giovedì 4 dicembre 2014

Tutto in 140 parole di un twit

Perché non scoppia una rivoluzione?
 
Ti sei mai domandato perché nessuno reagisce
difronte all'infame ondata di oppressione
e abuso di OGNI tipo che stiamo patendo?
Non Rimani perplesso del fatto che non succede assolutamente nulla,

viste le tante rivelazioni di casi
di corruzione, ingiustizia, ruberie e prese in giro
della legge e della popolazione in genere,
alla quale si e rubato letteralmente il presente e il futuro?
Ti sei domandato perché non scoppia una rivoluzione di massa
e perché tutti sembrano essere addormentati o ipnotizzati?

In questi ultimi anni OGNI tipo d'informazione sembra aver danneggiato la Struttura del Sistema Fino alle sue fondamenta, e ben resa pubblica e messa ben in evidenza, eppure questa STESSA Struttura continua ad Essere intatta senza neppure un graffio Superficiale.
 
 
Questo rende palese un fatto veramente preoccupante che sta sotto il nostro naso e al quale nessuno presta attenzione.

Il fatto è che non importa CONOSCERE LA VERITÀ a nessuno, sembra incredibile, ma i fatti lo confermano giorno dopo giorno.

L'informazione non è rilevante

Rivelare i più oscuri segreti e renderli di dominio pubblico non produce nessun effetto, nessuna risposta da parte della popolazione per quanto i segreti siano terribili e scioccanti.
Per decenni abbiamo creduto che chi lottava per la verità, gli informatori capaci di svelare fatti nascosti o mettere in piazza i panni sporchi potevano cambiare le cose, potevano alterare il divenire della storia.

Siamo cresciuti nella realtà, con la convinzione che conoscere la verità era cruciale per creare un mondo migliore e più giusto e, di chi lottava per rivelare il nemico più grande dei potenti tiranni.
E forse Per un certo periodo è stato così.

Oggi, però, "l'evoluzione" della società e soprattutto nella psicologia di massa ci ha portato ad un nuovo stato di cose: uno stato di mentale alienazione della popolazione che un dittatore non avrebbe mai osato immaginare.
 
Il sogno di ogni tiranno sulla faccia della terra:
non dover nascondere né occultare niente al suo popolo.
Poter mostrare pubblicamente tutta la sua corruzione, malvagità e prepotenza senza doversi preoccupare di alcuna risposta da parte di quelli che opprimé.

 
Questa e la realtà del mondo in cui viviamo. E se credete che questo sia un'esagerazione, osservate voi stessi e ciò che vi circonda.

 Corsivo mio:
Qui sotto viene raccontato quello che succede in Spagna; ma i fatti di questi giorni (come quelli successi in passato su tutto il territorio nazionale) che sono successi nella capitale, non ci esimono dalla classifica, anzi, siamo al 69° posto nella graduatoria dei mondo, che ha una scala di 174 paesi, e, il più corrotto in Europa.  

Il caso della Spagna E lampante.
Un Paese immerso in Uno Stato di putrefazione generalizzata, divorato Fino all'osso dai vermi della corruzione in TUTTI GLI Ambiti:
  • Giuridico
  • industriale
  • Sindacale
  • Soprattutto politico
Uno Stato di decomposizione ha che ha ecceduto in tutti i limiti immaginabili, fino a infettare con la SUA pestilenza tutti i partiti politici in maniera irreparabile.

 
Eppure, nonostante siano resi pubblici continuamente iutti QUESTI scandali di corruzione politica, gli spagnoli continuano a votare per la maggior parte gli stessi divisori politici, dando tuttalpiù ALCUNI dei Loro VOTI a dei divisori pių piccoli che non rappresentano in nessun modo una possibilità reale.
Ecco l'allucinante caso della Comunità Valenziana, la regione più rappresentativa del saccheggio perpetrato vergognoso dal Partito Popolare e dove, nonostante tutto, questo partito di autentici fuorilegge e banditi continua a vincere le elezioni con maggioranza assoluta.

