martedì 12 agosto 2014

I nuovi Robot della "I.B.M. & D.A.R.P.A".

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 Un Team di scienziati crea un microchip 
che imita il cervello umano

Un team di  scienziati hanno cercato di imitare il modo in cui funziona il cervello umano, adoperando software chiamati “network neurali” e hardware chiamati “nuclei neurosinaptici”.

Ormai è diventato di dominio pubblico la notizia relativa ad un potente microchip grande quanto un francobollo, che ha la peculiarità di imitare le attività del cervello umano.


Il microchip, definito “neurosinaptico”, potrebbe aprire svariate potenzialità per il mondo dei computer ed essere applicato in macchine che si guidano da sole, in sistemi di intelligenza artificiale e negli smartphone.

Di questa scoperta ne parla la prestigiosa rivista “Science” che appunto dedica ampio spazio alla scoperta delle potenzialità di questo “chip” che sarebbe composto da un milione di neuroni elettronici e da 256 milioni di sinapsi artificiali.

Il microchip è stato prodotto dai ricercatori della IBM ma con i soldi della
DARPA - Defense Advanced Research Projects Agency, la famosa agenzia governativa del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, che insieme alla tecnologia Samsung, ha dato vita a questo progetto importante. 

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Sembra che questo nuovo microchip, sia in futuro impiantato nei Robot “terminator” che la DARPA ha finito di progettare per conto del Pentagono, che a sua volta cerca di  puntare sulla tecnologia per ridurre il personale e fare fronte ai tagli sempre più pesanti inflitti al budget della Difesa.

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Le forze armate americane stanno dunque pensando di sostituire migliaia di soldati con Robot terminator e per essere precisi, secondo quanto ha spiegato un alto ufficiale statunitense alla rivista militare «Defense News», si sta valutando di ridurre del 25% le dimensioni delle squadre di combattimento, rimpiazzando i soldati mancanti con robot e veicoli radiocomandati. 

L’organico dell’esercito potrebbe così essere alleggerito passando dalle 540 mila unità attuali a 490 mila unità entro la fine del 2014 e forse a meno di 450 mila unità entro il 2019. 


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Quindi, i nuovi robot, saranno equipaggiati con questo microchip, un piccolo cervello,  perfetto ma delicato, basato sugli studi del team della IBM, DARPA e Samsung, che hanno cercato di imitare il funzionamento del cervello umano, adoperando cosi, dei software chiamati network neurali e hardware chiamati “nuclei neurosinaptici”.

Il nuovo tipo di chip è stato progettato anche per risparmiare energia rispetto ai vecchi modelli. A confronto, il cervello umano possiede 100 miliardi di neuroni e circa un milione di miliardi di connessioni tra loro.

Di Massimo F.
Redazione Segnidalcielo

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