50 ANNI DOPO “Come Distruggere L’AMBIENTE”: ESTINZIONE ANTROPOGENICA DELLA VITA SULLA TERRA
La guerra trionfa su tutte le attività organizzate dell’umanità.
Implica non solo protocolli di segretezza sulla vita e sulla morte ma deforma
la trasparenza della ricerca scientifica. La guerra segreta al cambiamento
climatico non fa eccezione a questa regola
Traduzione
Integrale NoGeoingegneria
.J. Marvin Herndon1 *,Mark Whiteside2e3Ian Baldwin
1Transdyne Corporation, 11044 Red Rock Drive, San Diego, CA
92131, USA.
2Dipartimento della Salute della Florida nella contea di Monroe,
1100 Simonton Street, Key West, FL 33040, USA.
3Chelsea
Green Publishing Company, 85 North Main Street, White River Junction, VT 05001,
USA.
I contributi degli autori: Questo lavoro è stato uno sforzo
congiunto tra gli autori che fa parte di una collaborazione in corso volta a
fornire implicazioni per la salute scientifica, medica, pubblica e ambientali e
fornire le prove relative all’attività geoingegneria segreta di quasi quotiano
e quasi globale. L’ Autore JMH ha progettato lo studio. Tutti gli autori hanno
contribuito alla scrittura, e hanno letto e approvato il manoscritto finale
Obiettivi: Cinquant’anni fa, il geoscienziato Gordon J. F.
MacDonald scrisse un capitolo del libro intitolato “Come distruggere l’ambiente”,
in cui descriveva come una nazione potrebbe alterare l’ambiente in modo da
infliggere in modo nascosto un danno a una nazione nemica. Il nostro obiettivo
è quello di esaminare i suggerimenti strategici di guerra ambientale di
MacDonald alla luce dei successivi progressi tecnologici e nel contesto
dell’applicazione attuale dei metodi di guerra da lui descritti.
Metodi: Esaminiamo la letteratura interdisciplinare storica,
scientifica e medica.
Risultati: MacDonald ha parlato di guerra meteorologica palese e
segreta basata sullainseminazione delle nuvole per provocare precipitazioni.
Successivamente è stato sviluppato un metodo per inibire le precipitazioni
posizionando dei getti di particelle inquinanti dove si formano nuvole. Per
almeno due decenni i cittadini hanno osservato con frequenza crescente queste
scie di particolato. Indagini scientifiche forensi mostrano che le ceneri di
carbone tossico sono il loro principale costituente. Intorno al 2010
l’irrorazione aerea del particolato è salita a un livello pressochè
giornaliero, e pressochè globale. Presumibilmente, un accordo internazionale
segreto ha imposto l’irrorazione aerea come un “parasole” per la Terra. Tuttavia,
l’irrorazione aerea, piuttosto che raffreddare, riscalda l’atmosfera, ritarda la
dispersione del calore della Terra e causa il riscaldamento globale. MacDonald
trattava anche della distruzione dell’ozono atmosferico e dell’ innesco di
terremoti ed eruzioni vulcaniche, attività ora possibili con riscaldatori
ionosferici ad alta frequenza.
Conclusioni: la decisione attuale dei militari statunitensi di
armare l’ambiente a fini di sicurezza nazionale è stata accuratamente prevista
da MacDonald. Ma non riuscì a rendersi conto che le forze armate nazionali
potevano e sarebbero state cooptate da un accordo internazionale segreto la cui
conseguenza, per quanto involontaria, era di condurre una guerra al pianeta
Terra, a tutto il suo biota e ai suoi processi naturali e bio-geo-chimici. A
meno che e fino a quando i politici, giornalisti, scienziati e altri membri
della nostra società non affrontino la verità su ciò che sta accadendo davanti
ai loro occhi e chiedano collettivamente un’arresto di queste nascoste attività
tecnologiche, continueremo a marciare verso la prima estinzione di massa
provocata dall’uomo.
1 INTRODUZIONE
Il politicamente potente geoscienziato Gordon JF MacDonald
(1929-2002) ha scritto un saggio autorevole intitolato “Come distruggere
l’ambiente”, che è stato pubblicato nel 1968 nel volume intitolato A meno che
non venga la pace [1].In un momento in cui l’attenzione dei militari era
incentrata sulla guerra nucleare, MacDonald profeticamente suggerì: “Tra gli
strumenti futuri per ottenere con la forza obiettivi nazionali, una possibilità
dipende dalla capacità dell’uomo di controllare e manipolare l’ambiente del
pianeta.” MacDonald, un top consigliere scientifico del presidentee partecipò a
discussioni nazionali di scienza e di politica, era ben qualificato ad
indirizzare il soggetto di future possibilità di guerra ambientale.
Molto di ciò che MacDonald ha predetto o speculato, è avvenuto,
non con la tecnologia da lui descritta, ma con una tecnologia potenzialmente
molto più efficace e devastante, sviluppata nel corso dei successivi
cinquant’anni.
Come MacDonald osservò nel 1968: “La chiave per la guerra
geofisica è l’identificazione delle instabilità ambientali, a cui l’aggiunta di
una piccola quantità di energia libererebbe una notevolmente maggiore quantità
di energia”. MacDonald ragionava sull’innescare l’instabilità su larga scala
nei sistemi naturali come il meteo, il clima, gli oceani, e il cervello umano,
compresi fenomeni come uragani, terremoti, tsunami e per l’uso in guerra. Era
consapevole, considerando i limiti della comprensione geofisica, che si
dovrebbero anche anticipare le conseguenze negative impreviste che potrebbero
derivare dal disturbare deliberatamente i sistemi naturali complessi che hanno
‘punti critici’ sconosciuti.
