mercoledì 6 dicembre 2017

Almanacco di fine anno


 

Giovani: morti improvvise, malori (IENA) e infarti a scuola sul computer. C’entra il Wi-Fi?

di Maurizio Martucci
Chi o cosa sta falcidiando un’intera generazione? Minando lo stato di salute dei più giovani? Ieri è toccato ad una famosa Iena. Ma, riduzionista, il titolo è semplificato: in discussione non ci sono solo gli effetti sulla salute pubblica del Wi-Fi e dei diversi sistemi wireless (H24, ubiquitari e cumulativi), ma l’Elettrosmog nel suo complesso: invisibile e silente, il fenomeno elettromagnetico c’entra qualcosa con l’inquietante lista di lutti (prematuri) e malori (improvvisi) registrati nell’ultimo anno? Se si, cosa, come e perché? Se no, perché? Ecco i fatti. Continua QUI 

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QUESTO VIENE DAL SUOLO ITALIANO DI TUTTI I GIORNI. 
AUGURI, INCOSCIENTI. 
di Paolo Barnard

Caro Paolo, 
Sono un informatico di lunga data con una propria aziendina che opera in Europa…. Avendone esperienza, condivido pienamente le tue preoccupazioni per il futuro riguardo il lavoro in forte calo. In ogni settore...

Pensa solo all’auto ELETTRICA che oggi viene spinta in modo deciso… Il motore elettrico rispetto al motore a scoppio (benzina o diesel) è estremamente più semplice.

Spariscono: Basamenti, Pistoni, Bielle, Spinterogeno, Carburatori, Iniettori, Turbine… meccanica di precisione ed elettronica di controllo…

Quindi sparisce tutto il lavoro di progettazione, costruzione, assemblaggio ecc… Ma sparirà anche tutto il lavoro di manutenzione. Migliaia di piccole o grandi officine che ci lavorano sopra. (nota **) 

Prevedibile -80% del lavoro relativo… E dei lavoratori… Tanto, purtroppo, il popolo è bestia. (triste considerazione a 66 anni !) Magna, beve, tromba e… se ne fotte… Vedranno e capiranno…

Firmato: lo 0,2% italiano (cioè un imprenditore consapevole).

** Nota di PB: e i nuovi lavori in nascita sulle auto elettriche saranno al 99% svolti da COBOTS, cioè robotica che produce come 200 umani e comandata da solo due o tre dipendenti, che dialogano con le macchine. Spero non farete figli, fate COBOTS. Fonte: http://paolobarnard.info/

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Mattei: siamo merce da macello, controllata via smartphone

Negli ultimi tre o quattro anni sono stati installati, soltanto nella parte occidentale del mondo, quindi nel nord globale, circa un miliardo e quattrocentomila sensori per l’Internet delle cose. Gran parte dei quali sono costruiti nei muri delle case, nei nuovi televisori – in tutti gli apparecchi elettronici che comperiamo – e nelle automobili. Parte di questi sensori, che sono invece fissi, sono inseriti negli spazi pubblici e sono quelli con i quali i nostri meccanismi elettronici si collegano senza che noi lo sappiamo. 

Queste cose vengono chiamate “Smart”, nel senso che noi sentiamo parlare costantemente di “Smart City”, “Smart Card”, eccetera. Tutte le volte in cui si sente la parola “Smart” io penso sempre che gli “Smart” siano loro e i cretini siamo noi. Qui la situazione sta diventando davvero molto preoccupante. C’è in costruzione un gigantesco dispositivo (e qui proprio la parola “dispositivo” studiata da Foucault è direttamente utilizzabile per parlare dei dispositivi elettronici che noi compriamo). 

Un gigantesco dispositivo di controllo sociale di tutti quanti, che viene ovviamente sperimentato per fare un passo in avanti in modo da rendere in qualche modo l’umanità coerente con la nuova frontiera. Continua QUI 

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 Davvero ironico per non dire insultante ed osceno: 
i maestri della menzogna a caccia di “bufale”

di Enrico Galoppini
A tutti i falsi, falsoni e falsissimi che si riempiono la bocca con ‘ste “fake news” vorrei – giusto a titolo d’esempio – ricordare che l’Iraq, che non ci minacciava in alcun modo (ma forse minacciava qualcun altro di sacro ed inviolabile…), è stato devastato e ridotto ad un campo di battaglia proprio grazie alle spudorate e criminali menzogne propalate da chi ora si ritrova a convegno (http://www.ansa.it/…/fake-news-la-notizia-al-centro-e-larma…) per discutere di “notizia al centro”, “giornalismo veritiero” ed altre chimere. 

