lunedì 10 marzo 2014

Indotti per emulazione

I cinque componenti della "Matrix"

Seconda parte

Perché la storia continua a ripetersi? Perché l'umanità non unisce le proprie forze per porre fine alla schiavitù fisica, finanziaria e spirituale? Forse perché tutte le soluzioni tentate non hanno mai tenuto conto di alcune delle principali debolezze umane.

Fin quando questi difetti critici non saranno superati, il cambiamento rimarrà superficiale e i vecchi problemi continueranno a riemergere. La prima debolezza è la nostra percezione, limitata ai soli cinque sensi fisici. Non essendo in grado di vedere nulla oltre l'universo materiale, siamo indotti per emulazione a comportarci come animali o macchine sebbene siamo in fondo esseri spirituali.

Siamo ciechi dal saper riconoscere i nostri nemici occulti, le strutture di controllo non-fisiche e le energie che esse impiegano. Come un iceberg, la maggior parte del Sistema di Controllo Matrix è nascosta alla vista. Per questa ragione gli umani sono come marionette tirate da fili invisibili.

Prima o poi però, l'umanità svilupperà poteri chiaroveggenti. Attraverso un adeguato training esoterico, diverrà possibile praticare guarigioni miracolose, visone a distanza, autodifesa psichica, percezione e rimozione di parassiti eterici, precognizione, telecinesi, deviazione probabilistica, telepatia e riconoscimento rapido degli agenti sabotatori.

Immaginate quanto significativamente ne uscirebbero livellati i valori in gioco. Se potessimo vedere oltre la carne, daremmo facilmente scacco matto agli psicopatici guidati dagli alieni e dalle forze demoniache. Ma per ora, le istituzioni mainstream dimostrano di non credere affatto alla percezioni extrasensoriali, per cui ci lasciano da soli nel compito di svilupparle.



L'argomento non è affatto menzionato a livello sociale o politico, il che dimostra quanto profondamente la nostra società sia tenuta in pugno dal Sistema di Controllo. La nostra seconda debolezza risiede nella scienza risolutamente confinata nel regno della materia fisica, dell'energia fisica, dello spazio 3D del tempo lineare.

Ciò ostacola le necessarie rivoluzioni tecnologiche che permetterebbero di superare le carestie e la distruzione ambientale. Inoltre la nostra primitiva tecnologia lascia la Terra fisicamente indifesa contro le forze aliene, dando loro un vantaggio strategico. Dobbiamo dunque muoverci verso un tipo di scienza più evoluta, che faccia uso di energie e principi ancora inesplorati dalla scienza ortodossa.

Alcuni esempi sono la fisica scalare, la tecnologia demiurgica - che impiega l'energia di Punto Zero - le onde elettromagnetiche longitudinali, i potenziali di Gauge e l'energia eterica, grazie a cui realizzare ciò che oggi sembra impossibile. Potrebbe diffondersi  allora l'energia libera, l'antigravità, l'invisibilità e i viaggi nel tempo.

Senza una simile tecnologia, la razza umana continuerà a preoccuparsi della mera sopravvivenza fisica e della competizione per le risorse in esaurimento, continuando così a dipendere dai pochi che le controlleranno.  La terza debolezza è l'Ego, il parassita mentale che sostiene il nostro investimento emozionale nella Matrix.



L'Ego è un'entità estranea all'anima, impiantata su di essa attraverso l'imprinting genetico e il condizionamento sociale. L'Ego agisce come personalità mortale, indossata dallo Spirito allo scopo di operare facilmente nella Matrix nonostante il rischio di smarrirvisi. Quando lo spirito del nostro essere, si identifica con l'Ego, ne assorbe le debolezze e dimentica il suo proposito specifico.

Il "cavaliere" diventa allora il "cavallo", riducendosi così ad essere facilmente governato. Fintanto che l'Ego dominerà le nostre scelte, le nostre azioni andranno  a rinforzare la Matrix. Dobbiamo superare la tirannia dell'Ego e stabilire una connessione personale con lo Spirito, con il Sè superiore.