Durante i cinquant’anni dalla pubblicazione indicativa di
MacDonald [1], la tecnologia necessaria per la militarizzazione dell’ambiente
ha visto importanti progressi, ben noti a coloro che hanno finanziato la ricerca. Parallelamente,
la comprensione scientifica del comportamento della Terra ha pure registrato
importanti progressi nel corso dell’ultimo mezzo secolo.
Tuttavia, i nuovi concetti principali di Geofisica – come quelli
in fase di sviluppo da parte del ‘complesso militare industriale’ – sono stati
in genere per decenni ignorati dalla comunità della geoscienza. Non è
sorprendente quindi, che l’implementazione di tecnologie radicali di guerra
ambientali che alterano fondamentalmente i processi naturali del nostro
pianeta, sta procedendo senza avvertimenti scientifici o una piena comprensione
dei rischi geodinamici sottostanti, che tali tecnologie comportano per la vita
umana e in generale. Ad esempio, per essere abitabile la Terra deve mantenere
un delicato equilibrio energetico, irradiando nello spazio sostanzialmente
tutta l’energia che riceve dal sole e dalle sue fonti geofisiche ed energetiche
antropiche intrinseche. Dalla fine degli anni ’90, v’è stato uno sforzo ben
organizzato, orchestrato dal Gruppo intergovernativo di esperti delle Nazioni
Unite sui cambiamenti climatici (IPCC) e altri, di promuovere l’idea che i gas
serra di origine antropica, preminentemente l’anidride carbonica, pregiudicano
negativamente la perdita di calore della Terra, provocando il riscaldamento
globale [2]. Per compensare, l’IPCC promuove ripetutamente l’idea di impegnarsi
nella futura geoingegneria, cioè, piazzando sostanze in atmosfera per bloccare
una porzione di luce solare [3]. Tuttavia, l’IPCC non ha riconosciuto la
possibilità che la geoingegneria militare venga condotta per decenni con
portata e gamma sempre maggiori e che la conseguenza principale non è di
raffreddare la Terra, ma provocare il riscaldamento globale e il caos
climatico.
Qui, passiamo in rassegna alcune delle idee espresse da
MacDonald in “Come distruggere l’ambiente” [1], alla luce degli sviluppi
tecnologici successivi Esaminiamo anche la prova, che le tecnologie militari
destabilizzanti per l’ambiente sono stati impiegati su scala globale. Laddove
applicabile, discutiamo dei potenziali rischi per il nostro pianeta e il suo
biota, che probabilmente sono sottovalutati dai responsabili.
2 METODI
Abbiamo esaminato la letteratura interdisciplinare, storica,
scientifica e medica.
3 RISULTATI E DISCUSSIONI
Un vecchio sogno dei pianificatori militari di controllare il
tempo metereologico cominciò a diventare realtà con la scoperta, nel 1946, che
le nuvole, quando inseminate con ioduro d’argento o ghiaccio secco (anidride
carbonica solida), in circostanze appropriate, possono provocare pioggia o neve
[4 ]. MacDonald [1] ha discusso quella forma di inseminazione delle nuvole e
del suo potenziale militare sia per causare piogge per ostacolare le operazioni
nemiche di terra, sia per causare segretamente siccità di lunga durata,
forzando le nubi a rilasciare la loro umidità prima di raggiungere il paese di
destinazione. Queste sono state questioni di serio interesse per l’esercito
degli Stati Uniti di allora e di oggi [5].
Il meteo è diventato un’arma di guerra durante la guerra del
Vietnam, quando sono state condotte le operazioni di Cloud Seeding per
prolungare la stagione dei monsoni sul sentiero di Ho Chi Minh, ostacolando i
movimenti di forniture e truppe (Operazione Popeye) [5]. L’esercito americano
inseminava anche nuvole a Cuba, nel tentativo di provocare siccità e rovinare
il raccolto di canna da zucchero [6].
Inseminare nuvole per causare pioggia, come descritto da
MacDonald [1], è stato solo il primo passo nella manipolazione meteorologica.
La ricerca successiva ha prodotto la tecnologia per impedire la caduta della
pioggia. Affinché le nubi producano pioggia, le minuscole goccioline devono
essere nucleate e poi fondersi per formare gocce sufficientemente grosse da
cadere sulla Terra.
La tecnologia per impedire la pioggia è nota dalle ricerche sull’inquinamento.
Un numero sufficientemente grande di particelle inquinanti, disperse nella
regione in cui si formano le nuvole, crea impedimenti alle minuscole
goccioline, bloccando e impedendole la coalescenza e quindi di diventare grosse
da poter cadere come pioggia. Alla fine il carico di umidità diventa
insostenibile e le nuvole rilasciano la loro umidità in diluvi.
Alla fine degli anni novanta i cittadini diventarono preoccupati
per i particolati nelle tracce aeree, che si estendevano nei cieli al di sopra
di loro da un orizzonte all’altro.
Con il passare del tempo, queste tracce aeree divennero più
frequenti, mentre allo stesso tempo, il pubblico veniva fuorviato, dicendo che
si trattava di scie di condensa innocue, cristalli di ghiaccio formati dal
vapore di scarico [7]. Intorno al 2010 l’irrorazione aerea si espandeva in
un’attività quasi quotidiana su gran parte del globo [8]. (Fig. 1)
La modificazione del meteo è un fenomeno limitato nel tempo ed
estensione geografica, mentre la modifica del clima è necessariamente globale.
L’attuale irrorazione aerea, quasi giornaliera e quasi globale, sembra
rappresentare un tentativo di modifica del clima, che MacDonald ha anche
discusso [1], e probabilmente riguarda anche l’attività di modifica del meteo.
Come ha osservato MacDonald: “il clima è determinato principalmente
dall’equilibrio tra la radiazione a onde corte in arrivo dal sole
(principalmente luce) e la perdita di radiazione ad onde lunghe uscenti
(principalmente di calore).” Egli continua a elencare i tre fattori che
dominano questo equilibrio: 1) l’energia solare; 2) la trasparenza atmosferica
della Terra alle diverse forme di energia irradiata; e 3) caratteristiche della
superficie dellaTerra. L’alterazione di uno dei tre può modificare il clima.
