venerdì 26 agosto 2011

"IL GIORNO DEL SIGNORE"


Giorno del Signore: espressione invocata con frequenza sempre maggiore dai profeti biblici a partire dall'VIII secolo a.C., e con una certa urgenza nel VI secolo a.C. I profeti lo descrivevano come il momento in cui il Signore dei Cieli avrebbe fatto la sua comparsa da sud, avrebbe illuminato Venere, si sarebbe avvicinato alla Terra, causandovi terremoti e buio a mezzogiorno.

Isaia previde i cieli "agitati" quando il Signore celeste avrebbe fatto nuovamente la sua comparsa <<dalla fine del Cielo>> e la <<Terra sarà scossa dal suo posto quando il Signore degli Eserciti passerà>>; il profeta Amos predisse che <<la Terra sarà oscurata nel bel mezzo del giorno>>.
Zacharia Sitchin ha spiegato che "il Giorno del Signore" era il ritorno anticipato del pianeta Nibiru con il suo passaggio in prossimità della Terra, Ne Il Giorno degli dèi, una meticolosa analisi di ZS evidenzia come, dal VII secolo a.C., i profeti della Bibbia previdero il giorno con urgenza sempre maggiore e fornirono dettagli sempre più precisi, man mano che questo si avvicinava; secondo ZS l'evento si verificò realmente nel 556 a.C., segnalato da un'eclisse solare irregolare.



Su L'ultima profezia (libro di ZS), una data è incisa sullo straordinario Meccanismo di Anticitera.

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