Premessa: Ho trascritto il video qui sotto per una migliore fruizione; il video comunque è sottotitolato in lingua italiana. Buona lettura e visione.
"Siamo in un momento critico della storia, come per gli spartani alla battaglia delle Termopili, e per quei giovani sulle spiagge della Normandia."
Sappiamo tutti che questi momenti sono momenti difficili e preoccupanti. Siamo nel mezzo di una pandemia, e ci sono città e interi paesi in lockdown per mesi per mesi e mesi di fila.
Le persone stanno perdendo le loro vite, i loro lavori e le loro aziende. Le malattie mentali ed i suicidi sono in forte crescita e il debito si sta accumulando richiederà generazioni per essere estinto,
Censura e polarizzazione dei discorsi sembrano essere diventati normali, con il rispetto reciproco nei dibattiti che ha dato spazio a modi di pensare contrapposti e modi di fare intolleranti che hanno avuto effetto profondamente divisivo sulle nostre società aperte al dialogo.
Ma la cosa di gran lungo preoccupante di tutte queste cose, è che siamo sull’orlo di un cambio di civiltà che è così profondo e le cui conseguenze ed implicazioni sono così grandi che pochi sono in grado di capire l’imminenza del pericolo o di vedere il Rubicone che stiamo attraversando, e il mondo distopico che ci aspetta dall’altra parte.
Vi state chiedendo come sta venendo portato avanti questo cambiamento epocale? Con trucchi di mano, inganni e con l’introduzione di un passaporto vaccinale apparentemente benigno.
Una simile affermazione può sembrare straordinaria, e avreste buoni motivi per essere scettici, ma permettetemi di spiegarmi meglio. La maggior parte di noi, che vive nelle società democratiche di oggi, è nata libera.
Non abbiamo mai conosciuto null’altro. Le società democratici liberali certamente non sono perfette, ma siamo essenzialmente liberi di vivere le vite che scegliamo, andare dove vogliamo e comportarci come vogliamo, ad eccezione di quando è espressamente proibito alla legge, come ad esempio rubare, commettere atti di violenza o uccidere qualcuno.
Le libertà di cui godiamo non ce le siamo guadagnate. Ci sono state passate lungo la storia dalle generazioni precedenti che le hanno strappate dalle mani di monarchi e tiranni, da persone che hanno combattuto e sono morte, in modo che potessimo godere delle libertà che abbiamo oggi e vivere le vite che scegliamo.
Oggi siamo in procinto di perdere queste libertà senza prezzo, per le quali si è così duramente combattuto, mentre guardiamo altrove, oppure le cediamo senza resistere, senza nemmeno discutere, perché ci viene detto che non abbiamo scelta e dobbiamo accettare i passaporti vaccinali se vogliamo riavere un po’ delle nostre vite.
A prima vista, accettare i passaporti vaccinali nelle nostre vite quotidiane sembra un cambiamento da poco. Dopotutto, molti di noi si sono già abituati a scansionare il QR, come condizione necessaria per entrare in negozi o ristoranti.
Non fatevi ingannare: l’adozione globale del passaporto vaccinale non è un cambiamento da poco. Invece è praticamente un’inversione fondamentale di ciò che si intende per libertà nelle società democratiche, e faciliterà una ristrutturazione radicale della nostra civiltà.
Le nostre libertà personali non saranno più estese, e ristrette solo in lontananza, da leggi stabilite da molto tempo e di comune accordo. Invece, quello che rimarrà delle nostre libertà, sarà limitata a quelle cose per cui abbiamo ricevuto il permesso esplicito di fare, da qualche potere algoritmico mediato dallo schermo del nostro smartphone e da una sputa verde ogni volta.
Lasciate che ve lo ripeta, giacché e di importanza critica capirlo: Oggi siamo essenzialmente liberi di fare qualunque cosa vogliamo, ad eccezione di quelle azioni proibite dalla legge. Dopo l’introduzione dei passaporti vaccinali, questo concetto di libertà sarà consegnato ai libri di storia e rimpiazzato da un sistema completamente diverso in cui ci sarà solo permesso fare le cose per cui abbiamo ricevuto un permesso esplicito di fare.