Alterare l’uscita dell’energia del sole non è tecnologicamente
fattibile nemmeno oggi, ma ci sono vari modi di effettuare il trasporto di
energia radiante attraverso l’atmosfera terrestre. Tra le possibilità menzionate
da MacDonald [1], pur senza specificare, è l’idea di immettere nell’atmosfera
superiore del materiale che “assorbe la luce in arrivo (perciò raffreddando la
superficie) o di calore in uscita (perciò riscaldando la superficie).”
Speculando a proposito di tale possibilità, MacDonald ha notato: “Allo stato
attuale tuttavia sappiamo troppo poco circa gli effetti paradossali di
riscaldamento e raffreddamento, da poter dire quali potrebbero essere i
risultati.” Questa affermazione è vera oggi come quando è stata pubblicato 50
anni fa.
La spiegazione del comportamento del materiale posto
nell’atmosfera superiore, come indicato da
MacDonald, è semplicistica e non corretta. Così pure, è la
proposizione spesso ripetuta dai membri della comunità
Fig. 1. Tracce di particolato per la manipolazione del clima.
(Fotografie con permesso) In senso orario da sinistra in alto: Parigi, Francia
(Patrick Roddie); Karnak, Eqypt (autore JMH); London, England (autore IB);
California del Nord, Stati Uniti d’America (Patrick Roddie); Ginevra, Svizzera
(Beatrice Wright); Yosemite, California (Patrick Roddie); Jaipur, India (autore
JMH)
La comunità geoscientifica ora discute la possibilità di
collocare del materiale nell’atmosfera superiore per riflettere una parte della
luce solare verso lo spazio, ‘ombrelloni per la Terra‘.
Come vedremo di seguito, le particelle posizionate
nell’atmosfera mostrano in risposta alla radiazione incidente un comportamento
che è molto più complesso di quanto descritto da MacDonald, così come le loro
reazioni fisiche e chimiche nell’atmosfera e sulla superfice della Terra.
Come notato sopra, l’esercito statunitense è impegnato da
decenni in irrorazioni di particolato in aeree delle regioni dove si formano le
nuvole per modificare il tempo atmosferico e per altre ragioni, ad esempio per
migliorare i sistemi di comunicazione associati ai programmi di radiazione
elettromagnetica.
L’irrorazione aerea sembra essere diventata un’operazione
internazionale intorno al 2010, ed è presumibilmente basata su un accordo
internazionale segreto poiché l’attività di modifica del clima osservata deve
coinvolgere, ipso facto,la collaborazione di più stati. Come le figg. 1 e 2
illustrano, diversi paesi indipendenti sono coinvolti. MacDonald suggeriva che
la lezione chiave del programma di modifica del meteo altamente segreto durante
la guerra del Vietnam, Project Popeye, non era l’incapacità di alterare il
risultato della guerra, ma che “si può condurre in una democrazia operazioni
coperte che utilizzano una nuova tecnologia, senza che il popolo ne sia
conoscenza”[1].
Nel caso di un eventuale accordo internazionale segreto di
modificare il clima, la presunzione sarebbe che fosse fatta per avvantaggiare
l’umanità.
Tuttavia, come si mostra, la sua attuazione sta aggravando il
problema del riscaldamento globale e provoca il caos climatico, ed effetti
nocivi per la salute degli organismi, compresi gli esseri umani.
A guardare bene, sembrerebbe che le effettive conseguenze
geofisiche e biologiche di tali operazioni militari segrete sarebbero non
coerenti con un programma internazionale per il bene del genere umano, a meno
che tale accordo/intesa segreta internazionale si basasse su una
interpretazione sbagliata. Se è così, una strana dicotomia segna il tema della
modifica di meteo e clima, caratterizzato da una palese contraddizione fra fini
e mezzi, intenzione e conseguenze.
La scienza dovrebbe essere basata sulla verità, ma la
amministrazione impropria e il finanziamento della scienza ha corrotto
l’integrità della scienza [9]. Dal 1989, il Gruppo intergovernativo di esperti
delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (IPCC) è rimasto in silenzio
sulle irrorazione aeree militari di particolato, e non ha tenuto conto delle
sue conseguenze geofisiche nei suoi modelli climatici [10].
Attualmente, la collocazione aerea di particolato su larga scala
può avvenire solo sotto l’egida di entità militari, ma c’è uno sforzo globale
per incoraggiare la governance che consente alle entità non militari, come le
università e le società a scopo di lucro, di impegnarsi anche loro in
interventi climatici [11].
Quale motivo è stato dato ai governi nazionali per farli
accettare di diventare parti collaborative in queste azioni di dispersione di
particolato, quasi tutti i giorni e quasi globalmente, nell’atmosfera? Pochi
capi di governo, politici e burocrati sono preparati nelle scienze. E’ stato
loro detto che le irrorazioni aeree di particolato agiranno come un parasole
per raffreddare la Terra per compensare il presunto riscaldamento globale
antropogenico di gas serra?
Se è così, sono stati ingannati sulla più grande truffa “basata
sulla scienza” mai perpetrata [12]: Causare il riscaldamento globale e il caos
climatico con irrorazioni aeree quotidiane e poi accusare i gas serra
antropogenici del surriscaldamento per indebolire l’autorità degli stati
nazionali, ed erigere nuove strutture di governance mondiale transnazionale per
regolamentare le emissioni di origine antropica di gas serra.
