martedì 4 marzo 2014

Da Nimrud al NWO

 
“Gli Arconti vollero ingannare l’uomo, a motivo della sua parentela con quelli che sono veramente buoni. Presero il nome di coloro che sono buoni e lo attribuirono a coloro che non sono buoni, per poterlo ingannare mediante i nomi e poterlo vincolare a quanti non sono buoni … Essi, infatti, vogliono eliminare chi è libero e farne un loro schiavo per sempre.” (Vangelo di Filippo 13)

Yahweh è una divinità antica e potente, l'origine di tutto, oltre che il fulcro delle tre grandi religioni abramitiche. Chiamatelo pure Yahweh, Dio o Allah, ma è con il primo nome che era noto secoli e secoli prima che il Cristianesimo e l' Islam diventassero ciò che sono ora. Nel corso dei millenni, Yahweh ha oscurato un'altra divinità che nei tempi antichi veniva messa alla pari del Creatore: Asherah, una divinità femminile della fertilità che godeva delle stesse attenzioni da parte dei suoi adoratori.

Francesca Stavrakopoulou, ricercatrice del dipartimento di Teologia e Religione all'università di Exeter, ha indagato la connessione tra Yahweh e Asherah, cercando di svelare i motivi per cui la divinità femminile sia scomparsa quasi completamente dalla narrazione biblica.

“Forse lo conoscete come Yahweh, Allah o Dio. Ma su un solo punto concordano ebrei, musulmani e cristiani, i popoli delle tre grandi religioni abramitiche: c'è un solo Dio" dice Stavrakopoulou. "E' una figura solitaria, unica, creatore universale, non un Dio tra tanti...o forse è quello che ci piace credere. Dopo anni di ricerca specializzata nella storia e nella religione di Israele, sono giunta alla conclusione, che alcuni potrebbero giudicare scomoda, che Dio avesse una moglie".

Stavrakopoulou basa la sua teoria su testi antichi, amuleti e statuette scoperte prevalentemente nella città costiera di Ugarit, elementi che mostrerebbero che il culto di Asherah sia stato parecchio diffuso tra le popolazioni israelite del tempo.

La teoria di una divinità femminile adorata parallelamente a Yahweh non è nuova: già nel 1967 Raphael Patai, orientalista e antropologo propose l'idea di un "doppio culto" di Yahweh e Asherah. Patai, ricercatore di fama internazionale che lavorò per le Nazioni Unite come direttore di progetti di ricerca antropologica in Siria, Libano e Giordania, Asherah sarebbe stata la "regina dei cieli", come viene chiamata nel Libro di Geremia.

L'ipotesi che Dio potesse avere una moglie fu avanzata in passato da Patai e da altri ricercatori sulla base di un'iscrizione risalente all' VIII° secolo a.C., e di riferimenti all'interno della Bibbia stessa. "L'iscrizione era una richiesta di benedizione" dice Stavrakopoulou. "L'iscrizione chiede una benedizione da 'Yahweh e Asherah'.

Era la prova che presentava Yahweh e Asherah come una coppia divina. E ora è stata ritrovata una manciata di altre iscrizioni, e tutte ci aiutano a rafforzare l'idea che il Dio della Bibbia avesse una moglie". La Bibbia sembrerebbe confermare il culto di Ashera nel Libro dei Re, in cui si cita una statua di Asherah nel Tempio di Yahweh a Gerusalemme. A questa statua venivano offerti oggetti di tessuto prodotti dal personale femminile del Tempio.

Il testo usa anche il termine "asherah" in due sensi, per riferirsi ad un oggetto religioso, o per definire il nome della divinità. "Molte traduzioni in inglese preferiscono tradurre 'Asherah' con 'Albero Consacrato'" dice Wright. "Questo sembra essere parzialmente dovuto ad un desiderio moderno, ispirato chiaramente dalla narrativa biblica, di nascondere Asherah dietro ad un velo ancora una volta".

"Asherah non è stata completamente cancellata dalla Bibbia dai suoi editori maschili" dice J. Edward Wright, presidente del The Arizona Center for Judaic Studies e del The Albright Institute for Archaeological Research. "Alcune sue tracce rimangono, e basandosi su queste tracce, sulle prove archeologiche e sui riferimenti a questa dea nei testi provenienti dai territori confinanti con Israele e il Regno di Giuda, possiamo ricostruire il suo ruolo nelle religioni del Levante meridionale".

Asherah non è una divinità che appartiene alle sole religioni abramitiche: nota anche come Ishtar e Astarte, era una divinità potente e celebrata in molte culture, dai Fenici ai Babilonesi, e le cui origini risalirebbero a ben oltre un millennio prima di Cristo.

Presso i sumeri era conosciuta probabilmente con il nome di Inanna.

Inanna è la più importante Dea sumera dell’antica civiltà mesopotamica. Dea dell’amore, della fecondità e della bellezza, Inanna è regina dei cieli e della terra. E’ anche Dea del grano, della guerra, e dell’amore sessuale. La mitologia la descrive anche come guaritrice, donatrice di vita e compositrice di canzoni e poesie.

Inanna offre un’immagine di sè dalle tante sfaccettature simboliche che suggeriscono l’idea di un femminile completo, che va al di là della funzione materna. Lei è contemporaneamente regina della terra e del cielo, della materia e dello spirito, dell’oscurità e della luce, dell’abbondanza della terra e guida celeste.

Guerriera, amante, madre, seduttrice, nella sua versione meno antica incarnava un femminile erotico e passionale: il potente, regale e indipendente femminile dalle tante sfaccettature. Può rappresentare l’archetipo ideale della donna moderna, profondamente femminile, spesso madre e donna emancipata al tempo stesso, la donna “risolta”, che non ha paura di incontrare la sua ombra.
 
Inanna ha una sorella: Ereshkigal. E’ la sua ombra, il suo complemento:
insieme le due dee formano il disegno bipolare della totalità del femminile archetipico, l’unità madre-figlia della grande Dea.

Tale disegno è analogo alle peregrinazioni della stella Inanna, sopra e sotto l’orizzonte. La faccia illuminata e la faccia buia della luna. Entrambe le immagini delle dee rappresentano fasi di un tutto, che va visto e onorato.

Ereshkigal è la dea oscura. Il suo nome significa “signora del gran luogo inferiore” , ma prima di essere relegata nel kur, anche lei era una dea dei cereali e viveva nel mondo superno. Perciò simboleggia il gran circolo della natura, il seme al di sopra del terreno che cresce, e il seme sotto terra che muore per poi germogliare nuovamente.

Rappresenta il continuum in cui i vari stati sono semplicemente vissuti come trasformazioni di un’unica energia. Secondo il mito, quando si trovava nel mondo superno, Ereshkigal si chiamava Ninlil e veniva detta la moglie di Enlil, il dio del cielo della seconda generazione. Ninlil fu più volte violentata dal marito sotto vari travestimenti. Sicchè gli dei lo punirono mandandolo nel mondo sotterraneo.

Ma per amore del consorte, Ninlil lo seguì negli inferi dove assunse il nome di Ereshkigal. Nel mondo sotterraneo diede alla luce Nannasin, il dio della luna, sorto per illuminare le tenebre e per misurare il tempo, con i suoi cicli di crescita e di calo.

Secondo altre fonti Nanna-sin è il padre di Inanna (e anche del dio sole). Perciò sua madre, Ninlil-Ereshkigal è genealogicamente la nonna di Inanna: un aspetto dell’illimitato femminile originario, stuprato, ridotto ma che tuttavia continuò a dar frutti. Ereshkigal incorpora le leggi degli Inferi, è il luogo dell’oblio, la faccia oscura della luna. E il mito la descrive prima come furiosa, poi distruttiva e infine grata e generosa.

C’è in lei una rabbia primordiale, un’istintività grezza e incontrollabile, come le forze che tentano di sopraffare l’Io. Tuttavia le sue forze sono legate alla distruzione ma anche alla trasformazione. E’ il lato distruttivo trasformativo della volontà cosmica. Essa simboleggia l’abisso che è la sorgente e la fine, il terreno di tutto quanto l’essere. Il suo regno rappresenta l’unica certezza della vita: il fatto che tutti moriamo.

I numerosi miti su Inanna furono creati tra il 3500 a. C. e il 1900, ma probabilmente hanno origini anche anteriori. Nella loro versione originale si trattava sicuramente di miti pre-patriarcali. Tuttavia le storie che la riguardano dimostrano le incursioni del patriarcato nella progressiva sua perdita di status, tale per cui da “Dea di ogni cosa” gradualmente si trasformò in una seduttrice.

Il fatto che nella preistoria fosse rappresentata come una Dea di fertilità della terra, come testimoniano le statuine che la ritraggono con grandi fianchi e seni prosperosi, mentre in seguito si trasformò in una “bella donna” è un chiaro sintomo dell’avvento del potere patriarcale.

Quando i Babilonesi e gli Assiri subentrarono in Mesopotamia ai Sumeri, identificarono con Inanna la loro dea Ishtar. I racconti ed il suo mito forniscono in primo luogo la trasposizione letteraria del ciclo stagionale e del ritmo della natura, con i suoi mutamenti, lo svuotamento e riempimento dei granai, la trasformazione dei cereali e dell’uva. In secondo luogo il mito della discesa negli inferi è indubbiamente la storia di un’iniziazione ai misteri.

Figlia del dio del cielo An, ma anche del dio della luna Nanna. è sorella del dio del Sole Utu, nipote del dio dell'Aria Enlil e compagna del dio-pastore Dumuzi. Era soprannominata dai Sumeri "Anunita" (o anunitu), perché era la preferita del prozio Anu, il padre degli dei che abitava in cielo e che giaceva con lei, quando veniva in visita sulla terra.

Ella fa parte del clan degli Dei Enliliti in contrapposizione agli Dei del clan di Enki fratellastro e rivale di Enlil.