 
Una vergogna inimmaginabile che non si trova in nessuna nazione minimamente democratica. 
Corsivo mio: è una bella gara con noi in quanto a democrazia e indegnosità

E sfortunatamente il caso di Valencia è solo un esempio in più dello stato generale del paese: lì ABBIAMO il caso indegno dell'Andalusia dominata da decadi dall'altro grande mafioso dello stato, il PSOE, il che con i suoi soci del sindacato e l'appoggio puntuale della Sinistra Unita hanno rubato a Piene mani per anni e anni.
 
Un altro esempio, è il caso della Catalogna che "Converge", con un Partito di baroni e ladri d'élite.
E potremmo continuare così per tutte le Comunità autonome o il governo centrale proprio la colomba delle due Grandi Famiglie politico - Criminali del Paese, PP e PSOE, si sono dedicate ad un moderato saccheggio senza alcuna vergogna.
 
 
E nonostante siano stati resi pubblici tutti questi casi di corruzione generalizzata, e siano state rivelate le implicazioni delle alte sfere finanziarie e industriali con il tacito Consenso del Potere Giuridico, dimostrando in forma attiva o passiva che riguardavano il Sistema in TUTTI GLI Ambiti, rendendo  impossibile la creazione di un futuro sano per il Paese, nonostante tutto ciò, La risposta della Popolazione e stata ... un niente di fatto.
La cittadinanza ha riposto al massimo con "l'esercitare il Legittimo Diritto di Manifestazione", un'attività molto simile a quella che fa la massa per la SUA quadra di calcio nel vincere una competizione uscendo per strada a celebrarla.
 
 
Nessuno ha Fatto niente di effettivo per cambiare le cose, salvo un piccolo spuntino.
Nel caso della corruzione venuta alla luce in Spagna e l'inesistente reazione della popolazione, è solo un esempio tra i tanti nel Mondo.
 
 
Adesso riportiamo il caso dello sport di massa, sotto pressione per il sospetto di corruzione, di manipolazione di dopaggio e per la molto probabile adulterazione di tutte le competizioni sotto il controllo commerciale delle grandi marche ... nonostante questo, continuano ad APPARIRE in televisione con un seguito sempre più numeroso.
 
Tutto ciò si impoverisce davanti alla gravità delle rivelazioni di Edward Snowden e confermate dai governi in causa che ci hanno detto in faccia alla luce dei riflettori che tutte le nostre telefonate, le attività sui social network, il nostro navigare in internet e controllato e che ci stiamo dirigendo inesorabilmente verso l'incubo del Grande Fratello vaticinato da George Orwell Nel " 1984 ".
 
E la cosa più allucinante è che "una volta filtrate" QUESTE informazioni, nessuno si è preoccupato di ribatterle.

 
Tutti i Mezzi di Comunicazione, i Poteri Politici e le grandi imprese di internet implicate nello scandalo, hanno confermato pubblicamente come questo stato di sorveglianza sia un qualcosa di reale e indiscutibile.
L'unica cosa che hanno promesso, in maniera poco convincente e a mezza bocca è che non continueranno a FARLO ... 

E quale è stata la risposta della popolazione mondiale quando è stata rivelata la verità? 
 
Quale è stata la reazione generale di Fronte a QUESTE rivelazioni?

Nessuna!
 

Tutti continuano ad Essere assorbiti dal Loro smartphone, continuano a rotolarsi Nel dolce fango dei social network  e continuano a navigare nelle acque infestate di internet senza muovere nemmeno una falange di un dito ...
 