E’ questo ciò che intendo dire, quando parlo di inversione fondamentale del concetto di libertà. Quasi dal giorno alla sera, le nostre libertà granitiche sono diventate dei semplici privilegi, temporaneamente concessi se ci comportiamo bene.
Posso andare in questo ristorante, a questo concerto o a questo evento sportivo? Posso salire su questo autobus, aereo o taxi? Posso entrare in questo negozio, fare un intervento operatorio o persino andare a lavorare?
La nostra partecipazione a queste attività quotidiane dipenderà da un permesso che ci viene rilasciato attraverso gli smartphone, e che potrà essere revocato da un giorno all’altro. Non pensate neanche per un attimo che siccome adesso avete fatto i due vaccini, questa cosa non si applicherà anche a voi.
L’Australia, un paese con poco meno di 26 milioni di abitanti, ha appena firmato un contratto per assicurarsi altri 195 milioni di dosi di vaccino, oltre ai milioni di dosi che ha già acquistato.
Stiamo parlando di un booster ogni 6 mesi per i prossimi 4 anni. Dunque, fra un paio d’anni, se siete in ritardo di 2 giorni con il vostro booster per l’ultima variante del Covid, potrete dimenticarvi di andare a quella cena con gli amici nel vostro ristorante preferito.
Oggi ci sarà solo una spunta
verde o una croce rossa, che indicano l’autorizzazione o l’esclusione nella
società, ma un domani vi saranno punteggi per ogni aspetto delle nostre vite.
Verranno aggiunti dei punti per comportamenti che supportano il governo e le
grandi aziende, mentre i punti verranno sottratti in caso di divergenza con le
norme.
Quante volte hai inavvertitamente infranto l’obbligo di stare a 1,5 metri di distanza dagli altri oggi? Vogliamo parlare di quel post vagamente critico che hai fatto su questa politica governativa? Che mi dici di quel video che hai condiviso con un amico, che solleva delle domande legittime sulla narrativa ufficiale?
Guarda come il tuo punteggio sociale crolla e, con esso, vengono revocati tutti i servizi essenziali per la tua vita. Un privilegio alla volta.
Per quanto questa idea sembri estrema, il sistema del credito sociale è già una realtà in Cina, dove le persone non possono entrare in treno se il loro punteggio scende sotto un certo livello.
Non fatevi illusioni, tutto questo sta per arrivare nel mondo intero e arriverà di nascosto all’interno del cavallo di troia del passaporto vaccinale.
Anche se un mondo simile non ci sembra plausibile, se ci fermiamo a riflettere solo per un istante, diventa chiaro che il Covid-19 ci ha già dato un messaggio del mondo dove ciò che è permesso fare in termini di libertà, cambia di giorno in giorno.
La rimozione del dissenso è già iniziata. Sebbene questa visione del nostro futuro prossimo è già abbastanza scioccante, il vero potere distopico di questo piano, diventa apparente solo nel momento in cui inseriamo l’ID digitale e il passaporto vaccinale all’interno di un contesto ad alte tecnologie e nel mondo ultra sorvegliato in cui viviamo.
Non è un segreto per nessuno che i giganti tecnologici monitorano e registrano ogni nostra attività online. Ad ogni post cui mettiamo un like, ogni articolo che condividiamo, ogni pubblicità su cui clicchiamo o video che guardiamo, costruisce il nostro profilo dettagliato. L’enorme ammontare dei dati generati in questi profili psicografici non sono usati solo per determinare che prodotti vogliamo comprare ma anche, ed è agghiacciante, per alterare le nostre idee politiche, le nostre opinioni e credenze, e perfino le nostre motivazioni e paure più profonde.
Si può discutere sul fatto che, insieme a così tanti dati, gli algoritmi dell’AI unita una potenza di calcolo infinita, rivelano a Google, Facebook e Amazon, più di quanto noi sappiamo di noi stessi.