In origine la bella regina del cielo aveva due corteggiatori, Enkiddu, che coltivava i campi e Dumuzi che pascolava le greggi. Entrambi le avevano portato i loro doni, entrambi le avevano rivolto parole dolci.

Suo fratello teneva per il contadino ma la soffice lana portata da Dumuzi conquistò il cuore di Inanna. Così Dumuzi divenne il favorito della dea secondo un racconto che ricorda quello di Caino e Abele, in cui probabilmente riecheggia una disputa comune ai tempi in cui la nuova scienza dell’agricoltura guadagnava terreno rispetto alla cultura nomade dei pastori.

Il mito racconta che Inanna stava per sposare Dumuzi, Figlio di Enki, tentando così una storica riappacificazione tra i discendenti dei due clan. Ma temendo per il proprio predominio, il fratello maggiore di Dumuzi si oppose a ciò, facendo sì che Dumuzi, impaurito per un imminente rapimento ordito da quello, fuggisse e morisse sfracellandosi mentre cadeva da una rupe in prossimità di grandi cascate. Inanna furente per la perdita del suo promesso sposo istigò tutto il clan enlilita scatenando guerre tra gli dei che coinvolgevano gli uomini, causando gravi lutti e immani genocidi fra essi.

Bellissime sono le poesie d'amore scritte da Inanna e rivolte al proprio amore e promesso sposo Dumuzi. Dopo la perdita del suo innamorato divenne una seduttrice di uomini e di Dei: nella saga di Gilgamesh, questi rifiuta le sue profferte di sesso, rinfacciandole che nessun uomo è rimasto vivo fino all'indomani mattina, dopo avere giaciuto con lei nella notte. Inanna è nota anche per aver donato agli abitanti di Uruk, la città di cui è protettrice, i Me sottratti ad Enki con un inganno, in modo che gli uomini potessero vivere in prosperità e benessere.

Patrona di tutte le emozioni quali amore, gelosia, gioia, dolore, timidezza ed esibizionismo, fino alla passione, l’ambizione e la generosità, Inanna fu eternamente giovane, dinamica, fiera, sensuale e libera. Una variante del suo nome è Ninnanna, che significa regina del cielo. E’ anche chiamata Ninsianna quale personificazione del pianeta Venere. Viene descritta come una dea riccamente abbigliata o completamente nuda.

Il suo simbolo è la stella a otto punte. Suoi importanti santuari si trovavano a Uruk, Zabala e in Babilonia. Non fu mai accasata, nè dominata da alcuno, magnetica quanto indipendente. Sempre in movimento, alla ricerca della sua casa, del suo potere. Regina del cielo, dea delle piogge gentili e dei terribili acquazzoni, dea del mattino e stella della sera, regina della terra e della sua fertilità, ma anche dea della guerra e dell’amore sessuale. Più estroversa persino di Afrodite, era una dea molto attiva. Molti furono i nomi attraverso cui il suo culto si diffuse trasformandosi (Ishtar, Iside, Neith, Meti, Astarte, Cibele, Afrodite, Brigit), tuttavia tutte le dee che vennero dopo di lei vengono descritte come molto meno potenti di quanto lo fosse Inanna.
 
Questo è il racconto mitologico attraverso cui i sumeri si spiegarono l’origine della loro civiltà.
Negli spazi incommensurabili degli abissi delle acque dolci viveva Enki, il dio della saggezza, e con lui vi erano le tavole del destino e vari strumenti magici apportatori di civiltà. Questi erano i suoi tesori che teneva al riparo dall’umanità. Sua figlia, l’astuta regina del cielo, ebbe pietà degli infelici esseri primitivi della terra e preparò la sua barca per recarsi alla dimora paterna. Qui essa venne accolta grandiosamente con un banchetto colmo di cibi e vini. Enki poteva ben essere saggio ma amava sua figlia al di là della saggezza e così a tavola bevve una dopo l’altra le coppe che essa seguitava a offrirgli e poi, ebbro, le promise tutto quello che desiderava. Subito Inanna chiese le tavole del destino e cento altri strumenti di cultura. (corsivo mio, vedi commento a fondo pagina).

Che cosa poteva fare un padre affettuoso se non soddisfare la richiesta della figlia? Inanna immediatamente caricò gli oggetti sulla barca del cielo e salpò per la sua città, Uruk.

Svegliatosi il giorno dopo dalla sua ebbrezza, Enki ricordò quello che aveva

fatto e si pentì. Ma era reso inabile da un mal di testa tanto terribile quanto piacevole era stato il bere la sera prima. Così non poteva seguire la figlia finchè non fosse guarito. Intanto, naturalmente Inanna si era messa al sicuro nel suo regno e neppure i sette trucchi che Enki tentò di mettere in atto riuscirono a fargli recuperare i suoi tesori.

Queste tavole erano i basamenti su cui si fonda la civilizzazione, un set di leggi universali e immutabili, nonchè di limiti che devono essere osservati da uomini e dei. Esse includevano concetti quali regno, sacerdozio, verità, vestiario, armi, l’arte di fare all’amore, la parola, la musica e la canzone, il potere e l’imbroglio, il viaggio, la scrittura, la paura, il giudizio, la decisionalità, le arti delle donne. Attraverso questo dono Inanna si meritò il suo trono e la protezione della sua città.

Che si chiami Inanna, Ishtar, Astarte o Asherah le tracce di questa presunta consorte di Yahweh si possono trovare in testi ugaritici risalenti a un periodo precedente al 1200 a.C., testi che la definiscono con il suo nome completo "Colei che cammina sul mare". Ricorda qualcosa, non vi pare?

"I riferimenti alla dea Asherah nel Vecchio Testamento sono rari, e sono stati pesantemente modificati dagli antichi autori che hanno messo raccolto i testi sacri" aggiunge Aaron Brody, direttore del Bade Museum e professore associato alla Pacific School of Religion. Brody è convinto del fatto che gli antichi israeliti fossero politeisti, "con solo una piccola minoranza che venerava solo Yahweh prima degli eventi storici del 586 a.C.".
Anno in cui venne distrutto il Tempio di Gerusalemme, cosa che secondo Brody "portò ad una visione più universale del monoteismo: un solo dio non solo per il Regno di Giuda, ma anche per le altre nazioni d'Israele". Asherah sarebbe stata la "regina dei cieli"... il che la ricollega alla figura di Maria Vergine...

Nel 1950, Papa Pio XII proclamò « l’Assunzione di Maria », identificandola come essendo la Regina del Cielo. Il profeta Geremia parla pure della Regina del Cielo, ma lui la identifica a una divinità pagana (Geremia 7:18, Geremia 44:19-25). Quindi, secondo la Bibbia, la Regina del Cielo è l’incarnazione di un demone femminile conosciuta anche sotto il nome di Ishtar, chiamata anche « Astarte ». Gli ebrei sono stati seriamente ripresi dal Signore, per il fatto dell’adorazione che esercitavano per questa dea, così facendo questi, come il Papa Francesco oggi, rigettavano il vero Dio.

Più vicino a noi, nel mondo greco-romano, essa è personificata da Diana e presso i romani e Artemide presso i greci. Gli Egiziani, loro la chiamavano « Hathor ».

E quindi sono solo 62 anni, nel 1950, che la Chiesa cattolica ha proclamato che Maria è salita in cielo. E’ chiaro che quest’ultimo dogma, come la verginità perpetua e l’Immacolata Concezione, non ha alcun fondamento nella Bibbia!

Essa mostra una progressione nella messa a parte di Maria rispetto alle altre donne, nella misura in cui la donna è vista dal dogma cattolico all’origine del peccato (S. Agostino). A poco a poco, Maria ha preso il posto di Gesù nel processo di salvezza dell’umanità. è dunque, nel 1950, che il Papa Pio XII ha dichiarato: “… dopo di avere indirizzato a Dio incessanti e supplicanti preghiere ed invocate le luci dello Spirito di verità, noi proclamiamo, dichiariamo e definiamo che è un dogma divinamente rivelato che Maria, l’Immacolata Madre di Dio sempre Vergine, al termine del corso della sua vita terrena, fu assunta in anima e corpo alla gloria celeste. Quindi, se qualcuno osasse volontariamente negare o mettere in dubbio quello che Noi abbiamo definito, che sappia che egli ha fatto completamente defezione nella fede divina…”

Credo possa essere necessario allora richiamare quanto abbiamo esposto nel thread “Dal primo massone al falso culto di Maria”. Guardando il documentario Zeitgeist appuriamo svariate analogie tra le antiche religioni pagane fondate sul culto solare e la dottrina Cristiana.

Ritengo Zeitgeist un buon prodotto in termini di analogie, parallelismi ed accostamenti storici-religiosi, dunque sono in accordo nel dire che le religioni in genere sono solo paganesimo riciclato e fondato sul culto dell’unica vera star, il Sole. Io semplicemente contesto a Peter Joseph, autore del documentario, la sua subdola inclinazione ad ostentare questa verità attraverso la forzatura di fatti storici per affermare la sua visione.

Un informazione sana e corretta non deve essere assolutamente forzata per affermarsi, quindi ripercorreremo insieme tali informazioni:

1 - La croce dello zodiaco simboleggia le 12 costellazioni dello zodiaco disposte nel loro ordine in senso circolare con il Sole al centro.
2 - Le antiche divinità come Horus, Mitra, Krishna, Attis, Dioniso e almeno un’altra ventina condividono le stesse caratteristiche di Gesù.

Concordo! Ma devo solo sottolineare una piccola forzatura, tutte le divinità citate nel documentario non condividono affatto gli stessi identici parametri di Gesu’, diciamo che ognuna di queste divinità condivide solo alcuni tratti col dio dei cristiani ma sarebbe errato affermare che tutte presentano la stessa identica storia.