 
A cosa serve, Allora, dire la verità?
Nel caso ipotetico che Edward Snowden o di Julian Assange siano personaggi reali o non, o creazioni mediatiche con una missione segreta,
  • A cosa sarebbe Servito il Loro Sacrificio?
  • Che utilità ha accedere all'informazione e rivelare la verità se non provoca nessun cambiamento, d'alterata trasformazione?
  • A che serve conoscere in forma esplicita e documentata il fatto che l'energia nucleare PUÒ portare disgrazie e catastrofi planetarie, come è dimostrato dai terribili incidenti di Chernobyl e Fukushima, se QUESTE rivelazioni non provocano nessun effetto?
  • A cosa serve sapere che le banche sono enti criminali dediti al saccheggio di massa, se continuiamo a utilizzarle?
  • A cosa serve sapere che il mangiare è adulterato e contaminato con prodotti tossici, cancerogeni e/o transgenici, se continuiamo a mangiarli?
  • A cosa serve sapere la verità su qualsiasi fatto importante se non reagiamo sul quanto gravi siano le implicazioni.
Non inganniamoci da soli per quanto SIA duro accettare tutto questo.

Affrontiamo la realtà COSI COM'È ...
 
Nella attuale Società, Conoscere la verità non significa nulla
Informare sui fatti che veramente succedono, non ha nessuna reale utilità; anzi e dimostrato che la maggior parte della popolazione e arrivata a un livello di degradazione psicologica, la rivelazione della verità e accedere all'informazione, rafforzano ancora di più la loro incapacità di risposta e l'inerzia mentale.
 

La grande domanda è:
  • PERCHÉ?
  • Che cosa ha Portato tutti noi a quest'apatia generale?
La risposta è, Succede sempre quando ci rivolgiamo la domande di questo tipo, e tra le più inquietanti. Ed è in relazione con il condizionamento psicologico a cui è sottoposto l'individuo nella Società attuale.
I meccanismi che disattivano la nostra risposta quando accediamo alla verità per quanto scandalosa possa essere, sono semplici ed effettive. E sono nella nostra vita quotidiana.


Tutto si basa su un eccesso d'Informazione.
E' un bombardamento degli stimoli così esagerato che provoca una catena di avvenimenti logici che finiscono con lo sfociare in un'effettiva mancanza di risposta: in una pura apatia.
E per lottare contro questo fenomeno, è Bene conoscere di come si sviluppa il processo ...
 
 
COME SI SVILUPPA IL PROCESSO?

Per prima cosa dobbiamo capire che questo stimolo sensoriale che riceviamo è carico di informazioni.
Il nostro corpo e predisposto alla percezione e alla lavorazione di stimoli sensoriali, ma la chiave del tema sta nella percezione di carattere linguistico dell'Informazione, per linguistico viene indicato ogni sistema organizzato con il bene di codificare e trasmettere l'informazione di OGNI tipo.
Per esempio, ascoltare una frase o leggerla comporta la SUA entrata nel nostro cervello ad un livello linguistico. Ma lo stesso avviene quando guardiamo il logo di un'impresa, l'ascolto delle note musicali di una canzone, guardare la segnaletica del traffico o udire la sirena dell'ambulanza, tanto per fare ALCUNI Esempi ...
 

Oggi, una persona e sottoposta a migliaia di singolari stimoli linguistici di questo tipo durante il giorno; MOLTI li percepiscono in forma cosciente, ma la grande maggioranza li percepisce in forma non cosciente che DEVE essere elaborata dal nostro cervello.
Potremmo dividere il processo di captare ed elaborare queste informazione in tre steps:
  1. Percezione
  2. Valorizzazione
  3. Risposta


 
Percezione

Indubbiamente, in tutta la storia dell'umanità, apparteniamo alla generazione che ha la capacità più grande di elaborare informazioni a Livello celebrale, con potere di differenziare soprattutto ad un livello visivo e auditivo.
Man mano che nascono e crescono nuove generazioni acquisiscono una maggiore velocità di percezione dell'informazione.
Una dimostrazione di quanto affermato la ritroviamo nel cinema.
 

