L’articolo di Giuseppe Fiore sul rapporto Global Trends presentato al Parlamento europeo
Cambiamenti
climatici, demografia e urbanizzazione. Questi sono i 3 mega-trend
principali che determineranno l’obiettivo politico-strategico dei
prossimi due mandati dell’Ue, secondo un rapporto intitolato “Global Trends to 2030: Challenges and Choices for Europe”, presentato l’8 aprile al Parlamento Europeo.
Le
principali istituzioni europee, tra cui Parlamento, Consiglio e
Commissione, hanno esaminano congiuntamente le tendenze globali
attraverso l’Espas, il Sistema europeo di analisi strategica e politica.
Con
lo scopo di supportare l’Unione europea nell’individuazione delle
principali tendenze globali, di valutarne le implicazioni ed esaminarne
le relative sfide, l’Espas mira a stimolare il pensiero strategico a
medio e lungo termine. Nato nel 2010 come progetto pilota, oggi il
contributo dovrebbe includere una valutazione dettagliata delle tendenze
a lungo termine e la presentazione della relazione ai presidenti
entranti delle istituzioni dell’Unione europea.
Sulla falsariga di quanto viene prodotto ogni quattro anni dal Nic – National Intelligence Council
– per chi si insedia alla Casa Bianca, anche le istituzioni europee si
doteranno di un dossier strategico per mettere in evidenza i grandi temi
che necessariamente dovranno essere affrontati negli anni a venire. Il
paragone rimane una forzatura ma comunque il tentativo di un esercizio
di questa natura è senz’altro un passo avanti concreto nella giusta
direzione.
Nelle
circa 50 pagine (anche qui vi è una sostanziale differenza con il
rapporto del Nic), si cercano di individuare i trend strategici che
caratterizzeranno gli scenari futuri che le istituzioni europee e, di
conseguenza gli Stati Membri, saranno chiamati a valutare in diversi
campi di interesse: dal socio-politico all’economico-finanziario.
A
causa di un aumento della temperatura di 1,5 gradi rispetto ai tempi
preindustriali, subiremo danni economici e ambientali, avverte il
rapporto. Il testo richiama inoltre all’invecchiamento delle popolazioni
europee e ammonisce sulla cattiva gestione dei cambiamenti demografici
che potrebbe portare alla nascita di “Sin Cities”, dove “crimine,
inquinamento e violenza” dilagherebbero.
Secondo
il rapporto “la Cina sarà la prima economia globale, e l’Europa sarà
seconda, ma “il nostro potere d’acquisto pro capite sarà quasi quattro
volte più alto”, allo stesso tempo, qualora ci fosse il bisogno di
ribadirlo, se non svilupperemo un approccio europeo per regolamentare le
nuove tecnologie, la Cina e gli Stati Uniti lo faranno senza di noi.
Andando avanti nella lettura del rapporto, emerge a chiare lettere che
se l’Europa vorrà avere una qualche influenza nel mondo poli-nodale
rappresentato, dovrà cambiare necessariamente il modo in cui pensa alla
difesa e alla propria diplomazia.
Ovviamente
nessuno di questi scenari proposti è inevitabile. Il futuro sarà
plasmato dalle azioni umane dei singoli attori globali così come dal
manifestarsi di trend strategici e di eventi imprevisti. Lo scopo della
ricerca attualmente diretta da Florence Gaub (vice
Direttrice Euiss), non è prevedere il futuro – cosa impossibile – bensì
stimolare il pensiero critico e la riflessione strategica (ndr Politologa di formazione, ha lavorato presso il NATO Defense College).
L’esercizio
è chiamato a stimolare le idee, aprendo nuove vie di pensiero, e ci
infonde lo slancio e il desiderio di essere proattivi circa i
cambiamenti geopolitici attuali e del futuro. La visione strategica di
ampio respiro rappresenta il fine ultimo a cui il decisore politico
dovrebbe porre l’attenzione attraverso l’utilizzo di un’analisi
predittiva che punti a stimolare in maniera assertiva le dinamiche del
cambiamento. Nella misura in cui il futuro dell’Europa è nelle mani
degli europei, l’analisi predittiva rappresenta uno strumento
fondamentale per plasmare in modo costruttivo il futuro che verrà. FONTE
Tendenze globali fino al 2030: l’UE sarà in grado di affrontare le sfide future? (PDF)
2030: Scenari Globali e Strategie dell’Unione Europea
https://tesi.luiss.it/15191/1/070092.pdf
L’Unione
Europea e l’Agenda 2030: la situazione geopolitica attuale rientra
nelle previsioni? Uno studio di cinque anni fa firmato dal European
Strategy and Policy Analysis System prefigurava quegli scenari che
adesso stanno diventando realtà.
Pubblicato su: https://www.nogeoingegneria.com/
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