mercoledì 18 febbraio 2015

ANOMIA


Gli alieni? Certo che esistono!
<<Ma per nessuna ragione dovremmo avere a che fare con loro!>> E' questa, la attuale nota e posizione di Stephen Hawking, il più brillante fisico d'oggi. Secondo lui, sui 100 miliardi di galassie i pianeti con presenza di forme di vita sarebbero molti.
Una civiltà più evoluta della nostra che riuscirebbero a raggiungerci sarebbe però a suo dire un pericolo: <<Ciò si potrebbe paragonare allo sbarco di Cristoforo Colombo in America, che fu la fine per gli indigeni. Se gli alieni ci dovessero visitare, potrebbero sfruttare la Terra e le risorse magari perché hanno esaurito le materie prime sul loro pianeta di origine. Meglio dunque evitarli>>.
Nel 2011 le agenzie battevano la notizia che la rivista >Philosophical Transaction>>, della ben nota società scientifica britannica Royal Socety, aveva pubblicato una notizia nella quale si chiedeva ai governi del mondo di prepararsi per un possibile incontro con una civiltà extraterrestre e al fatto che questo incontro avrebbe potuto essere violento.

La comunicazione, che apriva l'anno dedicando a un intero numero al tema della vita extraterrestre, sosteneva che se il processo di evoluzione in tutto l'universo segue i modelli darwiniani, come accade sulla Terra, le forme di vita che contatterebbero gli esseri umani potrebbero <<condividere la loro tendenza alla violenza e allo sfruttamento>> delle risorse.

Per questo motivo, gli scienziati chiedevano alle Nazioni Unite di costituire un gruppo di lavoro dedicato agli <<affari extraterrestri>> con la capacità di seguire un piano da seguire in caso di contatto alieno.

<<Dovremo essere pronti al peggio qualora contattassimo una civiltà extraterrestre>> avvisa l'insegnante di paleobiologia evolutiva presso l'Università di Cambridge, Simon Conway Morris, il quale crede che la vita biologica nell'universo debba avere caratteristiche simili a quelle della terra.

Morris è convinto che, se esistono alieni intelligenti <<saranno come noi>>, cosa che, <<la nostra storia non è così gloriosa>> dovrebbe <<farci pensare>>. Il professor John Zernecki, della Open University, e Martin Dominik, dell'Università di St. Andrews, chiedono sulla stessa rivista un piano <<responsabile>> guidato da esperti e scienziati per evitare <<interessi di potere e opportunismo>> nel caso in cui gli alieni arrivino sul nostro pianeta.

La <<mancanza di coordinamento>>, secondo questi scienziati, è facilmente superabile con la creazione di un piano di lavoro guidato attraverso uno sforzo veramente globale governato da un gruppo politico con sufficiente leggittimità.

La rivista affronta anche la domanda su cosa succederà alle religioni nel caso dovessimo entrare in contatto con forme di vita aliene: <<i teologi non resteranno senza lavoro>> afferma Ted Paters, teologo del Pacific Lutheran Theological Seminary in California <<ma dovranno riformulare i dogmi religiosi per conto di una visione più ampia dellae creazioni di Dio>>.

Nell'eventualità di una effettiva presa di contatto con una cultura differente e comunque tecnologicamente superiore, l'umanità non potrebbe non subire un vero e proprio trauma: quello che gli antropologi chiamano <<shock culturale>> e che corrisponde, a una svalutazione della maggior parte dei valori di riferimento della nostra civiltà, in termini non troppo diversi da quanto, appunto, vissuto dagli Aztechi e dagli Incas a confronto con gli Spagnoli.
Nel linguaggio degli <<addetti ai lavori>> i sociologi chiamano questo crollo dei valori di riferimento <<anomia>>, ed è proprio per evitare di innescare tale processo psicologico incontrollabile di destabilizzazione delle strutture portanti della nostra cultura (scienza, tecnica, politica ed economia, religione e filosofia, costume e società, ecc.) che è stata imposta sul tema UFO-alieni la <<politica dello struzzo>> e della censura, da Roswell in poi.

Perché, indubbiamente, le prospettive non sono rosee per quanti si trovano nella stanza dei bottoni. Cosa accadrebbe, infatti, in concreto, a seguito di un incontro di massa e alla luce del sole con esseri extraterrestri? In ogni caso un contatto di massa con esseri alieni costituirebbe indiscutibilmente per l'umanità uno schiaffo epocale e senza precedenti. Anzi, gli effetti sarebbero più d'uno.

"Gli effetti" 
  • L'effetto tecnico-scientifico e militare 
  • L'effetto politico-economico
  • L'effetto religioso-filosofico
  • L'effetto psicologico: individuo e società
  • L'effetto biologico:contrasto e fraternizzazione a livello psicofisico
  • Dall'effetto tabula rasa all'effetto spugna: la necessità di reagire all'anomia diffusa
Questi "effetti" nei punti sopra esposti saranno trattati prossimamente

Leggi anche: "Gli UFO e il Nuovo Ordine Mondiale"

Dalle mie letture "UFO: Oltre il Contatto" di Roberto Pinotti
cap. 7 - pag. 134 - 135 - 136

http://ningishzidda.altervista.org/

 

  

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