Prendiamo a caso la visione di un vecchio film di John Wayne, una scena qualsiasi d'azione, per esempio una sparatoria. E poi guardate una scena di sparatoria o di inseguimento di macchine di un film odierno.
Una qualsiasi scena d'azione di film attuale è piena di successioni rapidissime, di primi piani e di breve durata.
Solo in 3 o 4 secondi si vedranno delle figure diverse:
il volto del protagonista che guida, quella del compagno che grida, la mano sul cambio della macchina, il piede che spinge il pedale, la macchina che schiva pedone, l'inseguitore che slitta, il cattivo che afferra la pistola, che spara dal finestrino, ecc ... e OGNI primo piano sarà durato al massimo una decina di secondi.
Le immagini si succedono a tutta velocità e avvengono velocemente come gli spari di una mitragliatrice. Eppure siete in grado di vederle tutte elaborando il  MESSAGGIO che contengono.


Adesso rivedete il cinema di John Wayne. Non troverete successioni di scena al ritmo di una mitragliatrice, ma successioni di una scena dalla durata più lunga e con un campo visivo più ampio.



Probabilmente uno spettatore dell'epoca di John Wayne si sarebbe sentito male guardando una attuale pellicola poiché non era abituato ad elaborare tanta informazione visiva in un racconto velocizzato.

 
Questo è un semplice ssempio del bombardamento di informazioni in cui è sottoposto il cervello di ognuno di noi Oggi, RISPETTO a quello di una persona di cinquant'anni fa.
Aggiungeteci tutte le fonti di informazioni che ci circondano, come la televisione, la radio, la musica, l'onnipresente pubblicità, i segnali del traffico, i diversi tipi di abbigliamento che indossano le PERSONE che incrociamo per la strada e che rappresentano ognuna di loro, è un codice linguistico per il tuo cervello, l'informazione che vedete sul cellulare, sul tablet, in internet e inoltre i vostri impegni sociali, le fatture, le preoccupazioni e i desideri che hai programmato di avere, ecc. ecc. ...



Si tratta di un'autentica inondazione di informazione che il vostro cervello DEVE elaborare continuamente. Tutto questo con un cervello della STESSA misura e capacità di quello spettatore occidentale che guardava il film di John Wayne cinquant'anni fa.
Per quanto ne sappiamo, SEMBRA che Il nostro cervello abbia la capacità SUFFICIENTE per percepire tali volumi di informazione e comprendere il messaggio associato a QUESTI stimoli.
Il problema quindi non sta lì. Infatti, SEMBRA che Il nostro cervello ne goda poiché ci siamo trasformati in tossicodipendenti degli Stimoli.
Il problema SEMBRA risiedere nella fase che segue.
 


VALUTAZIONE
Noi ci scontriamo con i nostri limiti perché dobbiamo calutare l'informazione ricevuta, cioè QUANDO arriva l'ora di giudicare e analizzare le implicazioni che comporta.

Questo succede perché non abbiamo il tempo materiale per una piatta VALUTAZIONE profonda di quell'informazione.
Prima che la nostra mente, da sola e con i criteri che le sono propri, possa giudicare in maniera più o meno profonda l'informazione che riceviamo, siamo bombardati da un'ondata di stimoli che ci distraggono e inondano la nostra mente.
E per questa ragione che non arriviamo a valutare nella giusta misura le informazione che riceviamo per quanto importanti siano le implicazioni che comporta.

Per Capire meglio tutto questo, utilizzeremo un'analogia sotto forma di una piccola storia.
Immaginiamo una persona molto introversa che passa la maggior parte del suo tempo rinchiusa in casa. Praticamente non ha amici e non intavola relazioni sociali di nessun tipo.
Supponiamo adesso che questa persona vada al Supermercato a comprare una bottiglia di latte e QUANDO va a pagare gli cade per terra e la rompe causando grande scompiglio e macchiandosi i vestiti sotto gli occhi di tutti.
QUANDO questa persona torna a casa, isolata com'è e senza uno stimolo sociale, darà  probabilmente un gran valore psicologico a quanto avvenuto al Supermercato.
 
Si domanderà perché gli è caduto il latte e quale movimento falso abbia fatto perché questo avvenisse; si domanderà se la colpa fosse sua, o della bottiglia che era troppo scivolosa; nella SUA testa analizzerà lo sguardo della cassiera e i gesti i commenti di OGNI cliente; osserverà anche le macchie sui vestiti e tenterà di indovinare ciò che hanno pensato gli altri di lui.
 
