La
lista reale sumerica lascia ancora perplessi gli storici
L’universo è pieno di misteri che
sfidano le nostre conoscenze. Nella sezione ‘Viaggio nei misteri della Scienza’
Epoch Times raccoglie storie che riguardano questi strani fenomeni per
stimolare l’immaginazione e aprire possibilità ignote. Se siano vere o no, sei
tu a deciderlo.
La lista reale sumerica è forse
il reperto più affascinante rinvenuto in Iraq. Quest'antico manoscritto,
scritto in lingua sumera, elenca i re delle dinastie sumere e dei popoli vicini,
e anche l’ipotetica durata dei loro regni e l’ubicazione delle regalità
'ufficiali'. Il reperto è unico poiché nella lista figurano assieme re
antidiluviani e probabilmente mitici con re storici, ufficialmente esistiti.
Il primo frammento di questo testo
era una tavola in scrittura cuneiforme risalente a quattromila anni fa e
ritrovata nel sito dell’antica Nippur. La scoperta, pubblicata nel 1906, si
deve allo studioso americano di origine tedesca Hermann Hilprecht. Dalla
scoperta di Hilprecht sono stati ritrovati almeno 18 esemplari della lista
reale, la maggior parte dei quali databili alla seconda metà della dinastia
Isin (2017-1749 a.C.
circa). Nessuno di questi documenti è identico all’altro. Tuttavia le varie
versioni hanno abbastanza materiale in comune da far pensare che derivano da un
unico, racconto 'ideale' della storia sumerica.
Tra gli esempi della lista reale
sumerica, il prisma di Weld-Blundel, conservato nella collezione dedicata alla
scrittura cuneiforme del museo Ashmoleano a Oxford, è la versione più estesa e
la copia più completa della lista reale. Il prisma, lungo venti centimetri, è
formato da quattro lati, con due colonne per lato. Si pensa che originariamente
contenesse un fuso di legno al centro che permetteva di farlo ruotare per leggere
tutti e quattro i lati. Elenca i re dalle dinastie antidiluviane (prima del
Diluvio universale) al quattordicesimo re della dinastia Isin (1763-1753 a.C. circa).
La lista ha un valore immenso
dato che riflette tradizioni molto antiche e allo stesso tempo fornisce un
importante quadro cronologico che si riferisce ai diversi periodi dei regni
sumeri; presenta inoltre notevoli similitudini con la Genesi.
La lista reale sumerica.
(Wikimedia Commons)
L’ANTICA CIVILTÀ SUMERA
Sumer è il luogo d’origine della
più antica civiltà conosciuta, localizzata nella parte più meridionale della
Mesopotamia, tra il Tigri e l’Eufrate, nell’area che sarebbe poi diventata la
Babilonia e che ora è l’Iraq meridionale, da Baghdad al Golfo Persico.
Dal terzo millennio a.C., nella
Mesopotamia c’erano almeno dodici città-stato: Kish, Erech, Ur, Sippar, Akshak,
Larak, Nippur, Adab, Umma, Lagash, Bad-tibira e Larsa.
Ognuno di questi Stati aveva una
città cinta da mura con i suoi villaggi e terre circostanti, e ognuna venerava
le proprie divinità, i cui templi erano la struttura centrale della città. Il
potere politico era originariamente nelle mani del popolo ma, con l’aumento della
rivalità tra le varie città-stato, venne adottato da tutte il potere sovrano.
La lista reale sumerica riporta
che otto re governarono prima del Diluvio universale. Dopo il Diluvio, varie
città-stato e le dinastie dei loro re guadagnarono temporaneamente il potere
sulle altre.
La lista reale sumerica inizia dalle origini del potere sovrano, che è visto come un’istituzione divina: «Il re discende dal Cielo». Secondo la lista, i monarchi delle prime dinastie regnarono per tempi incredibilmente lunghi:
«Dopo che la regalità è scesa dal
cielo, il potere sovrano era ad Eridug. Ad Eridug, Alulim divenne il re; regnò
per 28.800 anni. Alaljiar regnò per 36.000 anni. Altri due re regnarono per
64.800 anni».
