martedì 29 settembre 2015

goyim (quarta parte)


I PROTOCOLLI DEI Savi Anziani DI SION (parte quarta)

LA CONQUISTA DEL GOVERNO MONDIALE VISTA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL MONDO EBRAICO  

Protocollo n° 4
  
1. Ogni repubblica passa attraverso diverse fasi. La prima di queste fasi nei primi giorni comprende una cieca e pazza furiosa folla, che viene sballottata qua e là, a destra e a sinistra: la seconda è la demagogia da cui nasce l'anarchia, che porta inevitabilmente al non più legale e palese dispotismo, quindi, il dispotismo è responsabile, ma non viene visto perché è segretamente nascosto, ma comunque, il dispotismo si farà sentire sensibilmente perché sarà nelle mani di qualche organizzazione segreta o altra organizzazione, i cui atti sono misurati e funzionanti dietro un paravento e in più senza scrupoli, dietro alle spalle hanno tutti i tipi di agenti, che non hanno nessuna influenza pregiudiziale ma in realtà aiutano le forza segrete salvandole, grazie a continui cambiamenti e dalla necessità gratificante di espandere le sue lunghe e grandi risorse.

2. Chi e che cosa è in grado di rovesciare una forza invisibile? E questo è precisamente quello che è la nostra forza. La GENTILE muratura serve ciecamente da schermo per noi e per i nostri progetti, ma il piano d'azione della nostra forza, sta anche dove è posta la dimora che per il popolo rimarrà un mistero del tutto sconosciuto. 

Distruggeremo DIO

3. Ma anche la libertà potrebbe essere innocua e avere il suo posto nell'economia dello Stato senza pregiudizio per il benessere dei popoli se si appoggia sul fondamento della fede in Dio, sulla fratellanza umana, estranea al concetto di uguaglianza, negando le stesse leggi della creazione, perché sono state stabilite in subordine. Con una tale fede e con tale popolo, potrebbero essere governati e tutelati delle parrocchie, portandoli a camminare umili e contenti sotto la guida del loro pastore spirituale sottoposti alle leggi di Dio sulla terra. Questo è il motivo per cui è indispensabile che gli Stati Uniti minino tutta la fede, strappando DELLA MENTE DEI "goyim" IL PRINCIPIO STESSO DI DIO-E DELLO SPIRITO, mettendo nelle loro TESTE meri calcoli aritmetici per bisogni materiali.

4. Al fine di dare al goy il tempo di pensare e prenderne nota, le loro menti devono essere deviate verso l'industria e il commercio. Così, tutte le nazioni saranno inghiottite nel perseguimento del guadagno e nella corsa spasmodica, non riusciranno a prendere atto del loro comune nemico. Ma ancora una volta, dobbiamo fare in modo che la libertà possa una volta per tutte disintegrarsi portando alla rovina le comunità della goyim, dobbiamo mettere l'industria su basi speculative: il risultato di questo sarà ciò che verrà sottratto alla terra e all'industria scivolando via dalle loro mani passando attraverso la speculazione, confluendo nelle nostre mani.

5. La lotta intensificata per la superiorità e gli shock erogati alla vita economica creerà, anzi, ha già creato, una comunità di disillusi, fredda e senza cuore. Tali comunità promuoveranno una forte avversione verso l'alto e verso la religione politica. La loro unica guida è il guadagno, cioè l'oro, a cui si intende erigere un culto vero e proprio, per il bene di quei piaceri materiali che essi possono dare. Poi, nell'ora in cui ci sarà lo sciopero e la protesta, non certo per raggiungere il bene e, nemmeno per vincere ricchezza, ma solo per mero odio verso i privilegiati, le classi inferiori dei goy seguiranno il nostro esempio contro i nostri rivali al potere, contro gli intellettuali goyim.  

Protocollo n° 5 

1. Quale forma di governo amministrativo può essere dato alle comunità in cui la corruzione è penetrata ovunque, nelle comunità in cui le ricchezze sono state raggiunte solo da sorprendenti tattiche e trucchi intelligenti semi-truffaldini; dove regna il lassismo, dove la morale è mantenuta con misure di dure leggi penali, ma non da principi volontariamente accettati: dove i sentimenti verso la fede e la patria sono obbligati da convinzioni cosmopolite? Quale forma di governo deve essere dato a queste comunità, se non che il dispotismo che verrà descritto più avanti? Creeremo un intensificato accentramento di governo per la presa in mano tutte le forze della comunità. Noi regoleremo meccanicamente tutte le azioni della vita politica dei nostri soggetti con nuove leggi. Queste leggi ritireranno una per una tutte le indulgenze e le libertà che sono state consentite dai goyim, e il nostro regno sarà contraddistinto da un magnifico dispotismo di tali proporzioni che in qualsiasi momento e luogo sarà in grado di spazzar via  qualsiasi goy che si opporrà a noi per atti e/o parole.

2. Ci verrà detto che una tale dispotismo così come presentato non è coerente con i progressi di questi giorni, ma in futuro verrà rivelato di cosa si tratta.

