lunedì 10 febbraio 2014

i cardini dello gnosticismo.

Chi ha paura di Lucifero?

Se è vero che gli "dei" temevano il fatto che l'Uomo potesse accedere a determinate conoscenze significa che essi avevano le stesse paure che hanno tutti i signorotti locali. 

Ovvero il fatto che il più grande pericolo per una dominazione assoluta è la presa di coscienza della gente e il diffondersi di conoscenze scientifiche e tecnologiche che permettono ad una maggior fetta della popolazione di avere degli strumenti validi per interpretare oggettivamente la realtà che ha intorno.

Se quella gente avesse capito che molti dei PRODIGI degli "antichi dei" (e per i quali erano considerati dei) erano il solo frutto di STRUMENTI e TECNICHE che anche un semplice umano schiavo col tempo poteva apprendere il velo di maya sarebbe caduto già al tempo e dominare con la paura e lo stupore sarebbe diventato impossibile.

Altrettanto bisogna riconoscere che esisteva anche colui il quale invece VOLEVA fortemente che l'Uomo imparasse qualcosa. E quello dal mio punto di vista doveva essere Enki... 

Enki... successivamente cancellato dalla storia e maledetto da chi aspirava al potere assoluto.

E io sono fermamente convinto che fu proprio Enki, il cui simbolo ricordiamo essere presumibilmente il caduceo, il serpente, a imporre al fratello Enlil l'esclusione di Yahweh (forse figlio di Enlil?) dall'assegnazione di popoli e terre, di nazioni, dopo il Diluvio.

Enki come Thoth o come Prometeo, portatore del 'sacro fuoco', ovvero portatore di luce...

Completate voi l'equazione...

... E traetene le conclusioni del caso.
 
http://www.progettoatlanticus.net/   
Lo gnosticismo e Carl Jung: l’importanza della conoscenza di se stessi
 

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