3.1 Le conseguenze reali dell’irrorazione aerea
Uno degli scopi militari originali della dispersione aerea di
particolato nelle aree dove si formano nuvole era quello di impedire la
precipitazione e di provocare la siccità in un paese ostile. In effetti, l’ex
presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha accusato i paesi occidentali di fare
proprio questo [13]. Fig. 2 mostra scie di particolato che ricoprono la
Repubblica di Cipro, i cui cittadini hanno chiesto al loro governo, finora
senza successo, una spiegazione sull’oscuramento intenzionale del loro cielo
[14]. Non ci sono informazioni a disposizione per il pubblico circa la portata
della guerra climatica. È interessante notare che, la guerra ambientale sotto
copertura è stata predetta da MacDonald [1]: “… rimuovere l’umidità
dall’atmosfera in modo che una nazione dipendente dall’acqua … potrebbe essere
soggetta ad anni di siccità. L’operazione può essere nascosta dalle
irregolarità statistiche dell’atmosfera. Una nazione che possiede una
tecnologia superiore di manipolazione ambientale potrebbe danneggiare un
avversario senza rivelare il suo intento.”Non solo l’avversario, ma i cittadini
del paese stesso dell’aggressore non si renderebbero conto. Come già detto,
MacDonald ha osservato che, in una democrazia“si possono condurre operazioni
segrete utilizzando una nuova tecnologia senza la presa di coscienza della
gente.”
Presumibilmente un uso di particolato poco costoso già
disponibile è stato considerato una necessità pratica ed è stato attuato senza
riguardo per i suoi possibili effetti negativi sulla salute. Sappiamo che questo
è stato fatto in Vietnam [5].
L’accordo internazionale non divulgato sulla irrorazione aerea,
quasi tutti i giorni e globale, e il suo finanziamento concomitante, ha
permesso alle entità militari di esporre indiscriminatamente milioni di
cittadini non informati al particolato disperso giorno dopo giorno, anno dopo
anno, all’interno dei loro paesi sovrani. Inoltre, l’irrorazione aerea è stata
accompagnata da una campagna di disinformazione concertata per ingannare il
pubblico, così come la comunità scientifica, sulle sue conseguenze negative
sulla salute [7,15-17]. Nelle sezioni seguenti, passiamo in rassegna varie
conseguenze di irrorazione aerea.
3.1.1 Composizione del particolato di aeresol
La composizione (i) del particolato aereo militare spruzzato
nell’atmosfera è stata tenuta gelosamente a lungo un segreto. All’inizio del
21° secolo, i cittadini interessati hanno prelevato campioni di acqua piovana
dopo le irrorazioni e li avevano analizzati presso laboratori commerciali.
Fig. 2. L’immagine satellitare NASA
Worldview dal 4 febbraio del 2016 mostra scie di particolato rilasciate dai
jet, che sbiancano l’aria sopra la Repubblica di Cipro, ma sono quasi assenti
nelle regioni circostanti. Il Dipartimento dei servizi ambientali del governo
di Cipro aveva promesso di indagare sulle irrorazioni aeree, in seguito alla
presentazioni al Comitato Ambientale parlamentare nel febbraio del 2016, ma ad
oggi non v’è alcun segno di un’indagine.
Di solito è stato richiesta solo l’analisi dell’alluminio;
occasionalmente di alluminio e bario; raramente alluminio, bario e stronzio. La
presenza di questi elementi nell’acqua piovana indicavano ad uno di noi (JMH)
che il particolato spruzzato nell’atmosfera era in grado di essere rapidamente
lisciviato dall’acqua atmosferica, elementi estratti parzialmente dal
particolato nell’acqua (come il thè è fatto con le foglie di thè), giusto come
il rifiuto tossico prodotto dalla combustione di carbone industriale, le ceneri
volanti (CFA), viene facilmente dilavato dall’acqua.
Confrontando la CFA percolata in laboratorio [18,19] con
campioni di acqua piovana dopo le irrorarizioni [8,20,21], abbiamo dimostrato
che le particelle di aerosol corrispondono alle ceneri volanti di carbone.
Abbiamo inoltre dimostrato che la proporzione (relazione) degli elementi
misurati nella polvere sospesa in aria, e nella materia venuta giù con neve e
pioggia raccolta dopo la spruzzatura, corrisponde a proporzioni simili misurati
di CFA [18,19].
Le ceneri volanti di carbone si formano nei gas caldi sopra il
combustore del carbone. La CFA si forma tipicamente come sfere, del diamaetro
di 0,01 – 50 μm [22].
Già disponibile in tutto il mondo a basso costo, la
granulometria fine di questo importante prodotto industriale di scarto
significa, che poca ulteriore lavorazione è necessaria prima che venga
distribuito in forma di aerosol nell’atmosfera.Gran parte del metallo pesante
tossico e degli elementi radioattivi originariamente presenti nel carbone
finiscono concentrati nelle CFA [23]. A causa della sua tossicità, le normative
delle nazioni occidentali richiedono che le CFA vengano raccolte, in genere
intrappolandole in precipitatori elettrostatici, piuttosto che all’uscita dalle
ciminiere.
Le circostanze della formazione di CFA sono diverse dalle
circostanze riscontrate nell’ambiente naturale (eccetto quando i depositi di
carbone prendono fuoco).
Poichè le reazioni chimiche durante la formazione di CFA sono
diverse dalle reazioni di solito trovate in natura, molti degli elementi
presenti in CFA sono in grado di essere parzialmente estratte per esposizione
all’umidità [18].
Per i militari questo è vantaggioso, poiché la diffusione di CFA
aerea rende l’acqua atmosferica elettricamente più conduttiva, a causa dei
numerosi elementi ionizzati disciolti, e quindi più sensibili alle radiazioni
elettromagnetiche. Ma per gli esseri umani, le piante e gli animali esposti a
queste tossine, le conseguenze sono devastanti.
