sabato 15 febbraio 2014

"religione-religio-relegere-ripercorrere o rileggere"


"Confusione e' una parola che abbiamo inventato
per un ordine che non comprendiamo."
 
« qui autem omnia quae ad cultum deorum pertinerent diligenter retractarent et tamquam relegerent, sunt dicti religiosi ex relegendo, ut elegantes ex eligendo, diligendo diligentes, ex intelligendo intelligentes »

« invece coloro che riconsideravano con cura e, per così dire, ripercorrevano tutto ciò che riguarda il culto degli dei furono detti religiosi da relegere, come elegante deriva da eligere (scegliere), diligente da diligere (prendersi cura di), intelligente da intelligere (comprendere) »


 

Vietato scegliere. La Cei e l’ora di religione 

Febbraio, tempo di iscrizioni scolastiche. Tempo anche in cui alunni e famiglie devono decidere se avvalersi o meno dell'insegnamento della religione cattolica. Nulla di nuovo, nulla di strano. Eppure “Avvenire”, quotidiano dei vescovi italiani, segnala quest'anno una “grave anomalia”: intere classi di studenti potrebbero non scegliere l'ora di religione.

di Adele Orioli

Per gli studenti è tempo di iscrizioni per il prossimo anno scolastico (entro il 28 febbraio) e “Avvenire”, il quotidiano dei vescovi italiani, ci informa allarmato dell'esistenza di una “strana confusione”, a suo dire foriera di gravi danni per alunni e famiglie, per quanto riguarda l'Insegnamento della Religione Cattolica (Irc).

Ma facciamo un passo indietro. All'atto dell'iscrizione in una scuola pubblica di ogni ordine e grado viene di norma consegnato un modulo (modello B) con il quale è possibile scegliere se avvalersi o meno dell'Irc; i non avvalentesi devono invece attendere l'inizio dell'anno scolastico per ricevere un ulteriore modulo (modello C) e decidere se frequentare la cosiddetta ora alternativa. Questi inspiegabili mesi di “differita” portano quasi sempre al risultato, facilmente prevedibile, di procrastinare, in alcuni casi sine die, l'organizzazione, la programmazione e l'avvio degli insegnamenti alternativi alla religione.

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Cosa la Chiesa non vuole che tu sappia  

È stato spesso enfatizzato il fatto che la Cristianità è diversa da ogni altra religione, poiché essa è tale per indiscutibili eventi accaduti entro un breve periodo di tempo, circa 20 secoli fa.  Quelle storie sono presentate nel Nuovo Testamento e, come le nuove prove dimostrano, diverrà chiaro che esse non rappresentano la realtà storica.  La Chiesa è d'accordo, dicendo:
"Le nostre fonti documentali di conoscenza sulle origini della Cristianità e i suoi recenti sviluppi, sono principalmente le Scritture del Nuovo Testamento, l'autenticità delle quali noi dobbiamo, in larga misura, ritenere per certa." (Catholic Encyclopedia, Farley ed., vol. iii, p. 712)
 
La Chiesa fa straordinarie ammissioni sul suo Nuovo Testamento.  Per esempio, quando discute l'origine di quelle scritture, "il più eminente corpo di opinioni accademiche mai assemblato" (Catholic Encyclopedias, Preface), ammette che i Vangeli "non risalgono al primo secolo dell'era Cristiana" (Catholic Encyclopedia, Farley ed., vol. vi, p. 137, pp. 655-6).  

Questa affermazione è in conflitto con le asserzioni del clero che i primi Vangeli furono progressivamente scritti nei decenni successivi alla morte di Gesù Cristo.  In una annotazione a parte, la Chiesa aggiunge che "i più remoti manoscritti ancora esistenti [del Nuovo Testamento], in effetti, non è più antica della metà del quarto secolo dopo Cristo" (Catholic Encyclopedia, op. cit., pp. 656-7).  

