martedì 28 maggio 2013

Il perfetto sviluppatore e creatore delle cose.

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CARATTERI SATANISTI  

Spesso mi sono sentito fare alcune domande: ma chi é il satanista? Quali sono i caratteri che lo contraddistinguono? Come si comporta? Come pensa? Non sono domande facili, perché tutto ciò che la gente sa dei satanisti é ciò che loro é stato detto dai media, dalla Chiesa (servita dai media), e da religiosi di ogni genere che hanno ogni convenienza nel dipingere il satanista come un losco individuo dedito al male.

Questa idea é spesso stata rafforzata da quelli che io definisco “falsi satanisti”, cioè persone che non sanno cosa sia il Satanismo , ma ne vengono affascinati e dichiarandosi satanisti cercano di seguire e vivere quel poco (e sbagliato) che sanno del Satanismo, assumendo caratteri e comportamenti derivanti da una idea errata.

Abbiamo fatto un percorso storico, e abbiamo affermato in una sezione precedente che Satana é l'Avversario. Dunque un satanista vero avrà in se i caratteri di Satana, o meglio, della forma di Satana a cui si sente più vicino. Un satanista teista sarà portato ad assumere caratteri derivanti dalla nozione teista che ha del Satana, dunque magari una avversità alle religioni monoteistiche e al loro tentativo di ingabbiare la conoscenza e lo spirito umano secondo canoni da loro prefissati... un satanista spiritualista, magari, avrà o assumerà caratteri più spirituali ed elevati di quelli di un teista, ma comunque caratteri fideistici.

Un satanista razionalista, ateo o agnostico che sia, assumerà o sarà portato a manifestare caratteri di agnosticismo o ateismo; non é raro vedere satanisti atei razionalisti farsi beffa degli aderenti a un qualsiasi credo, ma questo non è un carattere satanista, é un carattere umano che si rafforza grazie alla componente atea derivante da una idea di Satana come “Ego umano”. E così via....

Credo che la cosa migliore, per capire i caratteri satanisti, sia sempre andare alle fonti, ed esaminare i caratteri delle varie figure che sono servite nel tempo per creare il mito di Satana, in male o in bene. E in parte l'abbiamo fatto quando abbiamo conosciuto i quattro personaggi utilizzati dai “falsificatori” per creare il modello del Satana. Qui é bene entrare in una analisi profonda solo di un personaggio, Enki, il proto- Satana per eccellenza.

Leggendo i vari miti riguardanti Enki saltano all'occhio subito alcune caratteristiche fondamentali: innanzitutto Enki era un profondo amante e sostenitore dell' uomo. E non può essere altrimenti visto che fu proprio lui a crearlo. I due miti chiamati “Enki e Ninmah” e “Atra Hasis” ci raccontano che furono lui e sua sorellastra Ninmah (in alcune versioni al posto di Ninmah compare la moglie Damkina, in altre versioni le due sono identificate come la stessa persona)a creare l’uomo, ma mentre Ninmah fu sempre distante dalle cose umane, Enki fu sempre presente, guidò lo sviluppo della civiltà, intercedette per gli uomini in ogni momento.

Basti ricordare che fu Enki ad avvisare Ziusudra ( il Noè biblico) che sarebbe arrivato il diluvio, e gli consigliò come mettere in salvo se, la sua famiglia, e il seme delle cose viventi in modo che, passato il diluvio, il mondo potesse riprendere a popolarsi. E fu sempre lui a salvare il suo protetto e sacerdote Adapa da punizione certa (mi riferisco al mito chiamato “Adapa e il vento del Sud”) con uno stratagemma che impedì alla stirpe umana di diventare immortale, ma non impedì all' uomo di avere profonda conoscenza delle cose. 

E anche quando Enki agisce contro il genere umano per volere di Enlil, 
confondendone le lingue, lo fa in effetti per uno scopo più nobile. Aveva già creato le razze, dopo il diluvio... non restava che distinguerne le lingue, le culture, per variegare il nuovo mondo. Enki non solo é il creatore della stirpe umana, ma anche il suo più grande mecenate e protettore. 