Va inoltre fatta una precisazione importante riguardo la storia del Dio Sole degli egizi Horus in continua lotta col suo antagonista Seth che viene presentato in Zeitgest come suo fratello, questo è un errore grave e grossolano difatti qualunque fonte ci dice che Seth era lo zio di Horus, fratello di suo padre il Dio Osiride.

Ciò detto andiamo avanti con le suddette caratteristiche: nascita da una Vergine il 25 Dicembre, annunciata da una stella dell’est, o Stella Cometa, con tre re detti Magi al seguito, 12 apostoli, inizio del ministero a 30 anni, morte per crocifissione e resurrezione dopo 3 giorni.

3 - La stella Cometa è in realtà Sirio, la stella più splendente del cielo che il 24 Dicembre si allinea con le tre stelle più lucenti della cintura di Orione, chiamate anticamente, così come tutt’oggi, i “Tre Re”, e lo fa nel punto preciso in cui il 25 Dicembre nasce il sole o Gesù. La parola Magi, infatti, non vuol dire “maghi” ma “astrologi”, quindi ecco una nuova corrispondenza.

4 - La Vergine è un riferimento al pianeta Virgo, dal latino Vergine, detta infatti Virgo la Vergine. Virgo vine rappresentata da una vergine che tiene in pugno un covone di grano, e la si identifica con la lettera “M” stilizzata. Ecco perché i nomi delle madri vergini di tutti questi messia iniziano per “M”.

5 - Un altro fenomeno molto singolare si manifesta dal solstizio d’estate a quello d’inverno: le giornate diventano più fredde e corte, il sole scende verso sud, e giorno dopo giorno è sempre più piccolo e debole. Si tratta in pratica dell’avvicinarsi dell’inverno, quindi la fine dei raccolti, e questo processo per gli antichi era un cattivo presagio, era la morte del Sole.

Il 21 o 22 Dicembre (giorno del solstizio d'inverno) la morte si completava in quanto il Sole, avendo raggiunto il punto più basso nel cielo, smetteva totalmente di muoversi per 3 giorni. Durante questa sosta, il Sole rimaneva in prossimità della Croce del Sud, o costellazione Crux, nota per la sua forma appunto a croce. Finchè, il 25 Dicembre il Sole riprendeva a muoversi verso nord dando spazio a giornate più lunghe, calde e produttive in termini di raccolti.

Per cui si disse: “il Sole” è morto sulla “croce” per “3” giorni, poi è “risorto” per salvarci. Ma gli antichi non festeggiavano questa resurrezione fino all’equinozio di Primavera, ossia fino a quella che oggi chiamiamo Pasqua.

Condivido tutto tranne la storia della costellazione Crux alla quale Zeitgeist intende dare il merito della simbologia del Cristo crocifisso, in realtà Crux è una costellazione visibile dall’emisfero Australe e non ha nessuna vicinanza particolare col Sole in quei giorni. La vera ragione della simbolica crocifissione sta nel fatto che gli antichi si riferivano alla croce per indicare i 4 punti cardinali Nord, Sud, Ovest ed Est.
Si tratta in pratica dello stesso concetto della croce dello zodiaco con il sole al centro, dunque il Sole al centro della croce zodiacale rappresenta il Cristo sulla croce. E non ha nulla a che fare con la costellazione Crux.

Ma proseguiamo:

6 - La Pasqua non si festeggia mai lo stesso giorno, tutto dipende dell' equinozio primavera, il 21 o 22 marzo, da quel giorno si aspetta il primo plenilunio (la prima luna piena) dopodichè la domenica successiva è Pasqua. Quindi gli antichi aspettavano questo evento, la primavera, poiché solo allora il Sole da vita ai raccolti e si può parlare di vera “resurrezione”. I dodici apostoli, poi, sono le 12 costellazioni dello zodiaco che viaggiano assieme a Gesù-Sole che rinasce ogni giorno.

7 - Gesù e le altre divinità hanno cominciato il proprio ministero a trent’anni di età, questo perché il Sole entra in ciascun segno dello zodiaco ogni 30 gradi sull'orizzonte, gli antichi divisero infatti il cielo in 360 gradi e le 12 costellazioni dello zodiaco divennero l’unità di misura del cielo, nacque così l’ esigenza di dividerle in 30 gradi cadauna.

In virtu’ di ciò la costellazione che ospita il sole nel giorno dell'equinozio primaverile segnerà una nuova era, con un nuovo messia che inizierà il suo ministero al trentesimo anno d'età…o trentesimo grado dalla precedente costellazione.

Passiamo adesso alla massoneria che tanto ha sdoganato il culto solare.

Nimrod fu il primo Massone della storia, il primo sommo conoscitore della libera muratoria e delle arti geometriche finalizzate alle grandi costruzioni edili. Nimrod fu il primo sovrano della terra.

Le origini: Noè aveva un figlio, Cam, che a sua volta aveva un figlio di nome Cus, questi sposò una donna chiamata Semiramis (Semiramide) . Cus e Semiramis allora ebbero un figlio chiamato "Nimrod."
Nimrod visse nell’ultima parte del III millennio a.E.V., fondò Babilonia, capitale del primo impero politico umano.

La costruzione di questa città s’interruppe però all’improvviso per l’impossibilità di comunicare. Gli scritti rabbinici fanno derivare il nome Nimrod dal verbo ebraico maràdh, che significa “ribellarsi”. Così il Talmud babilonese (Erubin 53a) afferma:

“Perché, allora, fu chiamato Nimrod? Perché istigò il mondo intero a ribellarsi (himrid) alla Sua sovranità (di Dio)”.

Nimrod fu il fondatore e il sovrano del primo impero venuto all’esistenza dopo il Diluvio. Si distinse come potente cacciatore “davanti” (in senso negativo; ebr. lifnèh; “contro”) o “in opposizione a DIO”. Fu probabilmente sotto la sua direttiva che ebbe inizio la costruzione di Babele e della sua torre. Questa conclusione concorda anche con la tradizione ebraica.

Giuseppe Flavio scrive: “Nimrod trasformò gradatamente il governo in una tirannia, non vedendo altro modo per sviare gli uomini dal timor di Dio, se non quello di tenerli costantemente in suo potere. Disse inoltre che intendeva vendicarsi con Dio, se mai avesse avuto in mente di sommergere di nuovo il mondo; perciò avrebbe costruito una torre così alta che le acque non l’avrebbero potuta raggiungere, e avrebbe vendicato la distruzione dei loro antenati."

Il senso allora sarebbe che Nimrod fu il primo a fondare un regno dopo il diluvio (Gobekli Tepe? ndr), per unificare la frammentaria autorità patriarcale e consolidarla sotto di sé come unico capo e signore. Altre generazioni di costruttori si succedettero. Hammurabi ampliò e fortificò la città e ne fece la capitale dell’impero babilonese sotto la dominazione semitica. L’impero babilonese naturalmente si estese molto al di là della Babilonia, includendo la Siria e la Palestina fino al confine dell’Egitto.

Dopo la morte di suo padre, Cus, Nimrod sposò la sua propria madre, Semiramide, e divenne un re potente. La bibbia dice di questo uomo, Nimrod, nella Genesi 10:8-10 come segue: Cus generò Nimrod, che cominciò a essere un uomo potente sulla terra. Egli fu un potente cacciatore davanti all’Eterno; perciò si dice: «Come Nimrod, il potente cacciatore davanti all’Eterno». E l’inizio del suo regno fu Babel, Erek, Akkad e Kalmeh nel paese di Sinear. (Genesi 11:1-9)

“Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. Ed avvenne che, partendo gli uomini dall’Oriente trovarono una pianura nel paese di Sinear, e qui vi si stabilirono. E dissero l’uno all’altro: venite, facciamo dei mattoni e cuociamoli al fuoco. I mattoni servirono da pietra e il bitume da cemento. Poi dissero: venite, edifichiamoci una città ed una torre la cui cima giunga fino al cielo; e facciamoci un nome per non disperdeci su tutta la terra. E JHWH discese per veder la città che gli uomini edificavano. E JHWH disse: ecco essi sono un unico popolo, e tutti hanno una lingua sola e questo fu l’inizio della loro opera: ed ora tutto ciò che avranno in progetto di fare, non sarà loro impossibile. Or su scendiamo e confondiamo la loro lingua, affinchè l’uno non comprenda più la lingua dell’altro”.

E JHWH li disperse al di sopra della faccia di tutta la terra, ed essi cessarono di edificare la città. Perciò essa fu nominata Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra, e di là li disperse su tutta la faccia della terra.

Fu a questo punto che nacque il riferimento storico del Nuovo Ordine Mondiale, nella stessa Bibbia il capitolo successivo alla sconfitta di Nimrod è intitolato: IL NUOVO ORDINE MONDIALE, ossia l'ordine ricostituito da Dio, e dato che la confraternita porta ancora avanti il progetto del primo Gran Maestro muratore, hanno codificato il progetto col termine Nuovo Ordine Mondiale, come nel libro sacro, in opposizione a quello stesso passo biblico che conferisce la vittoria a Dio. Fu Nimrod il primo a disegnare la globalizzazione, ed è per questo che a Nimrod và la devozione della stirpe degli Illuminati, a Nimrod loro Dio e loro antico sovrano, in suo onore cercheranno di giungere al compimento di un Nuovo Ordine Mondiale.

Prima di scatenare l'ira di Dio, Nimrod divenne un dio-uomo alla gente, e Semiramis, sua moglie e madre, divenne la potente regina dell’antica Babilonia.

Nimrod fu ucciso da un nemico e il suo corpo fu tagliato in tanti pezzi mandati alle varie parti del suo regno. Semiramis fece raccogliere tutte le parti, tranne una che non fu trovata. Quella parte mancante era il suo organo riproduttivo (stessa storia di Osiride-Iside-Horus in egitto). Semiramis dichiarò che Nimrod non sarebbe ritornato in vita senza esso e disse alla gente di Babilonia che Nimrod era asceso al sole e doveva ora essere chiamato "Baal", il Dio Sole. Ecco perchè per gli Illuminati è così importante il membro maschile che è sempre simbolicamente identificato nei vari Obelischi sparsi per il mondo.