Vale a dire, qualcosa come 350 anni dopo il tempo in cui la Chiesa afferma che un Gesù Cristo ha camminato sulle sabbie della Palestina, e qui la vera storia delle origini Cristiane scivola in uno dei più grandi buchi neri della storia.  C'è comunque una ragione perché non c'erano Nuovi Testamenti fino al quarto secolo: essi non erano stati scritti fino ad allora, e qui noi troviamo la prova della più grande errata rappresentazione di tutti i tempi. 

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Il falso Processo Pilato Gesù

“Ti prego danza per me Salomè”. Chi di voi non ha visto, almeno una volta, il film hollywoodiano dove Erode chiede alla figlia della sua nuova moglie e cognata Erodiade di danzare per lui, mentre in cambio la bella Salomè gli chiede la testa di Giovanni il Battista su un piatto d'argento? “Chi volete che io liberi, Gesù o Barabba?”, chiese Pilato al popolo ebraico. Quanti film, documentari e racconti avete visto su queste due storie, apparentemente dissimili, ma in realtà costruite di fantasia su un solo personaggio di nome Giovanni di Gamala (rivoluzionario sdoppiato nei vangeli in Giovanni detto Battista e Gesù)? Vediamo le prove di queste asserzioni, ricostruendo la storia a distanza di 2000 anni.

Dagli Atti degli Apostoli di Luca:
In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa e fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo che questo era gradito ai Giudei, decise di arrestare anche Pietro.

In questo passo ci troviamo con un Giovanni fratello di Giacomo che i Padri apologisti cercarono di sostituire con Gesù per cercare di nascondere il primogenito di Giuda il Galileo: Giovanni. In quest'altro passo di Giuseppe Flavio troviamo infatti Giacomo e Simone figli di Giuda il Galileo, ne consegue che anche Giovanni, essendo fratello di Giacomo è suo figlio.

Oltre a ciò Giacomo e Simone, figli di Giuda il Galileo, furono posti sotto processo e per ordine di Tiberio Alessandro vennero crocifissi; questi era il Giuda che – come spiegato in precedenza – aveva aizzato il popolo alla rivolta contro i Romani, mentre Quirino faceva il censimento in Giudea (Antichità giudaiche XX: 101-102).

Poi una volta che l'angelo libererà dalla prigione Simone, continueranno la farsa facendolo andare a casa di Maria dove trova Giovanni, cui aggiunsero spudoratamente detto Marco, nome romano improponibile per gli ebrei sopratutto in quel contesto storico. Gli stessi personaggi, Simone e Giovanni ancora una volta riuniti a casa di Maria, che verrà replicata con una sfacciataggine senza precedenti, e che culminerà nella replicazione di un altro Giacomo fratello di Giovanni per coprire la verità.

Questo è il motivo per cui non troviamo traccia di Giovanni tra i fratelli di Gesù nei vari passaggi dei vangeli, Gesù e Giovanni sono la stessa persona, o per meglio dire Gesù fu costruito su Giovanni figlio di Giuda il Galileo, legittimo erede al trono perché morto il padre Giuda, Giovanni era il primogenito della famiglia degli Asmonei che fu tolta dal trono di Israele dai romani che la sostituirono con la dinastia degli Erodiani di sangue misto arabo.

Quindi re Erode il Grande, morto nel 4 a.C., cercò di eliminare Giovanni dando l'ordine di uccidere tutti i bambini al di sotto dei due anni.
Ma nella storiella che ci hanno fin qui propinato si è sempre detto che Erode cercava Gesù, e per questo motivo la chiesa rese apocrifo un vangelo dove si diceva la verità, possiamo leggere difatti nel protovangelo di Giacomo capitolo 22/23:

Accortosi di essere stato giocato dai magi, Erode si adirò e mandò dei sicari, dicendo loro: "Ammazzate i bambini dai due anni in giù". Maria, avendo sentito che si massacravano i bambini, prese il bambino, lo fasciò e lo pose in una mangiatoia di buoi. Anche Elisabetta, sentito che si cercava Giovanni, lo prese e salì sulla montagna guardandosi attorno, ove nasconderlo; ma non c'era alcun posto come nascondiglio.

