Lezione di Geopolitica ai giovani del Movimento Our Voice
Prima parte: Crisi Usa-Russia e Guerra in Ucraina
di Karim El Sadi - Docu-video
Le scorse settimane, prima dello scoppio della crisi in Medio Oriente con l'attacco Usa a Baghdad che ha ucciso il Generale Maggiore e comandante della Forza Quds del Corpo di guardie della rivoluzione islamica iraniana (IRGC), Qassem Soleimani, e Abu Mahdi al-Muhandis, il secondo in comando delle Unità di mobilitazione popolare irachena (PMU), lo storico giornalista, direttore di PandoraTV, Giulietto Chiesa, insieme al direttore di ANTIMAFIADuemila Giorgio Bongiovanni, che ha moderato l'incontro, ha tenuto una lezione di geopolitica assieme ai giovani del movimento culturale internazionale Our Voice.
Le scorse settimane, prima dello scoppio della crisi in Medio Oriente con l'attacco Usa a Baghdad che ha ucciso il Generale Maggiore e comandante della Forza Quds del Corpo di guardie della rivoluzione islamica iraniana (IRGC), Qassem Soleimani, e Abu Mahdi al-Muhandis, il secondo in comando delle Unità di mobilitazione popolare irachena (PMU), lo storico giornalista, direttore di PandoraTV, Giulietto Chiesa, insieme al direttore di ANTIMAFIADuemila Giorgio Bongiovanni, che ha moderato l'incontro, ha tenuto una lezione di geopolitica assieme ai giovani del movimento culturale internazionale Our Voice.
Un
appuntamento che proponiamo ai nostri lettori diviso in tre parti.
Diverse le tematiche approfondite con un denominatore comune: la crisi
dell'impero occidentale capitanato dagli Stati Uniti, che si riverbera
in altre zone del pianeta. "L'occidente è in crisi, non trova soluzioni e quindi diventa nervoso non avendo la situazione sotto mano".
Un "nervosismo" che ha portato ad un intervento diretto o indiretto
all'interno di certi Paesi in cui la linea politica non risulta
corrispondente ai diktat occidentali. Ma chi ha stabilito questi diktat?
Chi si cela dietro alle trame che hanno devastato l'est Europa e il
vicino Oriente? Secondo Chiesa i cosiddetti "padroni universali", "un
gruppo di potenti tra i quali troviamo i grandi banchieri della Federal
Reserve che dominano il mercato mondiale il prezzo del petrolio, la
valuta del dollaro e tanto altro".
(Continua)
(Continua)
Foto © Jacopo Bonfili
IT
0:01 / 1:05:48
Giulietto Chiesa racconta
le trame dei "Padroni universali"
Giulietto Chiesa sul 5G: "Dobbiamo difendere il nostro territorio"
l'argomento sul 5G lo puoi trovare al minuto 46:07
l'argomento sul 5G lo puoi trovare al minuto 46:07
Il video di 3 minuti che mostra jet militari spruzzano su Nashville, Tennessee, 20 dicembre 2019
(Ripresa J. Sherwood)
(Ripresa J. Sherwood)
La guerra trionfa su tutte le attività organizzate dell’umanità. Implica non solo protocolli di segretezza sulla vita e sulla morte ma deforma la trasparenza della ricerca scientifica. La guerra segreta al cambiamento climatico non fa eccezione a questa regola
Obiettivi: Cinquant’anni
fa, il geoscienziato Gordon J. F. MacDonald scrisse un capitolo del
libro intitolato “Come distruggere l’ambiente”, in cui descriveva come
una nazione potrebbe alterare l’ambiente in modo da infliggere in modo
nascosto un danno a una nazione nemica. Il nostro obiettivo è quello di
esaminare i suggerimenti strategici di guerra ambientale di MacDonald
alla luce dei successivi progressi tecnologici e nel contesto
dell’applicazione attuale dei metodi di guerra da lui descritti.
Metodi: Esaminiamo la letteratura interdisciplinare storica, scientifica e medica.
Risultati: MacDonald ha parlato di guerra meteorologica palese e segreta basata sulla inseminazione delle nuvole per provocare precipitazioni. Successivamente è stato sviluppato un metodo per inibire le precipitazioni posizionando dei getti di particelle inquinanti dove si formano nuvole. Per almeno due decenni i cittadini hanno osservato con frequenza crescente queste scie di particolato. Indagini scientifiche forensi mostrano che le ceneri di carbone tossico sono il loro principale costituente. Intorno al 2010 l’irrorazione aerea del particolato è salita a un livello pressochè giornaliero, e pressochè globale. Presumibilmente, un accordo internazionale segreto ha imposto l’irrorazione aerea come un “parasole” per la Terra. Tuttavia, l’irrorazione aerea, piuttosto che raffreddare, riscalda l’atmosfera, ritarda la dispersione del calore della Terra e causa il riscaldamento globale. MacDonald trattava anche della distruzione dell’ozono atmosferico e dell’ innesco di terremoti ed eruzioni vulcaniche, attività ora possibili con riscaldatori ionosferici ad alta frequenza.
Risultati: MacDonald ha parlato di guerra meteorologica palese e segreta basata sulla inseminazione delle nuvole per provocare precipitazioni. Successivamente è stato sviluppato un metodo per inibire le precipitazioni posizionando dei getti di particelle inquinanti dove si formano nuvole. Per almeno due decenni i cittadini hanno osservato con frequenza crescente queste scie di particolato. Indagini scientifiche forensi mostrano che le ceneri di carbone tossico sono il loro principale costituente. Intorno al 2010 l’irrorazione aerea del particolato è salita a un livello pressochè giornaliero, e pressochè globale. Presumibilmente, un accordo internazionale segreto ha imposto l’irrorazione aerea come un “parasole” per la Terra. Tuttavia, l’irrorazione aerea, piuttosto che raffreddare, riscalda l’atmosfera, ritarda la dispersione del calore della Terra e causa il riscaldamento globale. MacDonald trattava anche della distruzione dell’ozono atmosferico e dell’ innesco di terremoti ed eruzioni vulcaniche, attività ora possibili con riscaldatori ionosferici ad alta frequenza.
Conclusioni: la
decisione attuale dei militari statunitensi di armare l’ambiente a fini
di sicurezza nazionale è stata accuratamente prevista da MacDonald. Ma
non riuscì a rendersi conto che le forze armate nazionali potevano e
sarebbero state cooptate da un accordo internazionale segreto la cui
conseguenza, per quanto involontaria, era di condurre una guerra al
pianeta Terra, a tutto il suo biota e ai suoi processi naturali e
bio-geo-chimici. A meno che e fino a quando i politici, giornalisti,
scienziati e altri membri della nostra società non affrontino la verità
su ciò che sta accadendo davanti ai loro occhi e chiedano
collettivamente un’arresto di queste nascoste attività tecnologiche,
continueremo a marciare verso la prima estinzione di massa provocata
dall’uomo.
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