Per di più, dopo le rivelazioni di Edward Snowden sulla onnipresente e illegale sorveglianza dell’SNA negli Stati Uniti, che lavora a stretto contatto con i ‘5 occhi’, cioè i suoi partner nel Regno Uniti, Canada, e Nuova Zelanda, la maggior parte delle persone sa che i governi raccolgono e immagazzinano molti dati sui propri cittadini, incluso quasi tutte le telefonate, i messaggi di testo e le E-Mail, ogni aspetto delle nostre vite oggi è monitorato, scrutinato e assemblato in un profilo, come parte dell’apparato di sicurezza nazionale e per quello che serve a governare profitti per le grosse aziende.
Fino a questo momento, il brutto affare che abbiamo con Big Tech, sembra aver portato a poco più di una bottarella qui e là, che consiste in qualche suggerimento su merci da acquistare su Amazon. In genere cose che nemmeno sapevamo di volere.
Ad ogni modo, tutto questo cambierà per sempre, se permettiamo il passaporto vaccinale. Perché? Perché il passaporto vaccinale e il sistema di credito sociale in cui si evolverà rapidamente, è quel pezzo finale che ancora manca all’architettura di sorveglianza totale e controllo sociale.
George Orwell ci ha reso familiari con gli aspetti del monitoraggio e della sorveglianza e sappiamo tutti intuitivamente che l’atto di essere osservati ci fa pressione per farci conformare a certe regole e norme. Pensate alle telecamere per i limiti di velocità in strada e quelle di sicurezza nei negozi e nei centri commerciali.
C’è però un altro aspetto della sorveglianza che, a parte quella multa occasionale per eccesso di velocità, pochi di noi conoscono: l’aspetto disciplinare della sorveglianza. La punizione per essersi conformati, si riceve attraverso l’aspetto appuntito dell’architettura di sorveglianza.
Fino a questo momento, quel pezzo di puzzle era mancante ma con l’avvento del passaporto vaccinale, il meccanismo per disciplinare automaticamente quelli che non si piegano alle norme prescritte e agli obblighi, sarà portato a termine nelle tasche di tutti noi in tutti i momenti della giornata.
C’è un termine che si usa nelle discussioni accademiche sulla sorveglianza, noto come totalitarismo chiavi in mano. È l’idea che l’infrastruttura di sorveglianza per un sistema totalitario è già stata costruita intorno a noi ma non è stata ancora attivata.
La macchina è pronta ma la chiave nel quadro non è stata ancora girata. Il passaporto vaccinale è l’ultima parte di questa infrastruttura, l’ultimo ingranaggio della macchina. Sono la punta appuntita della disciplina del sistema totalitario di sorveglianza e controllo.
Una vota che permettiamo a questa parte critica dell’infrastruttura di venire immesso nel sistema, una volta che la accettiamo come una cosa normale nelle nostre vite, questa chiave sarà girata, il Rubicone sarà attraversato e non si potrà più tornare indietro. Non vi sarà spazio per il dissenso o opportunità di dibattito, né margine di deviazione dalle norme prescritte e dai comportamenti obbligati.
Con la sparizione degli spazi per il dibattito, spariranno anche le differenze e la conformità e, allo stesso modo sparirà anche la possibilità degli esseri umani di sterzare in modo collettivo le nostre società nella direzione in cui vogliamo che vadano.
Questa macchina sarà accesa, in eterno e automaticamente osserverà, costruirà profili e punteggi, guiderà i nostri comportamenti e, quando necessario, ci punirà.
Saremo per sempre alla mercé dei nostri padroni, quelli che hanno la chiave della macchina, quelli che tengono i nostri punteggi e che fanno le regole, cioè quelli che decidono chi merita la spunta verde o la croce rossa, e che decidono se dobbiamo essere inclusi nella società o spinti verso i margini precari dell’esistenza.
Se permettiamo che tutto questo succeda come Aldus Huxley ha definito in terminologia, l’ultima rivoluzione. Non si potrà più tornare indietro.
La libertà che abbiamo conosciuto per tutte le nostre vite, e per tante generazioni prima della nostra, sarà spenta per sempre, ad eccezione di pochi privilegiati, nelle parti alte della piramide.