Elisabetta, allora, gemendo, disse a gran voce: "Monte di Dio, accogli una madre con il suo figlio". Subito il monte si spaccò e l'accolse. E apparve per loro una luce, perché un angelo del Signore era con loro per custodirli. Erode, nel mentre, cercava Giovanni, e mandò dei ministri da Zaccaria, dicendo: "Dove hai nascosto tuo figlio?". Rispose loro: "Io sono un pubblico ufficiale di Dio e dimoro costantemente nel tempio del Signore, non so dove sia mio figlio". I ministri se ne ritornarono per riferire tutto ciò a Erode. Adiratosi, Erode disse loro: "E' suo figlio colui che regnerà su Israele!". Mandò, perciò, di nuovo da lui per dirgli: "Dì proprio la verità: dov'è tuo figlio? Sai bene che il tuo sangue sta sotto la mia mano".

Rileggete più volte il passo e vi accorgerete che Erode cercava Giovanni e che Maria nascose Gesù solamente perché non trovandolo, l'ordine era di uccidere tutti i bambini al di sotto dei due anni, inoltre Erode dice che è Giovanni che regnerà su Israele essendo legittimo erede al trono in quanto di sangue Asmoneo, un Giovanni cui aggiunsero l'epiteto di Battista per camuffarne l'identità, creando poi il suo alter-ego Gesù per ricopiare l'allegoria solare Horus/Seth dove Horus è il sole nascente come Gesù è il solstizio invernale con le giornate che iniziano ad allungarsi dal 25 dicembre in poi, e Seth è l'oscurità cosi come Giovanni Battista che si festeggia il 24 Giugno è il sole calante del solstizio estivo dove le giornate iniziano ad accorciarsi.

Per confondere ulteriormente le acque l'evangelista Luca decise poi di allontanare la nascita di Giovanni da sotto Erode il Grande che morì nel 4 a.C., facendo partorire la madre di Giovanni sotto il censimento di Quirino nel 6 d.C., e lo stesso fece per il suo alter-ego Gesù con il risultato di mettere in stato di gestazione sia Elisabetta madre di Giovanni che l'inventata Maria madre dell'inventato Gesù per ben 11 anni. Vediamo quindi i passi in oggetto cosa disse l'inventato angelo di Luca a Zaccaria, padre di Giovanni e marito di Elisabetta, di cui ovviamente non si trova traccia nella storia.

Dal vangelo di Luca l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni.
Poi dopo sei mesi va da Maria
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.»

Riepiloghiamo, due vergini entrambe fecondate dallo Spirito Santo sotto Erode il Grande che morirà nel 4 a.C., che cerca Giovanni, ma non riuscendo a trovarlo per paura che da grande lo possa detronizzare in quanto erede al trono di Israele dà il mandato di uccidere tutti i bambini al di sotto dei due anni, lasciando quindi intendere che la nascita di Giovanni dovrebbe essere intorno al 5/6 a.C., e Maria per paura di questo fugge anche lei con Gesù. Ma le due vergini partoriranno sotto il censimento di Quirino stando cosi con i due feti nel grembo per oltre undici anni. Oltre al censimento del 6 d.C., non vi è nessuna traccia nella storia sotto Quirino, nonostante le affannose ricerche degli esegeti in fibrillazione per quest'altra clamorosa falsificazione di Luca per cercare di coprire l'identità di Giovanni figlio di Giuda di Gamala.

Ora la vita di Giovanni sarà accompagnata durante il suo percorso da un Gesù inventato, che lo sostituirà nel finale della storia dopo che Giovanni verrà ucciso in quanto rivoluzionario, per essere poi sostituito da questo pacifico predicatore che ne prenderà il posto per essere poi immolato su di una croce. Giovanni andrà nel deserto e lo stesso farà Gesù in seguito, Giovanni battezzava sul fiume Giordano e Gesù farà lo stesso, infine Giovanni lo battezzerà dicendo, con un clamoroso passaggio di consegne, ecco l'agnello di Dio. Poi molti seguaci di Giovanni lo lasceranno per andare con Gesù e chi rimase con Giovanni si lamenterà dicendo che gli ha preso il posto e che ora egli ha più seguaci di lui. Infine dopo che Erode Antipa uccise Giovanni perse la guerra con re Areta ed imputò la colpa a Giovanni dicendo che Gesù era Giovanni resuscitato, ma ovviamente queste sono le parole mai pronunciate da Erode Antipa ma scritte dai redattori dei vangeli per la sostituzione definitiva tra i due personaggi.