La regina Semiramis inoltre proclamò che Baal sarebbe stato presente sulla terra sotto forma d'una fiamma, candela o lampada, usate poi nel suo culto.

Semiramis stava generando una religione di mistero e installò se stessa come dea. Semiramide sosteneva di essere stata concepita immacolatamente, insegnò che la luna era una dea che passava in un ciclo di 28 giorni ed ovulava quando piena. Sostenne inoltre che lei era ascesa dalla luna in un uovo lunare gigante che cadde nel fiume Eufrate. Ciò doveva accadere ai tempi della prima luna piena, dopo l'equinozio di primavera. Semiramis divenne conosciuta come "Ishtar" che è pronunciato "Easter (Pasqua)" ed il suo uovo lunare divenne conosciuto come "l'uovo di Ishtar" o uovo di Pasqua. Ishtar presto divenne incinta e sostenne che furono i raggi del sole-dio Baal che la indussero a concepire. Il figlio che ella partorì fu chiamato Tammuz.

Tammuz fu notato per essere particolarmente affettuoso dei conigli ed essi divennero sacri nella religione antica, perché si credeva che Tammuz fosse il figlio del dio-sole, Baal. Tammuz, come il suo presunto padre, divenne un cacciatore e un giorno fu ucciso da un maiale selvaggio.

La regina Ishtar(Semiramide) disse alla gente che Tammuz ora era asceso al suo padre, Baal, e che i due sarebbero stati uniti con gli adoratori della sacra fiamma e della lampada o della candela come: Padre, Figlio e Spirito. Si trattò della prima comparsa storica di una TRINITA' divina.

Ishtar, che a questo punto era adorata come "madre di dio e regina del cielo", continuò a sviluppare la sua religione di mistero. La regina disse agli adoratori che quando Tammuz fu ucciso dal maiale selvaggio, un poco del suo sangue cadde su un ceppo d’albero sempre-verde ed il ceppo crebbe in albero durante la notte. Questo rese l'albero sempre-verde sacro attraverso il sangue di Tammuz. Inoltre lei proclamò per ogni anno un periodo di quaranta giorni di dispiacere prima dell'anniversario della morte di Tammuz.

Durante questo tempo, nessuna carne doveva essere mangiata. Gli adoratori dovevano meditare sui misteri sacri di Baal e di Tammuz e fare il segno della "T" davanti ai loro cuori mentre adoravano. Mangiavano anche dei dolci sacri marcati con una "T" o croce sulla parte superiore. Ogni anno, nella prima domenica dopo la prima luna piena dopo l'equinozio primaverile, si faceva una celebrazione. Era la domenica di Ishtar e si celebrava con conigli e uova.

Quindi ecco i parallelismi col cristianesimo:

- Semiramide vuol dire: la portatrice della linea di sangue.

- Ishtar è il nome con cui venne ribattezzata e significa Pasqua.

- Venere la Colomba è il nome che gli Illuminati le attribuirono quando si spostarono in Europa.

- L’uovo lunare, durante il'equinozio di primavera, quindi la nostra Pasqua, fu il mezzo divino che trasportò Semiramide-Ishtar-Pasqua-Venere la Colomba sulla Terra, anche definito uovo di Ishtar dunque uovo di Pasqua.

- Tammuz, suo figlio, venne concepito immacolatamente e adorava i conigli che per questo, alla sua morte, furono divinizzati.

Furono Semiramide e Nimrod i primi ad avere l'idea dei confessionali e del celibato per il clero. Nimrod veniva chiamato con diversi nomi tra i quali "Maloch". Molti bambini venivano sacrificati in suo onore. Quando Nimrod venne assassinato, il popolo lo rimpianse. Semiramide subito approfittò della situazione, diede alla luce un altro bambino e dichiarò che egli era Nimrod reincarnato. Al bambino venne dato nome Tammuz.

Egli divenne tutt'uno con suo padre, il dio sole Baal e lei divenne una dea con tanti nomi, oltre ai già citati, come Baalti (La Madonna), La grande Dea Madre, La Regina dei Cieli, La Mediatrice, La Madre del Genere Umano, Astarte, etc. Semiramide era chiamata “la mia signora” oggi i cristiani chiamano Maria la “Madonna” un termine che deriva dal latino “mea domina” e significa appunto mia signora.
Man mano che il tempo passava, monumenti della dea e del suo bambino apparvero in molte nazioni...perché quando gli abitanti di Babilonia vennero dispersi in varie parti della terra, essi portarono con sè il culto e la venerazione della madre divina e del bambino.

Perfino in Tibet, Cina e Giappone, i missionari Gesuiti rimasero sorpresi nel trovare la corrispondenza della Madonna e il suo bambino seriamente venerati come nella stessa Roma papale.

E' stato riportato che anche in Africa la Grande Madre e il Bambino ricevevano onori divini. Per tutto il mondo, l'adorazione della dea madre tra i pagani era così forte che essi non l'avrebbero mai lasciata.
Quando il Cattolicesimo Romano venne in esistenza intorno il 300 D.C., i capi sapevano che se avessero potuto adottare la venerazione della dea madre nel loro sistema religioso innumerevoli pagani si sarebbero convertiti al Cattolicesimo. Ma chi avrebbe mai potuto prendere il posto della Grande Madre del paganesimo se non Maria, la madre di Gesù. Poco a poco la venerazione della dea pagana venne trasferita a Maria.

L'antica religione di Babilonia raffigurava la dea madre come l'unica persona capace di controllare l'arroganza del proprio figlio. E così la stessa idea venne incorporata nel Cattolicesimo. Per cui oggi si pensa che se Gesù è arrabbiato solo Maria può calmarlo, i cattolici hanno timore di Gesù il Salvatore e credono che Maria può farli andare in Paradiso. Ma la madre di Dio che i Cattolici venerano non è la Maria della Bibbia.

Circa un miliardo di Mussulmani si unirono perché la Vergine Maria venne attentamente collocata nel loro libro sacro, il Corano. Perfino il gruppo "Nuova Era" si riferisce ad un dio Madre/Padre.
Da ateo dico: a Maria va tutto il rispetto per aver concepito il Salvatore, ma nessuna adorazione le è dovuta, ella non compare come divinità poichè per i cristiani non vi è altra divinità al di la del Dio Adonai, eppure oggi le si attribuiscono miracoli, si fanno preghiere in suo nome e ci sono più feste e nomi di cattedrali in suo onore che per lo stesso Gesù.
Tutti la venerano e tutti ignorano di venerare Semiramide, Ishtar, Astarte, Inanna.... Insomma Asherah, la moglie di Yahweh.

Avete mai visto questo simbolo? Un monogramma M A incrociato presente in molte chiese che in teoria significa "Auspice Maria"

Milioni di persone nel mondo sono convinte che questo simbolo sia il "sigillo di Maria". Molti "credenti" usano questo SIGILLO come portafortuna per avere "grazie", per "essere protetti" dalla loro amata "regina". Lo portano al collo, lo tengono nelle borsette, lo conservano con cura... amuleti, talsismani... che difendono e considerano "sacri"...
 
Ora osservate le seguenti analogie tra questo potente simbolo mariano, utilizzato anche dai gesuiti e i simboli della massoneria e della cabala

 Nel suo libro “Geneva Versus Peace” (Ginevra contro la Pace) del 1937, il Conte di Sant’Aulaire, che è stato Ambasciatore francese a Londra dal 1920 al 1924, ha scritto di essersi ricordato di una conversazione avuta durante una cena con il direttore del Kuhn & Loeb, Otto Kahn, poco dopo la Prima Guerra mondiale.

Questo resoconto “scioccante” è stato ben presto eliminato dalla memoria storica.

In quell’occasione Otto Kahn ha asserito che i banchieri centrali Cabalisti utilizzavano anche il nazionalismo ebraico (Sionismo Sabbatiano)   al fine di annullare le identità nazionali e “unificare” il mondo, soppiantando Dio per invertire la realtà. Ha ammesso che il loro scopo era quello di distruggere gli stati-sovrani:


“Noi Ebrei formiamo una Società di Nazioni che contiene elementi di tutte le altre. è questo che ci caratterizza per unificarle tutte intorno a noi. Siamo stati accusati di essere gli agenti che hanno organizzato il loro dissolvimento. è soltanto facendo leva sui punti inattaccabili a questa sintesi di elementi nazionali, di cui i nostri formano contemporaneamente i modelli e i modi, che agiamo come fattore disgregante.”

Questo passaggio spiega gli attacchi contro la Libia, l’Iraq, la Siria; tutti gli stati indipendenti sono nel mirino.

Il Conte di Sant’Aulaire riporta invece: “Ho custodito nella memoria la conversazione scambiata con uno di questi “àuguri” (indovini; ndt) la cui tavola era vicina alla mia in queste cene internazionali…”

Egli sarebbe poi diventato il direttore di una grande banca di New York, una di quelle che ha finanziato attivamente la Rivoluzione Bolscevica. Un invitato gli ha chiesto come fosse possibile che l’alta finanza proteggesse e promuovesse il Bolscevismo, un sistema ostile all’industria bancaria. Il banchiere che si trovava allora a dirigere un’istituzione caritatevole, ha preso una sorso di Tocai, ha fatto una pausa, ha aspirato una lunga boccata di fumo dal suo enorme sigaro ed ha finito col dire:

“Coloro che sono sorpresi della nostra alleanza con i Sovietici dimenticano che la nazione di Israele è la più tradizionalista di tutti i popoli, poiché è la più antica, la più unita e la più esclusiva… è esistita attraverso i secoli a dispetto di tutti gli ostacoli, e senza la patria, per darle forza e vigore. Come il Papato, è di carattere ecumenico e spirituale… ma il suo sguardo è rivolto al futuro piuttosto che al passato, e il suo regno è di questo mondo. Tale nazione è il sale della Terra ma allo stesso tempo è la più smaliziata di tutte ed è per questo che il mondo la esalta e la spoglia.

