L'Impero delle balle
Accusare
qualcuno di abbattere un Boeing a colpi di fionda è possibile: oggi
tutto lo è nell’Ucraina “democratica” e “libera” nata dopo Maidan. Per
farlo, basta seguire gli interessi delle lobby americane controllate
dall’intelligence statunitense. Se gli Stati Uniti sono riusciti a
rifilare al mondo intero, cittadini americani compresi, le storielle
delle Torri Gemelle abbattute dagli arabi e del Pentagono colpito da un
aereo di linea – che avrebbe lasciato un buco di soli cinque metri -,
perché i nazisti ucraini non possono attribuire l’abbattimento di un
Boeing ai minatori e ai contadini del Donbas in rivolta contro il
governo golpista di Kiev?
Ieri, poco dopo che l’aereo malese
precipitasse al confine russo ucraino, diverse agenzie di stampa
occidentali hanno divulgato alla velocità della luce un’informazione
approssimativa, non verificata e hanno accusato prontamente
dell’abbattimento del velivolo quei ribelli filorussi che tentano solo
di difendere la popolazione civile del Donbas dall’aggressione del
governo anticostituzionale di Kiev. Trovo vergognosa la reazione di
molti giornalisti occidentali che ormai senza alcuna etica professionale
fabbricano “notizie” a suon di frusta dei loro padroni, tutti azionisti
privati. Giornalisti che non esprimono la propria opinione, né vagliano
le notizie, ma fanno opera di disinformazione e sabotaggio, deviando
l’opinione pubblica con un’informazione non confermata, sfruttata come
un’arma.
Non c’è stata nessuna verifica delle fonti. Nessun argomento
serio e valido riportato ai lettori. Niente video, niente foto in fase
di abbattimento o qualcosa che provi che i ribelli della Novorossia
siano in possesso di mezzi capaci di abbattere un aereo di quel tipo,
che volava a quell’altezza. C’è solo una fantomatica registrazione
radio, guarda caso, apparsa in rete a poche ore dal disastro, e
divulgata dai laboratori di bugie dei golpisti, già montata con immagini
e traduzioni in inglese.
La responsabilità dell’abbattimento di un aereo di linea che viaggia a 10.000 metri non può essere attribuita a qualcuno sulla base di una fantomatica registrazione vocale apparsa in rete, una registrazione che perfino un adolescente alla tastiera sarebbe capace di fabbricare. Servono analisi degli esperti, deve essere organizzata una commissione indipendente composta da specialisti russi e occidentali, che, dopo aver analizzato i resti dell’aereo, potranno proporre una rosa di ipotesi valide per spiegare quanto è veramente accaduto. Sputare sentenze come fanno i media occidentali in questo momento significa solo fare il gioco dei nazisti, sfruttando un fatto terribile, per speculare sulla morte di altre persone innocenti.
C’è un precedente nella storia di questo Paese: questo non è il primo aereo di linea che viene abbattuto dal sistema missilistico ucraino. Il 4 ottobre 2001 il volo della Siberia Airlines 1812 stava sorvolando Sochi, sul Mar Nero. Trasportava 88 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Era partito dall’aeroporto israeliano di Tel Aviv ed era diretto a Novosibirsk. Fu abbattuto per errore da un missile antiaereo ucraino, come ha dichiarato al tempo Kiev. Almeno allora nella capitale governava qualcuno in grado di assumersi le proprie responsabilità, qualcuno che aveva l’autorità necessaria per capire cosa stesse accadendo nel resto del Paese.
Oggi la banda golpista che è al
comando non ha la stessa autorità dei suoi predecessori. L’attuale
governo è un fantoccio che fa gli interessi di terzi in un paese
abbandonato al caos, dove operano formazioni naziste, in cui i civili
ogni giorno vengono sottoposti a torture e massacri, anche mediante
fuoco di artiglieria e i raid aerei. Ma su questo la stampa occidentale
tace. Per parlare dei crimini dei nazisti, gli oligarchi e i plutocrati
al servizio dell’imperialismo egemonico globale, non pagano quei
“giornalisti” che ormai hanno perso non solo la dignità professionale,
ma anche quella umana.
Per il tragico abbattimento del Boeing 777 della
Malaysia Airlines nel cielo ucraino non rimane che aspettare la
conferma certa dei fatti invece che abbandonarsi ad una propaganda
inutile e dannosa. Altrimenti il rischio è che l’opinione pubblica
finirà per confondere definitivamente le notizie con i pettegolezzi
delle vecchie zitelle.
