venerdì 10 gennaio 2014

La Spartizione Del Grande Bottino

La Germania riconquisterà l'Europa senza carri armati

 

1) Il progetto Euro (moneta europea con predominanza sul controllo tedesca e francese) appartiene a degli studi condotti molti anni fa, prima ancora della seconda guerra mondiale ad opera dei cartelli chimici e farmaceutici oltre che ovviamente bancari Franco-tedeschi è datato ormai più di 80 anni.

2) Era il progetto nazista di conquista europea "alternativa" qualora quello dell'occupazione bellica dei territori operata dal nazionalsocialismo di Hitler avesse fallito.

3) La Germania nazista di Hitler NON ha perso la seconda guerra ma alla fine, dopo un breve e necessario periodo di ricostruzione e assestamento, di concerto con gli Stati Uniti, periodo costruito sulle ossa e sui sacrifici dei suoi cittadini/sudditi che poi fece la loro fortuna, l'ha come per magia vinta.

4) Siamo sotto regime, lo stesso identico che avrebbe voluto Hitler in persona, salvo le scenate e le parate militari dell'epoca, che comunque in qualche modo vengono sistematicamente celebrate.

5) I patti concordatari hanno incluso anche la nostra cara e vecchia Chiesa Cattolica che ha avuto la sua bella "fetta", oggi ridotto allo stato di "governo controllato" con Papi che si eleggono e si dimettono come se fossero dei premier nazionali e più attenta ai fenomeni mediatici di quanto non sia mai stata nella sua triste e misereveole Storia.

6)
Tutti questi movimenti sono concentrati in un disegno più ampio che dovrebbe sfociare nell'unico disegno del NWO, dove le 12 famiglie dovrebbero governare su tutto. Ecco ora stanno poggiando le basi per spartirsi negli anni il Grande Bottino.

7)
Tutto ciò senza la benchè minima reazione da parte di chicchessia, nemmeno il beneficio del dubbio su quanto dico...nemmeno un cenno di ribellione...

 L'Europa e la Russia

Molti pensano che Stati Uniti ed Europa siano alleati reciproci, ma la realtà è che in questa relazione l’Europa è semplicemente serva. Essa fa quello l’America dice.

 In verità tra i due continenti è in atto una guerra nascosta, invisibile, nella quale l’Europa è la parte perdente. L’Europa è diventata uno Stato di dimensioni continentali membro degli USA; non per niente tra loro emerge sempre più spesso la questione di un accordo di libero commercio. 

 Bisogna essere ciechi per non rendersi conto che c’è anche l’America dietro la crisi economica dell’Unione Europea. L’America si trova anch’essa in una crisi dello stesso genere. Il crollo del dollaro causerebbe agli USA delle difficoltà gigantesche; perciò è importantissimo per loro che l’Europa e l’euro non si rafforzino. 

Un’Europa forte non è nell’interesse dell’America. Intanto l’Europa si dibatte, come un pesce gettato sulla riva, incapace di fare alcunché. All’esterno non è in grado di far fronte né alla pressione economica dell’America, né all’attività dell’Asia, mentre all’interno non è capace di risolvere i suoi problemi: il calo demografico, l’immigrazione, la perdita dei valori, la disoccupazione, il rapporto disordinato ed ostile tra gli interessi nazionali. 

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2 commenti:

  1. E’ possibile uscire da un sistema socio-economico infernale?
    Nel nostro piccolo, possiamo ostinarci ad aggredire la classe di burattini ventriloqui, possiamo continuare con le giaculatorie o cercare qualche possibile rimedio, se non è troppo tardi…

    Gli schiavi agognano una schiavitù sempre più coercitiva: così, invece di concepire e provare a delineare un prototipo sociale nuovo, impetrano spiccioli da uno Stato-Leviatano che elemosina ai disperati qualche baiocco, purché si stringano viepiù i ceppi agli schiavi.

    La palingenesi, sempre che essa sia possibile, comincia dalla depurazione del linguaggio, quindi dalla cultura e non può prescindere da un totale disdegno della classe “politica” pullulante di buffoni e di parassiti. Rifiutiamoci di votarli e pure di definire “comunisti” Matteo Renzi e la sua claque: ammesso e non concesso che si possa attribuire un aggettivo qualsiasi al “nulla costellato di nei” e agli altri inutili idioti di “destra” e di “sinistra”, potremo affibbiare loro l’epiteto di plutocrati, imbroglioni, maggiordomi dei banchieri, ciarlatani, impostori, sfruttatori, predoni, tagliagole… ma essi non sono “comunisti”, anche perché semplicemente non capiscono un’acca, non sono, non esistono.

    Ancora un paio di considerazioni.

    Negli Stati Uniti d’America alcuni intellettuali e movimenti politici accusano Barack Obama - Barry Soetoro di essere “comunista” e di voler instaurare una compagine “comunista”. Siamo precisi:: quel pupazzo lì è appunto un pupazzo incapace di intendere e di volere. E’ vero, però, che le élites che controllano gli Stati Uniti mirano a trasformarli in una tirannide di tipo socialisteggiante, dove del socialismo si estremizza il ruolo opprimente dello Stato che tutto e tutti ambisce a controllare. Allora si potrebbe concludere che Obama è un fantoccio cui gli apparati hanno assegnato il compito di portare la Federazione verso una tirannia ammantata di simboli e di slogan socialisteggianti.

    Di recente un amico si è trasferito in Venezuela: dal suo resoconto credo di arguire che il governo di Caracas, con Chavez ed il suo successore, abbia favorito grosso modo una commistione tra social-comunismo (ad esempio, calmiere del potere centrale sui prezzi dei beni primari, gratuità dei servizi) e sistema rappresentativo. Non esprimo un giudizio sul merito: mi limito ad osservare che qualcosa del quadro venezuelano è apprezzabile, mentre altri aspetti non lo sono. L’osceno connubio tra autocrazia ed ultracapitalismo, connubio che connota ll’Occidente, non ha ancora devastato alcuni paesi sud-americani. Non sono il paradiso in terra, ma neppure l’inferno statunitense, italiano, greco, portoghese etc., un inferno tanto più demoniaco, quanto più è dipinto come il “migliore dei mondi possibili”.

    Ciao

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  2. Non posso che accodarmi alla tua impareggiabile glossa Zret; condivido ogni parola di quello che hai scritto.

    Se poi, vediamo di quali persone è sata colonizzata l'America (quella degli US e Canada), ci rendiamo conto con quali genti abbiamo a che fare.

    Ciao

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