Con il termine “spoglia”, voglio dire che il vino del nostro paese è il più bevibile del globo, ha il bouquet più fine, e le nazioni del Pianeta lo assaporano con la massima facilità, con delizia e senza il mal di testa del giorno dopo.”

Ma per ritornare all’argomento del sale, conoscete voi il detto dei salatori di pesci? «Troppo sale corrode la carne, troppo poco la fa imputridire» Questo principio può essere giustamente applicato sia alla mente umana che ai popoli della Terra.

Noi Ebrei, lo impieghiamo come si dovrebbe, essendo il sale l’emblema della saggezza. Lo mescoliamo discretamente con il pane che gli uomini consumano. Lo somministriamo in dosi corrosive soltanto in situazioni eccezionali, quando è necessario sbarazzarci dei residui di un passato immorale, come nel caso della Russia zarista.

In un momento di franchezza dopo la prima guerra mondiale, Otto Khan, partner della banca Kuhn Loeb, ha spiegato che i banchieri Cabalisti “rifanno” il mondo, creando conflitti artificiosi e determinandone il risultato.

Si tratta specialmente delle due guerre mondiali, della guerra fredda e di quella “contro il terrorismo”, per non parlare della finta frattura “destra-sinistra” che mantiene l’America (o altri paesi) in un vicolo cieco.

Otto Kahn (1869-1934) è stato un socio di Jacob Schiff e Paul Warburg Kuhn Loeb, la più influente banca d’investimento americana. è quindi interessante ricordare quello che ha detto a proposito della strategia sionista degli Illuminati.
Lo Zar Nicola II Romanov e famiglia. Tutti sterminati dai Bolscevìchi. 

Questo dovrebbe fornirvi la spiegazione parziale della nostra visione favorevole nei confronti del Bolscevismo; si tratta di una salatura ammirevole utilizzata per corrompere e distruggere e non per conservare…

Obbietterete che il marxismo è l’antitesi del capitalismo, il quale è altrettanto sacro ai nostri occhi. Ed è proprio per questo motivo che, fronteggiandosi l’un con l’altro, pongono nelle nostre mani i due poli di questo Pianeta, consentendoci di esserne l’asse direttivo.
In origine la bella regina del cielo aveva due corteggiatori, Enkiddu, che coltivava i campi e Dumuzi che pascolava le greggi. Entrambi le avevano portato i loro doni, entrambi le avevano rivolto parole dolci.

Suo fratello teneva per il contadino ma la soffice lana portata da Dumuzi conquistò il cuore di Inanna. Così Dumuzi divenne il favorito della dea secondo un racconto che ricorda quello di Caino e Abele, in cui probabilmente riecheggia una disputa comune ai tempi in cui la nuova scienza dell’agricoltura guadagnava terreno rispetto alla cultura nomade dei pastori.

Il mito racconta che Inanna stava per sposare Dumuzi, Figlio di Enki, tentando così una storica riappacificazione tra i discendenti dei due clan. Ma temendo per il proprio predominio, il fratello maggiore di Dumuzi si oppose a ciò, facendo sì che Dumuzi, impaurito per un imminente rapimento ordito da quello, fuggisse e morisse sfracellandosi mentre cadeva da una rupe in prossimità di grandi cascate. Inanna furente per la perdita del suo promesso sposo istigò tutto il clan enlilita scatenando guerre tra gli dei che coinvolgevano gli uomini, causando gravi lutti e immani genocidi fra essi.

Bellissime sono le poesie d'amore scritte da Inanna e rivolte al proprio amore e promesso sposo Dumuzi. Dopo la perdita del suo innamorato divenne una seduttrice di uomini e di Dei: nella saga di Gilgamesh, questi rifiuta le sue profferte di sesso, rinfacciandole che nessun uomo è rimasto vivo fino all'indomani mattina, dopo avere giaciuto con lei nella notte. Inanna è nota anche per aver donato agli abitanti di Uruk, la città di cui è protettrice, i Me sottratti ad Enki con un inganno, in modo che gli uomini potessero vivere in prosperità e benessere.

Patrona di tutte le emozioni quali amore, gelosia, gioia, dolore, timidezza ed esibizionismo, fino alla passione, l’ambizione e la generosità, Inanna fu eternamente giovane, dinamica, fiera, sensuale e libera. Una variante del suo nome è Ninnanna, che significa regina del cielo. E’ anche chiamata Ninsianna quale personificazione del pianeta Venere. Viene descritta come una dea riccamente abbigliata o completamente nuda.
Il suo simbolo è la stella a otto punte. Suoi importanti santuari si trovavano a Uruk, Zabala e in Babilonia. Non fu mai accasata, nè dominata da alcuno, magnetica quanto indipendente. Sempre in movimento, alla ricerca della sua casa, del suo potere. Regina del cielo, dea delle piogge gentili e dei terribili acquazzoni, dea del mattino e stella della sera, regina della terra e della sua fertilità, ma anche dea della guerra e dell’amore sessuale. Più estroversa persino di Afrodite, era una dea molto attiva. Molti furono i nomi attraverso cui il suo culto si diffuse trasformandosi (Ishtar, Iside, Neith, Meti, Astarte, Cibele, Afrodite, Brigit), tuttavia tutte le dee che vennero dopo di lei vengono descritte come molto meno potenti di quanto lo fosse Inanna.
 
Questo è il racconto mitologico attraverso cui i sumeri si spiegarono l’origine della loro civiltà.
Negli spazi incommensurabili degli abissi delle acque dolci viveva Enki, il dio della saggezza, e con lui vi erano le tavole del destino e vari strumenti magici apportatori di civiltà. Questi erano i suoi tesori che teneva al riparo dall’umanità. Sua figlia, l’astuta regina del cielo, ebbe pietà degli infelici esseri primitivi della terra e preparò la sua barca per recarsi alla dimora paterna. Qui essa venne accolta grandiosamente con un banchetto colmo di cibi e vini. Enki poteva ben essere saggio ma amava sua figlia al di là della saggezza e così a tavola bevve una dopo l’altra le coppe che essa seguitava a offrirgli e poi, ebbro, le promise tutto quello che desiderava. Subito Inanna chiese le tavole del destino e cento altri strumenti di cultura. (corsivo mio, vedi commento a fondo pagina).

Che cosa poteva fare un padre affettuoso se non soddisfare la richiesta della figlia? Inanna immediatamente caricò gli oggetti sulla barca del cielo e salpò per la sua città, Uruk.

Svegliatosi il giorno dopo dalla sua ebbrezza, Enki ricordò quello che aveva

fatto e si pentì. Ma era reso inabile da un mal di testa tanto terribile quanto piacevole era stato il bere la sera prima. Così non poteva seguire la figlia finchè non fosse guarito. Intanto, naturalmente Inanna si era messa al sicuro nel suo regno e neppure i sette trucchi che Enki tentò di mettere in atto riuscirono a fargli recuperare i suoi tesori.

Queste tavole erano i basamenti su cui si fonda la civilizzazione, un set di leggi universali e immutabili, nonchè di limiti che devono essere osservati da uomini e dei. Esse includevano concetti quali regno, sacerdozio, verità, vestiario, armi, l’arte di fare all’amore, la parola, la musica e la canzone, il potere e l’imbroglio, il viaggio, la scrittura, la paura, il giudizio, la decisionalità, le arti delle donne. Attraverso questo dono Inanna si meritò il suo trono e la protezione della sua città.

Che si chiami Inanna, Ishtar, Astarte o Asherah le tracce di questa presunta consorte di Yahweh si possono trovare in testi ugaritici risalenti a un periodo precedente al 1200 a.C., testi che la definiscono con il suo nome completo "Colei che cammina sul mare". Ricorda qualcosa, non vi pare?

"I riferimenti alla dea Asherah nel Vecchio Testamento sono rari, e sono stati pesantemente modificati dagli antichi autori che hanno messo raccolto i testi sacri" aggiunge Aaron Brody, direttore del Bade Museum e professore associato alla Pacific School of Religion. Brody è convinto del fatto che gli antichi israeliti fossero politeisti, "con solo una piccola minoranza che venerava solo Yahweh prima degli eventi storici del 586 a.C.".
Anno in cui venne distrutto il Tempio di Gerusalemme, cosa che secondo Brody "portò ad una visione più universale del monoteismo: un solo dio non solo per il Regno di Giuda, ma anche per le altre nazioni d'Israele". Asherah sarebbe stata la "regina dei cieli"... il che la ricollega alla figura di Maria Vergine...

Nel 1950, Papa Pio XII proclamò « l’Assunzione di Maria », identificandola come essendo la Regina del Cielo. Il profeta Geremia parla pure della Regina del Cielo, ma lui la identifica a una divinità pagana (Geremia 7:18, Geremia 44:19-25). Quindi, secondo la Bibbia, la Regina del Cielo è l’incarnazione di un demone femminile conosciuta anche sotto il nome di Ishtar, chiamata anche « Astarte ». Gli ebrei sono stati seriamente ripresi dal Signore, per il fatto dell’adorazione che esercitavano per questa dea, così facendo questi, come il Papa Francesco oggi, rigettavano il vero Dio.

Più vicino a noi, nel mondo greco-romano, essa è personificata da Diana e presso i romani e Artemide presso i greci. Gli Egiziani, loro la chiamavano « Hathor ».

E quindi sono solo 62 anni, nel 1950, che la Chiesa cattolica ha proclamato che Maria è salita in cielo. E’ chiaro che quest’ultimo dogma, come la verginità perpetua e l’Immacolata Concezione, non ha alcun fondamento nella Bibbia!

