Babbo Natale e il “patentino” vaccinale per tutti…
Marcello Pamio
Manca poco più di un mese a Natale, e quasi nessuno se n’è accorto.
Gli anni scorsi subito dopo Ognissanti iniziava un massiccio
martellamento di prodotti, pubblicità, video, canzoni e jingles
natalizi, per non parlare di panettoni, luminarie e stelle filanti.
Quest’anno no: come mai? Semplice, è arrivato l’ordine dall’alto ai vari editori di cancellare la festività dai media.
Ovviamente il motivo è più che valido: il coronavirus!
La realtà è un po’ diversa: ci stanno rosolando lentamente sulla piastra, per prepararci al prossimo anno che inizierà con i botti, e non pensiate al capodanno. Il veglione infatti si farà a casa in totale solitudine senza alcun razzetto o fontanella, perché verranno messi al bando dal prossimo Dpcm in quanto i petardi potrebbero svegliare dal sonno notturno il SarsCoV-2... Che non sia mai!
Mi riferisco al “patentino” e all’ipotesi di obbligo in base alle fasce di età che sta prendendo forma.
A dirlo il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. “Stiamo disegnando un piano dei vaccini, il primo sarà quello di Pfizer e all’Italia arriveranno 3,4 milioni di dosi nella seconda parte di gennaio, che serviranno a vaccinare 1,7 milioni di italiani perché a ogni persona dovranno essere somministrate due dosi”.
La cosa interessante è che il prodotto Pfizer richiede condizioni
particolari per la conservazione: temperature di circa 70/80 gradi sotto
lo zero!
Ma tranquilli i frigoriferi “ci sono”, ha rincuorato Arcuri.
Stanno anche “progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto, per seguire la tracciabilità dei beni sul territorio”, ha detto il Commissario, rispondendo ad una domanda sulla folle ma purtroppo concreta ipotesi di un patentino.
Il “patentino” o “pass” come l’ha definito il diversamente-statista del veneto Zaia, darà diritto ai sudditi di tornare ad una pseudo-normalità, che ovviamente normalità non sarà. Ma come si dice: la cosa importante è crederci.
Quindi vuoi andare ai concerti? Usare i
mezzi pubblici? Viaggiare all’estero? E perchè no, mangiarti una
pizzetta in compagnia senza il problema del numero di commensali? Bene,
lo potrai fare se e solo se ti sarai fatto sparare in vena un po’ di RNA
sintetico, un po’ di materiale modificato geneticamente, creato in
laboratorio dalle menti più criminali del pianeta!
Buona “normalità” a tutti...
Fonte: https://disinformazione.it/
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