Inoltre Enki era un grande scienziato. Aveva conoscenze di metallurgia, di tecniche per l' agricoltura, di ingegneria, di edilizia, di medicina e genetica, di matematica e geografia... e dispensava queste cognizioni prima ai suoi figli, dèi anche loro, in primo luogo Ningishzidda e Marduk, e successivamente ai suoi sacerdoti, dai quali le nozioni sarebbero passate ai prediletti esponenti della stirpe umana. 

Si, perchè Enki fu anche colui che istituì il sacerdozio, che iniziò a Eridu, la sua città sacra in terreno mesopotamico - l'unica città di una divinità della sua fazione - mentre tutte le altre erano dedicate a personaggi della fazione di suo fratello Enlil. L'unico altro enkita che provò a costruire una sua città a Sumer, Marduk, fu severamente punito, e anche in questo caso Enki intervenne per salvare suo figlio ma anche gli umani che lo sostenevano.

Donò loro l'Egitto, che millenni prima aveva risollevato dalle acque dopo il diluvio. Fondò quindi indirettamente anche la civiltà egiziana, dove viene ricordato come Ptah “lo sviluppatore”. Fondò i primi insediamenti nell' Africa sudorientale, abitati da rozzi umani - le prime versioni - la cui evoluzione, una volta lasciati da soli nelle loro terre, proseguì più lenta di quella della gente di Sumer, il famoso popolo dalla testa nera di cui ci parlano le leggende, gli abitanti della terra di Shin-ar di cui si parla nella Bibbia. 

Lì, in sud-Africa, la struttura da poco scoperta, e chiamata “Calendario di Adamo”, giace indisturbata dopo 60.000 anni. Si, lì in sud-Africa giace il primo orologio astrologico del pianeta, ma non è la costruzione più antica... infatti gli insediamenti circostanti sembra risalgano a circa 200.000 anni fa. 

Alcuni miti ci raccontano di un Enki ubriacone, lussurioso, che cerca di portarsi a letto la nipote di suo fratello, la bella e furba Inanna, la “puttana di Sumer”. Inanna lo fa ubriacare e gli ruba i ME della civilizzazione (documenti scritti su cristalli). Il fare libertino di Enki ci viene inoltre tramandato da altri miti frammentari...alcuni sono famosi, come “Enki e Ninhursag”, altri sono meno noti, come il mito in cui Enki si unisce a Ereshkigal che gli dà alla luce Ningishzidda. Enki dona a lei il suo regno, l'Apsu, appunto il sud-Africa, che successivamente divenne per i sumeri il mondo di sotto, l'aldilà... il “creato ad arte” mondo degli inferi.

Altri caratteri Enkiti sono l' altruismo ben pesato per poter comunque trarne dei vantaggi, per sè o per la sua stirpe... alcuni tendono a dipingere Enki come un sessantottino che predica e mette in pratica la lussuria, il godersi i piaceri della vita, ma questa a noi sembra una visione abbastanza riduttiva. Enki era un personaggio molto pratico e istintivo, ma sempre con la mente puntata alla mediazione. 

Non é un personaggio orgoglioso, come invece suo fratellastro Enlil.Enki era il primogenito di Anu, ma nonostante ciò, per complicate regole di successione, il comando di Sumer passò al suo fratello minore. Eppure Enki non si ribellò mai a questo, non mosse mai guerra per questo, e quando suo figlio Marduk sfidò la fazione enlilita, contravvenendo alle regole, Enki prese le sue difese pur dovendone pagare lo scotto. Venne privato dei suoi titoli, per aver difeso un figlio testardo ed orgoglioso. Enki mostra amore incondizionato, passione, gioia di vivere e scoprire.

È il perfetto genitore premuroso dell' uomo. Il perfetto sviluppatore e creatore delle cose. 

Tratto dal libro di Alessandro Demontis p. 121-122-123-124-125
http://gizidda.altervista.org/site.html

2 commenti:

  1. un grazie di cuore per pubblicare i capitoli del mio libro

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  2. ... sono io che la ringrazio Signor Alex, è un onore leggere quanto Lei ha scritto e fatto ricerca.

    Ho letto tutti i libri dello scomparso Professore Zecharia Sitchin, ma la Sua grande ricerca asseverata signor Alex è andata oltre e ha arricchito e soddisfatto la mia voglia di conoscenza.

    Faccio spesso capolino nel Suo blog per apprendere nuove ricerche.

    Grazie ancora Signor Alex, con stima, wlady

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