Occorre distinguere ciò che scaturisce dall'Ego da ciò che invece proviene dal Sé Superiore, coltivando la disciplina e l'introspezione che lo rinforzano. Identificandoci con il Superiore, aumentiamo l'influenza che esso ha sull'inferiore. Il Superiore si ancorerà ancor più saldamente in noi, fino a risplendere come una stella in piena manifestazione.

Possiamo velocizzare tale processo coltivando l'intuizione, l'interpretazione dei sogni, le sincronicità e la contemplazione profonda. Possiamo incrementare la chiarezza della connessione coltivando sentimenti nobli come la compassione, la bellezza, la comprensione, l'amore e l'empatia.

Senza la connessione con lo Spirito, saremmo come erranti senza bussola e lanterne senza fiamma, smarriti nell'oscurità, come molti già sono tuttora. La quarta debolezza è un insieme di ignoranza, stupidità e ingenuità, che ci impediscono di prendere decisioni consapevoli. L'inganno può avere luogo solo ove ci sia una carenza di consapevolezza.

Il problema dell'umanità non risiede tanto nelle forze che tentano di controllarla, ma nel flagello dell'ignoranza pubblica che sostiene e le rigenera. Dobbiamo quindi incrementare la nostra consapevolezza cambiando insieme studio, osservazione, esperienza, contemplazione e, soprattutto, rivelazione.

Ciò richiede un profondo amore per la verità e per l'apprendimento. Dobbiamo allenare il nostro intelletto senza compromessi e prendere familiarità con gli errori logici e le strategie usate contro di noi in questa battaglia spitituale. L'intelletto non è qualcosa da rigettare in favore del cuore: piuttosto, entrambi dovrebbero essere sviluppati in parallelo e portati a perfezionamento.

Più siamo informati, più intelligenti saranno le nostre decisioni. Più intelligenti saranno le nostre decisioni. Più intelligenti saranno le nostre decisioni, migliore sarà il nostro futuro.

La quinta debolezza è l'insindacabile fede risposta all'umanità nella realtà consensuale. La realtà  consensuale è il modo in cui la società mainstream percepisce il mondo, il modo in cui ritiene esso funzioni, ciò che ogni individuo dovrebbe fare per sopravvivere in esso, ciò che è permesso e ciò che è vietato.

E' la mappa tracciata dalla Matrix per delineare il corso delle nostre vite. Ci è stato insegnato ad accettare che le regole e le limitazioni della maggioranza si applicano anche a noi, senza eccezioni. Dobbiamo sganciarci dalla realtà consensuale. Ciò può accadere soltanto quando cominciamo a vivere secondo i segreti principi della realtà divina che esiste intorno e dentro di noi.

La giurisdizione a cui appartenete dipende da dove vi posizionate lungo la scala mobile che porta dall'Ego al divino Sé Superiore. Dipende da dove sono collocate le vostre convinzioni radicali, il vostro baricentro emozionale e il vostro habitus mentale. Entrando nella giurisdizione del Superiore, riuscirete a sopraffare l'autorità dell'inferiore. Ciò che il mainstream ritiene folle, rischioso o impossibile diverrà allora normale. 


Saranno le "anomalie" e i "miracoli" a comporre la niova realtà. Quando il gioco è manipolato, l'unico modo di vincere è quello di giocare con un diverso set di regole. Queste innegabili vulnerabilità derivano tutte da uno stesso problema fondamentale: Lo Spirito è stato sopraffatto dall'oscurità dell'universo materiale.

La trascendenza che cerchiamo non ha niente a che fare con la fuga o l'elisione: riguarda piuttosto la maestria del superiore sull'inferiore. Le soluzioni reali sono radicate nel Superiore mentre le debolezze si erigono dall'inferiore. Non possiamo battere l'inferiore usando soltanto gli strumenti e i metodi suoi propri. Così facendo, non faremo altro che rimpiazzare un Sistema di Controllo con un altro.



