mai cercare alternative poiché non esistono, non ci sono né possono esserci alternative o soluzioni proprie.
Pertanto non si tratta di fomentare l'espansione della mente ma di restringerla; non si tratta che la persona mette in questione le norme o quello che si dice, ma si tratta che il tutto sia accettato poiché non c'è alternativa, non c'è altra possibilità a quanto già detto.
Si tratta quindi di "tagliare le ali" al pensiero fin dalla più tenera età; si tratta di costruire pezzi per il sistema...
Quindi la creatività, la riflessione e la critica sono soffocate da subito per avere dei cittadini docii e dalla mente semplice, persone che già da aulte saranno incapaci di muovere critica alcuna né di porsi per una questione qualsiasi o norma nemmeno un solo:
Perché?
Il risultato quindi è dato da cittadini che non si fanno domande, perchè nemmeno sanno di cosa si parla e accettano quello che si dice loro.
E così le cose da contingenti diventano necessarie:
È necessario che il modello economico quello che sia poiché non c'è alternativa possibile È necessario che sia gente che viva da re e altre persone che vivano come cani abbandonati poiché così deve essere È necessario che ci governino persone senza scrupoli È necessario che siano rieletti perchè così è la vita e è quello che abbiamo
...e che non ci sono altre possibilità oltre quelle che ci propongono, cioé c'è una sola possibilità.
Così la massa è una vera massa, una massa malleabile e totalmente indottrinabile, una massa che non fa domande e che non se le pone, una massa superficiale senza una traccia di spirito critico.
Insomma, una massa come quella che abbiamo...
Da un pezzo ho capito la prigione scuola. La prima volta il concetto mi venne riferito da una architetta comunista a proposito delle sue nipotine che appunto frequentavano la scuola. Poi il concetto si è allargato, espandendosi. Fin da piccoli veniamo trattati come COSE. Già nasciamo contro la nostra volontà. Siamo sottoposti a riti religiosi battesimo, peggio circoscrizione o infibulazione. Depositati al nido, asilo, scuola, scuola superiore come pacchi perché i nostri autori devono lavorare tutti e due per sbarcare la povertà. Messi in competizione, convinti di essere inferiori al cocchetto primo della classe, o alla più bella di te, più brava in matematica solo perché hai una Logica diversa ed appunto non capisci le formule stenografiche o gli astrusi e schematici ragionamenti. Perché ti chiedi il perché per conoscere la circonferenza del cerchio che nel quadrato si chiama perimetro devi moltiplicare il diametro x 3,14 e rotti praticamente x 3,1/7. E perché dovresti fare la quadratura del cerchio, quando hai già a disposizione entrambi. Neanche gl'insegnanti sanno i perché. Perché i loro insegnanti non lo sapevano, e così via fino ad Abele prima delle dipartita causata Dalla costrizione alla competizione operata dall'onnipresente, onnisciente, onnipotente, che manda in malora la Terra senza muovere un dito medio...troppo pigro? O troppo non esistente?
RispondiEliminaBentrovata Bambilu;
Eliminapurtroppo questa è la Matrix" in cui siamo relegati, quando tutta la coscienza di gruppo ossessiva sulla Terra è finita, esausta, quando ammette la sconfitta, emergerà un'era diversa. Ma per ora, siamo nel bel mezzo dell'esperimento collettivo.