Vol tempo, forse entro un paio di generazioni, saremo totalmente condizionati dallo sguardo costante della sorveglianza e dalle ricompense e dalle punizioni, che il sistema ci darà in automatico, che ce lo faremo star bene.
Ci controlleremo da soli, ci censureremo da soli, e saremo sottomessi. La libertà di cui godiamo oggi, persino la stessa idea della libertà che concepiamo oggi, diventerà una cosa impensabile per i nostri figli e per tutte le generazioni che seguiranno.
Si dice che il totalitarismo è innanzitutto la focalizzazione sull’estrema sorveglianza, al fine di assicurarsi degli obbiettivi politici.
Sotto copertura del Covid-19, senza dibattiti, discussioni o consenso informato, stiamo per lasciare che sia instaurato un nuovo mondo totalitario basato sulla sorveglianza, sull’obbedienza e sul controllo totale, accolto da molti, nel nome della battaglia contro il virus.
E’ inviante pensare che quelli di noi che vivono il mondo altamente tecnologico e mediatico di oggi, siano troppo informati e troppo intelligenti perché ci venga rifilato un simile trucco.
Sì, in passato i popoli sono caduti sotto l’incantesimo del fascismo e del totalitarismo in passato ma siamo semplicemente troppo sofisticati oggi per ricascare nella stessa trappola. Ma è davvero così? Siete sicuri? Guardatevi attorno…Guardate la censura. Guardate come è difficile deviare dalla narrativa approvata sul mainstream.
Guardate come viene usata la paura per recintarci e controllarci. Guardate come stiamo venendo divisi sulle idee delle maschere, dai vaccini e del lockdown. Guardate la mentalità del gruppo e di fuori dal gruppo che si sta iniziando a formare. Guardate dove siamo arrivati, in soli due anni.
Quando si tolgono le fette di prosciutto dagli occhi, la propaganda e il controllo diventano fin troppo chiari. E’ tutto ampiamente chiaro per quelli che vogliono vederlo.
Data la gravità delle cose che sto dicendo, vi chiedo di fare una piccola pausa per riflettere: Per secoli, forse millenni, la torcia della libertà è stata passata da generazione in generazione, spesso pagandola con il sangue. La fiamma della torcia è stata tenuta in vita dalle mani per cui è passata.
Quelli di noi che vivono oggi, fortunati abbastanza da vivere in società democratiche, sono quelli che portano quella torcia oggi. Immaginate di guardare negli occhi i vostri genitori, i nonni e tutte le generazioni prima di loro, attraverso il tempo.
Guardate quelli che hanno donato le loro vite affinché potessimo essere liberi, che hanno combattuto, manifestato, agito, che hanno affrontato dei despoti, affinché vi fosse libertà per loro e i loro discendenti.
Volete davvero guardarli negli occhi e dirgli che avete lasciato che quella torcia si spegnesse per sempre a causa del virus? Che avete lasciato spegnere quella fiamma perché avevate troppa paura, eravate troppo pigri, troppo ingenui, e troppo facili da manipolare per resistere, per tenere la schiena dritta, e tenere in vita quella fiamma?
Adesso immaginate di guardare avanti nel tempo, ai vostri discendenti. Ai vostri figli e nipoti, che siano già fra noi o che ancora debbano nascere, e a tutte le generazioni che seguiranno la nostra. Guardateli negli occhi e ditegli che il dono della libertà ci era stato tramandato, ma abbiamo permesso che ci fosse tolto, quindi tolto anche a loro, perché non abbiamo visto il trucco che ci stavano giocando oppure, se lo abbiamo visto, non abbiamo mosso un dito per impedirlo.
Riuscite a percepire il peso della responsabilità che abbiamo sule nostre spalle? Potrete vivere nella vergogna, sapendo che eravate fra quelli che non fecero nulla, in lockdown, nascosti dentro casa, mentre il dono prezioso della libertà, attraverso dei trucchi, la manipolazione e l’inganno, veniva rubato a voi e a tutte le generazioni future?