Dopo la morte di Giovanni sappiamo che Gesù fece tre anni di predicazione prima di essere crocifisso nel 33 d.C., per cui cercarono di retrodatare la morte di Giovanni al 29, ma i loro clamorosi errori ci permettono di far vedere come se Gesù fosse realmente esistito esso mori addirittura prima di Giovanni, vediamo perché.

Sappiamo che Giovanni fu giustiziato poco prima della sconfitta di re Erode Antipa con re Areta nel 36 d.C., e poco dopo la morte del fratello di Erode Antipa, cioè Filippo nel 34 d.C., difatti in un antico testo di Flavio Giuseppe in russo antico si scordarono di tagliare una frase che ci permette di sapere che Giovanni era vivo dopo la morte di re Erode Filippo, dove possiamo leggere:

"Filippo, essendo al potere, ebbe un sogno in cui un'aquila gli aveva strappato entrambi gli occhi. Egli riunì tutti i suoi saggi. Mentre tutti spiegavano il sogno in maniera diversa, venne a lui, improvvisamente e senza essere chiamato, quell'uomo di cui abbiamo parlato in precedenza, che camminava vestito di pelli d'animali e purificava il popolo nelle acque del Giordano. Ed egli disse "Ascolta la parola del Signore. In questo sogno che hai avuto, l'aquila è la tua venalità, poiché quest'uccello è violento e rapace e quest'uccello ti strapperà gli occhi, che sono la tua provincia e la tua donna". E quando ebbe così parlato Filippo morì prima di sera ed il suo dominio fu dato ad Agrippa".

Quindi possiamo stabilire che Giovanni fu ucciso nel 35 d.C., quando Gesù doveva essere già morto nel processo con Pilato nel 33. d.C., ed è logico supporre il motivo per cui nei testi in greco questo passo di Flavio Giuseppe fu censurato, mentre non esisterebbe nessun motivo valido per farne invece un'aggiunta da parte dei padri amanuensi nel testo in slavorum dove il passo sfuggi loro non pensando alle conseguenze.

Ma le falsificazioni non sono finite qui in quanto Giuseppe Flavio ci dice prima che la fortezza del Macheronte era sotto il dominio di re Areta, poi dice che Giovanni dopo essere stato arrestato da re Erode Antipa fu portato in quella fortezza, ed è un'evidente falsificazione per nascondere la vera prigione che era Sebaste, come ci dice lo storico Malalas e dove a tutt'oggi si venera la tomba di Giovanni detto Battista.

Ma perché coprire Sebaste come vero luogo della prigionia? Per il semplice fatto che li il prefetto Pilato aveva una coorte di 600 legionari, la stessa coorte di cui ci parla l'evangelista Giovanni che si mosse da Gerusalemme per andare a catturare Gesù sul monte degli ulivi, dove era accampato insieme a molti uomini armati di spade.

Gesù Pilato, un falso processo inventato e non possibile storicamente.

Pilato fu prefetto dal 26 al 36 d.C., ma se Gesù iniziò la sua predicazione, che durò tre anni, dopo la morte di Giovanni che avvenne nel 35 d.C., questo ci porta a colocare la sua cattura processo e morte nell'anno 38 d.C., quando Pilato non era più prefetto e per giunta costretto ad andare a Roma dopo la strage dei samaritani del 36 d.C.

Processo di Gesù e monte degli ulivi inventati per coprire cosa?

Per coprire il vero profeta giustiziato: Giovanni, a tutt'oggi riconosciuto messia dai Mandei, che dicevano di Gesù essere un falso profeta, e con ragione visto che è stato costruito proprio su Giovanni che abbiamo visto essere stato ucciso nel 35 d.C., quando un uomo che si disse essere un profeta, radunò ai piedi del Monte Garizim, in un piccolo villaggio chiamato Tirathana, una moltitudine di persone armate di spade e bastoni per portarli a vedere i sacri vasi che Mosè aveva depositato sulla cima del monte.