3.1.2 Preoccupazioni per la salute pubblica e ambientale
Indagini epidemiologiche sull’inquinamento di particolato di
aerosol nella stessa fascia dimensionale delle particelle CFA, forniscono
alcune indicazioni per gli effetti negativi del particolato spruzzato nella
troposfera e nella bassa stratosfera sulla salute. Le particelle di
inquinamento nella gamma di dimensioni (PM 2,5) [24] sono associate a stati
patologici e mortalità prematura [25-27], la malattia di Alzheimer [28,29],
rischio di malattie cardiovascolari [30], il rischio di ictus [31], cancro al
polmone [32], infiammazione polmonare e il diabete [33], diminuzione della
fertilità maschile [34], ridotta funzione renale nei maschi più anziani [35],
insorgenza di asma [36], un aumento dei ricoveri ospedalieri [37], e basso peso
alla nascita [38].
Le conseguenze negative degli aerosol CFA per la salute sono
gravi. L’inquinamento atmosferico contribuisce globalmente, e con un peso
crescente, alle malattie respiratorie, cancro al polmone [39,40]. L’inalazione
di aerosol CFA con il suo complemento di sostanze cancerogene, quali arsenico,
cromo VI e radionuclidi, si deposita nella profondità delle vie aeree terminali
e alveoli, dove rimane e può comportare rischi per il cancro ai polmoni [41].
Magnetite sferico esogena (Fe3O4), nanoparticelle scoperte
recentemente nel tessuto cerebrale di persone con demenza [42], suggeriscono
un’origine nel tipo di inquinamento atmosferico prodotto da CFA che è
caratterizzata da particelle sferiche. Ossidi e allumino silicati di ferro,
componenti primari di CFA, si trovano tutti nelle proteine anomale che
caratterizzano la demenza di Alzheimer, che porta a stress ossidativo e
infiammazione cronica del tessuto cerebrale [43].
Ceneri volanti, se esposte a fluidi corporei o umidità, rilasciano
numerose tossine, tra cui alluminio in una forma chimicamente mobile, che è
ecologicamente e biologicamente in uno stato innaturale [18]. L’alluminio
chimicamente mobile è letale per le piante e alberi nonché anfibi [44].
L’alluminio è associato ai disturbi neurologici [8], ed è stato trovato in alti
livelli nelle api [45].
3.1.3 Conseguenze termiche dell’irrorazione aerea di particolato
Oltre a inibire le precipitazioni interferendo con la
coalescenza delle goccioline di umidità, le particelle spruzzate nella
troposfera e nella bassa stratosfera riflettono una porzione di luce solare
verso lo spazio. Ma una parte della luce solare incidente viene assorbita dalle
particelle come calore. Questo calore può essere trasferito in atmosfera via
collisioni molecolari o può essere irradiato in qualsiasi direzione, e non
restituito nello spazio. Le particelle di aerosol agiscono limitando la perdita
di radiazione infrarossa dalla superficie terrestre e quindi diventano fonte di
riscaldamento atmosferico – riscaldamento globale[46].
Gli ossidi di ferro, una componente significativa di CFA,
assorbono fortemente nella gamma degli ultravioletti ma riflettono
nell’infrarosso [47]. La maggior parte delle particelle di ossido di ferro,
disperse nell’aria osservate nei deflussi continentali di origine antropica
dalla Cina, consistono in nanoparticelle di magnetite o particelle di ferro
connesse di CFA [48]. Gli aerosol come quelli della CFA, che assorbono
fortemente la luce, riscaldano direttamente l’atmosfera e indirettamente
riducono l’albedo della neve con il loro effetto di riscaldamento [49]. Poiché
le particelle di aerosol cadono a terra, soprattutto nelle lontane regioni del
nord e del sud, cambiano l’albedo del ghiaccio/neve, il chè permette alla terra
di assorbire più energia solare [50]. Questo comportamento, soprattutto se
considerato nel contesto delle irrorazioni di aerosol di quasi tutti i giorni e
quasi globalmente, chiaramente può contribuire al riscaldamento globale. Di
conseguenza, lo stato termico della Terra è polarizzato verso il riscaldamento,
l’esatto opposto delle rivendicazioni ufficiali della geoingegneria.
Ci sono altre conseguenze del particolato atmosferico CFA nella
troposfera e bassa stratosfera che portano verso un ulteriore riscaldamento. Ad
esempio, le particelle CFA possono causare nell’alta atmosfera goccioline di
umidità sovraraffreddate in modo di formare cristalli di ghiaccio, che formano
cirri il cui effetto è quello di ritardare la perdita di calore a infrarossi
della Terra [51,52]. Si stima che i livelli attuali di emissioni di CFA
contribuiscano con un 0,1-0,6 W / m2 ad un surriscaldamento extra attraverso il
loro ruolo nella formazione di nubi di cirri [53]. Questa stima, tuttavia, non
tiene conto delle massicce quantità di CFA utilizzate nell’irrorazione di
particelle aeree.
Con tutte le preoccupazioni espresse sulla stampa e altrove per
il riscaldamento globale, sembra per noi inconcepibile che i leader politici
avrebbero consapevolmente firmato un accordo internazionale segreto che
favorisce il riscaldamento globale. L’alternativa presunta è che i leader
politici sono stati ingannati a credere che stavano accettando una operazione
che avrebbe raffreddato la Terra, quando in realtà l’effetto netto delle
attività scalda la terra e distruggerà la vita se consentito ancora.
3.1.4 Distruzione dell’ozono
Nel 1968 MacDonald [1] ha messo in guardia: “ Sono prevedibili
gli effetti più improvvisi, forse più o meno brevi ma tuttavia disastrosi nel
caso di sviluppare mezzi chimici e fisici per attaccare uno dei costituenti
naturali dell’ozono atmosferico. Negli anni successivi, tali mezzi sono stati
sviluppati e dispiegati. I mezzi chimici si sono principalmente manifestati
sotto forma di aerosol CFA; i mezzi fisici via radiofrequenze dei riscaldatori
ionosferici (ndt:non solo).