Si sentirà ridicolo e giudicherà tale fatto meramente aneddotico molto più importante di quanto lo SIA stato in realtà. Solo perché quella situazione ridicola al Supermercato sarà il grande avvenimento del giorno o della settimana. E Forse non lo dimenticherà mai per tutta la vita.
Adesso sostituiamo la persona introversa e senza relazioni pubbliche un Modello opposto.

Una persona estroversa che passa tutto il giorno circondata da una gran quantità di PERSONE e di Fatti, interagendo freneticamente con clienti e compagni di lavoro, che parla al telefono, organizza a incontri, compra, vende, fa riunioni, cavalca, si arrabbia e termina la giornata bevendo un bicchiere con gli amici.
 
Supponiamo che questa persona vada a comprare il latte e, anche a lei cade la bottiglia causando un gran scompiglio e macchiandosi i vestiti.
La sua valutazione dell'accaduto sarà solitamente aneddotica poiché rappresenta un evento in più tra tutti quelli a carattere sociale che sperimenta durante la giornata. E in poche ore se ne sarà dimenticata.
 
Una persona della Società attuale, assomiglia molto al secondo modello, sottoposta a una grande quantità di stimoli sensoriali, sociali e linguistici.
Per noi, OGNI informazione ricevuta è rapidamente digerita e dimenticata, portata via dalla corrente incessante dell'informazione che entra nel nostro cervello come un torrente.
Perché viviamo immersi nella cultura del "twit", "il mondo della colomba" OGNI riflessione su questo evento dura 140 caratteri. E questa, è La profondità massima cui arriva la nostra capacità di analisi.


E' per questa ragione, per la nostra impotenza di valutare e giudicare da soli il volume di informazione al quale siamo sottoposti, quell'informazione che ci è trasmessa, che viene incorporata nell'opinione che dobbiamo avere, cioè quello che dovremmo pensare dopo aver realizzato una approfondita valutazione dei fatti, quindi, chi emette l'informazione risparmia al ricevente lo sforzo di dover pensare.
 
QUESTO è il procedimento che utilizzano I Grandi Mezzi di Comunicazione e in un mondo di individui autenticamente pensanti sarebbe tacciato di Manipolazione e lavaggio del cervello.


La televisione è un lampante esempio. Guardate un qualsiasi notiziario.

Tutte le notizie di tutte le emittenti sono date in forma tendenziosa in modo che contengano nel testo e nella presentazione, inoltre, l'informazione che viene data, deve generare nello spettatore l'opinione.
Per essere ancora più espliciti: è l'esempio degli onnipresenti incontri politici dove i presenti vengono presentati come "opinionisti".
La loro funzione è quella di generare l'opinione che noi dovremmo costruire da soli.


Così il bombardamento di informazione continuo e incessante nel nostro cervello ci impedisce di giudicare adeguatamente il valore dei fatti, con un criterio nostro e con i nostri codici.
 
Ci toglie il tempo che dovremmo avere per soppesare le conseguenze di un avvenimento e lo frammenta in pezzettini da 140 caratteri e lo trasforma in un giudizio breve e superficiale che emettiamo sull'informazione ricevuta.
Riassumendo: ci fanno pensare a delle "notizie" in modo generale e non siamo nemmeno noi un pensarle, ci vengono inculcati dall'informazione che ci danno.


Risposta
Una volta che la valorizzazione personale dei fatti viene ridotta alla minima espressione, entriamo nella fase decisiva del processo, quella che è priva della nostra risposta.
Qui entrano in gioco le emozioni e i sentimenti, il motore di OGNI risposta e l'azione. Frammentando e riducendo il nostro tempo, riduciamo la carica emotiva che associamo all'informazione.
 
Osserviamo le nostre reazioni: POSSIAMO indignarci molto nel VEDERE una notizia in un notiziario, per esempio lo sgombero forzato di una famiglia senza mezzi, ma DOPO pochi secondi siamo bombardati da un'informazione diversa che porta verso un'altra emozione superficiale e diversa che ci fa dimenticare la precedente.