3. Nei tempi in cui i popoli consideravano i re sui loro troni come una pura manifestazione della volontà di Dio, che ha portato ad accettare i dispotici re al potere senza fiatare, noi, abbiamo  insinuato nelle loro menti la concezione dei propri diritti e hanno cominciato a considerare gli occupanti dei troni come semplici mortali. L'unzione santa (l'Unto del Signore), ha fatto cadere agli occhi della gente il potere dei re, e infine anche quando sono stati derubati della loro fede in Dio, la forza del potere è stata gettata sulle strade nel luogo della titolarità pubblica, è stata sequestrata da noi.

Una massa di bugie

4. Inoltre, l'arte di dirigere le masse e gli individui per mezzo della teoria e la verbosità è stata abilmente manipolata, dalla normativa di vita comune a ogni altra sorta di stranezze, in tutto quello che i goyim non capiscono, appartiene agli specialisti del nostro cervello amministrativo. Allevati ad osservare e analizzare, le opportunità per calcolare il bene, noi, in questa specie di abilità non abbiamo rivali, non più di quanto siamo capaci nella stesura di piani e azioni politiche solidali. A questo riguardo solo i gesuiti avrebbero potuto eguagliarci, ma abbiamo escogitato metodi per screditarli agli irriflessivi occhi della folla, etichettandoli come una palese organizzazione, mentre noi per tutto il tempo abbiamo mantenuto la nostra organizzazione in ombra e segreta. Tuttavia, è probabilmente lo stesso per il mondo che usa il padrone sovrano, e capo del cattolicesimo, il nostro tiranno del sangue di Sion! Ma a noi, il popolo eletto, siamo ben lungi dal considerarlo una questione di indifferenza.

5. Forse un tempo avrebbero potuto avere successo in tutto il mondo i trattati formati da una coalizione di "goyim": ma da questo pericolo siamo assicurati dalla loro esistente discordia le cui radici sono così profondamente profonde che non potranno mai essere divelte. Li abbiamo messi uno contro l'altro con computi personali e nazionali osannate dai goyim, abbiamo favorito una enorme crescita religiosa e razziale, nel corso degli ultimi venti secoli. Questo è il motivo per cui non c'è un solo Stato che riceve sostegno da nessuna parte se dovessero alzare il loro braccio, ognuno di essi deve tenere a mente che qualsiasi accordo contro di noi sarebbe inutile e fine a se stesso. Siamo troppo forti - non c'è nessuno che può eludere il nostro potere. LE NAZIONI NON POTRANNO MAI 'VENIRE NEMMENO AD UN TRASCURABILE ACCORDO PRIVATO SENZA CHE NOI SEGRETAMENTE diamo una mano per realizzarlo.

6. PER ME Reges Regnant (la regalità sacra d'Europa). "E' attraverso di me che regnano i re". Lo dicevano i profeti che noi siamo stati scelti da Dio stesso a governare su tutta la terra. Dio ci ha dotato del genio che può essere pari al nostro compito. Il genio nel campo opposto starebbero ancora lottando contro di noi, ma anche così, il nuovo arrivato non può competere con i vecchi e consolidati coloni che siamo stati: la lotta sarebbe spietata tra di noi, una tale lotta che il mondo non avrebbe mai visto. Anche se dalla loro parte fosse arrivato un colo di genio, sarebbe comunque arrivato troppo tardi. Tutte le ruote delle macchine statali, viaggiano sotto un unico motore, che è nelle nostre mani, e i membri del motore della macchina sono d'oro. La scienza delle politiche economiche è stata inventata dai nostri eruditi anziani che per lungo tempo ha  sanzionato il reale prestigio del capitale.

Il capitale monopolistico

7. Se si tratta di cooperare senza ostacoli, il capitale, deve essere libero di stabilire il monopolio dell'industria e del commercio: questo è già stato messo in e atto da una mano invisibile in tutte le parti del mondo. Questa libertà darà forza politica a coloro che sono impegnati nel settore industriale, e contribuirà a opprimere il popolo. Al giorno d'oggi è più importante disarmare i popoli che condurli in guerra: è molto più importante utilizzare a nostro vantaggio le passioni che hanno preso fuoco che estinguerle per sradicarle. L'OGGETTO PRINCIPALE DELLA NOSTRA DIREZIONE consiste in questo: debilitare la mente del pubblico dalla critica; CONDURRE LONTANO LE GRAVI RIFLESSIONI CALCOLATE che potrebbero suscitare RESISTENZA; Per distrarre le FORZE DELLA MENTE VERSO UNA finta ed eloquente vuota LOTTA.

8. In tutte le epoche la popolazione mondiale e, allo stesso modo individualmente, sono state accettate le parole come azioni, accontentandosi solo di uno spettacolo che raramente ha fatto una pausa, da notare che in ambito pubblico, le promesse sono seguite da prestazioni. Quindi dovremo stabilire delle istituzioni spettacolari che daranno prova vantaggiosa ed eloquente al progresso.