Non dovrebbe importare da che parte del panorama politico proveniamo, cosa pensiamo delle maschere, dei vaccini e dei lockdown, e neppure se siamo ricchi, poveri o siamo membri dell’esercito o della polizia. Possiamo essere in disaccordo su tante cose ma sicuramente possiamo essere d’accordo sul fatto che la libertà che abbiamo oggi è il dono più prezioso che abbiamo ricevuto, e che deve essere protetto, nutrito e difeso ad ogni costo per le generazioni a venire.
Infatti è vero il contrario: il passaporto vaccinale è lo strumento perfetto per creare un nuovo tipo di società controllata e sorvegliata, di cui non vi sono precedenti nella storia. Quindi, in nessuna circostanza, non importa quali pressioni ci vengono fatte, non dobbiamo permettere che il passaporto vaccinale venga introdotto. Non fatevi illusioni. Siamo in un momento critico della storia, come per gli spartani alla battaglia delle Termopili, e per quei giovani sulle spiagge della Normandia.
L’importanza di quello che c’è in gioco non può essere sovrastimata. Ma questo non è un messaggio di paura e di divisione, bensì un messaggio di speranza e unità.
Ho fatto questo video per suonare l’allarme, per richiamare l’attenzione sul pericolo imminente in cu ci troviamo tutti insieme. Siamo nati liberi e sovrani su questo bel pianeta. Siamo tutti fratelli e sorelle. Siamo un’unica famiglia umana, a prescindere dal colore, credo o nazionalità. Non ci servono armi, assedi e distruzione di edifici. Dobbiamo semplicemente reagire, unirci e dire: adesso basta.
Abbiamo scoperto i trucchi, conosciamo il piano e non permetteremo che ci venga strappata la libertà. La torcia della libertà non sarà spenta. Né ora né mai e, sicuramente, non se ci siamo noi. È venuto il momento di difenderla per tutte le generazioni future, di ravvivare questa fiamma e passarla intatta e invigorita a tutte le generazioni che ci seguiranno.
Dobbiamo dire ai nostri discendenti all’unisono: non vi deluderemo.
Se questo mio messaggio fa breccia in voi, vi chiedo di condividerlo con i vostri parenti e amici, perché ora è il momento di agire.
TPM – ThisPivotalMoment (Questo Momento Cruciale)
Ciao vlady,chi non è predisposto a comprendere non comprenderà mai,sono tre anni che ci provo con amici da vecchia data,ma a quanto pare e come parlare al vento,credono ancora alla falsità,e non so a cosa sia dovuto,forse bisogna nascere predisposti per capire il grande inganno mondiale,e ti assicuro che il risveglio fa molto male,l’ho provato di prima persona. Grazie per la tua bontà,
RispondiEliminaPS:volevo chiederti una cortesia. Se puoi dire a kimera sul sito di Mazzucco visto che sta facendo ricerche sulla gran tartaria di prendere in considerazione anche il (CARBURO K2C2) per le sue ricerche sui lumens sprigionati dalle luci fine 800,ti chiedo scusa ma ho provato a collegarmi ma non ci sono riuscito, Infinite grazie. Se non puoi fa lo stesso Grazie=mente.
Scusa ancora wlady,la ricerca di kimera era sulla grande tartaria.Grazie Palmer
RispondiEliminaBentrovato Palmer, grazie per il tuo intervento che condivido.
RispondiEliminaNon conosco Chimera e non ho mai interloquito con lei, e poi cerco di non andare mai ot nei commenti. Si ti iscrivi a liogocomune e commenti nei "commenti liberi", (di solito al sabato), puoi chiederlo tu direttamente.
Grazie per la tua immensa gentilezza. Palmer
RispondiEliminaPenso che se il grande medico Giuseppe Moscati, grande di cuore e di scienza fosse vissuto oggi, lo avrebbero fatto secco senza indugio. Sulle note di Jerusalema, magari.... Tempi tremendi, gli attuali, e forse ancor di più quelli che verranno così che, per certi versi, c'è da rallegrarsi ad essere anziani, specialmente se si è avuto il buon gusto di non procreare, che non è il mio caso. Purtroppo.....
RispondiEliminaBentrovato Mauro, non è il mio caso neanche per me, anzi sono già nonno di tre nipoti ormai maggiorenni, molto lontani dalla realtà che ci sovrasta.
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