In ogni caso, tra le ipotesi che ho vagliato,
cercando di immaginare cosa sia accaduto a quell’aereo, non escludo che
dell’abbattimento siano colpevoli proprio gli uomini di Kiev, visto che
in questo momento sono spalleggiati dalle stesse strutture che hanno
organizzato il disastro datato 11 settembre. Allora raccontavano a tutto
il mondo favole sui terroristi arabi, speculavano sulle immagini delle
torri che crollavano giù con dinamiche che assomigliavano a quelle di
una demolizione controllata: quelle teorie che non si reggevano in piedi
già allora sono state smentite poi dai migliori specialisti del
settore.
Oggi gli esperti di bugie e complotti che
siedono in poltrona a Washington fanno di tutto per dipingere la Russia
come un mostro, fanno di tutto per scatenare una guerra terribile tra
Ucraina e Russia, e questo non solo per fare soldi, ma anche per
spaccare l’asse nascente dell’economia euroasiatica. Gli Stati Uniti,
con un tale debito pubblico, non possono far altro per salvare la pelle e
cercare di mantenere il loro dominio economico e militare sull’Europa.
La politica fallimentare americana, che minaccia di cancellare
tradizioni e radici di molte nazioni, che priva miliardi di persone
della loro identità trasformandole in schiavi indifesi del neo
feudalesimo, sta diffondendo nel mondo, sotto bandiera a stelle e
strisce, un devastante neoliberismo a suon di bombe.
Ma il mondo si sta accorgendo finalmente
che sotto la luccicante e invitante idea del sogno americano si
nascondono morte, distruzione, imbrogli, soprusi e ingiustizia. Il mondo
si sta accorgendo che è un paese dove cinquanta milioni di cittadini
non hanno diritto alla sanità, dove soltanto il diciassette percento dei
cittadini possiede il passaporto, dove i diritti dei lavoratori sono
simili a quelli degli schiavi nell’antico Egitto. È un paese che non
dovrebbe avere diritto morale o legale di imporre i propri standard alle
altre nazioni. Lo sa bene l’amministrazione degli Stati Uniti: è per
questo che loro oggi sono in Ucraina, ad appoggiare i nazisti, a
pianificare l’ennesimo macello globale, a trarre profitto dalla morte di
altri innocenti.
Questo evento è solo l’ennesima conferma che dimostra che il governo ucraino non ha alcun controllo nel suo paese, se non in qualche ufficio di Kiev. Per evitare altre morti e spegnere il fuoco di questa guerra civile, l’Ucraina deve smettere di esistere come Stato.
Il governo, le
forze dell’ordine e l’esercito che si sono macchiati di crimini contro
l’umanità devono essere arrestati e processati in quanto responsabili.
La NATO dovrebbe essere sciolta immediatamente, visto che il blocco dei
paesi del Patto di Varsavia non esiste da più di due decenni. Servirebbe
un intervento militare dell’ONU per disarmare le due parti coinvolte in
questa guerra. I criminali nazisti di Kiev, i loro collaboratori e
consiglieri di Washington dovrebbero essere portati davanti al tribunale
internazionale dell’Aja ed essere giudicati con tutta la severità che
la legge consente. Solo così e solo allora da quel paese martoriato
cominceranno ad arrivare notizie vere, coerenti: solo allora il mondo
potrà respirare liberamente.
L’Unione Sovietica era definita a suo
tempo “Impero del Male”.
Questo marchio diabolico lo aveva inventato il
simpatico Reagan,quel presidente-attore americano che si guadagnava la
pensione e la benevolenza degli oligarchi delle multinazionali
americane, che più tardi sbranarono e derubarono tutto quello che di
bello l’URSS aveva costruito negli anni della sua politica socialista. A
distanza di quasi tre decenni da allora, oggi assistiamo a un
cambiamento radicale della geopolitica. Finalmente si sono capovolte
idee e convinzioni di molti protagonisti della Storia. Oggi questa fase
della nostra evoluzione storica è segnata dal capovolgimento delle
categorie della realtà. Oggi sono gli Stati Uniti e i loro alleati ad
incarnare quel male di cui accusavano l’URSS. Basta pensare alla
mancanza di pluralismo, al devastante trionfo di disinformazione per cui
si contraddistinguono i loro, ma anche i nostri media.
Eppure così l’Occidente rischia di
passare alla storia come l’Impero delle Balle. E la cosa più triste è
che le balle occidentali in questo periodo convergono con quelle
naziste. Purtroppo non si tratta di una coincidenza puramente casuale.
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