9. Dobbiamo assumere la fisionomia liberale di tutti i partiti, in tutte le direzioni possibili, e daremo la fisiognomica voce a oratori che parleranno così tanto da far esaurire la pazienza dei loro ascoltatori suscitando in LORO di avere orrore per L'ORATORIA.

10. Al fine di mettere L'OPINIONE PUBBLICA NELLE NOSTRE MANI, Dobbiamo portarli in uno stato di smarrimento, basterà dare LA POSSIBILITÀ' A TANTI IL TEMPO DI ESPRIMERE tutte le  opinioni contraddittorie, portando il "goyim" a perdere la testa IN IL LABIRINTO di proposte per poter scegliere LA COSA MIGLIORE, senza avere NESSUN PARERE E ALCUN TIPO di esperienza in materia politica, che non è stata data al pubblico per comprenderne il meccanismo, meccanismo, che viene compreso solo da colui che guida il pubblico. Questo è il primo segreto.

11. Il secondo requisito segreto per il successo del nostro governo è compreso nel seguente capitolo: A tal punto, nel caos venuto a crearsi, si moltiplicheranno i fallimenti nazionali, le abitudini, le passioni, le condizioni di vita, e
conseguentemente sarà impossibile per chiunque sapere dove si trova, le persone, non riusciranno a capirsi. Inoltre questa misura ci servirà in un altro modo, cioè, di seminare discordia in tutti i partiti, dislocando tutte le forze collettive che sono ancora disposte a sostenerci, scoraggiando così qualsiasi tipo e ogni grado di iniziativa personale che potrebbe ostacolare la nostra storia. NULLA è più pericoloso di iniziativa personale: se dietro di essa c'è un genio, tale iniziativa può creare più danno che milioni di persone tra le quali abbiamo seminato la discordia. Dobbiamo quindi dirigere l'educazione delle comunità goy ogni volta che prenderanno un'iniziativa su questioni che possono cadere nelle mani di disperati impotenti. Il ceppo che deriva dalla libertà di azione, indebolisce la sua forza quando si incontra con la libertà di un altro. Da questo scontro sorgono urti morali molto gravi, come le disillusioni e i fallimenti. Questo vuol dire che DA TUTTI QUESTI fattori, i "goyim"  saranno costretti ad offrirci il POTERE INTERNAZIONALE, una naturale posizione che ci permetterà gradualmente e SENZA VIOLENZA di assorbire tutte le forze degli Stati del mondo per formare un SUPER-GOVERNO. Al posto dei governanti di oggi potremo impostare una norma fantasma che si chiamerà l'Amministrazione del Super-Governo. Le sue mani si protenderanno in tutte le direzioni come pinze e la sua organizzazione sarà di tali colossali dimensioni che non potrà mancare di sottomettere tutte le nazioni del mondo. (Società delle Nazioni e la successiva Organizzazione delle Nazioni Unite). 

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Pro e contro  

Nell’agosto del 1920 il Times di Londra pubblicò un articolo nel quale affermava che i “Protocolli dei Savi di Sion” costituivano in realtà un falso, redatto dalla “Okhrana”, la polizia segreta zarista che si era servita, cambiandone il contesto, di un libro satirico dal titolo originale di “Dialogue aux enfers entre Machiavel et Montesquieu” (Dialoghi agli inferi tra Machiavelli e Montesquieu), scritto dal francese Maurice Joly per attaccare le mire espansionistiche di Napoleone III. Tuttavia la pubblicazione dell’articolo sul quotidiano inglese non fece altro che accrescere l’interesse attorno al documento, creandone un successo editoriale, tuttora letto e commentato.
“Parleremo apertamente” dice il grande anziano ai saggi, “per distruggere il nemico e vincere la sua storica battaglia il popolo eletto ha usato spregiudicatamente tutte le armi dell’intelletto e dell’economia [..] Tutto quello che è accaduto nel mondo è il risultato di un disegno segreto concepito da un piccolo gruppo che conosce perfettamente l’arte del burattinaio e sanno come si devono manovrare sulla scena del mondo le marionette cristiane [..] gli ebrei sono ovunque” continua l’oratore “non vi è anticamera reale, gabinetto ministeriale o consiglio di amministrazione in cui i savi di Sion non dispongano di un loro emissario”. 
Secondo la storiografia ufficiale, questi processi verbali attribuiti ai savi di Sion sarebbero solo una manovra usata per screditare il popolo ebraico dinanzi all’opinione pubblica mondiale. Si sostiene che gran parte del materiale presente nel libro fu frutto di plagio da precedenti opere di satira politica, non correlate agli ebrei. Uno dei libri da cui avrebbe dovuto prendere spunto il documento sarebbe appunto il “dialoghi agli inferi fra Machiavelli e Montesquieu”. Un opera di letteratura di metà ottocento scritta da Maurice Joly, uno scrittore e giornalista francese. Continua QUI

Nin.Gish.Zid.Da: goyim (prima parte)
Nin.Gish.Zid.Da: goyim (seconda parte)
Nin.Gish.Zid.Da: goyim (terza parte) 

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