domenica 29 dicembre 2013

Come osano? come osano fare questo? Questa deve essere la reazione dell’umanità.

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Geoingegneria, il cielo non è “normale” 
(L'Huffington Post USA cita la nostra intervista a Vandana Shiva) Di NoGeoingegneria 

Sull’Huffington Post USA (la versione italiana è del gruppo L’Espresso ed è diretta da Lucia Annunziata) è stato appena pubblicato un articolo di Rachel Smolker (1) intitolato - Geoingegneria, il cielo non è “normale”- in cui si esprimono fortissime perplessità sulle misure geoingegneristiche finalizzate a mitigare i “cambiamenti climatici”. La Johns Hopkins University e la American University (Washington DC ) hanno recentemente lanciato un nuovo “Climate Geoengineering Consortium“ con l’obiettivo di incrementare il livello di impegno sulla geoingegneria, a porte rigorosamente “chiuse”. 

La Smolker era tra gli invitati, assieme ad una lista di rappresentanti di enti di prim’ordine (con la curiosissima esclusione dell’ETC Group, che più volte si è dichiarata ostile a tali misure con la campagna “Hands Off Mother Earth“) (2). La Smolker riferisce di un consenso unanime nell’attribuire al “Riscaldamento Globale” la causa dei catastrofici eventi climatici degli ultimi anni, come di un consenso all’attuazione del famoso “Piano B” (disperdere particelle di solfato nella stratosfera, versare limatura di ferro nell’oceano etc. etc.). 

Il tenore dell’intero incontro è quello di ritenere inevitabili tali misure e l’intenzione dichiarata sarebbe quella di preparare adeguatamente l’opinione pubblica come se non esistesse la possibilità stessa di discutere tali decisioni, anche attraverso la scelta dei “governi adatti”a tale scopo. 

La Smolker allora riflette, proprio a partire dalla nostra intervista a Vandana Shiva, sulla necessità di smettere di focalizzare l’attenzione su dettagli specifici riguardanti le varie tecniche puntando invece l’attenzione sul “quadro globale” di una manipolazione intensiva e non regolata dell’intero pianeta Terra, e sulla necessità di interrompere con ogni mezzo possibile il processo di “normalizzazione” attualmente in atto sull’intera tematica riguardante la Geoingegneria. 

Diceva infatti la Shiva (nel passo della nostra intervista riportato sull’Huffington Post): “Ognuno di questi problemi ha un particolare aspetto che lo differenzia, ma penso che questi particolari aspetti siano molto piccoli comparati al danno d’insieme e alla totale irresponsabilità. Per me, il problema principale è: come osano fare questo? Come osano? Questa deve essere la reazione dell’umanità.

Poi il resto delle piccole cose, di come le nano-particelle possono far male oppure della troppa concentrazione di solfuro nell’atmosfera. Questi sono specifici dettagli, però questo è un problema di civiltà. E nei problemi di civiltà, non si guarda ai dettagli minuscoli. Bisogna guardare al quadro generale!”. 

E’ interessante notare come l’autrice, nel titolo, usi il verbo al presente e non al futuro, come se volesse far capire di più, o alludere ad altro, rispetto a quanto scritto nell’articolo.

Le reazioni all’articolo sono state immediate:  

 “

TERRA FUTURA 2013: INTERVISTA A VANDANA SHIVA SULLA
GEOINGEGNERIA 

(1) Rachel Smolker è co-direttrice di Biofuelwatch , e uno degli organizzatori di Energy Justice Network . Ha studiato, scritto e organizzato studi sull’impatto dei biocarburanti, bioenergia e biochar, sull’uso del suolo, delle foreste, sulla biodiversità, il cibo, le persone e il clima. Collabora con varie coalizioni nazionali ed internazionali sulla mobilitazione per la giustizia climatica, e contro “false soluzioni”. Ha un dottorato in ricerca di ecologia e biologia presso l’Università del Michigan. Ha lavorato in precedenza come biologa.

(2) Elenco degli enti invitati: 

Civil Society Representation
Biofuel Watch
Bipartisan Policy Center
Center for the Advancement of Steady State Economics
Climate Institute
Climate Progress
Climate Reality Project
Ecologic Institute
Environmental Defense Fund
Food and Water Watch
Greenpeace America
Hudson Institute
Oxfam America
Oxfam International
Sierra Club
Stimson Center
U.S. Climate Action Network
Woodrow Wilson Center
Other organizations represented included:
National Oceanic and Atmospheric Administration
U.S. Department of State
Staff of the U.S. Senate
The Huffington Post
Climate Wire
American Society of Heating, Refrigerating and Air Conditioning Engineers
American University
Johns Hopkins University
University of Maryland


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