Per esprimere questo in forma grafica e chiara: la nostra capacità di giudizio e di analisi e pari a un "twit", la nostra Risposta emotiva è pari a un'emoticon.


E' qui che sta la chiave di volta.
E qui, rimane disattivata la nostra possibile risposta. Per capire meglio, torniamo all'analogia della persona introversa ed estroversa che rompeva la bottiglia di latte al Supermercato.

  • La persona introversa rimane chiusa Nel Suo Mondo che gli ha dato un valore più profondo ai fatti avvenuti al Supermercato che continuerà a rimuginarci sopra più volte.
    non dimenticherà facilmente l'emozione legata al ridicolo che ha provato a quel momento e con molta probabilità esporrà continuamente le proprie emozioni finirà per provare un certo imbarazzo al solo ripensarci.
    E' possibile che non torni per un certo periodo a fare spesa in quel Supermercato, anche se implica il fatto di dover andare più lontano a comprare il latte; arriverà anche a provare repulsione per il luogo e le persone dove si è reso ridicolo.
    L'energia emotiva scaturita da questo fatto  avrà un'effettiva reazione.

  • Invece, la persona estroversa tornerà al Supermercato senza nessun problema poiché quanto accaduto, non avrà una mentale rilevanza emotiva; tuttalpiù arrossirà nel vedere la cassiera o qualche cliente.
    La persona estroversa non intraprenderà effettive azioni tangibili che deriveranno dall'accaduto della bottiglia di latte.

Oltre le valutazioni fatte su QUESTI Personaggi inventati, QUESTI esempi ci servono per dimostrare che il bombardamento incessante dell'informazione cui siamo sottoposti finisce con lo sfociare in Una Frammentazione della Nostra energia emotiva e perciò finiamo con l'avere una risposta superficiale o neutra.
E' una risposta che per il momento in cui viviamo, intuiamo che dovrebbe essere molto più contundente, eppure, non arriviamo a darla questa risposta perché ci manca l'energia sufficiente.


  Tutti noi, guardiamo disperati gli altri e ci domandiamo:
"Perché non reagiscono? Perché non reagisco?"
E questa impotenza alla fine diventa una sensazione di frustrazione e di apatia generale. Questa sembra essere la ragione per cui non avviene una rivoluzione, perché per la logica dei fatti dovrebbe essere già scoppiata.
Si tratta quindi di un fenomeno psicologico.
 

Questo è il meccanismo di base che interrompe ogni risposta della popolazione davanti ai continui abusi che riceve.
E' la base sulla quale si posizionano tutte le manipolazioni mentali a cui ci sottopongono oggi, e' il meccanismo psicologico che rende la popolazione docile e sottomessa.
 
Potremo riassumere il tutto in questi termini:

L'eccessivo bombardamento di informazione ci impedisce di avere il tempo necessario per osare e dare il giusto valore ad ogni informazione ricevuta e quindi, di conseguenza, di associarle alla carica emotiva sufficiente a generare una reazione effettiva e reale.
 

Cospirazione O FENOMENO SOCIALE?
 
Non ha importanza se tutto questo fa parte di una grande cospirazione atta a controllarci o se siamo arrivati ​​a questo punto per via dell'evoluzione della società, perché le conseguenze sono esattamente le stesse:
I più potenti faranno il possibile per mantenere questi meccanismi attivi e fomenteranno anche il suo sviluppo secondo le loro solite  potenzialità, perché ne ricevono benefici.
Rivelare la verità, in effetti, favorisce questi meccanismi.
Ai più potenti non importa venire a mostrarsi e/o svelare i propri segreti per quanto sporchi e oscuri siano.
Rivelare queste verità occulte contribuisce in gran parte all'aumento del volume d'informazione con il Quale siamo bombardati.
Ogni segreto portato alla luce producono nuove ondate d'informazione che possono essere manipolate e rese tossiche con l'aggiunta di dati falsi, contribuendo alla confusione e al caos dell'informazione e da qui arrivano Nuove ondate secondarie di informazioni che ci stordiscono ancora di più, facendoci sprofondare nell'apatia.
 
