Il tramonto di Milano: un quadro da sogno o incubo?
Il cielo: un quadro di Van Gogh o l’urlo di Munch?
Mentre la Stampa minimizza la mano criminale dell’uomo che
brucia la terra in Piemonte, il tramonto di ieri sera a Milano è stato esaltato
un ‘quadromeraviglioso’ e ha trovato unacopertura mediatica impressionante.
Non c’entrerebbe l’inquinamento, ma si tratterebbe di condizioni particolari di sole, di vento e di nubi, che ci regalano ‘poesia in cielo’. ‘Le emissioni carboniose (ed altro) degli incendi devastanti non c’entrano nulla’, assicurano i luminari dei nostri istituti: ’e’ solo una questione di vapore acqueo’, come altre volte, in altri casi dubbi…
E come dubitarne.
Mario Tozzi, sulla Stampa, commenta gli incendi in Piemonte: ‘Sappiamo che le condizioni meteorologiche particolari di questo ottobre 2017 hanno contribuito in maniera fondamentale al ripetersi e al propagarsi degli incendi. E ormai conosciamo il ruolo cruciale che il cambiamento climatico gioca nell’innescare e far perdurare condizioni favorevoli ai roghi’.
‘Quasi tutti gli incendi sono dolosi (raramente colposi)’, scrive Tozzi QUI. Ci è o ci fa?
Il tramonto infuocato di Milano
Come non tener conto del dramma di questi giorni, e aspettare le interpretazioni delle misurazioni di venti e correnti? Qualcuno le ha fatte ?
Centinaia di immagini sono state scattate e faranno il giro del mondo: uno spettacolo unico, certo, ma le spiegazioni scientifiche non sono poi così poetiche o romantiche…
Non è probabile che c’entri (oltre alle manipolazioni atmosferiche), l’inferno della Valle di Susa e del Piemonte?
E’ stato chiesto se il cielo al tramonto osservato il
29/10/2017, non sia inquinamento o se non si tratti di scie degli aerei: la
copertura con strati nuvolosi artificiali, infatti, era evidente da diversi
giorni.
Inoltre, il Corriere della Sera ha notato ’Sciee dune rosso fuoco’, un fenomeno atmosferico eccezionale, quello delle ‘nubi lenticolari’ e di ‘strati di nubi ondulate’.
‘NO’, ha risposto al Corriere della Sera Maurizio Mugeri, fisico dell’atmosfera presso l’Università di Milano: ‘erano nubi troppo alte, che stazionavano verso il limiti della stratosfera e l’inquinamento, in questo caso, non è la causa del loro effetto spettacolare’: ‘si è creata una condizione particolare dovuta alla diffusione del vapore acqueo’ – precisa Maugeri – per cui la luce del sole, al tramonto, attraversando i cristallini, produceva colori e disegni straordinari simili alle nubi lenticolaro, che, però, in genere, si presentano separate. L’inquinamento agisce a livelli più bassi e, poi, negli ultimi giorni, una ventilazione discreta sulla Val Padana ha abbassato i livelli inquinanti, quindi non può generare conseguenze simili“.
La scienza ha parlato e la rassicurazione è servita.
Tempo fa
‘La magia’ del tramonto rosso fuoco che aveva
‘incantato’ il Salento qualche tempo fa, era stata così spiegata, qualche
giorno dopo, dagli esperti del laboratorio Aerosol & Clima
dell’Università del Salento: il colore rosso, assunto dal cielo il 30 agosto
scorso, era dovuto alla presenza di particelle carboniose, secondo loro
prodotte dagli incendi in Canada! Le misure LIDAR effettuate nel corso del 31
agosto 2017 dal dr. Salvatore Romano, presso il laboratorio Aerosol & Clima
dell’Università del Salento, avevano rilevato il sopraggiungere nel Salento di
uno strato di particelle atmosferiche carboniose, a circa 18 km dal suolo, dovuto al
trasporto, in Sud Europa, del fumo prodotto dagli incendi verificatasi
intorno al 14 agosto addirittura nel Nord America (1)
La NASA afferma, che gli agenti inquinanti sono fattori determinati per ottenere un super tramonto.