Molti ritengono che lo strato protettivo di ozono nella
stratosfera si stia lentamente riprendendo, in primo luogo a causa del divieto
internazionale nel protocollo di Montreal di clorofluorocarburi (CFC) [54], e
che il buco dell’ozono sopra l’Antartide stia lentamente riparandosi [55].
Tuttavia, è venuta alla luce che queste ipotesi possono essere sbagliate. Ci
sono prove nuove della continua perdita di ozono nella stratosfera inferiore
[56]. Si ritiene che una riduzione di ozono nella stratosfera tropicale, dove
si forma la maggior parte dell’ozono, conduce al trasporto di questa aria ricca
di ozono alle latitudini medie tramite la circolazione
Brewer-Dobson [56].
Nella colonna di ozono le perdite a latitudine alta sono
dell’ordine del 6% [57]. L’assottigliamento dell’ozono stratosferico inferiore
è stato attribuito precedentemente alla rapida crescita di sostanze antropiche
(alcune naturali) di breve durata che contengono cloro o bromo [56]. Tuttavia,
l’aerosol CFA utilizzato per l’ingegneria del clima, ora condotta quasi
giornalmente e quasi globalmente, rilasciamassicce quantità di cloro, bromo,
fluoro e iodio nell’atmosfera (Tabella 1), comprese nano-particelle altamente
reattive.Questi sono potenziali distruttori di ozono [58].
C’è un parallelo inquietante per questo degrado dell’ecosistema:
nonostante il rafforzamento delle normative sulle emissioni di mercurio
èaumentato nelle misurazioni dell’acqua piovana [60]. Poiché si è scoperto ora
che la troposfera superiore contiene mercurio ossidato e particolato [61], non
è improbabile che l’aerosol CFA occultato, che contiene fino a 2 ug/g di
mercurio, sia una delle principali fonti di inquinamento da mercurio quando
spruzzato nella atmosfera [21].
Oltre alla distruzione chimica dell’ozono stratosferico, vi sono
indicazioni che riscaldatori ionosferici ad alta frequenza, ora disperse
globalmente [62,63], possono influenzare negativamente l’ozono stratosferico.
Gli scienziati russi hanno scoperto un nuovo fenomeno fisico
della diminuzione dell’intensità dell’emissione a microonde dalla mesosfera
nella linea dell’ozono con la modifica della ionosfera con onde radio di alta
frequenza (HF) e ad alta potenza [64,65].
La struttura Sura per la generazione di onde radio ad
alta potenza, che si trova vicino al villaggio di Vasilsursk in Russia, ha un
trasmettitore di potenza effettiva irradiata da 190 MW ed opera nella modalità
30 min on/30 min off. La temperatura della radiazione nella linea spettrale
dell’ozono, ad una frequenza di 110836.04 MHz, è diminuita di intensità durante
la porzione di riscaldamento del ciclo di una media del 10 ± 2% in tutte le
sessioni di misurazione nel marzo 2009, come mostrato nella Tabella 2.
3.1.5 Dirigere l’ambiente contro l’umanità
La scoperta russa potrebbe essere un precursore per gravi
problemi a venire. Per 60 anni gli Stati Uniti e altre principali potenze
militari hanno condotto ‘sperimentazioni’ di modifiche della ionosfera senza
considerare l’integrità dello strato di ozono o la vita in generale, sfruttando
la ionosfera per molteplici fini militari, incluso le comunicazioni con i
sottomarini, la mappatura delle risorse e lo sfruttamento e militarizzazione
del meteo e il clima [5,66]. Nel 1968, MacDonald [1] prevedeva la possibilità
che in futuro l’esercito potrebbe su richiesta sviluppare mezzi segreti di
modificazioni ambientali per innescare tempeste, inondazioni, siccità,
terremoti e maremoti. Anche se non ci si aspetterebbe dai militari immersi
nella segretezza un’ammissione, una e-mail all’allora Segretario di Stato
Hillary Clinton [67], inviata il 21 febbraio 2011 alle 19:35 dichiara il
“terremoto di magnitudo 6,3 a
Christchurch, Nuova Zelanda e al momento giusto…”[enfasi aggiunta]. La frase “E
al momento giusto”, sembra indicare che il momento di un terremoto di magnitudo
6.3 in
Nuova Zelanda era noto in anticipo, probabilmente un’indicazione che il
terremoto è stato deliberatamente innescato.
Tabella 1.
Gamma di composizioni di elementi alogeni di CFA [59]
Cloro (ug / g) |
Bromo (ug / g) |
Fluoro (ug / g) |
Iodio (ug / g) |
13
– 25.000 |
,3-670 |
,4-624 |
,1-200 |
Tabella
2. Confronto della riduzione della densità di O3 x109 durante la fase di
riscaldamento
di trenta minuti l’emissione di onde radio polarizzate ad alta potenza X a 4,3
MHz. Dati da [64].
DATA >>> |
3/14/2009 |
3/15/2009 |
3/16/2009 |
3/17/2009 |
Notte |
|
12.1
± 0.7 |
13,6
± 0,7 |
13.6
± 0.5 |
Giorno |
9.37
± 0.48 |
9.60
± 0.50 |
9.55
± 0.40 |
9.82
± 0.35 |
HF pompaggio |
8.03
± 0.38 |
8.31
± 0.29 |
7.32
± 0.47 |
8.97
± 0.49 |
Giorno |
9.09
± 0.42 |
9.23
± 0.21 |
9.01
± 0.24 |
9.67
± 0.30 |
Notte |
12,8 ± 0,6 |
14,4 ± 0,7 |
11,9 ± 0,6 |
12.2± 0.5 |
Nel 1997 il Segretario della Difesa William Cohen ha dichiarato
direttamente [68]: “Altri sono impegnati … in un tipo di eco-terrorismo, per
cui essi possono alterare il clima, innescare terremoti, [e] vulcani a distanza
attraverso l’uso di onde elettromagnetiche … .Questo è reale, e questo è il
motivo per cui dobbiamo intensificare i nostri sforzi “.