Alcuni monarchi citati nella prima
lista, come Etana, Lugal-banda e Gilgamesh, sono figure mitiche o leggendarie,
le cui eroiche imprese sono materia di una serie di composizioni narrative
sumere e babilonesi.
La prima lista nomina otto re per
un totale di 241.200 anni, da quando i re «discendevano dal Cielo» a quando «il
diluvio» inondò la terra e poi di nuovo quando «il potere sovrano veniva dal
Cielo» dopo il Diluvio.
INTERPRETAZIONE DEI LUNGHI REGNI
INTERPRETAZIONE DEI LUNGHI REGNI
La straordinaria lunghezza dei
regni dei primi monarchi ha provocato numerose interpretazioni. Da un lato c’è
il completo accantonamento delle grandi cifre astronomiche considerate come
completamente artificiali e l’opinione che non siano meritevoli di serie
considerazioni. Dall’altra parte vi sono quelli che credono che i numeri si
basino sulla realtà e che i primi re fossero divinità, capaci di vivere molto
più a lungo degli umani.
Tra questi due estremi c’è
l’ipotesi che queste cifre rappresentino potere, trionfo o importanza. Ad
esempio nell’antico Egitto, la frase ‘morì all’età di 110 anni’ è riferita a
qualcuno che ha vissuto la sua vita pienamente e che ha dato importanti
contributi alla società. Nello stesso modo i lunghi periodi di regno dei primi
re potrebbero rappresentare quanto fossero considerati incredibilmente
importanti dalla gente. Ma questo non spiega perché il periodo di mandato dei
re successivi fosse cambiato, assumendo durate più normali.
Collegata a questa prospettiva
c’è l’opinione che, sebbene i primi re non siano storicamente confermati,
questo non esclude la loro possibile corrispondenza con monarchi storici in
seguito diventati mito.
Infine alcuni studiosi hanno
tentato di spiegare le cifre attraverso indagini e interpretazioni matematiche
(es. Harrison, 1993).
COLLEGAMENTI CON LA GENESI
COLLEGAMENTI CON LA GENESI
Alcuni ricercatori (es. Wood
2003) hanno portato l’attenzione sul fatto che ci siano notevoli similitudini
tra la lista reale sumerica e i racconti della Genesi. Ad esempio la Genesi
racconta la storia del Diluvio universale e gli sforzi di Noè nel salvare le
specie animali della Terra dalla distruzione. Similmente, nella lista reale
sumerica, si parla di un grande diluvio: «L’alluvione spazzò la Terra».
La lista reale sumerica fornisce
l’elenco di otto re (dieci, in alcune versioni) che regnarono per lunghi
periodi di tempo prima del Diluvio, spaziando dai 18.600 ai 43.200 anni. Questo
si trova anche nel quinto capitolo della Genesi, in cui vengono registrate le
generazioni dalla Creazione al Diluvio. Curiosamente tra Adamo e Noè ci sono
otto generazioni, esattamente come gli otto re tra l’inizio del potere sovrano
e il diluvio nella lista reale sumerica.
Dopo il diluvio la lista reale
registra re che regnarono per periodi molto più brevi. Pertanto la lista reale
sumerica non documenta soltanto un grande diluvio nell’iniziale storia dell’uomo,
ma riflette anche lo stesso schema decrescente di longevità, come avviene anche
nella Bibbia - gli uomini vivevano per periodi di tempo incredibilmente lunghi
prima del diluvio e molto più brevi dopo il diluvio (Wood 2003).
La lista reale sumerica è davvero
un mistero sconcertante. Perché i sumeri hanno combinato sovrani mitici e
autentici sovrani storici in un unico documento? Perché ci sono così tante
similitudini con la Genesi? Perché è indicato che gli antichi monarchi
governarono per centinaia di anni? Queste sono solo alcune delle domande per le
quali, dopo più di un secolo di ricerche, ancora non c’è risposta.
Articolo in inglese:
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