venerdì 30 settembre 2016

La "sintassi" dei valori dominanti

 
L'insidioso dualismo

I valori dominanti di una cultura tendono a sostenere e a perpetuare ciò che viene premiato da tale cultura e in una società dove è successo e, lo status si misura con la ricchezza materiale e non in contributo sociale, è facile capire perché lo status del mondo è quello che è. 

Si tratta di una distorsione del sistema di valori completamente snaturati dove la priorità della salute personale, sociale è diventata secondaria rispetto all'idea disastrosa di ricchezza artificiale e di crescita illimitata. 

E' come un virus, questo disturbo permea ogni aspetto del governo, dei media, del divertimento e persino del mondo accademico e insiti nella sua struttura, ci sono dei meccanismi di protezione da tutto ciò che potrebbe interferire. 

I seguaci della religione del mercato monetario, i guardiani autoproclamati dello status quo, sono costantemente alla ricerca di modi per evitare ogni forma di pensiero che potrebbe interferire con il loro credo; il più comune è quello delle dualità proiettate. 

Se non sei un repubblicano, devi essere un democratico, se no sei un cristiano, sarai un satanista e, se pensi che la società possa essere molto migliorata, migliorata fino a considerare di prendersi cura di tutti, sei soltanto un utopista. 

Il dualismo più insidioso è: se non sei per il libero mercato devi essere contro la libertà stessa. 

Ogni volta che senti la parola libertà, ingerenza di governo dette da qualche parte, vogliono dire che ciò blocca la massimizzazione della rendita finanziaria per i detentori del denaro, tutto qua, e ci butterano dentro in un: abbiamo bisogno di più beni per la gente o questa è libertà contro tirannia e così via, ogni volta che la senti puoi decifrarla così e penso che troverai una correlazione uno a uno, ogni volta che la usano. 

Questa in un certo senso potremo chiamarla sintassi, una sintassi che governa comprensioni e valori e, se li governa oltre la loro stessa consapevolezza, così potranno dire: oh, ma io intendevo quello, ma di fatto è ciò che intendono. E' come parlare secondo grammatica, hanno regole grammaticali senza rendersi conto quali siano. 

E così, come quella che chiamo sintassi dei valori dominanti al di sotto del fenomeno, quindi ogni volta che dicono ingerenza di governo, mancanza di libertà, progresso o sviluppo, tu puoi decodificarle per farle tornare quel significato. 

Ovviamente quando senti la parola libertà, di solito, è insieme alla parola democrazia, è curioso di come oggi le persone sembrino credere di avere realmente un'importante influenza sull'operato dei loro governi, dimenticando che per sua natura il nostro sistema mette tutto in vendita; l'unico voto che conta è quello monetario e non importa quanto gli attivisti protestino su etica e responsabilità. Sul sistema mercato ogni politica, ogni legislazione che consenta ogni governo, è in vendita. 

Ci sono stati salvataggi delle banche da ventimila-miliardi di dollari a partire dal 2007, è una quantità di denaro che avrebbe potuto convertire l'infrastruttura energetica globale a metodi interamente rinnovabili, è andata invece a istituzioni che non fanno niente per aiutare la società, istituzioni che potrebbero essere eliminate domani senza conseguenze. 

Eppure, la cieca convinzione che la politica e i politici, insistano per il benessere comune ancora perdura. Il fatto è che la politica è un affare non diverso dagli altri nel sistema di mercato e questi perseguono innanzitutto il loro interesse.

Spezzone di video trascritto
da 2:13:14 a 2:19:37

4 commenti:

  1. Se la politica riuscisse a creare un sistema di governo equilibrato, se le case farmaceutico producessero farmaci risolutivi, se le industrie producessero prodotti di lunga durata d'esercizio, se le religioni trovassero le risposte alle nostre ansie, ecco, allora TUTTO IL MONDO ANDREBBE IN ROVINA !!

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    1. ... purtroppo non è così e in rovina lo siamo già da molto tempo. Abbiamo passato il punto del non ritorno.

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  2. Infatti siamo ormai nel cuore del disastro, siamo precipitati nel fondo dell'abisso da cui non risaliamo più.

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    1. ... siamo oltre l'abisso che è già stato perforato, una peritonite purulenta che si espande.

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