Cinquant’anni fa MacDonald [1] ha osservato: “Le aumentate
oscillazioni elettriche a bassa frequenza nella cavità ionosferica terrestre si
riferiscono a possibili sistemi di armi attraverso l’aspetto poco compreso
della fisiologia del cervello….Non importa quanto profondamente inquietante sia
il pensiero di usare l’ambiente per manipolare il comportamento per un
vantaggio nazionale, la tecnologia che consente tale utilizzo molto
probabilmente si svilupperà entro i prossimi decenni “.
Con i trasmettitori di riscaldamento della ionosfera sparsi in
tutto il mondo, quel tempo – mezzo secolo secondo le previsioni di MacDonald–
potrebbe essere a portata di mano.
3.1.6 Estinzione della vita sulla terra
Storicamente, i militari delle maggiori potenze del mondo hanno
mostrato poca o nessuna preoccupazione per la salute dei propri cittadini,
quando sono in gioco quelli che percepiscono come obiettivi di “sicurezza
nazionale” [69, 70]. Durante gli anni 1950 e 1960, più di un centinaio di
ordigni nucleari sono stati fatti esplodere in superficie in Nevada (USA) [71].
Senza essere stati informati dei potenziali rischi per la salute, migliaia di
militari sono stati deliberatamente esposti alle esplosioni nucleari, incluse
manovre di “giochi di guerra” che hanno avuto luogo direttamente sotto le
nuvole atomiche[71,72].
Neppure i residenti locali sono stati chiaramente informati sui
rischi o provveduto in modo di minimizzare tali rischi [71]. La ricaduta
radioattiva non si è verificata solo nella zona vicino alle esplosioni
nucleari, ma i venti spingevano la nube radioattiva attraverso gli Stati Uniti,
la ricaduta è avvenuta lungo le traiettorie, mostrate in fig. 3, che
dipendevano dalle condizioni meteorologiche locali.
I test nucleari atmosferici di superficie sono terminati
soltanto come risultato della protesta pubblica dopo che i notiziari avevano
riportato che lo stronzio -90 radioattivo, prodotto dalla bomba, si trovava nel
latte vaccino ponendo soprattutto pericoli di essere incorporato nei denti e
nelle ossa di neonati e nei bambini [73].
Ora, più di mezzo secolo dopo, la comunità scientifica tace sui
vasti esperimenti militari nei sistemi terrestri, come lo è il clima, e i media
di tutto il mondo altrettanto tacciono. Tuttavia, i pericoli della irrorazione
di particelle aeree e delle attività di riscaldamento ionosferico, considerate
nel loro complesso, possono rivelarsi tanto gravi quanto quelli che una volta
erano prodotti dai test nucleari atmosferici[41,43,74].
Se non fermati, questi esperimenti militari nella nostra
atmosfera rappresentano un rischio di estinzione della vita sulla Terra.
Estinzione di massa, così definita quando la Terra perde più di
tre quarti della sua specie in un periodo di tempo geologicamente breve, è
successo solo cinque volte negli ultimi 540 milioni di anni [75].
Caratteristiche comuni dei “Big Five” suggeriscono che le sinergie importanti
possono coinvolgere insolite dinamiche climatiche, composizione atmosferica, e
fattori di stress ecologici globali che interessano le discendenze in vari
modi.
Fig. 3. L’immagine dell’US Department of Energy indica zone
degli Stati Uniti continentali attraversate da più di una nuvola nucleare da
detonazioni di superficie, come indicato in nero, tra il 1950 del 1960 (per
gentile concessione di US Department of Energy) [76]. Drizo et al. [77] hanno
affermato che giusto negli ultimi 500 anni gli umani hanno innescato un’ondata
di estinzione, minaccia e declino della popolazione, già comparabile in termini
di velocità e magnitudo con le precedenti estinzioni. La Terra sta vivendo
un’enorme ondata di declino della popolazione e di estirpazioni, con
conseguenze a cascata nel funzionamento dell’ecosistema e delle risorse vitali
per la civiltà moderna.
Per esempio, un recente studio documenta negli ultimi tre
decenni in aree protette della Germania un preoccupante calo, una riduzione del
75%, nelle popolazioni di insetti (biomassa) [78]. Il termine “annientamento
biologico” è stato utilizzato per evidenziare lo stato attuale della sesta
grande estinzione della Terra in corso [79].
3.1.7 Ignoranza geofisica , arroganza e segretezza
Le grandi estinzioni della Terra sono in correlazione con i
fenomeni vulcanici epici denominati Large Igneous Province [80]. L’estinzione
di massa più estrema della Terra, alla fine del Permiano (o “Great Death –
Grande Morte”), 250 milioni di anni fa, coincise con il LIP delle Siberian
Traps, una massiccia effusione di lava e intrusione di magma sotterraneo. Il
magma sotterraneo mescolato con spessi strati di carbone, una miscela calda di
carbone-basalto, fuoriesce in superficie in numerosi luoghi, producendo
pennacchi di ceneri piroclastiche, fuliggine, solfato e polvere basaltica che
salgono fino nell’atmosfera superiore. [81]. Questo materiale è stato disperso
a livello globale, e i conseguenti depositi di carbone nella roccia di età
permiana sono stati rilevati come molto simili alle ceneri di carbone volanti
odierni [82]. Il Permiano è stato caratterizzato da alti livelli di biossido di
carbonio, gas metano e di rapido riscaldamento globale a livelli letali per la
maggior parte degli organismi viventi [83]. Un periodo di stress mortale delle
radiazioni ultraviolette durante il periodo Permiano può essere il risultato
dell’esaurimento dell’ozono stratosferico mediante la massiccia produzione di
organoalogeno idrotermico dal vasto vulcanismo delle Siberian Traps, [84].