Essa mostra una progressione nella messa a parte di Maria rispetto alle altre donne, nella misura in cui la donna è vista dal dogma cattolico all’origine del peccato (S. Agostino). A poco a poco, Maria ha preso il posto di Gesù nel processo di salvezza dell’umanità. è dunque, nel 1950, che il Papa Pio XII ha dichiarato: “… dopo di avere indirizzato a Dio incessanti e supplicanti preghiere ed invocate le luci dello Spirito di verità, noi proclamiamo, dichiariamo e definiamo che è un dogma divinamente rivelato che Maria, l’Immacolata Madre di Dio sempre Vergine, al termine del corso della sua vita terrena, fu assunta in anima e corpo alla gloria celeste. Quindi, se qualcuno osasse volontariamente negare o mettere in dubbio quello che Noi abbiamo definito, che sappia che egli ha fatto completamente defezione nella fede divina…”

Credo possa essere necessario allora richiamare quanto abbiamo esposto nel thread “Dal primo massone al falso culto di Maria”. Guardando il documentario Zeitgeist appuriamo svariate analogie tra le antiche religioni pagane fondate sul culto solare e la dottrina Cristiana.

Ritengo Zeitgeist un buon prodotto in termini di analogie, parallelismi ed accostamenti storici-religiosi, dunque sono in accordo nel dire che le religioni in genere sono solo paganesimo riciclato e fondato sul culto dell’unica vera star, il Sole. Io semplicemente contesto a Peter Joseph, autore del documentario, la sua subdola inclinazione ad ostentare questa verità attraverso la forzatura di fatti storici per affermare la sua visione.

Un informazione sana e corretta non deve essere assolutamente forzata per affermarsi, quindi ripercorreremo insieme tali informazioni:

1 - La croce dello zodiaco simboleggia le 12 costellazioni dello zodiaco disposte nel loro ordine in senso circolare con il Sole al centro.
2 - Le antiche divinità come Horus, Mitra, Krishna, Attis, Dioniso e almeno un’altra ventina condividono le stesse caratteristiche di Gesù.

Concordo! Ma devo solo sottolineare una piccola forzatura, tutte le divinità citate nel documentario non condividono affatto gli stessi identici parametri di Gesu’, diciamo che ognuna di queste divinità condivide solo alcuni tratti col dio dei cristiani ma sarebbe errato affermare che tutte presentano la stessa identica storia.

Va inoltre fatta una precisazione importante riguardo la storia del Dio Sole degli egizi Horus in continua lotta col suo antagonista Seth che viene presentato in Zeitgest come suo fratello, questo è un errore grave e grossolano difatti qualunque fonte ci dice che Seth era lo zio di Horus, fratello di suo padre il Dio Osiride.  
 
Ciò detto andiamo avanti con le suddette caratteristiche: nascita da una Vergine il 25 Dicembre, ann
Gli opposti, come il Bolscevismo e noi stessi, hanno così la loro collocazione nell’internazionalità. Si trovano al centro del loro obbiettivo: la ricomposizione del mondo dall’alto, attraverso il controllo delle ricchezze, e dal basso, per mezzo della rivoluzione.

Per secoli la Cristianità ha dato l’ostracismo ad Israele, mantenendolo in un ghetto… come punizione per aver ucciso Dio. Questa sorte ci ha salvati, e attraverso noi salverà l’Umanità. Grazie a Lui, abbiamo preservato la nostra genìa e la nostra missione divina…

Tale missione consiste nel promulgare una nuova Legge creando un Dio, ossia depurandone l’idea e realizzandola quando i tempi saranno venuti. Purificheremo il concetto di Dio, identificandolo con la conoscenza di Israele, che è diventato il suo proprio Messia.

La sua venuta sarà facilitata dal trionfo finale di Israele. In queste convinzioni troviamo il nostro Nuovo Testamento, in cui riconciliare i Re e i Profeti, come la figura di David, il Re-profeta, che lo rappresentava di persona.

Noi siamo dei Re affinché le profezie si compiano e siamo Profeti per non cessare di essere dei Re…
Nel progetto del Nuovo Ordine Mondiale, siamo all’opera sia per il sovvertimento che per la costruzione. Il nostro dinamismo essenziale usa la forza di distruzione e quella di creazione, ma utilizza la prima per alimentare la seconda…

Il nostro organismo atto a sovvertire è attestato dal devastante Bolscevismo, mentre per edificare, ne è l’esempio la Società delle Nazioni, anch’essa opera nostra.

Il Bolscevismo è l’acceleratore mentre quest’ultima è il freno del meccanismo nel cui centro noi siamo la forza motrice così come il potere direttivo. Qual è lo scopo? Quello che è già stabilito dalla nostra missione.

Israele è una Nazione sintetica e omogenea. è formata da elementi sparsi in tutto il mondo, ma uniti dalla fiamma della nostra fede in noi stessi.
Distruggiamo la facciata esterna soltanto per risvegliare nel profondo le affinità che non si riconoscono ancora tra loro. Noi siamo il massimo comune divisore delle Nazioni solo per diventarne il più grande Direttivo Comune Confederato. Israele è così il microcosmo in germe della Città del Futuro.”

Gli individui che pensano di prendere il posto di Dio sono satanisti. Essi ridefiniscono la realtà e la morale capovolgendole. Cercano un monopolio politico, economico e culturale assoluto, istituzionalizzato in un Governo Mondiale.

Questo deriva da un processo dialettico hegeliano con la creazione di avversari (tesi-antitesi) per raggiungere una sintesi che corrisponda ai loro obbiettivi. Durante lo svolgimento, gli oppositori potenziali vengono eliminati.

Nel rapporto “Sinfonia Rossa”, l’insider Christian Rakovsky ha mostrato come il comunismo e il capitalismo abbiano fatto parte di questo corso dialettico. In ogni caso, il cartello bancario dei Sionisti Illuminati controlla tutta la ricchezza e il potere.

“A Mosca c’è il comunismo, a New York il capitalismo. Sono la tesi e l’antitesi. Analizziamo: Mosca ha un comunismo soggettivo ma (oggettivamente) è un capitalismo di stato… New York ha un capitalismo soggettivo ma (oggettivamente) è un comunismo statale.
Una sintesi personale, la verità: la finanza internazionale e il comunismo capitalista. «Loro».”
In URSS, il Governo deteneva le società e quindi apparteneva ai banchieri, ciò vuol dire capitalismo di Stato. Così, anche gli USA presentano in effetti tratti di comunismo perché i banchieri controllano la maggioranza delle società.

Senz’altro questo è coerente con la celebre citazione del 1954 di Rowan Gaither, Presidente della Fondazione Ford:

“Esercitiamo le nostre attività qui, in virtù delle direttive emanate dalla Casa Bianca… La sostanza di tali direttive nelle quali esercitiamo dette azioni è che useremo le nostre facoltà di potere per modificare la vita agli Stati Uniti, al fine di risultare agevolmente fusi all’Unione Sovietica.”

Dunque, ci troviamo alle ultime fasi di una cospirazione a lungo termine, perpetrata da una Cabala di banchieri sionisti e dai loro lacché massonici, per erigere uno stato di polizia mondiale che ci controlli con l’inganno e con la forza (sono le loro parole d’ordine).

Il tutto è stato realizzato attraverso un «processo dialettico artificioso» i cui migliori esempi sono la Seconda Guerra mondiale e la Guerra fredda dove hanno costituito e finanziato gli avversari. Sul fronte interno, l’abilità persuasiva cabalista si manifesta per mezzo di George Soros che finanzia la sinistra, mentre i fratelli Koch sovvenzionano e controllano la destra. Entrambe le parti sono rappresentate da personaggi Sionisti Illuminati.

Pure la sinistra radicale e l’Islam sono sostenuti finanziariamente da società appartenenti alla Fondazione Tides. Potete scommettere che tale sostentamento si estende al controllo dei media per mezzo delle proprietà o del settore pubblicitario. Ma raggiunge anche le università, le fondazioni e i think tanks. Le manifestazioni di massa come Occupy Wall Street fanno parte di questa falsa dialettica. Sarebbero reali se esigessero:

1) La nazionalizzazione della FED, la creazione di denaro senza oneri e l’abolizione di quella parte di debito pubblico creato dalla registrazione.

2) Un’inchiesta indipendente sull’11 settembre e il perseguimento dei responsabili dell’attentato e dell’occultamento.

3) Che tutte le campagne politiche nazionali siano finanziate dallo Stato perché con il prezzo di un incrociatore da combattimento, potremmo avere una vera democrazia.

4) Che i monopòli dei media siano dissolti.

5) Che gli interventi della NATO (Rothschild) vengano bloccati perché, in un Paese, la resistenza popolare è un gioco di burattini bancari.
Spero di sbagliarmi, ma credo che la Russia di Putin faccia parte di questa strategia di controllo. Non è da meno per l’Iran e persino per la Cina.

Il Movimento Libertario e le sommosse anti-comuniste degli anni ’50 sono stati motivati alla stessa maniera. Noi non deteniamo una reale libertà politica, come non abbiamo una vera cultura.

Tutto è stato concepito per far avanzare il progetto del Nuovo Ordine Mondiale, un monopolio economico, politico e culturale completo attraverso la Cabala dei banchieri Illuminati. Il che mi dà da pensare a ulteriori collegamenti, che ho presentato e descritto nel post intitolato “La Terza Guerra Mondiale, la crisi ucraina e il ruolo della Madonna”.
Forse non tutti sanno che la bandiera d’Europa è un simbolo mariano, e sicuramente immagino che qualcuno di voi leggendo questo post potrebbe iniziare a sorridere. Eppure è proprio così ed è stato proprio colui che l’ha ideata a dichiararlo qualche anno fa. Vi ripropongo allora un articolo del 2003 di Vittorio Messori apparso sulle pagine del Corriere della Sera del 14 luglio 2003:

Che sia una di quelle ironiche «astuzie della Storia» di cui parlava Hegel?
Di certo, il caso è curioso. In effetti, il 10 luglio 2003, a Bruxelles, con solenne 

onia è stata presentata la bozza definitiva della Costituzione d’Europa. 