Falsa aggiunta dei padri apologisti quella dei vasi sacri, non vi erano vasi sul monte e le armi non servivano di certo per una scampagnata innocua, che costrinse Pilato a raggiungere la sommità del monte con l'intera coorte che parti da Sebaste dove poi fu imprigionato Giovanni e decapitato.

Ecco la vera storia di quel che successe: Il re Erode Antipa aveva ripudiato come sposa la figlia del re Areta de Petra e per giunta iniziò una relazione amorosa con la moglie del fratello Filippo che si chiamava Erodiade, che aveva una figlia di nome Salomè, cosa severamente vietata dalle leggi ebraiche.

Giovanni approfitto di questo per radunare una gran folla armata a Tirathana per attaccare re Antipa che era andato contro le leggi ebraiche, approfittando tra l'altro del fatto che, morto suo fratello Filippo, sposando Erodiade avrebbe allargato le terre sotto il suo dominio prendendo anche quelle di suo fratello, aumentando cosi la sua forza e potere nei confronti di re Areta, che per questo motivo gli dichiarò guerra.

Giovanni aveva l'occasione della vita per spodestare l'usurpatore del suo trono e che sapeva essere sull'orlo di un conflitto con re Areta. Ma Erode Antipa chiamò in soccorso Ponzio Pilato che prevenne la sommossa sterminando i rivoltosi e catturando i capi della rivolta tra cui il Giovanni figlio di Giuda di Gamala a cui verrà aggiunto Battista o battezzatore. Giovanni, catturato ed ucciso nel 35 d.C. (proprio quando ci fu la rivolta del monte Garizim), che fu sostituito con il Monte degli Ulivi, cosi come la coorte che da Sebaste fu spostata a Gerusalemme dove Pilato ne aveva un'altra.

Poi io ipotizzo che Giovanni, dopo essere stato catturato, venne portato a Gerusalemme facendolo salire su di un asino per irriderlo e mostrarlo come monito a chi osava rivoltarsi contro i romani, lo crocifissero insieme agli altri capi della rivolta e poi gli mozzarono la testa, riportando in seguito il suo corpo a Sebaste dove è a tutt'oggi venerato e meta di pellegrinaggio.

2000 anni di menzogne, svelate attraverso anni di ricerche, che metto a disposizione di tutta l'umanità affinché diffondiate anche voi quello che è il più grande inganno che questo pianeta abbia mai conosciuto.

Grazie a tutti Alessandro De Angelis

Vietato scegliere. La Cei e l’ora di religione

 Febbraio, tempo di iscrizioni scolastiche. Tempo anche in cui alunni e famiglie devono decidere se avvalersi o meno dell'insegnamento della religione cattolica. Nulla di nuovo, nulla di strano. Eppure “Avvenire”, quotidiano dei vescovi italiani, segnala quest'anno una “grave anomalia”: intere classi di studenti potrebbero non scegliere l'ora di religione.

di Adele Orioli

Per gli studenti è tempo di iscrizioni per il prossimo anno scolastico (entro il 28 febbraio) e “Avvenire”, il quotidiano dei vescovi italiani, ci informa allarmato dell'esistenza di una “strana confusione”, a suo dire foriera di gravi danni per alunni e famiglie, per quanto riguarda l'Insegnamento della Religione Cattolica (Irc).

Ma facciamo un passo indietro. All'atto dell'iscrizione in una scuola pubblica di ogni ordine e grado viene di norma consegnato un modulo (modello B) con il quale è possibile scegliere se avvalersi o meno dell'Irc; i non avvalentesi devono invece attendere l'inizio dell'anno scolastico per ricevere un ulteriore modulo (modello C) e decidere se frequentare la cosiddetta ora alternativa. Questi inspiegabili mesi di “differita” portano quasi sempre al risultato, facilmente prevedibile, di procrastinare, in alcuni casi sine die, l'organizzazione, la programmazione e l'avvio degli insegnamenti alternativi alla religione.
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