Le fessurazioni che si sono verificate a est degli Urali 250
milioni di anni fa, hanno come risultato uno dei più grandi giacimenti di
petrolio e gas del mondo, come illustrato in Fig. 4 [85]. Vi è una
considerevole quantità di metano congelato intrappolato nel permafrost in
quella vasta area del nord [86]. Il riscaldamento globale antropogenico,
causato dalle quasi quotidiane eglobaliirrorazioni aeree di particolato,
pongono un serio rischio di scongelamento e rilascio massiccio nell’atmosfera
di quel metano.
Fig. 4. Il rapporto fra maggiore
petrolio e pozzi di produzione di gas naturale e il confine delle Siberian
Traps, indicato dalla linea nera. La fusione dei depositi di idrato di metano,
attualmente bloccati all’interno del permafrost di questa estesa area,
rappresentano una grave catastrofe. Da [85]
Le attività militari volte a manipolare l’ambiente terrestre
inquinando l’atmosfera con CFA e utilizzando riscaldatori ionosferici per
causare terremoti, eruzioni vulcaniche e altri scopi non rilevati stanno
causando, sosteniamo, gravi danni alla vita sulla Terra. Uno dei tanti punti
cruciali con cui le forze armate più importanti del mondo giocano coinvolge il
sistema globale dei monsoni della Terra, che impatta direttamente due terzi
dell’umanità, la maggior parte dei quali nel Sud del mondo. Nelle discussioni
accademiche sui possibili impatti della deliberata gestione climatica
dell’aerosol atmosferico, è ampiamente riconosciuto che il sistema globale dei
monsoni è attualmente imperfettamente compreso; che impegnarsi nella deliberata
alterazione del regime climatico globale potrebbe distorcere o disturbare il
persistente ribaltamento dell’atmosfera sui tropici, con implicazioni
potenzialmente gravi per inondazioni, siccità e agricoltura in Africa, Cina,
India e Sud-Est asiatico [87,88].
E’ dubbio che l’assenso a un regime di ingegneria climatica
segreta da parte delle élite nelle nazioni in via di sviluppo, fortemente
dipendenti dal funzionamento naturale del sistema globale dei monsoni, sia un
assenso pienamente informato. L’esercito classifica le informazioni che ritiene
importanti per l’attuazione dei suoi obiettivi di sicurezza e di guerra, uno
dei quali è la lotta contro il cambiamento climatico [90]. Il mondo civile non
ha accesso a questi segreti, tranne i più alti e più specializzati livelli di
governo [89]. I regimi militari coinvolti nell’esecuzione del massiccio
programma sul cambiamento climatico discussi in questo documento sono come
l’apprendista stregone: presuntuoso, agisce in segreto e inconsapevolmente
arrogante.
4. CONCLUSIONI
La decisione di modificare il funzionamento naturale del nostro
pianeta, di inquinare l’aria che respiriamo, di sconvolgere il clima naturale,
di militarizzare processi geofisici naturali, di disturbare la ionosfera che ci
protegge dalle radiazioni elettromagnetiche mortali del sole, e ad indurre in
errore il pubblico sui rischi per la salute, è stato accuratamente previsto nel
1968 da Gordon JF MacDonald nel suo saggio opportunamente intitolato “Come
distruggere l’ambiente”. Ma la visione di MacDonald non era al 20/20 (ndt
100/100). Immaginò che una nazione sarebbe stata in grado di sviluppare la
tecnologia militare a beneficio dei propri interessi nazionali naturali, ma non
è riuscito a prevedere l’evoluzione di un “nemico” planetario e le pressioni
risultanti sui militari dei singoli stati ad agire in un concerto planetario
contro questo cosiddetto nemico – il cambiamento climatico.
MacDonald non è riuscito a valutare appieno gli impatti negativi
delle future tecnologie di guerra ambientale, compreso il loro impatto sulla
salute umana e ambientale [20,21,58,41,43,74]. Il novanta per cento (90%) della
popolazione mondiale vive oggi in aree con aria malsana. Prodotti di
carbone-combustione sono il contributo singolo più importante a questo
inquinamento atmosferico globale, con l’esposizione al PM 2,5 particelle che
caratterizzano ceneri volanti di carbone il principale fattore di rischio
ambientale per così tanti morti (4,5 milioni nel 2015) [91]. L’inquinamento
atmosferico colpisce in modo sproporzionato il giovane e il vecchio e quelli
con malattie croniche.
La guerra trionfa su tutte le altre attività organizzate
dell’umanità. Implica non solo protocolli di segretezza sulla vita e sulla
morte ma deforma la trasparenza della ricerca scientifica [92,93]. La guerra
segreta al cambiamento climatico non fa eccezione a questa regola. MacDonald
non si rese conto mezzo secolo fa, che gli eserciti di tutto il mondo
potrebbero essere cooptati da un accordo internazionale segreto per condurre
per la prima volta la guerra al sistema planetario della Terra, a tutto il
biota della Terra e ai suoi processi biogeochimici fondamentali.
A meno che e fino a quando politici, giornalisti, scienziati e
altri membri della nostra società non affrontino la verità su ciò che sta
accadendo davanti ai loro occhi e chiedano collettivamente uno stop a queste
attività tecnologiche segrete, continueremo a marciare verso la prima
estinzione di massa della vita sulla Terra, provocata dall’uomo.
Dichiarazione etica AUTORI
Gli autori sostengono che le rappresentazioni tecniche,
scientifiche, mediche e di sanità pubblica fatte nella letteratura scientifica
in generale, compresa questa rivista in particolare, dovrebbero essere e sono
veritiere e accurate nella massima misura possibile, e dovrebbero servire al
massimo grado possibile per proteggere la salute e il benessere dell’umanità e
dell’ambiente naturale della Terra.
Interessi in competizione
Gli autori hanno dichiarato che non esistono interessi in
competizione.
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