Chiedo a padre Jean-Marie Benjamin: quanti sono i morti iracheni imputabili alle bugie e alle “bufale” messe in circolazione da tutti i media occidentali? 500.000? Un milione tondo? Ve le ricordate, no, le fialette con l’antrace (!) agitate da Colin Powell? Le “armi di distruzione di massa”? Il “supercannone” di Saddam? I bambini tolti dalle incubatrici a Kuwayt City e il cormorano (dell’Alaska?) impiastricciato di greggio? Chi era che pubblicava paginoni sulla “alleanza tra Bin Laden e il rais di Baghdad” prima dell’attacco finale del 2003? Continua QUI 

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L’ETEROGENESI DEI FINI Violenza sulle donne, molestie, fascisti, migranti, Regeni, ciberbullismo… Ma anche Honduras e Israel - MA ANCHE I LOBBISTI ITALIANI DI SOROS NELL'EUROPARLAMENTO! 

Fake news
I dominanti sono quattro gatti e campano di rendita, nel senso che campano alle spalle di tutti gli altri. I dominati sono tutti gli altri , ormai anche più del 99% reclamato dagli Occupy, oggi svaporati. Per cui aveva ragione Gramsci a chiamarli popolo e si aggirano tra i sepolcri coloro che ancora invocano la classe operaia e il proletariato a guidare la rivoluzione. Irriducibili alla presa di coscienza che proletario è il mio fruttarolo ridotto al nocciolo dal proliferare dei supermercati e operai sono la cassiera di qualsiasi supermercato e l’insegnante di qualsiasi scuola. Compresi coloro che questi lavori se li sognano, o li fanno da tre giorni a un mese. L’operaio Fiat oggi sta alla FCA di Detroit o Pomigliano e, come l’altofornista dell’Ilva, sta attaccato con i denti alla catena di montaggio, o alla palata di carbone, che avvelenano lui, i suoi figli e la sua comunità.

I dominanti per mantenere questo assetto delle cose devono mentire per forza. Con le bugie, oggi dette fake news, lo mettono in quel posto ai dominati. I dominati possono mentire anch’essi, ma costretti, e perlopiù a se stessi, per cavarsela in qualche modo, o per non dar fuori di matto. Nel primo caso è dolo, nel secondo colpa, ma neanche tanto. La vicenda delle fake news è tutta qui. Sarebbe facile smascherare il gigantesco inghippo planetario, radicato in una storia che inizia 2017 anni fa e che raggiunge la perfezione con il finanz-militar-securitar-capitalismo dei nostri giorni. Non fosse che i dominanti hanno messo in campo una formula assolutamente geniale: quella delle fake news a fin di bene con dentro, però, il batterio dell’eterogenesi dei fini. Fini malvagi. Continua QUI 

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I ricchi sempre più ricchi, mentre i poveri in Italia 
sono diventati 18 milioni

di Anna Padri 
Roma, 6 dic – Mai prima d’ora gli italiani sono stati così poveri. Quasi un italiano su tre è a rischio povertà. Un dato sconfortante, quello dell’Istat, che arriva proprio a ridosso del periodo natalizio e che ci dice che ben 18 milioni di italiani rischiano l’esclusione sociale. Una situazione che peggiora di anno in anno, aumentando di quasi un punto e mezzo percentuale rispetto al 2015: dal 28,7% si è passati al 30%, tra poveri, deprivati e persone che faticano a trovare un lavoro.

E sebbene si registri una “diffusa crescita del reddito disponibile e del potere d’acquisto delle famiglie”, dovuto anche a un lieve calo del cuneo fiscale rispetto agli anni passati con un’aliquota media del prelievo fiscale a livello familiare del 19,4% , questo si associa a un “un aumento della disuguaglianza economica”, con i poveri che sono sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi, con il quinto più ricco della popolazione che vede il proprio reddito impennarsi. Continua QUI 

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I BRICS stanno creando un loro internet 

BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) intendono dotarsi di una propria governance internet per sfuggire al controllo degli Stati Uniti.

Fino a oggi internet è governata dall’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), organizzazione para-amministrativa del dipartimento del Commercio degli Stati Uniti.  

