ETERNITÀ NEGATA
Caino è stato perdonato, nonostante il sacrilegio dell’omicidio di Abele, e la stirpe di Set il terzo nato, non sembra che in passato abbia creato una scietà diversa con gli insegnamenti del Dio YHWH, che era iroso e vendicativo.
Nell’immenso universo (multi-verso) le cose non vanno meglio, sono di più le cose nascoste che quelle visibili ai nostri occhi; l’instabilità sembra essere una costante, di creazione e distruzione.
L’essere umano non sembra che debba distaccarsi da questa continua lotta del male visto come l’estrema razzio con la morte dell’involucro.
Siamo così effimeri e precari, che non abbiamo il tempo di soffermarci su quell’albero del sapere, dove abbiamo consumato tutte le nostre energie per carpire il segreto della vita eterna, (Gilgamesh e Alessandro ne sono un esempio del passato) tralasciando la spiritualità della luce interiore, oscurata dalla cultura della morte, che ci è stata cateterizzata da tutte le religioni monoteistiche.
La morte del corpo fisico, inizia dal concepimento, e si protrae con eterne sofferenze per tutta la vita terrena, un continuo perpetrarsi e susseguirsi di vita e morte, e se non bastasse infliggiamo ai nostri simili il male più profondo per distruggere quella fiammella che potrebbe salvarci dal baratro.
Caino non ci ha mai lasciati, è dentro di noi con i suoi geni mitocondriali, e ci ha privati della terza elica del DNA/RNA, raffigurata sul Caduceo, sembra guardarci con aria sorniona da millenni, per dirci che al genere umano è stato dato il sapere ma non la vita eterna.
Caino è stato perdonato, nonostante il sacrilegio dell’omicidio di Abele, e la stirpe di Set il terzo nato, non sembra che in passato abbia creato una scietà diversa con gli insegnamenti del Dio YHWH, che era iroso e vendicativo.
Nell’immenso universo (multi-verso) le cose non vanno meglio, sono di più le cose nascoste che quelle visibili ai nostri occhi; l’instabilità sembra essere una costante, di creazione e distruzione.
L’essere umano non sembra che debba distaccarsi da questa continua lotta del male visto come l’estrema razzio con la morte dell’involucro.
Siamo così effimeri e precari, che non abbiamo il tempo di soffermarci su quell’albero del sapere, dove abbiamo consumato tutte le nostre energie per carpire il segreto della vita eterna, (Gilgamesh e Alessandro ne sono un esempio del passato) tralasciando la spiritualità della luce interiore, oscurata dalla cultura della morte, che ci è stata cateterizzata da tutte le religioni monoteistiche.
La morte del corpo fisico, inizia dal concepimento, e si protrae con eterne sofferenze per tutta la vita terrena, un continuo perpetrarsi e susseguirsi di vita e morte, e se non bastasse infliggiamo ai nostri simili il male più profondo per distruggere quella fiammella che potrebbe salvarci dal baratro.
Caino non ci ha mai lasciati, è dentro di noi con i suoi geni mitocondriali, e ci ha privati della terza elica del DNA/RNA, raffigurata sul Caduceo, sembra guardarci con aria sorniona da millenni, per dirci che al genere umano è stato dato il sapere ma non la vita eterna.
Marduk é stato il fautore di questo patto reiterato unilateralmente, a nostro discapito naturalmente.
RispondiElimina