E’ quella nel cui preambolo non si è fatto il nome del Cristianesimo, provocando le ben note polemiche e la protesta della Santa Sede. Ma questa stessa Costituzione, nel definire i propri simboli, ribadisce solennemente che la bandiera europea è azzurra con dodici stelle disposte a cerchio. Ebbene: sia i colori, che i simboli, che la loro disposizione in tondo, vengono direttamente dalla devozione mariana, sono un segno esplicito di omaggio alla Vergine.

Le stelle, in effetti, sono quelle dell’Apocalisse al dodicesimo capitolo: «Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle». Quella Donna misteriosa, per la tradizione cristiana, è la madre di Gesù. Anche i colori derivano da quel culto: l’azzurro del cielo e il bianco della purezza verginale. Nel disegno originario, infatti, le stelle erano d’argento e solo in seguito hanno preso il colore dell’oro.

Insomma: anche se ben pochi lo sanno, la bandiera che sventola su tutti gli edifici pubblici dell’Unione (e il cerchio di stelle che sovrasta l’iniziale dello Stato sulle targhe di ogni automobile europea) sono l’invenzione di un pittore che si ispirò alla sua fervente devozione mariana.

E’ una storia di cui circolano versioni diverse, ma che abbiamo ricostruito con esattezza già nel 1995, in un’inchiesta per il mensile di Famiglia cristiana , Jesus . La vicenda, dunque, inizia nel 1949 quando, a Strasburgo, fu istituito un primo «Consiglio d’Europa», un organismo poco più che simbolico e privo di poteri politici effettivi, incaricato di «porre le basi per un’auspicata federazione del Continente». L’anno dopo, anche per giustificare con qualche iniziativa la sua esistenza, quel Consiglio bandì un concorso d’idee, aperto a tutti gli artisti europei, per una bandiera comune.

Alla gara partecipò pure Arsène Heitz, un allora giovane e poco noto designer che al tempo della nostra inchiesta era ancora vivo e lucido, pur se ultra novantenne. Heitz, come moltissimi cattolici, portava al collo la cosiddetta «Medaglia Miracolosa», coniata in seguito alle visioni, nel 1830, a Parigi, di santa Catherine Labouré.

Questa religiosa rivelò di avere avuto incarico dalla Madonna stessa di far coniare e di diffondere una medaglia dove campeggiassero le dodici stelle dell’Apocalisse e l’invocazione: «Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te». La devozione si diffuse a tal punto nell’intero mondo cattolico da fare di quella «Medaglia Miracolosa» uno degli oggetti più diffusi, con molte centinaia di milioni di esemplari. Ne aveva al collo una di latta e legata con uno spago anche santa Bernadette Soubirous quando, l’11 febbraio del 1858, ebbe la prima apparizione della Signora, che apparve vestita proprio di bianco e di azzurro.

Ebbene, Arsène Heitz non era soltanto uno degli innumerevoli cattolici ad avere su di sé quella Medaglia nata da un’apparizione, ma nutriva una speciale venerazione per l’Immacolata. Dunque, pensò di costruire il suo disegno con le stelle disposte in circolo, come nella Medaglia, su uno sfondo di azzurro mariano.


Il bozzetto, con sua sorpresa, vinse il concorso, la cui commissione giudicatrice era presieduta da un belga di religione ebraica, responsabile dell’ufficio stampa del Consiglio, Paul M. G. Lévy, che non conosceva le origini del simbolo, ma fu probabilmente colpito positivamente dai colori. In effetti, l’azzurro e il bianco (le stelle, lo dicevamo, non erano gialle ma bianche nel bozzetto originale) erano i colori della bandiera del neonato Stato d’Israele. Quel vessillo sventolò la prima volta nel 1891, a Boston, sulla sede della «Società Educativa Israelitica» e si ispirava allo scialle a strisce usato dagli ebrei per la preghiera. Nel 1897, alla Conferenza di Basilea, fu adottato come simbolo dell’Organizzazione Sionista Mondiale, divenendo poi nel 1948 la bandiera della repubblica di Israele. In una prospettiva di fede è felicemente simbolica questa unione di richiami cristiani ed ebraici: la donna di Nazareth, in effetti, è la «Figlia di Sion» per eccellenza, è il legame tra Antico e Nuovo Testamento, è colei nel cui corpo si realizza l’attesa messianica.

Anche il numero delle stelle sembra collegare strettamente le due fedi: dodici sono i figli di Giacobbe e le tribù di Israele e dodici gli apostoli di Gesù. Dunque, il giudeo-cristianesimo che ha costruito il Continente unito in uno stendardo.
Sta di fatto che alcuni anni dopo la conclusione del concorso d’idee, nel 1955, il bozzetto di Heitz fu adottato ufficialmente come bandiera della nuova Europa. Tra l’altro, a conferma dell’ispirazione biblica e al contempo devozionale del simbolo, il pittore riuscì a far passare una sua tesi, che fu fatta propria dal Consiglio d’Europa. Ci furono critiche, infatti, visto che gli Stati membri erano all’epoca soltanto sei: perché, allora, dodici stelle? La nuova bandiera non doveva rifarsi al sistema della Old Glory, lo stendardo degli Usa, dove ad ogni Stato federato corrisponde una stella?

Arsène Heitz riuscì a convincere i responsabili del Consiglio: pur non rivelando la fonte religiosa della sua ispirazione per non creare contrasti, sostenne che il dodici era, per la sapienza antica, «un simbolo di pienezza» e non doveva essere mutato neanche se i membri avessero superato quel numero. Come difatti avvenne e come ora è stato stabilito definitivamente dalla nuova Costituzione. Quel numero di astri che, profetizza l’Apocalisse, fanno corona sul capo della «Donna vestita di sole» non sarà mai mutato.

Per finire con un particolare che può essere motivo di riflessione per qualche credente: la seduta solenne durante la quale la bandiera fu adottata si tenne, lo dicevamo, nel 1955, in un giorno non scelto appositamente ma determinato solo dagli impegni politici dei capi di Stato. Quel giorno, però, era un 8 dicembre, quando cioè la Chiesa celebra la festa della Immacolata Concezione, la realtà di fede prefigurata da quella Medaglia cui la bandiera era ispirata. Un caso, certo, per molti. Ma forse, per altri, il segno discreto ma preciso di una realtà «altra», in cui ha un significato che per almeno mille anni, sino alla lacerazione della Riforma, proprio Maria sia stata venerata da tutto il Continente come «Regina d’Europa».

Assumono quindi un significato inquietante le rilevazioni fatte proprio dalla Madonna a Pedro presso la cittadina di Anguera in Brasile relativamente alla crisi ucraina di questi giorni...

3.396 - 6 novembre 2010
Cari figli, Io sono vostra Madre e sapete bene quanto una madre ama i suoi figli. Non allontanatevi dall’Amore del Signore. L’amore è più forte della morte e più potente del peccato. Allontanatevi dalla malvagità e servite il Signore con fedeltà. Inginocchiatevi in preghiera e non permettete che la fiamma della fede si spenga dentro di voi. Quando siete lontani, diventate il bersaglio del demonio. La preghiera vi avvicina a Dio. Non restate con le mani in mano. Date il meglio di voi nella missione che vi è stata affidata. La croce sarà pesante per gli abitanti dell’Ucraina. Il dolore sarà grande per i miei poveri figli. Soffro per ciò che vi attende. Avanti sul cammino che vi ho indicato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.748 - 11 dicembre 2012
Cari figli, in questi giorni rimanete alla presenza di mio Figlio Gesù. Non allontanatevi dalla Sua grazia, perché solo così potrete sperimentare la Sua presenza in questo Natale. Ricolmatevi di amore, perché solo nell’Amore avrete la pace. Mio Figlio Gesù è la Pace di cui l’umanità ha bisogno. Calmate i vostri cuori. Nella serenità della preghiera incontrerete Gesù. Siete importanti per la realizzazione dei miei piani. Non vivete lontani. Ho bisogno di ciascuno di voi. Non perdetevi d’animo. Io sono sempre con voi. Vi guiderò a Colui che è il vostro Tutto. Confidate in Lui e tutto finirà bene per voi. Inginocchiatevi in preghiera. Pregate davanti alla croce e supplicate la MISERICORDIA del mio Gesù per gli uomini. Non allontanatevi dalla verità. Coraggio. Soffro per le vostre sofferenze. Quelli che stanno a Poltava chiederanno aiuto e un evento simile accadrà a Entre Rios. Pregate, pregate, pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.749 - 13 dicembre 2012
Cari figli, RALLEGRATEVI nel Signore, perché Egli è la vostra speranza e salvezza. Non tiratevi indietro. Voi appartenete al Signore ed Egli si aspetta molto da voi. Non state con le mani in mano. Annunciate a tutti quello che state ascoltando. Non rimanete in silenzio. Dio ha fretta. Non rimandate a domani quello che dovete fare. L’umanità cammina verso l’abisso dell’autodistruzione, ma voi potete cambiare questa situazione. Tornate a Colui che è il vostro unico e vero Salvatore. Inginocchiatevi in preghiera per quelli che stanno a Donetsk. La morte verrà e il dolore sarà grande per i miei poveri figli. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

Rimanete nella paceQuello che sta accadendo in Ucraina in queste ultime ore (con il rischio imminente, e presumibilmente possibile, dell’invasione dell’esercito di Mosca nel territorio ucraino) pare ricollegarsi minacciosamente alle previsioni degli astrologi russi proprio per il 2014.

