venerdì 20 agosto 2021

Dalla politica all’ipocrisia il passo è breve

 
Mi sono trovato oggi a leggere un articolo su cosa sta avvenendo in Francia, la quale come l’Italia sta sperimentando ed esacerbando la popolazione con il Green Pass.
 
Ora, a parte il fatto che al mondo sempre più persone stanno prendendo atto che con la scusa del C°v/i/d/1/9 più che tutelare i cittadini da una malattia che se curata per tempo non implica nulla al soggetto, figurarsi alla società di appartenenza, se tutti e intendo proprio tutti facessero il loro dovere e non gli interessi di qualcuno come poi accade, non sapendo che questi è già pronto a schiacciarti dopo aver sfruttato il servizio reso, tanto per non avere inutili quanto pericolosi testimoni o qualcuno da dover poi anche pagare dopo il tradimento effettuato nei confronti dei suoi simili, come stanno facendo una buona parte di medici, infermieri e le stesse forze dell’ordine che, incapaci di vedere oltre l’illusione che al servizio reso seguirà un premio, non v’è dubbio che rimarranno delusi dalle loro aspettative, anche perché se sei e rimani nell’illusione che dopo esserti messo a disposizione di chi tira le fila entri nelle loro grazie, nulla di più illusorio è quanto momentaneamente si annida come speranza nella loro testa vuota.
 

 

Fin da tempi antichi la storia insegna che tra vassalli e servi della gleba non vi è niente di paritario, ma una storia di sopraffazione che raggiunge i nostri tempi, in quanto cambiano i tempi e le persone, ma l’impostazione per reprimere e soggiogare le genti alle proprie volontà, è in uso presso gli elitari da tempo immemore, quindi mi sento di dire a chi si fa inutili speranze senza voler rischiare di suo: perdete ogni speranza o voi che non ci volete provare.

Detto questo, tanto per non tralasciare niente, torniamo a cosa sta avvenendo in Francia, nella speranza di non vederlo presto anche in Italia. Comunque sia, le argomentazioni cosi per come sono state impostate, da parte di coloro che hanno in mano la gestione politica si rilevino sempre più senza senso, la dimostrazione di questa contraddizione la troviamo nel fare pressione sulle genti, innescando loro la paura e quale è la maggior paura per un umano se non quella della paura di morire? Basta premere questo tasto e alla maggior parte delle persone che vi trovate attorno, vedrete drizzare loro i capelli oltre le orecchie.


Fatte queste premesse che servono solo che ad aprire il passo al passo successivo, mi domando: che senso ha proteggere le persone dalla morte di un v-i-r-u-s e poi negare alle stesse l’accesso al cibo, quando è risaputo che l’umana tolleranza all’assenza di cibo, è mediamente di qualche settimana, molto meno invece se si tratta di bere, peccato però che se poi limiti l’accesso a tale importante risorsa, dopo che per fare posto alle catene di supermercati sono stati chiuse tutte le piccole attività alimentari, le quali nonostante tutto garantivano l’accesso al cibo in ogni strada percorribile del Comune di appartenenza, ora queste realtà non ci sono più, ed a chi è che dobbiamo dire grazie per questo, se non al lavoro dei lobbisti che possono entrare a dettare le loro riserve dentro i palazzi del Popolo, ma alla stessa stregua il Popolo non può entrare a casa sua se non in visita guidata turistica, sempre che non vi sia niente di straordinario a palazzo come la visita di un Ambasciatore, un Ministro o un Capo di Stato estero.

Fatto sta che se diamo retta a gente scellerata, c’è poco da crearsi come aspettativa di vita visto che si muore di virus, cosi come per mancanza di cibo. A pensarci bene la mancanza di cibo è anche una delle motivazioni grazie alle quali, vediamo invadere costantemente le nostre coste da giovanotti tutt’altro che denutriti, ma questo per quanto sia, è tutt’altro discorso.

Fonte: https://dammilamanotidounamano.altervista.org/

®wld 

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