Ma davvero a Milano non c’entravano nulla con il tramonto spettacolare?
(1) http://www.leccenews24.it/attualita/8203-il-tramonto-rosso-fuoco-incanta-il-salento-ma-gli-esperti-rompono-la-magia-dovuto-agli-incendi-in-canada.htm
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Posted By Massimo Lupicino
Vi ho sbirciati in posti che mi ero ripromesso di non
frequentare, come fa un guardone consapevole della sua debolezza e della somma
inutilità del gesto. E vi ho visti.
Vi ho visti rabbiosi, lividi, stupefatti e mortalmente offesi dalla sola idea che qualcuno la possa pensare diversamente da voi.
Vi ho visti pavoneggiarvi nel citare a sproposito altisonanti leggi della fisica, ed essere spernacchiati nel vostro stesso campo da forumisti di passaggio, radiati con effetto immediato dalla comunità, immagino per lesa maestà climatista.
Vi ho visti inveire contro chi si è permesso di raccontare altre storie rispetto a quelle che più vi piacciono. Storie comunque referenziate e argomentate, a differenza di quelle che amate leggere e sentire ripetere dalla gran parte dei media.
Vi ho visti insultare persone per nome e cognome, talvolta vostri colleghi ben più noti e titolati di voi, spargendo escrementi nel ventilatore, insinuando in modo volgare e basso.
Vi ho visti definire Christy un dilettante, una macchietta, un non-scienziato. Dall’alto delle vostre cattedre virtuali fatte di sproloqui e di invettive su siti più o meno desolati della provincia dell’Impero Climatista. E che cosa sarà mai l’onorificenza per “Eccezionale merito Scientifico” conferita dalla vostra (altrimenti) amata NASA allo stesso Christy, al cospetto della vostra manciata di “like” sui social network?
Vi ho visti irridere rispettati e stimati scienziati italiani del clima, che ai benpensanti come voi piace chiamare in altri contesti “cervelli in rientro”. Liquidandoli come “astrologi”, negando loro la dignità stessa di scienziato o ricercatore. Titoli che invece vengono generosamente riconosciuti a venditori di olio di serpente che impazzano sui media ma che si comportano come chi la scienza non l’ha mai frequentata in vita sua, nemmeno su Second Life.
Vi ho visti diffidare i pochi forumisti che vi leggevano dal frequentare siti pericolosi, accusati di diffondere fake news. Come si faceva molti anni addietro con quei libri sconvenienti che poi gli stessi censori andavano a leggersi di nascosto, abbandonandosi a pensieri impuri.
Vi ho visti, non mi siete piaciuti, ma sono contento che esistiate. Perché “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Lo dice l’Articolo 21 della Costituzione italiana. E non c’è narrativa pelosa sulle fake news o sull’hate speech che tenga, a fronte di questo diritto. Specie quando la narrativa in questione sembra nata dall’esigenza di chiudere la bocca a qualcuno, magari per lasciare qualcun altro libero di inveire ed insultare a difesa della causa “giusta”.
Vi ho visti, non mi siete piaciuti, ma vi voglio bene. Perché siete dei derelitti, esattamente come il sottoscritto, nel momento in cui andate a sbirciare in casa altrui per poi parlarne male in casa propria, e diffidare altri dal fare la stessa cosa. E quindi, a mo’ di ramoscello d’olivo, vi dedico anche una canzone (una cover in realtà) che vi piacerà, perché è seria come le vostre cause e compunta come le vostre sembianze quando ci annunciate come intendete salvare il mondo. A pensarci bene sembra scritta proprio per voi, anzi, per noi: You’re my Ramshackle, and I’ll love you clean” recita il ritornello, che mi piace tradurre: “Sei il mio derelitto, e ti vorrò bene, se ti dai una ripulita” (in calce il testo completo, con traduzione ;-))
Allora, ce la diamo, questa ripulita?