La crisi economica? Solo l’anticipo di una crisi sempre più profonda e che presto inghiottirà l’umanità se non inizieranno a prevalere buon senso e valori di pace e fratellanza. Ai giochi olimpici del 2014 in Russia avrà inizio qualcosa di devastante, che porterà alla Terza Guerra Mondiale. Questo il presagio fatto a marzo 2011 da un team di famosi astrologi russi, che si è riunito insieme a sciamani e parapsicologi per discutere delle previsioni per il futuro prossimo.

Secondo l’astrologo Aleksei Kolow “Il fenomeno che chiamano la crisi finanziaria mondiale, e che, come credono, sta per terminare, non è stata la crisi finanziaria di per sé. In realtà non è stato altro che un presagio di una catastrofe imminente. La vera crisi finanziaria sta andando a prendere posto in un futuro non troppo lontano”.

Ma l’affermazione più delicata e impressionante è stata fatta dall’astrologo Paver Globa: ”Molti mi criticano ora, sostenendo che mi ero sbagliato a pronosticare un anno tranquillo in Russia. Dicono che non si puo’ parlare di anno tranquillo quando in Giappone si verifica un terremoto di quella portata. Ma il Giappone non e’ la Russia. Ci saranno guerre nel mondo, ma tutto andrà bene nel nostro paese (Russia) …”

Secondo Globa i tempi che stiamo vivendo in questo momento, dal punto di vista astrologico, sono molto simili a quelli vissuti nell’anno precedente alla Seconda Guerra Mondiale. I partecipanti alla riunione hanno inoltre dichiarato la data di inizio della terza guerra mondiale. La nuova guerra prenderà il via nel marzo del 2014, durante i Giochi Olimpici di Sochi (o giù di li). Un ruolo importante sarà giocato dal transito della Luna Nera di Marzo 2014.

Ed è così che siamo giunti a Marzo 2014. Con notizie preoccupanti provenienti dall’Ucraina e dalla Russia. Aumenta la tensione con gli USA, e iniziano a defilarsi profili di minaccia in caso di invasioni e attacchi militari. La situazione è dunque delicata, e se non si scongiura al più presto l’azione della Russia in Ucraina, convivendola ad esempio di non agire sul popolo Ucraino e di dare il supporto alla popolazione per ricostruire una democrazia. Ma la Russia non appoggia le politiche europee, figuriamoci la volontà di un popolo che guarda all’Europa come un grande sogno da voler realizzare.

E allora mi pongo una domanda e i miei dubbi sulla figura della Madonna e sul ruolo che ella ha avuto e ha tutt'oggi nei fatti della storia. Dubbi che già espressi all'interno del thread dedicato a Fatima legati al fatto che a fronte dell'impegno anticomunista contenuto nel messaggio di Fatima, nessuna parola fu da ella spesa nei confronti dei rischi del nazismo...

E ora scoprire che la bandiera della UE rappresenta un vessillo MARIANO... Chi o cosa è REALMENTE la Madonna?! E quali scopi ha VERAMENTE?!

Concludo con il passo dell'Apocalisse

«Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle» (Ap 12, 1).

Quella donna è la Madonna? La stessa Madonna di Fatima? Oppure è Ishtar/Astarte/Inanna? La moglie stessa di Yahweh?

Coppia Yahweh/Asherah (Ishtar o Inanna) che trova nell'Unione Europea e, a più ampio raggio, nel NWO la propria manifestazione terrena "socio-politica" finalizzata al controllo totale del mondo?!

E allora che significato assumono i messaggi di Medjugorjie, i segreti di Fatima e altre cose come la “consacrazione” della Russia al sacro cuore di 'Maria'?

E quale ruolo ha avuto Nimrod in tutta questa storia?Dubbi inquietanti le cui risposte potrebbero ribaltare completamente la nostra visione del mondo ora che il tempo sembra inesorabilmente volgere al termine.

Fonti:
 
http://www.antikitera.net/news.asp?ID=10172
http://www.progettoatlanticus.net/2014/03/la-terza-guerra-mondiale-la-crisi.html
http://fruimex.blogspot.it/2014/02/ucraina-la-madonna-lo-aveva-rivelato.html
http://comunitadelle20.wordpress.com/2011/02/27/la-bandiera-deuropa-simbolo-mariano/
http://www.ilcerchiodellaluna.it/central_dee_Inanna.htm
http://www.astramentis.it/astrologi-russi-terza-guerra-mondiale-nel-2014/
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=13287
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12453
http://guardforangels.altervista.org/blog/il-controllo-del-mondo-svelato-da-famoso-banchiere/?doing_wp_cron=1393751519.2244219779968261718750


Ricordiamo il sito dell'autore
http://progettoatlanticus.net

®wld  

5 commenti:

  1. L'articolo è molto corposo, ma a mio parere ci sono delle imprecisioni riguardanti ad Inanna/Ishtar.

    In.anna ("Signora di An"): meglio nota con il nome accadico "Ishtar", era nata sulla Terra insieme al gemello Utu/Shamash.

    I suoi genitori erano Nanna/Sin - figlio mediano di Enlil e della sua sposa Ningal, quindi non facente parte del Klan di Enki ma quello di Enlil.

    Quando i suoi bisnonni Antu e Anu, (Anu, dio supremo e re del panteon Anunnaki) sovrani di Nibiru, completarono una visita (4000 a.C. circa) di stato sulla Terra, Anu donò il luogo eretto per il loro soggiorno alla nipote che ribatezzò affetuosamente "Anunitum" ("Amata di Anu").

    La bella e ambiziosa Inanna riuscì a trasformare il luogo in una grande città chiamata Uruk (Erech nella Bibbia).

    Il suo amore e il suo fidanzamento con il figlio minore di Enki, Damuzi, finì tragicamente con la morte per annegamento di quest'ultimo.

    Un'altra imprecisione (sempre a mio parere) è il riferimento ad "Hathor" (Hat-Hor, Casa di Horus"), importante divinità egizia il cui dominio era la Penisola del Sinai.

    I sumeri la chiamavano Ninmah, alla quale venne assegnata la quarta regione neutrale, la Penisola del Sinai, per il suo ruolo di pacere tra i klan Anunnaki in lotta. Lì suo figlio Ninurta le costruì una casa in una montagna e lei venne chiamata "Ninharsag ("Signora delle vette montuose"). Man mano che invecchiava, i Sumeri la ritrassero con una testa di mucca, ecco perché è raffigurata nei geroglifici egizi con un cerchio con le corna in testa.

    La sua appartenenza era al Klan di Enlil e più precisamente sorellastra dello stesso; era usanza accoppiarsi tra consanguinei, di conseguenza il loro figlio è Ninurta.

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  2. Doverose le Tue correzioni, Wlady. E' un articolo monumentale, profondo e divergente. Alla fine, però, l'autore non si sbilancia più di tanto e resta interlocutorio. Pare di capire che stiamo per assistere all'edificazione del NWO nel segno di Ishtar o dell'Anticristo tecnotronico? Quali sono le differenze?

    Ciao

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    1. Ciao Zret,
      leggendo il meritevole articolo, qualcosa strideva nell'esposizione dei nomi e dei fatti (ce ne sono altri ma, ho preferito sorvolare), pertanto ho portato solo un apporto di quello che ho letto e studiato nel tempo.

      Una forma patriarcale ha spodestato intorno al 4000 a.C.il matriarcato per opera di Marduk,primo genito di Enki.

      Ora che ci stiamo avvicinando all'era dell'Acquario, sembra che le cose stiano cambiando per ritornare al dominio processionale di 2140 anni che prevede un diverso dominio del pantheon Anunnaki; le famose dodici case zodiacali segnavano il dominio sulla terra dei diversi pretendenti Anunna.

      "Sequenza delle Ere":
      Durante l'anno la sequenza zodiacale è Ariete, Toro, Gemelli e così via fino a Pesci. Dato, però, che il moto precessionale è retrogrado le ere astrologiche seguono l'ordine inverso: dall'era del Toro (circa 4000-6000 anni fa) si è passati a quella dell'Ariete e quindi a quella dei Pesci, che è quella attuale e, grossomodo, va dall'anno 1 al 2600). La prossima era sarà l'era dell'Aquario."


      "Pare di capire che stiamo per assistere all'edificazione del NWO nel segno di Ishtar o dell'Anticristo tecnotronico? Quali sono le differenze?

      Non ci sono differenze, l'impronta è sempre quella di Enlil e della sua discendenza YHWH-INANNA, anche perché ENKI, il vero creatore si è ritirato di buon grado dopo che ha salvato il seme umano già una volta dal Diluvio Universale.

      Una prossima distruzione del seme umano potrebbe avverarsi da un momento all'altro, sarà ancora in grado il Portatore di Luce ENKI di eludere il fratellastro ENLIL ancora una volta?

      Ciao Carissimo Amico Zret, grazie dell'apprezzata visita.

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  3. Questi stanno preparando il terreno per l'avvento del falso messia... Leggete la delirante conclusione di questo sedicente interprete di Nostradamus rilanciato da un importante quotidiano nazionale...

    "Il medioevo sta per essere debellato, ma deve prima reagire e dare ragione all'etica occidentale. Le profezie vanno viste con ottimismo: il genio occidentale saprà reagire, e il trionfo è annunciato dalla figura della Madonna stellata, che è il simbolo dell'Unione Europea, le cui 12 stelle simboleggiano l'Apocalisse"

    http://thedayafter2012.blogspot.it/2015/03/francesco-il-papa-nero-e-il-pontificato.html

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    1. Grazie Paolo della segnalazione; sto traducendo un articolo inerente al film di fantascienza del 2014 "Lucy" diretto da Luc Besson, è un film sulla filosofia di Lucifero, è la filosofia luciferina delle élite occulte e il suo pendente futuristico, il trans-umanesimo. Penso che domani sarà terminato e lo pubblicherò. Le analogie del film con il link che ha pubblicato sono molteplici e si inseriscono molto bene tra religione e trans-umanesimo.

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