L’istituzione di una nuova governance internet è stata proposta dal Consiglio di Sicurezza Nazionale russo. Non si sa come si articolerà con il DNS alternativo, già operativo in Cina. Se il sistema si estendesse, gli Stati Uniti perderebbero il controllo delle telecomunicazioni mondiali. Internet dovrebbe dividersi in due e i siti potranno essere accessibili solo a condizione d’scriversi in ciascuno dei due sistemi, qualunque sia la localizzazione degli internauti. 

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Secondo lo studioso il Planet X sarebbe un astro gemello del Sole con 7 pianeti orbitanti

Nibiru nel 2020 secondo un astrofisico russo 

Nibiru sta entrando nel Sistema Solare, sta accelerando e raggiungerà il punto più vicino a noi (0.3 unità astronomiche) nel 2020. Tutto questo secondo l’astronomo russo Dr. Dyomin Damir Zhakarovich.

Ex amico e consulente astronomico del presidente russo Vladimir Putin, il dottor Zhakarovich lavora ora sotto copertura, emergendo di volta in volta per un unico scopo: avvisare il mondo a proposito di Nibiru, una nana bruna con sette pianeti in rotta verso il sistema solare interno.

La sua conoscenza del sistema Nibiru è così accurata che molti governi lo hanno considerato un’arma pericolosa, in grado di seminare il caos con i suoi annunci. Per impedire che la verità venga rivelata, i leader mondiali come Angela Merkel, Benjamin Netanyahu, Kim Jung-un, Theresa May e Salman bin Abdulaziz Al Saud hanno vietato al dottor Zhakarovich di entrare nelle rispettive nazioni, temendo che le sue parole possano scatenare potenziali insurrezioni e colpi di stato.

L’anno scorso, durante una trasmissione pre-registrata dello show televisivo tedesco Space and Beyond, il dottor Zhakarovich è stato rimosso forzatamente dallo studio e gettato in strada dopo aver espresso preoccupazione per Nibiru. Naturalmente, l’episodio non è mai emerso

Una nuova data, ancora 

Ora, il dottor Zhakarovich fa nuova luce sulla data di arrivo. Aiutato da colleghi, il telescopio più potente della Russia e un supercomputer di ultimagenerazione, afferma che Nibiru sarà chiaramente visibile nei cieli del sud tra il settembre e il dicembre 2019 e renderà catastrofico il clima entro il 2020.

Ma né la nana bruna né i suoi pianeti rappresentano la più grave minaccia per la Terra, dice. I maggiori pericoli sono i trilioni di asteroidi e micrometeoriti che accompagnano il sistema Nibiru.

Il problema maggiore sono i detriti

“Mentre Nibiru attraversa lo spazio nel suo viaggio di 3600 anni, raccoglie ogni tipo di oggetto celeste. Questo vortice di spazzatura spaziale rappresenta una doppia minaccia per noi, perché la Terra passerà due volte in questa tempesta cosmica. La schermatura atmosferica che protegge la Terra dai piccoli asteroidi sarà sopraffatta dalla mole di detriti, consentendo a grandi asteroidi di colpire il pianeta e devastare le nostre città”.

Il problema non è il sistema ma la scia di detriti spaziali che si porta dietro 
 
Inoltre, gli asteroidi all’interno del sistema Nibiru ereditano proprietà dalla stella oscura stessa; Molti sono costituiti da ferro di magnesio, circondato da una guaina porosa che permette effettivamente di penetrare la nostra atmosfera senza disintegrarsi.
 
Osserviamo i cieli meridionali

La distanza di Nibiru alla terra è circa di 156.000.000 miglia e la velocità trasversale di 6.000 mph; Questa velocità, aggiunge, fluttua a seconda della posizione perpendicolare di Nibiru rispetto ai corpi astronomici vicini.

“Non credo che Nibiru sarà la fine per tutta la vita sulla Terra”, ha detto il dottor Zhakarovich, “ma cercherà di ucciderci. Purtroppo, molti capi di stato pensano di risparmiare e non si preoccupano delle persone che governano. Nibiru presenterà loro il conto. Non credo che la nostra civiltà sia così tecnologicamente avanzata per difendersi dal rosso distruttore”.

In chiusura, il dottor Zhakarovich esorta le persone nell’emisfero meridionale a mantenere una vigilanza dei cieli notturni, nel caso che Nibiru arrivi molto prima del previsto. Fonte pubblicazione nibiru2012.it

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