E' così che sono finite tutte le rivoluzioni umane, gli esperimenti sociali e i tentativi utopistici: Tutti essi hanno ignorato i problemi fondamentali qui sottolineati. Queste debolezze si rinforzano a vicenda. Qualora tre di esse siano superate, le altre due sranno ancora in grado di provocare problemi. Dovranno essere superate tutte insieme affinché l'umanità possa assicurarsi definitivamente la sua libertà.

 
Anche se la razza umana, nella sua interezza, potrà non farcela, probabilmente qualcuno di noi riuscirà nell'intento, portando a perfezionamento la maestria dello Spirito sulla Mente e della Mente sulla Materia.

Video trascritto
Leggi QUI la prima parte

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Seguirà terza parte ..





5 commenti:

  1. Caro Wlady, grazie anche per questa seconda parte.

    Scusami se vado un po' fuori argomento, ma volevo farti una domanda: ultimamente mi sto appassionando a Gustavo Rol e alle sue "possibilità"; le conosci? Cosa ne pensi a riguardo? Dici che è possibile?

    Ciao :)

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    1. Rol viene definito in tante maniere come nelle tecniche di prestidigitazione, in particolare mentalismo, in particolare prediligeva le carte da gioco, era scrupoloso nella scelta dei suoi partecipanti.

      Va detto che al tempo non c'era possibilità di valutare attentamente la sua tecnica e pertanto amava stupire con le sue tecniche mentalistiche.

      Possiamo definirlo un animismo antropocentrico, legato allo spirito che pervade ogni essere umano.

      Non si è mai fatto esaminare da nessuno per sua volontà, perché mischiava illusione, mentalismo e misticismo.

      Va tenuto in conto anche la sua vita borghese, dove lo portava a frequentare circoli dove veniva accolto con piacere dalla borghesia di allora, Fellini, Zeffirelli, Strehler, Saragat ed Einaudi, sono solo alcuni personaggi illustri che frequentavano la sua casa.

      A mio parere aveva delle possibilità sovrannaturali, oltre ad una intelligenza dell'umana esistenza superiore.

      Più che di Rol, sono affascinato da Edgar Cayce

      Ciao

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    2. Non ne conoscevo l'esistenza, mi informerò. Grazie wlady :)

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  2. Sono un estimatore di Montalk, uno dei primi a denunciare che le scie tossiche contengono pure patogeni, tuttavia, in questa sua pur pregevole analisi del mondo dietro il mondo, un aspetto non quadra: mi riferisco alla difficoltà di conciliare l'universo deterministico, ossia fatalistico, creato dal Demiurgo, con la possibilità di riscatto degli esseri spirituali, grazie al Sé superiore. Si può aprire dunque una breccia o siamo incatenati in una realtà immodificabile?

    Ciao

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    1. Credo, ripeto credo, che tutto possa essere riportato tra "Fato e Destino", il fato lo possiamo cambiare essendo noi gli artefici di quello che ci accade, il destino è un fatto immutabile come la morte fisica.

      Tutto l'universo è in divenire, morte e vita si susseguono in tutte le cose; la "realtà" è immodificabile perché (forse) la realtà non esiste, esiste solo una proiezione di quello che noi chiamiamo realtà.

      Con i nostri cinque sensi captiamo solo una minima parte di quello che ci circonda; la nostra evoluzione è ancora ai primordi e, non possiamo andare oltre il velo che il Demiurgo sapientemente ha calato sull'umana esistenza.

      Il demiurgo è un'entità evoluta ma soggetta anche lui alla legge della fisica quantistica; chissà, quanti universi paralleli ha soggiogato il Demiurgo privandoli della "Vera Luce".

      Ciao

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