Se combattessimo quest'apatia, frutto della poca energia emotiva con cui cerchiamo di rispondere, con le tremende difficoltà che il sistema ci mette davanti quando è il momento di punire i responsabili, si genererebbero nuove ondate di frustrazione sempre più forti portandoci passo dopo passo alla resa definitiva e alla totale sottomissione.


Non bisogna porsi nessun dubbio: alle persone che ostentano il potere interessa bombardarci con enormi volumi di informazioni per il più superficiali possibili; perché una volta instaurata questa forma d'interazionee con l'informazione ricevuta, tutti Noi ci trasformeremo in persone dipendenti da questo incessante scambio di dati.


Il bombardamento di stimoli è una droga per il nostro cervello che ha bisogno sempre più velocità per lo scambio di informazioni, esigendo meno tempo per poterle vagliare.
 

Succede a noi Tutti: ci costa sempre più fatica leggere un lungo articolo pieno di informazioni strutturate e ragionate. Abbiamo l'esigenza che sia stringato, più veloce, che si legga in una sola riga e che si possa ingerire come una pasticca e non come un lauto pranzo.
 

Il nostro cervello si e trasformato in un tossicodipendente da informazione rapida, in un drogato avido di continui dati da ingerire pensati e analizzati da un altro cervello in modo che noi non dobbiamo fare il minimo sforzo di postulare una nostra complessa e contraddittoria opinione.
Il fatto è che noi odiamo il dubbio, perché ci obbliga a pensare. Non vogliamo farci domande. Vogliamo solo risposte facili e possibilmente rapide.


Siamo e vogliamo essere antenne riceventi e replicanti di informazioni per diventare meri specchi che riflettono immagini esterne. Gli specchi però, sono piatti e non hanno vita propria, tutto quello che riflettono viene da fuori.
L'essere umano a gran velocità si sta dirigendo verso questo dato di fatto.
Lo permetteremo?
 

CONCLUSIONE
 
Tutto quanto e stato scritto, forse non lo avreste voluto leggere.
E' poco stimolante ed è qualcosa di complicato e farraginoso, ma le complesse realtà non possono essere ridotte in un titolo ingegnoso di twit.
Per intraprendere una profonda trasformazione del Mondo, per iniziare un'autentica rivoluzione che cambi tutto e ci porti verso una Migliore Realtà, dovremmo discendere Nelle Profondità della nostra psiche, Fino alla sala macchine, dove si muovono Tutti i Meccanismi che determinano le Nostre Azioni e i Nostri Movimenti.
E' lì che sì Risolve l'autentica guerra per il futuro dell'Umanità.
Nessuno ci salverà Facendo dei proclami e delle promesse brillanti da un pulpito, per una società più giusta ed equa. Nessuno ci salverà raccontandoci una verità presunta o rivelandoci i segreti più oscuri dei poteri occulti.

Ebbene, abbiamo visto che l'informazione e la verità non sono importanti perché i nostri meccanismi di risposta sono invariati. Dobbiamo Scendere Fino a Loro e ripararli; dobbiamo sapere come funzionano.
E non sarà necessario un complesso corso di psicologia:
da soli, potremmo osservarli con attenzione e ragionamento, per raggiungere il risultato che gli si avvicina di più.
Non si iratta di qualcosa di esoterico o basato su strane credenze dal carattere Mistico, Religioso o New Age. E' pura logica: non c'è rivoluzione possibile senza una profonda trasformazione della nostra psiche a livello individuale.
Perché la nostra mente e programmata dal sistema. Per cambiare quindi il sistema che ci imprigiona, prima lo dobbiamo disinstallare dalla nostra mente.
Lo faremo?

http://gazzettadelapocalipsis.com/ 
Traduzione di Nicoletta Marino 
Riadattata da: http://ningishzidda.altervista.org/ 

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